965 resultados para Panceri, Paolo, 1833-1877.
Resumo:
L’obiettivo principale di questa ricerca è quello di affrontare le questioni critiche poste all’esegesi da uno dei passi paolini più discussi. Grazie all’impiego delle categorie connesse all’esperienza religiosa, si vuole argomentare la possibilità di leggere il viaggio celeste in termini di modello culturale attraverso il quale interpretare un’esperienza di contatto con il soprannaturale. L’approccio individuato può consentire di rivalutare la funzione di tale narrazione non solo nel contesto di 2 Corinzi, bensì anche in relazione ai paralleli letterari di matrice tanto giudaica e protocristiana quanto greco-romana. Conseguenza di simile analisi ad ampio raggio è il riconoscimento dell’importanza attribuita da Paolo ad esperienze di questo tipo, come testimoniato da alcuni brani centrali delle sue lettere.
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Le tre raccolte di salmi da vespro a otto voci nello stile pieno di Giovanni Paolo Colonna (Bologna 1637-1695), pubblicate rispettivamente nel 1681, nel 1686 e nel 1694 (opp.I, VII e XI), costituiscono un oggetto di studio privilegiato nell’ambito della ricca produzione a stampa dell’autore: in primo luogo, esse ebbero ampia e favorevole recezione, come testimoniano la diffusione degli esemplari, le ristampe, le copie manoscritte ricavate dalle edizioni; in secondo luogo, la fortuna postuma del compositore fu legata in buona parte alla sua musica sacra a doppio coro e, in particolare, al favore riscosso dai suoi libri di salmi; infine, l’analisi delle tre raccolte consente di confrontare le risorse tecniche e stilistiche messe in opera da Colonna in composizioni afferenti a uno stesso genere ma risalenti a periodi diversi. La dissertazione è articolata in tre parti: nella prima sono presi in esame gli ordinamenti liturgici secenteschi relativi alla celebrazione dei vespri, onde illustrare la cornice rituale alla quale i salmi di Colonna erano destinati, e si passano in rassegna alcune definizioni di stile pieno e di contrappunto a otto voci desunte dalla trattatistica coeva. La seconda parte è dedicata alla lettura storico-critica delle opp. I, VII e XI nel contesto generale della produzione dell’autore. La terza parte contiene l’edizione integrale dell’opera VII e XI, nonché una scelta di brani tratti dall’op. I.
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Il Golfo di Taranto è una baia storica all’interno del Mar Ionio Settentrionale, Mar Mediterraneo Orientale. Sebbene il Mar Mediterraneo rappresenti meno dell’1% della superficie oceanica, presenta un alto livello di diversità biologica e si inserisce tra i primi 25 Biodiversity Hot Spot a livello globale. Esso purtroppo è anche uno dei bacini più antropizzati del mondo; tali pressioni mettono a serio rischio la conservazione di numerose specie, tra cui i Cetacei. Attualmente non sono presenti lavori riportanti dati di abbondanza dei Cetacei nel Golfo di Taranto: la mia ricerca vuole contribuire a colmare questo vuoto conoscitivo ed aggiungere nuove conoscenze sull’abbondanza dei Cetacei nel Mar Mediterraneo. Le aree di studio prese in esame si trovano nel Golfo di Taranto, sono contigue ed hanno la stessa superficie. Utilizzando il metodo del transetto lineare ed il software Distance 6.0 è stato possibile, raccogliere i dati di abbondanza dei delfinidi Stenella coeruleoalba e Truncatus truncatus ed analizzarli, ottenendo delle stime di abbondanza da confrontare con la serie storica disponibile (2009-2014). L’utilizzo del metodo del Distance Sampling, applicato per la prima volta nel Golfo di Taranto, è stato fondamentale perché ha permesso di colmare una lacuna conoscitiva sulla consistenza numerica associata alla nota presenza dei Cetacei nel Mar Ionio Settentrionale. I risultati ottenuti hanno reso possibile il confronto delle stime di abbondanza ottenute nel Golfo di Taranto con quelle del bacino ligure-corso-provenzale del Mediterraneo (Santuario Pelagos). Infatti è stato possibile rilevare che S. coeruleoalba presenta abbondanze generalmente inferiori ed un trend in diminuzione nel Santuario Pelagos, in netto contrasto con le maggiori abbondanze ed il trend in incremento evidenziato nel Golfo di Taranto e sintetizzato in questa tesi. Si evince, quindi la massima urgenza nell’implementare lo studio nel Golfo di Taranto, laddove la presenza di differenti specie di Cetacei e le stime di abbondanza di S. coeruleoalba e T. truncatus evidenziano la necessità di interventi di gestione finalizzati alla conservazione del patrimonio di diversità biologica del Mediterraneo.
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Objective To compare the effectiveness and safety of three types of stents (sirolimus eluting, paclitaxel eluting, and bare metal) in people with and without diabetes mellitus. Design Collaborative network meta-analysis. Data sources Electronic databases (Medline, Embase, the Cochrane Central Register of Controlled Trials), relevant websites, reference lists, conference abstracts, reviews, book chapters, and proceedings of advisory panels for the US Food and Drug Administration. Manufacturers and trialists provided additional data. Review methods Network meta-analysis with a mixed treatment comparison method to combine direct within trial comparisons between stents with indirect evidence from other trials while maintaining randomisation. Overall mortality was the primary safety end point, target lesion revascularisation the effectiveness end point. Results 35 trials in 3852 people with diabetes and 10 947 people without diabetes contributed to the analyses. Inconsistency of the network was substantial for overall mortality in people with diabetes and seemed to be related to the duration of dual antiplatelet therapy (P value for interaction 0.02). Restricting the analysis to trials with a duration of dual antiplatelet therapy of six months or more, inconsistency was reduced considerably and hazard ratios for overall mortality were near one for all comparisons in people with diabetes: sirolimus eluting stents compared with bare metal stents 0.88 (95% credibility interval 0.55 to 1.30), paclitaxel eluting stents compared with bare metal stents 0.91 (0.60 to 1.38), and sirolimus eluting stents compared with paclitaxel eluting stents 0.95 (0.63 to 1.43). In people without diabetes, hazard ratios were unaffected by the restriction. Both drug eluting stents were associated with a decrease in revascularisation rates compared with bare metal stents in people both with and without diabetes. Conclusion In trials that specified a duration of dual antiplatelet therapy of six months or more after stent implantation, drug eluting stents seemed safe and effective in people both with and without diabetes.
René Sand (1877-1953) and His Contribution to International Social Work, IASSW-President 1946 – 1953
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The extraordinary significance of the life and work of René Sand lies in his central position as a mediator, promoter and coordinator of social work on an increasingly international level during the interwar-period and it can hardly be overestimated. To approach the achievements of Sand’s life and work you have to work archaeologically as he does not seem to have left any traces in the literature on social history. In Germany, even within the field of social work his name is hardly known. His biographical sketch and his importance for the development of the profession of social work have fallen into oblivion. The situation is a little different in the French-speaking countries where a biography has been published (compare Anciaux 1988a, b, c) which contains a detailed record of Sand’s writings. Altogether this lack of interest is regrettable because it doesn’t consider that René Sand is exemplary and in some parts fundamental to the emergence of professional social work in the 1920s in Belgium and Europe. Professional social work was established by a consequent international orientation and an emancipation from neighbouring fields such as social medicine and hygiene. Therefore it is a rewarding task to draw attention to this pioneer of social work and make the public appreciate his work. I want to emphasize explicitly that in this portrait Sand’s achievements concerning social work will be the main focus, even if this is an inevitable reduction of his accomplishments in the field of medicine and social medicine.