980 resultados para spazi Hilbert,operatori lineari,operatori autoaggiunti
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L'elaborato di tesi prende in esame il processo di produzione della linea “Pordenone”, in funzione nello stabilimento forlivese, di Electrolux S.P.A., azienda leader mondiale nella produzione di elettrodomestici e apparecchiature per l'uso domestico. Ragione del presente studio è l’acquisizione dell’opportuna comprensione del funzionamento dell’impianto al fine di individuare le inefficienze, le causali di fermata per la pianificazione della produzione o per gli interventi di manutenzione correttiva dei guasti, in modo da poter suggerire azioni di miglioramento. Per monitorare il processo di produzione è stato applicato all'oggetto di indagine lo studio del diagramma di Pareto, che ha permesso di evidenziare le principali causali all'origine della riduzione di produttività. Oltre a suggerire ipotesi di azioni di miglioramento, si è sottolineata l'importanza del coinvolgimento motivazionale degli operatori nelle procedure di lavoro, e l'opportunità di una maggiore implementazione del sistema informatico. Ragioni di carattere economico o di sicurezza dell'operatore, non hanno permesso di accogliere alcuni suggerimenti proposti, mentre sono state apportate migliorie nella produzione attraverso la riduzione delle fermate di lavoro. Nell'attuale clima di incertezza produttiva e di calo di domanda da parte di alcuni mercati, non è facile elaborare strategie di produzione innovative, tali da garantire la qualità del prodotto offerto e i risultati economici attesi, nel rispetto autentico dell'ambiente della collettività. Tuttavia, si ritiene che le informazioni generate da un adeguato monitoraggio del sistema offrano la possibilità di guardare avanti verso i progressi, piuttosto che concentrare la propria attenzione sulle opportunità mancate, e che le stesse informazioni possano trasformare l'agire dalla reattività (azione dopo il fatto) alla proattività (agire in anticipo) per migliorare efficacemente il processo di produzione.
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A seguito di un’esigenza esplicitata della Divisione IMA Ilapak Lugano, il team del PaLM Entreprise ha creato il Modulo Segnalazione Modifiche (MSM) con lo scopo di standardizzare e strutturare il flusso informativo relativo alle modifiche della distinta base dagli uffici tecnici a quelli della logistica e produzione. La prima analisi effettuata è stata incentrata sulla situazione AS-IS e sul primo applicativo che utilizzava Ilapak Lugano, il Segnalazione Modifiche (SM). Dopo aver appreso il funzionamento del vecchio SM, sono emerse diverse criticità come la scarsa integrazione con la piattaforma PaLM e con gli altri sistemi che conducevano a problemi di trasmissione di informazione tra gli uffici e ad errori nel recupero delle modifiche corrette. Dopo differenti riunioni tra i due team sono state concordate le prime specifiche. Successivamente l’elaborato procede con un’analisi della situazione TO-BE, descrivendo le caratteristiche ed i vantaggi del MSM. Uno dei principali benefici è che il Modulo è perfettamente integrato all’interno del PaLM e con tutti i sistemi PDM e CAD. Tutto ciò permette di migliorare la comunicazione e la collaborazione tra i vari dipartimenti, in special modo tra gli uffici tecnici e la logistica e con i fornitori. La terza ed ultima analisi è, invece, una valutazione economica: vengono calcolati i costi della situazione AS-IS, quelli della TO-BE e, in seguito, viene fatta un’analisi costi/benefici, confrontando i due scenari. Attraverso l’implementazione del MSM, si ottengono i seguenti risultati: non solo si ottiene una riduzione dei costi, ma anche un risparmio importante di tempo per gli operatori. Ilapak Lugano è risultata essere la portavoce di un progetto che, in realtà, molte altre Divisioni IMA desiderano. Senza dubbio, il fine ultimo del progetto del MSM è quello di introdurlo in quante più Divisioni possibili, rendendolo un modulo indispensabile all’interno dell’azienda.
