928 resultados para Criticismo (Filosofia)


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Questo lavoro pone i problema di una presentazione filosofica della Meditazione milanese, nel suo rapporto con l'opera letteraria di Gadda e, contemporaneamente, instaura un confronto tra il complesso della produzione gaddiana (saggistica e narrativa) e l'ipotesi, messa in rilevo da Merleau-Ponty, di trovare al di fuori del vocabolario filosofico le possibilità di esprimere e raccontare la realtà che ci circonda. Nel costante riferimento alle posizioni teoretiche espresse nella Meditazione milanese, non solo viene inscritta la figura di Gadda entro un panorama filosofico, ma risulta problematizzato lo statuto stesso della filosofia. .

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La finalità di questa tesi è un excursus a posteriori sulle derive degli estremismi ideologici come il femminismo e la misoginia. Ci si è avvalsi delle teorie di studiosi quali Freud, Lacan, Weininger, Simone de Beauvoir, come anche Maria Zambrano, Adriana Cavarero, John Berger, Judith Butler, Luce Irigay, Camille Paglia e altri esponenti pertinenti alla materia analizzata. Si è infine concluso con le teorie innovative di Silvia Montefoschi, formulando una soluzione ipotetica alle discriminazioni di genere, applicabile al campo socio-linguistico.

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Lo scopo del presente lavoro è gettare la massima luce possibile (in base ai documenti disponibili), sia dal punto di vista teorico che storico, su due questioni che la ricerca schopenhaueriana ha già da tempo considerato come decisive: la frequenza, da parte del giovanissimo Schopenhauer, delle lezioni di Fichte e la genesi, lo sviluppo e infine l’abbandono del filosofema della «coscienza migliore». Il lavoro è perciò diviso in due sezioni: «Analisi degli appunti» e «La coscienza migliore». Schopenhauer frequentò a Berlino, nel semestre invernale 1811-12, quattro lezioni di Fichte «Sullo studio della filosofia», e poi i corsi «Sui fatti della coscienza» e «Sulla dottrina della scienza». Nei suoi appunti concernenti queste lezioni, Schopenhauer ha registrato non soltanto l’esposizione di Fichte, ma anche le sue osservazioni e obbiezioni. L’analisi di questi appunti, condotta nella prima parte, consente perciò di documentare dettagliatamente il primo incontro del giovane Schopenhauer con la filosofia di Fichte e di indicare i punti specifici dell’esposizione di quest’ultimo che possono aver costituito un riferimento teorico significativo per il successivo sviluppo della filosofia schopenhaueriana. La seconda parte del lavoro è dedicata all’analisi dei Manoscritti giovanili di Schopenhauer, redatti dal 1804 al 1814, e soprattutto al filosofema della «coscienza migliore». Il tema della prima parte e il tema della seconda parte del lavoro sono in stretta relazione, in quanto, come è dimostrato nel corso dell’indagine, l’ascolto dei corsi di Fichte mosse Schopenhauer a elaborare i principi fondamentali del filosofema in questione. Quest’ultimo costituisce il primo tentativo di sistema di Schopenhauer. Attraverso l’analisi di tale filosofema si muove perciò un’indagine sistematica sui primissimi esperimenti teorici del giovane Schopenhauer, mettendo in evidenza il percorso e gli influssi attraverso i quali il filosofo tedesco è gradualmente giunto alle sue posizioni definitive concernenti il sistema della volontà di vivere. Nel lavoro si dimostra che la preferenza di Schopenhauer per il sistema della volontà di vivere rispetto al tentativo di sistema della coscienza migliore è necessitato da un’esigenza di coerenza verso quelle che Schopenhauer stesso considera le istanze irrinunciabili del criticismo kantiano. Al tempo stesso, si mostra come il filosofema della «coscienza migliore» abbia costituto, nelle riflessioni del giovane Schopenhauer, un importantissimo “esperimento teorico”, il cui fallimento fornì l’impulso fondamentale per l’elaborazione del sistema della volontà di vivere.

