325 resultados para Acido desoxirribonucléico
Resumo:
In questo lavoro viene effettuata un’analisi di membrane per la separazione di CO2 basate sul meccanismo di trasporto facilitato. Queste membrane sono caratterizzate da un supporto poroso impregnato di una fase liquida le cui proprietà chimico-fisiche vengono presentate in relazione alle performance di separazione fornite: si tratta di liquidi ionici che presentano gruppi funzionali in grado di reagire con la CO2 consentendo il trasporto facilitato del gas acido attraverso la membrana. Le prestazioni in termini di separazione di CO2 da miscele gas fornite da questa tecnologia vengono analizzate e confrontate con quelle offerte da altre tipologie di membrane: alcune basate sul meccanismo di solution-diffusion (membrane polimeriche e membrane impregnate di liquidi ionici room-temperature) ed altre caratterizzate da permeazione di CO2 con presenza di reazione chimica ottenuta mediante facilitatori (mobili o legati allo scheletro carbonioso del polimero costituente la membrana). I risultati ottenuti sono analizzati in merito alla possibile implementazione di tale sistema di separazione a membrana in processi di cattura di CO2 nell'ambito della tecnologia di Carbon Capture and Storage.
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La dialisi, le cui basi sono state fondate a metà ottocento dal chimico Thomas Graham, è la terapia, alternativa al trapianto, utilizzata su pazienti affetti da insufficienza renale. Ad oggi tale terapia ha un numero sempre maggiore di utilizzatori, più di 2,5 milioni di persone al mondo, ragione per cui ha un impatto sempre più grande sul sistema sanitario. La terapia, ha come scopo principale quello ripristinare gli equilibri idro-elettrolitico e acido-base del sangue del paziente utilizzando principi quali ultrafiltrazione, convezione e diffusione. Per raggiungere questo obiettivo, il sangue del paziente viene fatto scorrere controcorrente al liquido di dialisi, di composizione nota, ai capi di una membrana semipermeabile. Nel caso dell’emodialisi tutto il processo si svolge in circolazione extracorporea. La dialisi viene eseguita quando i reni del paziente non riescono più a espletare la loro funzione, con conseguente accumulo di tossine e di liquidi, che nel giro di pochi giorni porterebbe alla morte se non si interviene. Data la sua funzione, una parte importante della macchina che esegue l’emodialisi, è il sistema di controllo dell’ultrafiltrazione, che permette di rimuovere in maniera controllata i liquidi che il paziente non riesce a smaltire in maniera autonoma. La rimozione di liquidi avviene mediante la creazione di un gradiente pressorio tra il lato sangue e il lato dializzato, che causa il passaggio di liquidi da una parte all’altra della membrana semipermeabile. Esistono vari metodi che permettono di realizzare questo processo, che si differenziano per la strategia utilizzata per creare i gradienti pressori; ognuno dei quali permette di ottenere una determinata accuratezza. Scopo del mio lavoro di tesi è stato quello di studiare e validare un nuovo sistema di realizzazione e controllo dell’ultrafiltrazione.
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The prevalence of diabetic polyneuropathy in Spain is 22% increasing with age, standing at less than 5% in patients between 15 and 19 years and reaching 29.8% in those aged 70 to 74 years age. Infection is an important complication in Diabetic Foot, frequently associated with minor amputation and even lower extremity amputation. The study presents a clinical case of a 68-year-old man who consulted for a diabetic foot ulcer in the metatarseal area of the right foot, diagnosed two years ago and without healing success. An exploration protocol of the diabetic food was made. Afterwards, a surgical debridement was done and a cure procedure with pure hyaluronic acid, a bandage and foot unloading was followed. After 69 days of treatment, a complete ulcer healing was achieved. After the injure healing, a biomechanical exploration was made and a plantar support was produced to avoid the reappearance of the injury because of local hyperpressure.