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Il seguente elaborato propone un modello innovativo per la gestione della logistica distributiva nell’ultimo miglio, congiungendo l’attività di crowd-shipping con la presenza di Autonomous Vehicles, per il trasporto di prodotti all’interno della città. Il crowd-shipping utilizza conducenti occasionali, i quali deviano il loro tragitto in cambio di una ricompensa per il completamento dell’attività. Dall’altro lato, gli Autonomous Vehicles sono veicoli elettrici a guida autonoma, in grado di trasportare un numero limitato di pacchi e dotati di un sistema di sicurezza avanzato per garantire la fiducia nel trasporto. In primo luogo, nel seguente elaborato verrà mostrato il modello di ottimizzazione che congiunge i due attori principali in un unico ambiente, dove sono presenti un numero determinato di prodotti da muovere. Successivamente, poiché il problema di ottimizzazione è molto complesso e il numero di istanze valutabili è molto basso, verranno presentate due soluzioni differenti. La prima riguarda la metaeuristica chiamata Ant System, che cerca di avvicinarsi alle soluzioni ottime del precedente modello, mentre la seconda riguarda l’utilizzo di operatori di Local Search, i quali permettono di valutare soluzioni per istanze molto più grandi rispetto alla metaeuristica. Infine, i due modelli euristici verranno utilizzati per analizzare uno scenario che cerca di riprodurre una situazione reale. Tale scenario tenta di allocare strategicamente le risorse presenti e permette di dimostrare che gli Autonomous Vehicles riescono a supportare gli Occasional Drivers anche quando il numero di prodotti trasportabili è elevato. Inoltre, le due entità proposte riescono a soddisfare la domanda, garantendo un servizio che nel futuro potrebbe sostituire il tradizionale sistema di logistica distributiva last mile.
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La presente tesi, redatta durante un tirocinio presso l’azienda Automobili Lamborghini S.p.a., ha come fine ultimo la descrizione di attività volte all’evoluzione dell’ente Training Center facente parte dell’area industriale. L’ente Training center è responsabile dell'organizzazione, dell'erogazione e del monitoraggio della formazione incentrata sulle cosiddette technical skills utili per il miglioramento o il rafforzamento delle competenze e delle conoscenze tecniche degli operatori. La prima attività descritta ha lo scopo di creare un database contenente tutte le competenze che ogni operatore deve possedere per poter lavorare autonomamente su una determinata stazione di lavoro al fine di individuare il gap di competenze. L’analisi condotta ha come obiettivi: la pianificazione strategica della forza lavoro, la mappatura dell’intera organizzazione, l’implementazione (ove necessario) di nuovi training, l’aumento della produttività, e l’aumento della competitività aziendale. In seguito, è stata svolta un’analisi delle matrici di flessibilità, ovvero delle matrici che forniscono informazioni su quanti blue collars sono in grado di lavorare su determinate stazioni e in quale ruolo (operatore in training, operatore autonomo o operatore specializzato e quindi in grado di assumere il ruolo di trainer). Studiando tali matrici sono state identificate delle regole che rendono il processo di training on the job il più efficace ed efficiente possibile con o scopo, da una parte di evitare eccessive ore di training e quindi eccessivo dispendio economico, dall’altra, quello di riuscire a coprire tutte le stazioni considerando i picchi di assenteismo della forza lavoro. Infine, si è rivelata necessaria l’implementazione di un nuovo training, il “train the tutor”, ovvero un percorso di formazione riservato ai dipendenti potenzialmente in grado di insegnare attività in cui loro sono specializzati ad operatori in training.
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Tra le finalità della logistica vi è la riduzione del Material Handling che ha come ambizione la consegna diretta del materiale dal fornitore alle linee di produzione. Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo quello di attaccare determinate perdite messe in luce dal Cost Deployment Logistico, attraverso un progetto mirato, all’interno dello stabilimento produttivo di Whirlpool EMEA S.p.A. a Melano. Le perdite in questione riguardano l’inefficienza del flusso logistico interno relativo alle linee che producono piani cottura gas. In particolare, il Kaizen messo in atto va ad eliminare dal ciclo di lavoro dei repacker, alcune operazioni di riconfezionamento interno, che vengono riassegnate, in funzione della conformazione del packaging primario e secondario delle famiglie di componenti, rispettivamente agli operatori tuggeristi e carrellisti. In questo modo viene da un lato evitato il tocco superfluo di un operatore con conseguente riduzione del tempo di movimentazione totale di alcune famiglie di componenti, dall’altro vi è un maggior bilanciamento della saturazione di tutte le figure coinvolte nel processo di consegna materiale in senso lato. Il progetto ha portato dunque a una ridistribuzione delle attività tra gli operatori logistici coinvolti con conseguente necessità di un relayout delle aree picking gas. Grazie al progetto è stato diminuito il monte ore necessario all’attività di repackaging con corrispondente risparmio economico annuo. Il lavoro si è occupato anche dell’implementazione di un’automazione: due robot AMR. Gli AMR robot, oltre a permettere il raggiungimento degli obiettivi economici, hanno portato ad una migliore configurazione del ciclo dei tuggeristi, che risulta ridotto in termine di percentuale di operazioni a non valore aggiunto (NVAA).
