958 resultados para Vasari, Giorgio, 1511-1574
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An 88 years old woman was admitted for muscular pain and weakness. She was under a treatment of simvastatin and was recently prescribed clarithromycin for a lung infection. The diagnosis of statin induced rhabdomyolysis by drug interaction was made. The evolution is good with eviction of the statin and aggressive hydratation. This case shows how important it is to know the risks factors and drug interactions predisposing to statin-induced myopathy.
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[Règle (latin). 1511 reprod.]
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[Règle (latin). 1511 reprod.]
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This document contains two related, but separate reports. The Juvenile Crime Prevention Community Grant Fund Outcomes Report is a summary of outcomes from services and activities funded through the Juvenile Crime Prevention Community Grant Fund in FY 2001. The Juvenile Justice Youth Development Program Summary describes Iowa communities’ current prevention and sanction programs supported with funding from the Division of Criminal and Juvenile Justice Planning (CJJP) during FY 2002.
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State University Audit Report
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Objetivos: Conocer la prevalencia del uso auto informado del preservativo en la última relación sexual, así como algunas actitudes, creencias y percepciones sobre su uso para la prevención de la transmisión del VIH por vía heterosexual, en jóvenes de las ciudades de Nampula, Bemba y Lichinga, en Mozambique. Diseño: Estudio transversal de encuesta. Participantes: Seiscientos treinta y dos estudiantes de secundaria (56,8% varones), con edades comprendidas entre 15 y 24 años, seleccionados mediante un muestreo aleatorio estratificado proporcional. El porcentaje de participación es del 79%. Mediciones principales: Mediante un cuestionario, se evalúan en una escala de 0 a 10 las actitudes hacia el uso del preservativo, expectativas de resultados y de autoeficacia y aceptación percibida sobre su utilización. Asimismo se evalúa el uso auto informado del preservativo en la última relación sexual. Resultados: Sólo un 47,4% (IC 0,95 = 42,0:52,8) de los jóvenes sexualmente activos utilizó el preservativo en la última relación sexual. En general las mujeres tienen una actitud más favorable respecto a su uso y creen más en su eficacia que los hombres, pero lo utilizan menos y se sienten poco capaces de pedir su uso al varón, principalmente si se trata de su actual pareja. La autoeficacia percibida para utilizar o pedir el uso del preservativo aumenta en el caso de una pareja ocasional tanto en hombres como en mujeres. Conclusiones: Se requieren acciones institucionales y sociales que promocionen el uso del preservativo entre los jóvenes de Mozambique. Los programas preventivos deberían insistir en el cambio de actitudes y creencias, y enfatizar los beneficios que se derivan de su uso adecuado y sistemático desde la primera relación coital
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Polarization is a fundamental cellular property, which is essential for the function of numerous cell types. Over the past three to four decades, research using the best-established yeast systems in cell biological research, Saccharomyces cerevisiae (or budding yeast) and Schizosaccharomyces pombe (or fission yeast), has brought to light fundamental principles governing the establishment and maintenance of a polarized, asymmetric state. These two organisms, though both ascomycetes, are evolutionarily very distant and exhibit distinct shapes and modes of growth. In this review, we compare and contrast the two systems. We first highlight common cell polarization pathways, detailing the contribution of Rho GTPases, the cytoskeleton, membrane trafficking, lipids, and protein scaffolds. We then contrast the major differences between the two organisms, describing their distinct strategies in growth site selection and growth zone dimensions and compartmentalization, which may be the basis for their distinct shapes.
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Was the increase in income inequality in the US due to permanent shocks or merely to an increase in the variance of transitory shocks? The implications for consumption and welfare depend crucially on the answer to this question. We use CEX repeated cross-section data on consumption and income to decompose idiosyncratic changes in income into predictable life-cycle changes, transitory and permanent shocks and estimate the contribution of each to total inequality. Our model fits the joint evolution of consumption and income inequality well and delivers two main results. First, we find that permanent changes in income explain all of the increase in inequality in the 1980s and 90s. Second, we reconcile this finding with the fact that consumption inequality did not increase much over this period. Our results support the view that many permanent changes in income are predictable for consumers, even if they look unpredictable to the econometrician, consistent with models of heterogeneous income profiles.
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Extraits de l'ouvrage de Blanchard, continués depuis 1574 jusqu'en 1722. — Il y a une table alphabétique des noms à la fin de chaque partie du volume.