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Questa tesi si pone l’obiettivo di individuare il corretto veicolo “carrier” per un cemento bioceramico premiscelato, iniettabile e pronto all’uso. Il suddetto cemento è creato per applicazioni di chiusura e otturazioni permanenti del canale radicolare. A tale scopo è stato analizzato anatomicamente il dente e sono state approfondite le patologie. In seguito si è posta particolare attenzione per l’endodonzia e la terapia endodontica ortograda. L’attenzione si è poi focalizzata sui cementi endodontici allo scopo di ricercare lo stato dell’arte circa le proprietà chimico-fisiche di cementi ampiamente utilizzati in odontoiatria quali il mineral trioxide aggregate (MTA) e il cemento da cui è derivato ossia il cemento Portland. La parte sperimentale dell’elaborato parte con l’idea di ricreare, presso il Centro di Ricerca Interdisciplinare di Biomineralogia, Cristallografia e Biomateriali del Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico-Ambientali dell’Università di Bologna, un prodotto con le stesse caratteristiche di un cemento ad uso endodontico iniettabile attualmente in commercio. Si è quindi studiato non solo il comportamento ma si sono anche analizzate le caratteristiche superficiali al SEM del suddetto cemento additivato con differenti sostanze (acqua, PEG 400, etil-lattato, glicerina) in diverse quantità. Si è passati di poi a testare il campione dalle caratteristiche più vicine all’obiettivo su disco di dentina con il permeabilimetro di Pashley e successivamente, si sono osservati dischi di dentina dopo l’applicazione del cemento e dopo attacco acido al SEM.
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Lo studio svolto si propone di stabilire quali sono le condizioni di gestione ottimale del sistema di depurazione dei fumi dell’impianto di termovalorizzazione di Rimini, situato nel comune di Coriano e gestito da Herambiente, una società nata nel 2009 nell'ambito del Gruppo Hera, una delle più importanti multiutility italiane che opera nei servizi dell’ambiente, dell’acqua e dell’energia. Il sistema di depurazione dell’impianto è composto da un doppio stadio di abbattimento a secco in cui si dosa calce (Ca(OH)2), al primo stadio, e bicarbonato di sodio (NaHCO3), al secondo. Rispetto alla calce, il bicarbonato garantisce una migliore efficienza di abbattimento dei gas acidi (HCl, SO2, HF), ma ha un prezzo d’acquisto maggiore. Da tale considerazione ha origine il problema di ottimizzazione economica: è necessario individuare una soluzione che consenta di ridurre il consumo e la spesa dei reagenti utilizzati senza alterare le emissioni di inquinanti a camino. I costi operativi legati alla gestione del sistema di depurazione, inoltre, devono tenere in considerazione anche la produzione dei residui solidi generati nei due stadi di abbattimento. Il calcolo di ottimizzazione è stato eseguito utilizzando un modello matematico in grado di prevedere il comportamento dei sistemi reagenti nei due stadi di abbattimento tramite la conoscenza di un parametro empirico. Dopo aver calibrato il modello con i dati di funzionamento dell’impianto, è possibile procedere alla sua implementazione al fine di valutare, in diversi periodi dell’anno 2015, come variano i costi operativi totali in funzione della conversione di HCl (gas acido più critico) al primo stadio di abbattimento e individuare quindi la migliore condizione economico-operativa per ciascun periodo considerato.
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Al monitorear los cambios en el ambiente lumínico, las plantas pueden obtener información acerca de la proximidad de las plantas vecinas. Los jasmonatos (JAs) son reguladores lipídicos que juegan un papel central en el control de las respuestas de defensa frente a patógenos y plagas, así como también en la regulación de los procesos de crecimiento y desarrollo. Una disminución en la relación rojo: rojo lejano (R:RL) de la luz representa una señal de competencia para las plantas terrestres. Esta señal es detectada por el fotorreceptor fitocromo B (phyB) y, entre otras cosas, induce la aceleración del crecimiento y elongación y reprime la expresión de defensas de las plantas. Los efectos de las bajas relaciones R:RL sobre el sistema de defensas están mediados, al menos en parte, a través de una reducción en la señalización de los JAs. En esta tesis doctoral se pretende avanzar en la comprensión de los mecanismos que controlan el efecto de R:RL y phyB en las respuestas a JA en Arabidopsis thaliana. Se postulan posibles mecanismos mediante los cuales la inactivación del phyB por bajas relaciones R:RL produce la disminución en la sensibilidad de la vía de los JAs. Para este fin, he combinado un enfoque genético con el uso de herramientas fisiológicas, bioquímicas y moleculares para estudiar los efectos de la calidad de la luz sobre los componentes críticos de la vía de señalización de JA. Los resultados presentados en esta tesis demuestran que el efecto de las bajas relaciones R:RL, provocando una disminución de la sensibilidad a JA, requiere de la proteína JA-ZIM domain 10(JAZ10). También demostramos que la degradación de las proteínas DELLA (mediada por el aumento en la actividad de giberelinas (GAs) ), es necesaria para que se manifieste la represión de la vía de JA en condiciones de bajas relaciones R:RL. Por último, los resultados sugieren que, además de este efecto bien caracterizado de las GAs sobre la señalización de JA, mediado por la degradación de las proteínas DELLAs, GA reprime las respuestas de defensa por un nuevo mecanismo. En este mecanismo, GA aumenta la estabilidad de la JAZ10 y retarda la degradación de esta proteína inducida por JA.