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This dissertation is aimed at analysing deeply and thoroughly the most significant topics and features reflected in the Latin American literary work of Alberto Manzi. His almost thirty years of travelling and volunteering in the indigenous communities of South America formed a background of knowledge and experiences, which turned out to be crucial for the genesis of his Latin American trilogy. In the light of this, not only are ‘La luna nelle baracche’, ‘El loco’ and ‘E venne il sabato’ a speaking testimony of Manzi’s life and inner development, but they also offer a privileged perspective on the social, historical and religious situation of the people of Latin America. For a better understanding of the books, chapter one provides an extensive historical and economic commentary stretching over a century, from the collapse of the Spanish Empire to the rise of modern dictatorships in the late ‘70s, and the long democratic transition of the ‘80s. As far as the religious background is concerned, it is important to mention the influence of the liberation theology in the shaping of Manzi’s revolutionary thought. Indeed, chapter two identifies the precursors of the liberation theology, considers the effects of the Second Vatican Council on Latin America’s Catholic Church, and presents the methodology and the most powerful intuitions of the liberation theology. Finally, chapter three employs a critical analysis of Manzi’s Latin American trilogy, which focuses on his personal journal of his time in the austral continent, and Sonia and Giulia Manzi’s testimony published in a book entitled ‘Non è mai troppo tardi’. Chapter three provides an in-depth analysis of the evolution of the author’s revolutionary thought and plot dynamics; it discusses the psychological profile of the characters, the cultural features of the indigenous traditions, and the author’s urge to involve the readership in a permanent process of self-questioning.

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Fil: Rego, Francisco.

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Fil: Fernández Robbio, Matías Sebastián. Universidad Nacional de Cuyo

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O ponto nevrálgico do presente trabalho é evidenciar os possíveis impasses suscitados pela linguagem em relaçao à mulher. E demonstrar a nao neutralidade da linguagem e os valores e conceitos que ela oferece sobre a questao de gênero. Para tal, será utilizado como ferramenta crítica, o conceito de linguagem como forma de vida apresentado pelo filósofo Ludwig Wittgenstein na obra Investigaçoes Filosóficas. Para tal, primeiramente, será feita uma introduçao sobre a origem da linguagem baseada nos conceitos dos filósofos Demócrito, Locke e Rousseau. Posteriormente, tendo como bsase os conceitos apresentados por Wittgenstein, faremos a relaçao em ter linguagem, gênero e filosofia

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O ponto nevrálgico do presente trabalho é evidenciar os possíveis impasses suscitados pela linguagem em relaçao à mulher. E demonstrar a nao neutralidade da linguagem e os valores e conceitos que ela oferece sobre a questao de gênero. Para tal, será utilizado como ferramenta crítica, o conceito de linguagem como forma de vida apresentado pelo filósofo Ludwig Wittgenstein na obra Investigaçoes Filosóficas. Para tal, primeiramente, será feita uma introduçao sobre a origem da linguagem baseada nos conceitos dos filósofos Demócrito, Locke e Rousseau. Posteriormente, tendo como bsase os conceitos apresentados por Wittgenstein, faremos a relaçao em ter linguagem, gênero e filosofia

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O ponto nevrálgico do presente trabalho é evidenciar os possíveis impasses suscitados pela linguagem em relaçao à mulher. E demonstrar a nao neutralidade da linguagem e os valores e conceitos que ela oferece sobre a questao de gênero. Para tal, será utilizado como ferramenta crítica, o conceito de linguagem como forma de vida apresentado pelo filósofo Ludwig Wittgenstein na obra Investigaçoes Filosóficas. Para tal, primeiramente, será feita uma introduçao sobre a origem da linguagem baseada nos conceitos dos filósofos Demócrito, Locke e Rousseau. Posteriormente, tendo como bsase os conceitos apresentados por Wittgenstein, faremos a relaçao em ter linguagem, gênero e filosofia

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