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Buenos Aires è una città ambigua. Tra le sue più grandi fortune c’è la sua posizione lungo il Rio de la Plata che gli ha sempre donato, grazie al porto e ai suoi scambi, una grande ricchezza. Ma allora perché con il susseguirsi del suo sviluppo urbano la città ha voltato le spalle al fiume? In questo lavoro si ripercorrono le fasi fondamentali dello sviluppo urbano della città di Buenos Aires tramite un’approfondita analisi delle mappe storiche ma anche grazie agli scritti del noto autore porteño Jorge Luis Borges, che ci traghetta dentro una città ormai perduta, sparita, tra le pieghe di una delle più grandi metropoli del mondo. Studiando Buenos Aires, l’area della città universitaria e degli spazi che la circondano, in particolare del club universitario, diventano uno degli esempi più lampanti di questo enigmatico sviluppo. Questi grandi spazi, parzialmente isolati dal tessuto geometrico della città regolare, hanno tra i più begli affacci sul fiume anche se questa loro qualità è a godimento di una limitata fetta della popolazione. La privatizzazione in favore dei ceti più abbienti è una pratica nota ai cittadini di Buenos Aires. Con questo lavoro si vuole restituire alla popolazione il legame con il Rio de la Plata ma anche ridare alla città i luoghi che sono stati portati via ai molti in favore dei pochi. Il progetto qui presentato punta a ricucire i frammenti che si sono creati durante il rapido e a volte incontrollato sviluppo della città con l’ideazione di un nuovo percorso pedonale che metta a sistema le aree della città universitaria culminando nella riserva naturale, Costanera nord, attualmente inaccessibile.
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La tesi si suddivide in tre capitoli. Nel primo capitolo viene presentata una prima dimostrazione della disuguaglianza di Sobolev. La prova del Capitolo 1 si basa in modo essenziale sul fatto che R^ n è prodotto cartesiano di R per se stesso n volte. Nel Capitolo 2 si introducono i cosiddetti potenziali di Riesz Iα, con 0 < α < n che sono una tra le più importanti classi di operatori di convoluzione. Vediamo come sia possibile legare la teoria di questi operatori di tipo integrale frazionario a formule di rappresentazione . Il teorema principale di questo capitolo è il teorema di Hardy-Littlewood-Sobolev: si forniscono stime in norma L^p per tali operatori. La prova di tale teorema che qui abbiamo fornito segue l’idea di dimostrazione di Hedberg ed è basata sull’uso della disuguaglianza di Holder e sulle stime per la funzione massimale di Hardy-Littlewood. Le stime per il nucleo di Riesz I_1 sono state utilizzate nel Capitolo 3 per dimostrare le disuguaglianze di Sobolev e Poincaré nel caso p ∈]1, n[. Il caso p = 1 viene trattato a parte in quanto, nel caso p = 1, il teorema di Hardy-Littlewood- Sobolev fornisce solo una stima di tipo debole per il nucleo di Riesz I_1. Questo tipo di approccio, mediante le formule di rappresentazione, ha il vantaggio che può essere adattato a contesti geometrici diversi da quello Euclideo e a misure diverse della misura di Lebesgue. Infine, sempre nel Capitolo 3 abbiamo dato un breve cenno del collegamento che si ha tra la disuguaglianza di Sobolev nel caso p=1 e il problema isoperimetrico in R^n.
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Il 1° gennaio 2022 è entrato in vigore il nuovo Regolamento (UE) 848/2018 relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici. La filiera vitivinicola biologica vanta una crescita vigorosa delle superfici coltivate a uva biologica sia in Italia che negli altri Paesi dell'Unione. Nell'elaborato vengono descritte ed analizzate le novità a carattere generale introdotte con il nuovo regolamento, focalizzando l'attenzione su alcune pratiche enologiche quali l'elettrodialisi e l'utilizzo di enzimi. Inoltre, vengono analizzati e discussi alcuni casi studio di certificazione di gruppo, dai quali emergono le potenziali criticità legate ai requisiti imposti dal regolamento per la partecipazione degli operatori ai gruppi. In questo lavoro viene trattato anche il tema della sostenibilità della filiera vitivinicola presentando i principali standard di certificazione privati.