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En los alrededores de la ciudad de San Salvador abundan cenizas blancas de pómez, la llamada “Tierra blanca”, resultantes de erupciones del volcán El Boquerón. Los horizontes de descomposición permiten estudiar la estratificación de las cenizas de pómez tal como se detalladamente en vista de 3 perfiles. El contenido mineral y el análisis químico indican un magma acido, rico en cal. Una investigación de las distintas capaz de ceniza, respecto a la distribución de granos y minerales, da a conocer diferencias cuantitativas apropiadas para la comprobación de los perfiles. En la descomposición de las cenizas el vidrio se transforma de preferencia en metahaloisa los demás minerales se muestran bastante estables, a excepción de los piroxenes. Por consiguiente la descomposición se efectúa solamente con pocas transformaciones químicas, la descomposición de depósitos de edad conocida, parece realizarse muy lentamente bajo las condiciones climáticas actuales en El Salvador. De eso resultan algunos datos para la historia de las expulsiones del volcán El Boquerón que muestra una actividad muy larga con largos tiempos de calma y periodos breves de erupciones violentas.
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Se investiga la concentración de cationes (Ca,Fe,K,Mg),en el frijol negro,(Phaseolus vulgaris L. var. Tineco), usando un analizador de absorción atómica. Para tal efecto se procede a secar la muestra y luego se digiere en un medio acido. Se preparan las soluciones standard correspondiente a los cationes que se quiere investigar y luego se comparan estas concentraciones con las concentraciones de los iones en la muestra. El cálculo de la concentración (desconocida), de los cationes en la muestra, se hace por medio de simple aritmética. En este trabajo se reporta la cantidad en p. p. m. de los elementos arriba mencionados, presente en un gramo de la muestra original. Los resultados obtenidos fueron: Fe = 337.5 p. p. m. ; Ca = 150 p. p. m. ; Mg = 150 p. p. m. y K = 4X104p. p. m.
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ALVES, Ana paula Melo. Vermiculitas tratadas quimicamente na obtenção de sólidos microporosos como precursores para híbridos inorgânico-orgânicos com aplicações adsortivas. 2009. 124 f. Tese (Doutorado em Quimica) - Centro de Ciências Exatas e da Natureza, Universidade Federal da Paraíba, João Pessoa, PB, 2009.
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Con el objetivo de evaluar la composición química y producción de biomasa aérea de 15 híbridos de Brachiaria humidicola como criterios de adaptabilidad al trópico húmedo de Nicaragua, y con potencial de inhibir a través de sus exudados radiculares el proceso de nitrificación en el suelo, fue establecido un ensayo con un arreglo de bloques completo al azar en la comunidad Panamérica del municipio de Camoapa. Para el análisis de calidad se realizaron dos muestras de laboratorio en época seca y lluviosa. Como resultado, diez materiales fueron adaptables, cumpliendo cuatro de nueve criterios establecidos. Los materiales con rendimiento superior al producido por el pasto nativo Retana (Ischaemum ciliare) fueron los híbridos (1158 y 0439), con valores de 25 250, 25 000 (kg/ha) respectivamente. Los materiales con proporciones de digestibilidad mayores al 65% digestibilidad invitro de la materia seca (DIVMS), fueron (1245, 1158, 0695, 1171, 0063, 6780, 1231, 0416 y 1249), con valores de 70.24%, 70%, 70%, 69.33%, 68.31%, 68.21%, 68.14%, 67% y 66.85% respectivamente. Los mayores contenidos de fibras neutro detergente (FND) y fibra neutro detergente digestible (FNDD), fue observada en el hibrido (0416) con 80.30%, y 58.35% respectivamente. La fibra acido detergente (FAD) fue mayor el hibrido (0408) con 50.73%. La mayor digestibilidad invitro de la materia seca (DIVMS) fue observada el hibrido (1245) con 70.24%. Únicamente los materiales (0416) y (0697) están por debajo de este estándar del 7% de proteína cruda. Finalmente los materiales adaptados a la zona de Camoapa, fueron el: 0408, 1231, 0416, 0439, 6780, 1158, 1249, 1171, 0695 y el 1245.
