793 resultados para Case studies
Resumo:
Da poco più di 30 anni la comunità scientifica è a conoscenza dell’occasionale presenza di strutture cicloniche con alcune caratteristiche tropicali sul Mar Mediterraneo, i cosiddetti medicane. A differenza dei cicloni baroclini delle medie latitudini, essi posseggono una spiccata simmetria termica centrale che si estende per gran parte della troposfera, un occhio, talvolta privo di nubi, e una struttura nuvolosa a bande spiraleggianti. Ad oggi non esiste ancora una teoria completa che spieghi la loro formazione ed evoluzione. La trattazione di questa tesi, incentrata sull’analisi dei campi di vorticità potenziale e di umidità relativa, è sviluppata nell’ottica di una miglior comprensione delle dinamiche alla mesoscala più rilevanti per la nascita dei medicane. Lo sviluppo di tecniche avanzate di visualizzazione dei campi generati dal modello WRF, quali l’animazione tridimensionale delle masse d’aria aventi determinate caratteristiche, ha permesso l’individuazione di due zone di forti anomalie di due campi derivati dalla vorticità potenziale in avvicinamento reciproco, intensificazione e mutua interazione nelle ore precedenti la formazione dei medicane. Tramite la prima anomalia che è stata chiamata vorticità potenziale secca (DPV), viene proposta una nuova definizione di tropopausa dinamica, che non presenta i problemi riscontrati nella definizione classica. La seconda anomalia, chiamata vorticità potenziale umida (WPV), individua le aree di forte convezione e permette di avere una visione dinamica dello sviluppo dei medicane alle quote medio-basse. La creazione di pseudo immagini di vapore acqueo tramite la teoria del trasferimento radiativo e la comparazione di queste mappe con quelle effettivamente misurate nei canali nella banda del vapore acqueo dai sensori MVIRI e SEVIRI dei satelliti Meteosat hanno da un lato confermato l’analisi modellistica, dall’altro consentito di stimare gli errori spazio-temporali delle simulazioni. L’utilizzo dei dati di radianza nelle microonde, acquisiti dai sensori AMSU-B e MHS dei satelliti NOAA, ha aggiunto ulteriori informazioni sia sulle intrusioni di vorticità potenziale che sulla struttura degli elementi convettivi presenti sul dominio, in modo particolare sulla presenza di ghiaccio in nube. L’analisi dettagliata di tre casi di medicane avvenuti nel passato sul Mar Mediterraneo ha infine consentito di combinare gli elementi innovativi sviluppati in questo lavoro, apportando nuove basi teoriche e proponendo nuovi metodi di indagine non solo per lo studio di questi fenomeni ma anche per un’accurata ricerca scientifica su ciclogenesi di altro tipo.
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Il presente elaborato si pone l’obiettivo di determinare se il genere del discorso di conferenza non accademica coincida con il genere del discorso di conferenza accademica, nello specifico per quanto riguarda le loro introduzioni. La prima parte della tesi si concentra sulle basi teoriche. In primo luogo è stata sviluppata una panoramica della letteratura esistente riguardo ai discorsi di conferenza accademica, dalla quale si è poi ristretto il campo sugli studi che hanno preso in esame solo la loro introduzione. Alla luce dell’assenza di pubblicazioni sulle conferenze non accademiche, e di conseguenza anche sui loro discorsi, si è cercato di definire il genere del discorso di conferenza non accademica, applicando il concetto di ‘comunità discorsiva’ sia ai discorsi di conferenza accademica sia a quelli di conferenza non accademica. Una volta stabilito che il contesto non accademico differisce da quello accademico, si è passati a definire l’introduzione dei discorsi di conferenza non accademica in quanto genere. Nella seconda parte dell’elaborato è stata svolta l’analisi di cinque case study, ovvero della trascrizione delle introduzioni di cinque discorsi di conferenza non accademica. A queste è stato applicato il modello di mosse retoriche delle introduzioni dei discorsi di conferenza accademica elaborato da Rowley-Jolivet e Carter-Thomas, per determinare se fosse valido anche per le introduzioni dei discorsi di conferenza non accademica. Una volta scoperto che non lo è, e che quindi le introduzioni dei discorsi di conferenza non accademica e quelle dei discorsi di conferenza accademica sono due 'sotto-generi' diversi, è stato proposto un nuovo modello di mosse retoriche. Infine sono stati avanzati dei suggerimenti riguardo all’applicabilità del suddetto modello, non solo in altri studi nel campo dell’analisi di genere, ma anche nel settore dell’interpretazione simultanea, con particolare riferimento alla preparazione dell’interprete e alla strategia di anticipazione.
