999 resultados para Traduzione Museo di storia naturale
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Tutti i luoghi hanno qualcosa da raccontare, frammenti di storia che pian piano rischiano di svanire e rimanere soltanto memorie. Il territorio di Castel Bolognese parla di campagna, di pianura, di tradizioni agricole e rurali, ma ha anche una storia pi antica, risalente ai tempi romani. La pianura castellana stata misurata per la prima volta da loro, abili costruttori che, partendo dalla Via Emilia, realizzarono una maglia di strade regolare e precisa: la Centuriazione. incredibile come un sistema cos antico sia stato in grado di conferire un assetto territoriale al paese percepibile ancora oggi. Il progetto nasce come forma di valorizzazione del territorio di Castel Bolognese e affronta tre tematiche principali: la tutela del paesaggio naturale, la ricucitura delle Centurie e il progetto di una nuova costruzione. Lambito di intervento il Canale dei Molini, un tracciato storico che inizia il suo percorso a Castel Bolognese e ricalca per buona parte un asse centuriale. Esso attraversa vari comuni di pianura e si immette nel Canale di Bonifica destra di Reno. Il primo intervento progettuale riguarda la realizzazione di un itinerario ciclopedonale lungo questo canale, con lobiettivo di ricucire e valorizzare la maglia centuriale attraverso varie azioni puntuali. Inoltre, laddove la trama andata quasi completamente persa sono state progettate aree boschive per recuperarne laspetto originale con grande forza, rispettandone le dimensioni ed i confini. A scala urbana lintervento consiste nel progetto di una Velostazione nellarea dismessa dellex scalo merci, con il fine di creare un collegamento tra il centro storico e la campagna, e conferendo un valore aggiunto alla ciclovia del Canale dei Molini. In conclusione, si vuole affrontare il rapporto fra architettura e paesaggio attribuendo un valore fondamentale alla conoscenza, allascolto ed al rispetto di questi luoghi, per poterne conservare nel tempo la loro identit e mantenerne viva la memoria.
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Per contrastare gli effetti dellormai inequivocabile cambiamento climatico che sta affliggendo il pianeta, nel 2015 lAccordo di Parigi ha fissato gli obiettivi per intraprendere il processo di decarbonizzazione del settore energetico a livello mondiale. Nelloperare tale transizione risulta fondamentale individuare soluzioni alternative, che conducano principalmente allabbattimento delle emissioni di gas serra ed altri inquinanti, e che siano allo stesso tempo in grado di assicurare il proseguimento del progresso economico. Lidrogeno, compatibile con limpiego in un ampio ventaglio di applicazioni, pu assumere un ruolo determinante nel raggiungimento di questi traguardi. Nel presente elaborato viene dunque delineata una panoramica complessiva inerente a tale tematica, dando rilievo alle tecnologie di generazione dell'idrogeno a basso impatto ambientale, in particolare quelle riguardanti lelettrolisi dellacqua, realizzabili attraverso limpiego di energia elettrica generata da fonti rinnovabili. La trattazione prosegue con la presentazione del caso di studio, incentrato sullutilizzo di idrometano, una miscela di gas naturale addizionata ad idrogeno, per la produzione di energia tramite limpiego di questultimo allinterno di un gruppo turbogas. Viene quindi eseguita una valutazione tecnico-economica, in riferimento allindustria cartiera del gruppo Pro-Gest di Mantova, riguardante la convenienza dellinstallazione di un impianto per la produzione locale di idrogeno verde, destinato ad autoconsumo allinterno di una centrale cogenerativa. Il raggiungimento della competitivit economica di soluzioni di natura simile a quelle esposte in questo elaborato, basate sullo sfruttamento di risorse rinnovabili, rappresenterebbe un grande passo in avanti per quanto riguarda la realizzabilit di una completa transizione ad un sistema energetico pi sostenibile.