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A contaminação fúngica acarreta alterações na qualidade nutricional e no valor econômico de produtos alimentícios podendo causar danos patológicos em plantas, animais e humanos. A identificação da atividade antioxidante, antifúngica e antimicotoxinas, em extratos de microalgas com propriedade de inibir a multiplicação de fungos e subseqüente produção de micotoxinas abre a perspectiva de empregar substâncias mais eficientes e com maior ação específica contra estes microorganismos. Entre os compostos com propriedades inibidoras de radicais livres, de crescimento fúngico e produção de micotoxinas, destacam-se os compostos fenólicos, que podem inibir a atividade metabólica microbiana, dificultando a atividade de enzimas. Neste estudo foram avaliados o poder de inibição de multiplicação fúngica de Rhizopus oryzae e Aspergillus flavus pelos extratos fenólicos de Chlorella sp. e Spirulina platensis, bem como sua atividade antioxidante, e a atividade antimicotoxinas da última microalga contra Aspergillus flavus. O conteúdo de fenóis totais foi em média 1000 µgfenóis/g Spirulina platensis e 600 µgfenóis/g Chlorella sp., sendo que o acido gálico e o cafeíco foram identificados como compostos majoritários na Spirulina platensis. As determinações de glicosamina (parede celular) e ergosterol (membrana celular) mostraram-se bons indicativos do desenvolvimento microbiano permitindo uma boa estimativa da inibição dele. O extrato fenólico de Spirulina platensis apresentou capacidade de inibir cerca de 50% a formação da parede e da membrana celular para ambos os fungos estudados e de 100% a produção de aflatoxina B1 até o 10º dia de cultivo do Aspergillus flavus. Além disso, o extrato metanólico de Spirulina platensis inativou 53,5% o DPPH reativo, limitou o escurecimento enzimático ocasionado pela peroxidase em 55% e inibiu a peroxidação lipídica em 46% após 14 dias de armazenamento sob luz. Estes resultados mostram que a ação antifúngica, antimicotoxinas e antioxidante está naturalmente presente em alguns tecidos microbianos e que encontrar a forma de extraí-los e aplicá-los como conservantes alimentícios é muito promissor para substituição aos antifúngicos e outros conservantes químicos.
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Al monitorear los cambios en el ambiente lumínico, las plantas pueden obtener información acerca de la proximidad de las plantas vecinas. Los jasmonatos (JAs) son reguladores lipídicos que juegan un papel central en el control de las respuestas de defensa frente a patógenos y plagas, así como también en la regulación de los procesos de crecimiento y desarrollo. Una disminución en la relación rojo: rojo lejano (R:RL) de la luz representa una señal de competencia para las plantas terrestres. Esta señal es detectada por el fotorreceptor fitocromo B (phyB) y, entre otras cosas, induce la aceleración del crecimiento y elongación y reprime la expresión de defensas de las plantas. Los efectos de las bajas relaciones R:RL sobre el sistema de defensas están mediados, al menos en parte, a través de una reducción en la señalización de los JAs. En esta tesis doctoral se pretende avanzar en la comprensión de los mecanismos que controlan el efecto de R:RL y phyB en las respuestas a JA en Arabidopsis thaliana. Se postulan posibles mecanismos mediante los cuales la inactivación del phyB por bajas relaciones R:RL produce la disminución en la sensibilidad de la vía de los JAs. Para este fin, he combinado un enfoque genético con el uso de herramientas fisiológicas, bioquímicas y moleculares para estudiar los efectos de la calidad de la luz sobre los componentes críticos de la vía de señalización de JA. Los resultados presentados en esta tesis demuestran que el efecto de las bajas relaciones R:RL, provocando una disminución de la sensibilidad a JA, requiere de la proteína JA-ZIM domain 10(JAZ10). También demostramos que la degradación de las proteínas DELLA (mediada por el aumento en la actividad de giberelinas (GAs) ), es necesaria para que se manifieste la represión de la vía de JA en condiciones de bajas relaciones R:RL. Por último, los resultados sugieren que, además de este efecto bien caracterizado de las GAs sobre la señalización de JA, mediado por la degradación de las proteínas DELLAs, GA reprime las respuestas de defensa por un nuevo mecanismo. En este mecanismo, GA aumenta la estabilidad de la JAZ10 y retarda la degradación de esta proteína inducida por JA.