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We compare the impacts across a range of criteria of local and regional procurement (LRP) relative to transoceanic shipment of food aid in Burkina Faso and Guatemala. We find that neither instrument dominates the other across all criteria in either country, although LRP commonly performs at least as well as transoceanic shipment with respect to timeliness, cost, market price impacts, satisfying recipients' preferences, food quality and safety, and in benefiting smallholder suppliers. LRP is plainly a valuable food assistance tool, but its advantages and disadvantages must be carefully weighed, compared, and prioritized depending on the context and program objectives. (C) 2013 Elsevier Ltd. All rights reserved.
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This project was stimulated by the unprecedented speed and scope of changes in Bulgarian higher education since 1989. The rapid growth of the student population and the emergence of a new private sector in higher education led to tightening governmental control and a growing criticism of autonomy and academic freedom. This raised questions about the need for diversification in the field, about the importance of recent innovations in terms of strategic choices for future development and so of how higher education governance could maintain diversity without the system deteriorating. The group first traced the extent of spontaneous processes of innovation at the level of content, of institutions, and the organisation of teaching and learning processes. They then identified the different parties in the struggle for institutionalisation and against diversification, and promising mechanisms for maintaining diversity in higher education. On this basis they outlined a basis for a wide-ranging public discussion of the issue which may serve as a corrective to the mechanisms of state control. Their work included analysis of the legislative framework laid down in the Higher Education Act, which effectively dispenses with the autonomy of universities. They then surveyed the views of both high-level executives in the field and the academics actually involved in the process, as well as of the "consumers" of the educational product, i.e. the students. In considering diversification, they focused on four different types of programmes, including those where diversification is largely limited to content level (e.g. Law), those where it operates mainly on structural levels (e.g. Industrial Management), those where it is often feigned (e.g. Social Work), and those where it is at best formal and sporadic (e.g. Mechanical Engineering). They conclude that the educational system in Bulgaria has considerable internal resources for development. The greatest need is for adequate statutory regulation of academic life which will provide incentives for responsible academic development of higher education institutions and create conditions for the institutionalisation of academic self-organisation and self-control, which will in turn limit the pathological trends in the diversification processes.
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‘where the land is greener’ looks at soil and water conservation from a global perspective. In total, 42 soil and water conservation technologies and 28 approaches are described – each fully illustrated with photographs, graphs and line drawings – as applied in case studies in more than 20 countries around the world. This unique presentation of case studies draws on WOCAT’s extensive database, gathered in over 12 years of field experience. The book is intended as a prototype for national and regional compilations of sustainable land management practices a practical – instrument for making field knowledge available to decision makers. Various land use categories are covered, from crop farming to grazing and forestry. The technologies presented range from terrace-building to agroforestry systems; from rehabilitation of common pastures to conservation agriculture; from Vermiculture to water harvesting. Several of these technologies are already well-established successes – others are innovative, relatively unknown, but full of promise. Descriptions of the various technologies are complemented by studies of the ‘approaches’ that have underpinned their development and dissemination. Some of these approaches were developed specifically for individual projects; others developed and spread spontaneously in fascinating processes that offer a new perspective for development policy. In addition to the case studies, the book includes two analytical sections on the technologies and approaches under study. By identifying common elements of success, these analyses offer hope for productive conservation efforts at the local level with simultaneous global environmental benefits. Policy pointers for decision makers and donors offer a new impetus for further investment – to make the land greener.
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Forested wetlands throughout the world are valuable habitats; especially in relatively species-poor northern regions, they can be considered biological hotspots. Unfortunately, these areas have been degraded and destroyed. In recent years, however, the biological importance of wetlands has been increasingly recognized, resulting in the desire to restore disturbed habitats or create in place of destroyed ones. Restoration work is taking place across the globe in a diversity of wetland types, and research must be conducted to determine successful techniques. As a result, two studies of the effects of wetland restoration and creation were conducted in forested wetlands in northern Michigan and southern Finland. In North America, northern white-cedar wetlands have been declining in area, despite attempts to regenerate them. Improved methods for successfully establishing northern white-cedar are needed; as a result, the target of the first study was to determine if creating microtopography could be beneficial for white-cedar recruitment and growth. In northern Europe, spruce swamp forests have become a threatened ecosystem due to extensive drainage for forestry. As part of the restoration of these habitats, i.e. rewetting through ditch blocking, Sphagnum mosses are considered to be a critical element to re-establish, and an in-depth analysis of how Sphagnum is responding to restoration in spruce swamp forests has not been previously done. As a result, the aim of the second study was to investigate the ecophysiological functioning of Sphagnum and feather mosses across a gradient of pristine, drained, and restored boreal spruce swamp forests.