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A partire dagli anni Novanta del secolo scorso, il nostro rapporto con il videoclip è diventato pressoché quotidiano, oggi possiamo scegliere in ogni momento quali videoclip guardare grazie a siti come Youtube o Vimeo, ai social media, o a piattaforme come Spotify. Il videoclip da semplice sequenza di immagini che accompagnavano le parole e le melodie di una canzone, è diventato un genere dotato di piena dignità creativa e artistica, caratterizzato da fasi preparatorie spesso molto complesse e dall’utilizzo di tecnologie sofisticate e personale altamente qualificato che non lo rendono secondario a nessuno dei prodotti dell’universo cinematografico. Scopo di questa tesi è infatti dimostrare che il mondo del videoclip non è abitato da registi e operatori minori, ma popolato in gran parte da professionisti di grande spessore artistico che ambiscono a realizzare prodotti di importante valore creativo. Infatti, il presente lavoro intende, da un lato, rendere esplicita l’identità del videoclip, della sua morfologia, del suo linguaggio e dei suoi modelli, dall’altro far emergere il tema dell’autorialità del videoclip, nell’ottica, appunto, di nobilitarlo e rendere evidente che si tratti di un prodotto cinematografico non secondario ad altre tipologie di lavoro nel campo della pellicola.
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Background: La fibromialgia è una sindrome cronica caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico associato ad altri sintomi quali stanchezza, depressione, ansia e disturbi del sonno. Questa patologia colpisce tra il 2% ed il 4% della popolazione mondiale, con un’incidenza maggiore nel sesso femminile. Chi ne è affetto riferisce un significativo peggioramento delle relazioni sociali e della qualità di vita. Il resistance training, di cui sono noti i molteplici benefici sulla salute fisica e mentale dell’individuo, è stato di recente proposto come strategia terapeutica in questa tipologia di pazienti. Obiettivo: Ricercare in letteratura prove dell’efficacia di un approccio terapeutico basato sul resistance training per ridurre il dolore e migliorare la qualità di vita nei pazienti affetti da fibromialgia. Materiali e metodi: Sono state indagate le banche dati PubMed, PEDro e Cochrane Library utilizzando quattro diverse stringhe di ricerca, ottenute combinando le parole chiave con gli operatori booleani. Per la selezione degli studi è stato impiegato il diagramma di flusso PRISMA. Sono stati inclusi solo gli RCT che proponevano un programma di resistance training non combinato con altre metodiche riabilitative. Risultati: Dei 327 articoli inizialmente individuati sono stati inclusi 3 studi che mettevano a confronto il resistance training con altre metodiche riabilitative. Tutti e tre gli studi hanno dimostrato una riduzione statisticamente significativa dell’intensità del dolore e un miglioramento, seppur non sempre significativo, della qualità di vita. Conclusioni: Gli studi selezionati hanno evidenziato un effetto benefico del resistance training, se effettuato con regolarità e costanza, nel ridurre l’intensità del dolore e migliorare la qualità di vita nei pazienti affetti da fibromialgia. Tuttavia, visto il numero ancora limitato di studi sull’argomento, è auspicabile lo svolgimento di ulteriori trials per poter acquisire maggiori prove di efficacia.
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Questa tesi ha come obbiettivo la valutazione della conoscenza dei centri per gli uomini autori di violenza da parte del personale sanitario. I risultati ottenuti mostrano che i centri sono poco conosciuti. Successivamente l'elaborato si focalizza sui centri di recupero per gli uomini, in particolare LDV ("Liberiamoci dalla Violenza”). Le domande a cui questo elaborato si propone di rispondere sono: 1. Chi è l’autore di violenza? 2. Quali sono i metodi di intervento dei Centri che prendono in carico gli autori di violenza? 3. Quali sono le risorse presenti sul territorio?” La tesi si sviluppa in tre parti: 1. analisi della letteratura 2. questionario rivolto agli operatori sanitari per verificare la conoscenza dei centri per gli uomini autori di violenza 3. realizzazione di interviste semi-strutturate ai professionisti che lavorano nel centro LDV Risulta indispensabile lavorare con gli uomini autori di violenza al fine di ridurre il rischio del perpetuarsi di comportamenti violenti. Allo stesso modo è fondamentale avere una rete territoriale efficiente, che favorisca un contatto tra i maltrattanti e i Centri per gli uomini per uscire dalla violenza. Ciò contribuendo alla riduzione del fenomeno e dando risposte efficaci a un problema di salute pubblica e giustizia sociale.