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Negli ultimi anni sta diventando sempre pi insistente la necessit di sviluppare nuovi materiali in grado di sostituire le comuni plastiche derivanti dal petrolio con bioplastiche ottenute da biopolimeri che spesso vengono rinforzate mediante riutilizzo di scarti agricoli, come fibre di bamb, in grado di conferire propriet meccaniche migliori, dando vita ai biocompositi. In particolare, una delle risorse rinnovabili pi promettenti al giorno d'oggi la cellulosa, come quella contenuta nella fibra di bamb, che, usata come filler rinforzante, permette di ottenere biocompositi con caratteristiche meccaniche e termiche migliori rispetto alle matrici polimeriche pure tipo PHB e PLA. Questa nuova generazione di biocompositi pu essere vista come evoluzione dei vecchi compositi e punta lattenzione alla sostenibilit ed ecoefficienza ponendosi sul mercato come prodotti sostenibili, ecologici e competitivi, utilizzabili in svariati ambiti, dal packaging alimentare ai complementi darredo, dallautomotive alledilizia, dallindustria tessile alle applicazioni biomedicali. Lo scopo di questo lavoro di Tesi stato quello di realizzare e caratterizzare dal punto di vista termico e meccanico biocompositi a base di PLA con tre percentuali crescenti di filler naturale ed a base di PHB con le stesse percentuali di filler. I sei biocompositi sono stati realizzati tramite plastografo Brabender. In seguito, sono state effettuate le seguenti prove: 1) Calorimetria a scansione differenziale (DSC); 2) Stampaggio ad iniezione per la realizzazione dei campioni secondo la normativa; 3) Prove di trazione, al fine di capire se il filler avesse modificato il modulo di Young e lallungamento a rottura della matrice pura; 4) Prove di impatto, effettuate per studiare la tenacit del materiale al variare delle diverse percentuali di filler; 5) Microscopio a scansione elettronica (SEM), con lo scopo di osservare ladesione matrice-filler.
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La domanda energetica mondiale cresciuta significativamente negli ultimi decenni e la maggior parte dellenergia attualmente prodotta deriva da combustibili fossili. Una delle sfide attuali quella di ridurre le emissioni di gas serra generate dalla produzione di energia tramite risorse non rinnovabili. A tal riguardo, la ricerca di nuovi vettori energetici e lo sviluppo di nuovi processi per la produzione di energia da risorse rinnovabili costituiscono alcuni tra gli elementi necessari per raggiungere tale obiettivo. Lidrogeno, allo stato attuale, considerato uno dei vettori energetici pi promettenti; tuttavia presenta degli svantaggi a causa delle sue caratteristiche chimico-fisiche. Infatti esso presenta un ampio campo di infiammabilit, una bassa energia di ignizione, delle dimensioni molecolari piccole al punto da renderne complesso il contenimento; inoltre, la bassa densit del fluido causa dei problemi per quanto riguarda lo stoccaggio ed il trasporto. In questo contesto si inserisce il presente lavoro di tesi, che stato sviluppato durante un tirocinio svolto presso una societ di ingegneria operante nel settore Oil&gas. Lo scopo di questo elaborato quello di valutare la possibilit di convertire una condotta attualmente impiegata per il trasporto di gas naturale a idrogenodotto e studiare la fattibilit della produzione e dello stoccaggio di idrogeno ai fini dellalimentazione a un turbogeneratore per la produzione di energia elettrica. Dopo il Capitolo 1 avente carattere introduttivo, nel Capitolo 2 viene analizzata la possibilit di convertire a idrogenodotto una condotta attualmente impiegata per il trasporto di gas naturale. Nel Capitolo 3 viene valutata la fattibilit dellacquisto e stoccaggio o dellautoproduzione e stoccaggio di idrogeno tramite elettrolisi dellacqua, ai fini dellalimentazione a un turbogeneratore. Infine, nel Capitolo 4 vengono riportate le conclusioni delle analisi effettuate.
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Estudi realitzat a partir duna estada Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea - CNR, Itlia, entre 2006 i 2008. Lobjectiu principal daquest projecte s profunditzar en el coneixement de les relacions de poder que es teixeixen entre la Monarquia, les assemblees de Corts i les ciutats de la Corona dArag durant el regnat dAlfons el Magnnim. La recerca ha perms elaborar un estudi comparatiu de les dites relacions entre els estats italians i els territoris peninsulars de lesmentada Corona, donant un pes rellavant a la documentaci urbana dels territoris italians, escassament estudiada fins al moment. Un altre punt clau daquest estudi s lanlisi de la figura del sndic enviat a corts, essent el representant municipal a les dites assemblees el nexe duni entre la ciutat, els tres estats i el rei. Des del punt de vista metodolgic, sha prioritzat lestudi documental i bibliogrfic sobre Sardenya, si b tamb s'ha procedit a un estudi sobre les fonts del Regne de Siclia i de Npols. Els resultats daquest treball es concentren especialment en la posici econmica, prosopografia i estratgies de poder de lelit que controla el govern municipal de les ciutas reials, aix mateix com en el tipus de relaci que aquest grup social estableix amb la monarquia i ladministraci reial. Les conclusions assenyalen que el poder de la monarquia sobre les seves ciutats a Sardenya durant aquest perode s major respecte a altres estats ibrics de la Corona, en especial Catalunya. Daltra banda, lelit que controla el govern urb presenta un grau denobliment tamb superior, lligat al fet de la recent conquesta de lilla. Els sistemes electius dins del municipi sn prcticament idntics als catalans (...)
