889 resultados para Centraal Museum (Utrecht, Netherlands)
Resumo:
FAPESP [2008/52324-6]
Resumo:
An annotated list is provided of the type specimens of seven species of Bolitophilidae Winnertz, 1863 and Ditomyiidae Keilin, 1919 (Diptera, Bibionomorpha) the Museum national d' Histoire naturelle (Paris).
Resumo:
Background: The temporal and geographical diversification of Neotropical insects remains poorly understood because of the complex changes in geological and climatic conditions that occurred during the Cenozoic. To better understand extant patterns in Neotropical biodiversity, we investigated the evolutionary history of three Neotropical swallowtail Troidini genera (Papilionidae). First, DNA-based species delimitation analyses were conducted to assess species boundaries within Neotropical Troidini using an enlarged fragment of the standard barcode gene. Molecularly delineated species were then used to infer a time-calibrated species-level phylogeny based on a three-gene dataset and Bayesian dating analyses. The corresponding chronogram was used to explore their temporal and geographical diversification through distinct likelihood-based methods. Results: The phylogeny for Neotropical Troidini was well resolved and strongly supported. Molecular dating and biogeographic analyses indicate that the extant lineages of Neotropical Troidini have a late Eocene (33-42 Ma) origin in North America. Two independent lineages (Battus and Euryades + Parides) reached South America via the GAARlandia temporary connection, and later became extinct in North America. They only began substantive diversification during the early Miocene in Amazonia. Macroevolutionary analysis supports the "museum model" of diversification, rather than Pleistocene refugia, as the best explanation for the diversification of these lineages. Conclusions: This study demonstrates that: (i) current Neotropical biodiversity may have originated ex situ; (ii) the GAARlandia bridge was important in facilitating invasions of South America; (iii) colonization of Amazonia initiated the crown diversification of these swallowtails; and (iv) Amazonia is not only a species-rich region but also acted as a sanctuary for the dynamics of this diversity. In particular, Amazonia probably allowed the persistence of old lineages and contributed to the steady accumulation of diversity over time with constant net diversification rates, a result that contrasts with previous studies on other South American butterflies.
Resumo:
Recent studies of the large cheilostome bryozoan genus Scrupocellaria have shown a greater degree of taxonomically informative morphological variation in zooids, opesia, and polymorphic structures than previously recognized. Only one subgenus has been named within the genus, Retiscrupocellaria d'Hondt, 1988, erected for Scrupocellaria jolloisii. In this work we further analyse S. jolloisii and its related species, resurrecting an earlier genus name, Licornia van Beneden, 1850 for Licornia jolloisii, and nine relatives, L. annectens, L. cervicornis, L. cyclostoma, L. diadema, L. ferox, L. gaspari, L. longispinosa, L. macropora, and L. prolata. Licornia jolloisii was originally described from the Red Sea, and most species of the genus occur in the Indo-Pacific region. The species, however, has now been found in the Western Atlantic, in the Florida Keys, US, and in Bahia de Todos Santos, Brazil.
Resumo:
Reflections on the university campus usually focus on its relevancy as a research and teaching area; however, the need for preservation, protection, maintenance and cleaning only become visible in the event of inadequacy or lack thereof. The aim of this study is to address the characteristics of the preservation and security measures performed at the Science and Technology Park of the University of São Paulo (Parque de Ciência e Tecnologia da Universidade de São Paulo), agency subjected to the Dean’s Office for Culture and University Extension (Pró-Reitoria de Cultura e Extensão Universitária). Because of its history and location, the Park requires special care. The Park’s land formerly housed the Astronomical Observatory of São Paulo and the Institute of Astronomy and Geophysics of the University of São Paulo (Instituto de Astronomia e Geofísica – IAG-USP), within the Fontes do Ipiranga State Park (Parque Estadual das Fontes do Ipiranga – PEFI), in the city of São Paulo. Preservation and reconversion activities relative to historical buildings are developed at the Park. The institution’s location and its specificities require security in its borders, as well as in relation to the users of the park.
Resumo:
A proposal for a virtual museum of computer science
Resumo:
In questo lavoro di ricerca ho esaminato la Teoria della Transizione e più nello specifico lo sviluppo di un possibile Living Lab della sostenibilità nel contesto universitario. In primo luogo, ho analizzato la situazione attuale per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile in un contesto generale. Inoltre ho dovuto analizzare anche quali sono gli indici che usiamo per definire il benessere umano e su cui basiamo la nostra intera economia, come ad esempio il PIL. In secondo luogo, ho definito la Teoria della Transizione in ambito generale elencandone i vari strumenti di applicazione e i metodi. In fine ho cercato di applicare la Teoria della Transizione nel contesto della sostenibilità in ambito universitario, utilizzando i progetti di Transizione attraverso i Living Lab di “Terracini in Transizione” dell’Università di Bologna e “GOU Living Lab” dell’Università di Utrecht. Dai risultati ottenuti ho definito i limiti e le potenzialità che questi progetti di Living Lab avevano attraverso l’utilizzo della SWOT analysis. La quale ha evidenziato la necessità della costituzione di un gruppo all’interno dell’Università di Bologna che si occupi della gestione dei progetti green di Transizione, come nel contesto in cui mi sono venuto a trovare nell’Università di Utrecht con la presenza del Green Office.
Resumo:
La presente tesi di laurea si concentra sulla localizzazione in inglese di varie sezioni del nuovo sito web della Pinacoteca di Brera. Il progetto di localizzazione è stato contestualizzato da un lato all’interno della letteratura sulla comunicazione museale, e dall’altro sulla comunicazione web, per poter avanzare proposte di miglioramento alla luce di ricerche nel campo della SEO (Search Engine Optimization). Lo studio della comunicazione museale si è arricchito grazie all’esperienza di documentazione presso la University of Leicester (UK). La tesi mira a porre le basi per la produzione di contenuti museali adatti ad una lettura sul web, in modo da offrire non solo una traduzione ben fatta dal punto di vista linguistico e culturale, ma anche facilmente fruibile per un utente online e reperibile attraverso motori di ricerca. L’elaborato intende fornire ai musei italiani alcuni spunti di riflessione circa possibili miglioramenti delle proprie piattaforme online grazie alla localizzazione e ad un’analisi approfondita dei contenuti web secondo principi di usabilità e visibilità. Il capitolo 1 introduce la letteratura sugli studi museali, prestando particolare attenzione alla comunicazione. Il capitolo 2 fornisce una panoramica generale sul web: vengono suggerite buone pratiche di web writing, analizzate le strategie di SEO per migliorare la visibilità dei siti e delineato le principali caratteristiche del processo di localizzazione. Il capitolo 3 riunisce i due universi finora esplorati individualmente, ovvero i musei e il web, concentrandosi sulla comunicazione online dei musei e concludendo con uno schema di valutazione dei siti dei musei. Il capitolo 4 applica le strategie precedentemente discusse al caso specifico della Pinacoteca di Brera, concentrandosi sulla valutazione del sito, sulla localizzazione di alcune sezioni e sulla proposta di strategie SEO. Infine, il capitolo 5 tira le fila dell’intero lavoro mettendo in evidenza i principali risultati ottenuti.