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Antecedentes y Objetivos. La creciente complejidad de la Especialidad de Cirugía Plástica, ha inducido a su ramificación en varias subespecialidades. Una de las limitantes de la Cirugía Plástica ha sido la obesidad, enfermedad que conlleva complicaciones, aumenta el riesgo de inconvenientes y hace insuficiente el resultado proyectado para la estética y la función. El objetivo del presente trabajo es mostrar la importancia de la evaluación de la inflamación celular en la preparación de pacientes sometidos a cirugía electiva, previamente tratados con dieta con carbohidratos de baja carga glicémica, ácidos grasos omega 3 y 6 y antioxidantes. Material y Método. Realizamos un estudio longitudinal prospectivo cuasi-experimental no aleatorio de 23 pacientes que solicitaron intervenciones de Cirugía Plástica y aceptaron entrar en el protocolo de diagnóstico y tratamiento de inflamación celular. Primero realizamos el cuestionario de Reporte de Inflamación Celular "RIS" y tomamos a los pacientes pruebas de inflamación celular y de ácido eicosapentaenóico (EPA), ácido decosaexaenóico (DHA), acido araquidónico (AA) y ácido dihomogamalinoléico (DGLA) al ingreso y antes de la cirugía. Analizamos los datos con estadística descriptiva y comparamos los rangos con la prueba McNemar y de hipótesis t de student, del sistema SPSS. Resultados. Tras aplicar el RIS a los 23 pacientes antes de la preparación con dieta y tras un periodo de 1 a 3 meses, evaluamos las respuestas de cada uno de los cuestionarios a través de las pruebas no paramétricas, encontrando diferencia significativa en los 14 items. Se mejoró considerablemente a la alza el EPA; el DHA y el AA sin cambios significativos; y el DGLA disminuyó considerablemente. Con t de student encontramos variación significativa en los fosfolípidos del plasma y no hubo diferencia significativa entre los DHA y AA. Conclusiones. Demostramos así la efectividad de la dieta de los omegas, que contribuye a la disminución de la sintomatología inicial de los pacientes.
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Antecedentes: Las candidiasis son infecciones oportunistas producidas por levaduras, cuyo agente etiológico implicado más frecuente C.albicans generando problemas a varios niveles. Caso clínico: Mujer de 39 años diagnosticada de Candidiasis intestinal crónica cursando con sintomatología amplia y variada. Tras la valoración se procede a complementar el tratamiento con una alimentación centrada en la eliminación de azúcares simples, levaduras y productos fermentados. Además, se incluyen ácido caprílico, aceite de orégano y L.acidophylus. Conclusiones: Existe un aumento de la actividad inmunológica acompañada de la mejora sintomatológica.
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Esta tesis fue realizada con el fin de rescatar un proceso culinario y artesanal de la ciudad de Cuenca, conocido como “encurtido” dicho proceso es muy importante ya que nos permite alargar la vida útil de los alimentos, principalmente de hortalizas y verduras, sin que estos sean afectadosen sus propiedades organolépticas. La propuestade diferentes recetas de encurtidos típicos cuencanos, han permitido comprobar que su elaboración es sencilla,conformada de vinagre blanco, limón, sal, aguay azúcar, solución acido salina donde se sumergen las verduras y hortalizas más comunes del medio local, y además me ha permitido tener una estimación del costo de producción. Los productos utilizados para la elaboración de los encurtidos propios de las fiestas de carnaval son de fácil adquisición ya que éstos generalmente concuerdan con periodos de cosecha lo que significa abundancia de ciertos productos de la región. La elaboración artesanal que he realizado en este proceso gastronómico ha permitido conocer la identidad de nuestra cultura, la misma que desaparece y es remplazada por elaboraciones similares pero industrializadas.