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La Bibbia uno dei pi favolosi tesori di storia e storie dell'umanit. Fin dalla notte dei tempi, infatti, i credenti raccontano, non importa come. A lungo plasmati dalla tradizione orale, pazientemente redatti, i racconti biblici obbediscono a sottili regole di composizione. Dietro a storie apparentemente ingenue si nasconde la fine strategia di un narratore. Il libro di Daniel Marguerat e Yvan Bourquin il primo manuale di iniziazione all'analisi narrativa biblica in italiano. Conduce il lettore tra le pieghe del racconto per osservarne la costruzione. Il mettere in luce l'architettura nascosta dei testi porta a interrogare in modo nuovo il loro significato. Con grande chiarezza pedagogica, gli autori hanno organizzato un percorso che permette di scoprire gli strumenti dell'analisi narrativa, di studiarne l'applicazione, di valutarne l'efficacia. Tutta la magia della lettura vi si trova illustrata.
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La Bibbia uno dei pi favolosi tesori di storia e storie dell'umanit. Fin dalla notte dei tempi, infatti, i credenti raccontano, non importa come. A lungo plasmati dalla tradizione orale, pazientemente redatti, i racconti biblici obbediscono a sottili regole di composizione. Dietro a storie apparentemente ingenue si nasconde la fine strategia di un narratore. Il libro di Daniel Marguerat e Yvan Bourquin il primo manuale di iniziazione all'analisi narrativa biblica in italiano. Conduce il lettore tra le pieghe del racconto per osservarne la costruzione. Il mettere in luce l'architettura nascosta dei testi porta a interrogare in modo nuovo il loro significato. Con grande chiarezza pedagogica, gli autori hanno organizzato un percorso che permette di scoprire gli strumenti dell'analisi narrativa, di studiarne l'applicazione, di valutarne l'efficacia. Tutta la magia della lettura vi si trova illustrata.
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Rsum La ricerca del dibattito sul restauro nella Firenze del Novecento copre un arco temporale piuttosto lungo, che va dall'istituzione del Gabinetto dei restauri fiorentino, avvenuta tra il 1932 e il 1934 sino al 1966, anno della drammatica alluvione che travolse il patrimonio storico e artistico della citt di Firenze. Sono pi di trent'anni densi di storia, in cui grazie alla tradizionale vocazione artigiana messa in atto di volta in volta attraverso metodiche sperimentali, il Gabinetto dei restauri fiorentino, organizzato da Ugo Procacci affront dapprima l'emergenza bellica e, grazie alle esperienze maturate in quella circostanza, fronteggi i danni provocati alle opere d'arte alluvionate. Lo scopo della ricerca stato proprio quello di individuare gli aspetti ancora attuali del dibattito sul restauro e sulla conservazione. Filo conduttore stato il dibattito sull'unificazione dei princpi del restauro in Italia e quindi, dei suoi riflessi a Firenze. Nella prima parte della ricerca, trattando degli inizi dell'attivit del Gabinetto dei restauri di Firenze era inevitabile studiare i riflessi che la creazione dell'Istituto Centrale del Restauro ha avuto sull'ambiente fiorentino. L'incombere della seconda guerra mondiale ebbe un peso determinante nell'accelerare i tempi di attuazione di un simile progetto: si temeva fortemente per le sorti del patrimonio artistico italiano e alle Soprintendenze sarebbe spettato il compito di mettere in salvo il maggior numero possibile di opere d'arte nei rifugi antiaerei e, successivamente, provvedere al restauro delle opere danneggiate: la questione dell'unificazione dei metodi da seguire nel campo del restauro e della conservazione delle opere d'arte era divenuta argomento di urgente attualit a guerra conclusa, soprattutto in vista del recupero delle opere danneggiate, Nella seconda parte del lavoro, trattando gli aspetti pi attuali e quindi problematici della storia del restauro fiorentino, in particolare riferiti all'arco cronologico che va dalla met degli anni Cinquanta sino alla fine degli anni Sessanta, risultato di estremo interesse analizzare le cause e gli effetti della nota "stagione degli stacchi" e quindi l'avvio del dibattito sulla conservazione preventiva delle pitture murali esposte all'aperto. La questione relativa alla conservazione delle pitture murali esposte all'aperto, nei chiostri e nei tabernacoli, rappresent il caso paradigmatico attorno al quale l'interesse e le soluzioni adottate per la salvaguardia dei cicli pittorici trovarono gli studiosi e i teorici del restauro italiani e stranieri per un'unica volta tutti concordi nell'avvalersi della prassi sistematica preventiva dello strappo delle pitture murali e del distacco delle sottostanti sinopie. Fu dunque questa l'unica occasione in cui si assistette ad una vera unificazione di intenti a livello nazionale.