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L'utilizzo del Piano del Parto nelle strutture consultoriali e ospedaliere dell'area di Bologna. Analisi quali-quantitativa INTRODUZIONE: Il piano del parto è uno strumento di comunicazione scritto dalle donne in gravidanza in cui sono delineati i desideri e le preferenze della donna circa l’esperienza del travaglio e del parto. L’obiettivo di questa ricerca è quello di approfondire la conoscenza e il pensiero degli operatori, nella realtà dei consultori e delle sale parto dell’area di Bologna, in merito al piano del parto MATERIALI E METODI: Per rispondere alla domanda di ricerca sono stati realizzati due questionari online. Il primo questionario è stato somministrato alle ostetriche dei consultori per approfondire il momento della proposta e della redazione del piano del parto. Il secondo è stato somministrato alle ostetriche delle sale parto per comprendere le reazioni e il pensiero degli operatori in merito alla presentazione del piano del parto all’ingresso della donna in sala travaglio RISULTATI: Dalle risposte ai questionari è emerso che il piano del parto è uno strumento ampiamente utilizzato nei consultori, e che viene redatto in autonomia dalla donna. Le ostetriche delle sale parto tengono conto dei bisogni espressi nel piano del parto, ma non mancano delle critiche, legate principalmente alla disinformazione delle donne dovuta all’assenza di un professionista che funga loro da guida durante la sua stesura CONCLUSIONI: Da quanto è emerso dall’indagine si può affermare la necessità che le Ostetriche dedichino più tempo alla discussione del piano del parto con la donna durante il terzo trimestre. Un'altra riflessione può essere fatta rispetto agli incontri di accompagnamento alla nascita, anch’esso potrebbe essere un momento in cui una professionista ascolta e aiuta le donne a redigere un piano del parto consapevole. Sarebbe inoltre auspicabile diffondere l’importanza di questo strumento inserendolo, ad esempio, nella programmazione didattica del Corso di Laurea.
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Questo documento presenta un modello efficiente di gestione e di monitoraggio dei rifiuti basato sull’IoT per migliorare l’ambiente di vita nelle città. Il sistema proposto utilizza sensori e tecnologie di comunicazione che raccolgono ed elaborano in tempo reale dati trasmessi da cassonetti smart permettendo un’efficace gestione dell’igiene urbana e riducendo sconvenienti malfunzionamenti dei cassonetti, fastidiosi sia per i cittadini sia per gli operatori pubblici. Il risultato del progetto è un insieme di oggetti e processi interconnessi in un mondo, quello della raccolta dei rifiuti, in cui l’automazione non esiste ancora o è poco diffusa e che invece potrebbe portare un buon incremento nel funzionamento.
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Il trasformatore è uno degli elementi più importanti di una rete di trasmissione; essendo il tramite fra reti di alta e media tensione, il suo corretto funzionamento garantisce l’alimentazione di tutti i dispositivi e carichi connessi alla linea. Oltre a questo, il trasformatore è anche l’elemento più costoso di tutta la linea elettrica; la sua manutenzione è di vitale importanza per evitare costi elevati per la sostituzione e disagi lungo la linea. Qui entra in gioco il ruolo della diagnostica; attraverso misure periodiche e mirate sul trasformatore è possibile agire tempestivamente ed evitare tutti i fenomeni precedentemente elencati. Nell’elaborato si tratterà l’analisi del trasformatore elettrico trifase durante il suo funzionamento, evidenziando i sottocomponenti e le rispettive criticità; inoltre, verranno mostrate le varie tecniche di diagnostica del trasformatore, in modo tale da poter estrarre un indice legato allo stato di vita, ossia l’Health Index. Ad oggi esistono diverse tecniche di approccio al calcolo dell’Health Index, quella che viene presentata è una tecnica del tutto innovativa, ossia sviluppare una rete neurale artificiale (Artificial Neural Network, ANN) in grado di prevedere lo stato del trasformatore basandosi su misure effettuate sullo stesso. Dunque, verranno presentante le basi per lo sviluppo di una rete neurale, partendo dall’analisi e formattazione dei dati, fino alla fase di ottimizzazione delle prestazioni. Infine, si attraverseranno tutte le fasi intermedie di realizzazione del progetto da cui l’elaborato prende il titolo; osservando l’evoluzione di una rete neurale che si trasforma da un programma scritto in ambiente Python a una applicazione pronta all’uso per gli operatori durante le operazioni di diagnostica.
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A partire dal tema dei servizi ecosistemici, vengono presi in considerazione e analizzati i servizi culturali. Tale categoria fornisce benefici materiali e immateriali alle popolazioni, i quali possono essere forniti dalle aree verdi urbane e periurbane. Sulla base di questo, è stato definito un metodo di valutazione in termini di accessibilità e qualità delle aree verdi, il quale permette di comprendere quali sono le aree svantaggiate e poco accessibili e, quindi, fornire uno strumento utile alla pianificazione del territorio in termine di verde pubblico. Il metodo definito è stato, successivamente, applicato al caso studio di Castelfranco Emilia.