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La tesi di Dottorato, condotta in accordo di colutela tra l'Università di Roma Tor Vergata e l'UNIL di Losanna, ha affrontato l'analisi di un gruppo di undici disegni custodia presso la National Gallery of Scotland di Edimburgo, copie di alcuni dei più significativi mosaici medioevali delle chiese di Roma, ricostruendone la genesi, quindi le vicende legate alla committenza, e il percorso collezionistico. I disegni scozzesi, oggetto di un importante articolo di Julian Gardner pubblicato sul Burlington Magatine nel 1973, furono commissionati intorno agli anni Settanta del XVII secolo dall'antiquario romano Giovanni Giustino Ciampini (1633-1698) in connessione alla stesura della sua opera di erudizione più avvertita e famosa: i Vetera Mommenta in' quibus praecipue Musiva Opera, sacrarum, profanan,mque, Aedìum structura, ac nonnulli antiqui ritus dissertationibus iconìbusque illustrantur. La composizione dei Vetera Mommenta - un'opera riccamente illustrata che nasce per rispondere alle esigenze della ideologia della Chiesa di Roma in un momento di rinnovata crisi del sistema - impone a Ciampini di porsi da un lato nella prospettiva della più alta tradizione antiquaria cinque e seicentesca, di cui recupera i metodi di lettura e di analisi applicati allo studio delle monete e dei monumenti antichi interpretati quali prove per la ricostruzione storica, e dall'altra, come è emerso dalle mie ricerche, lo pone immediatamente in contatto con gli avamposti del più moderno metodo di indagine storica e filologica applicato alle fonti e ai documenti della storia ecclesiastica, inaugurato dall'ambiente bollandista e inaurino. I monumenti paleocristiani e medioevali assumono in quest'ottica lo status di 'fatti incontestabili', le fonti primarie attraverso le quali Ciampini ricuce le tappe salienti della storia della Chiesa, da Costantino fino al XV secolo. Nel 1700 le copie di Edimburgo arrivano nelle mani del mercante e connoisseur milanese il padre oratoriano Sebastiano Resta (1635-1714), di stanza a Roma presso la Chiesa Nuova della Vallicella dal 1660, che decide di rilegarle tutte insieme in un volume da donare al suo maggiore acquirente e patrono, il vescovo di Arezzo Giovanni Matteo Marchetti. Come spiega Resta in alcune sue lettere, il presente avrebbe dovuto costituire insieme una curiosità ed offrire un confronto: infatti «le copie delli mosaici di Roma che erano di Monsignor Ciampini» - afferma Resta - avrebbero mostrato al Marchetti «le maniere di que' tempi gottici, barbari e divoti de cristiani e [fatto] spiccare i secoli seguenti». Questa indagine infatti ha fatto riemergere aspetti della precoce attenzione di Sebastiano Resta per l'arte dei "secoli bassi", mai debitamente affrontata dagli studi. E' infatti sulla scorta di una profonda conoscenza dei testi della letteratura artistica, e in connessione alla esplosione vivacissima della controversia Malvasia/Baldinucci sul primato del risorgere delle arti in Toscana, che Sebastiano a partire dagli anni Ottanta del Seicento comincia a meditare sul Medioevo artistico con il fine di spiegare l'evoluzione del linguaggio tecnico e formale che ha condotto alla perfezione dell'atte moderna. In questa prospettiva ι disegni del XIV e XV secolo che egli riuscì ad intercettare sul mercato valgono quali testimonianze delle maniere degli artefici più antichi e sono imbastiti nei molteplici album che Resta compone nel rispetto della successione cronologica dei presunti autori, e ordinati in base alle scuole pittoriche di pertinenza. La tesi permette perciò di descrivere nelle loro diverse specificità: da un lato il modo dei conoscitori come Resta, interessati nell'opera al dato stilistico, con immediate e sensibili ricadute sul mercato, e disposti anche con passione a ricercare i documenti relativi all'opera in quanto pressati dall'urgenza di collocarla nella sequenza cronologica dello sviluppo del linguaggio formale e tecnico; dall'altro gli antiquari come Ciampini e come Bianchini, per i quali le opere del passato valgono come prove irrefutabili della ricostruzione storica, e divengono quindi esse stesse, anche nel loro statuto di copia, documento della stona. Sono due approcci che si manifestano nel Seicento, e talvolta in una medesima persona, come mostra il caso anche per questo cruciale di Giovati Pietro Bellori, ma che hanno radici cinquecentesche, di cui i protagonisti di queste vicende sono ben consapevoli: e se dietro Resta c'è palesemente Vasari, dietro Ciampini e soprattutto Bianchini c'è la più alta tradizione antiquaria del XVI secolo, da Antonio Augustin a Fulvio Orsini.