348 resultados para A. digitale


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The dataset is composed of 41 samples from 10 stations. The phytoplankton samples were collected by 5l Niskin bottles attached to the CTD system. The sampling depths were selected according to the CTD profile and the in situ fluorometer readings: surface, temperature, salinity and fluorescence gradients and 1 m above the bottom. At some stations phytoplankton net samples (20 µm mesh-size) were collected to assist species biodiversity examination. The samples (1l sea water) were preserved in 4% buffered to pH 8-8.2 with disodiumtetraborate formaldehyde solution and stored in plastic containers. On board at each station few live samples were qualitatively examined under microscope for preliminary analysis of taxonomic composition and dominant species. The taxon-specific phytoplankton abundance samples were concentrated down to 50 cm**3 by slow decantation after storage for 20 days in a cool and dark place. The species identification was done under light microscope OLIMPUS-BS41 connected to a video-interactive image analysis system at magnification of the ocular 10X and objective - 40X. A Sedgwick-Rafter camera (1ml) was used for counting. 400 specimen were counted for each sample, while rare and large species were checked in the whole sample (Manual of phytoplankton, 2005). Species identification was mainly after Carmelo T. (1997) and Fukuyo, Y. (2000). Total phytoplankton abundance was calculated as sum of taxon-specific abundances. Total phytoplankton biomass was calculated as sum of taxon-specific biomasses. The cell biovolume was determined based on morpho-metric measurement of phytoplankton units and the corresponding geometric shapes as described in detail in (Edier, 1979).

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The samples were concentrated down to 50 cm**3 by slow decantation after storage for 20 days in a cool and dark place. The species identification was done under light microscope OLIMPUS-BS41 connected to a video-interactive image analysis system at magnification of the ocular 10X and objective - 40X. A Sedgwick-Rafter camera (1ml) was used for counting. 400 specimen were counted for each sample, while rare and large species were checked in the whole sample (Manual of phytoplankton, 2005). Species identification was mainly after Carmelo T. (1997) and Fukuyo, Y. (2000). Taxon-specific phytoplankton abundance and biomass were analysed by Moncheva S., B. Parr, 2005. Manual for Phytoplankton Sampling and Analysis in the Black Sea. The cell biovolume was determined based on morpho-metric measurement of phytoplankton units and the corresponding geometric shapes as described in detail in (Edier, 1979).

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Il lavoro di tesi, che si compone di tre articoli di ricerca, analizza, nel contesto della marketing promotion, la risposta del consumatore ai media in termini di ricordo, intenzione di acquisto, comportamento di acquisto e preferenza per il medium. Il lavoro, in particolare, mette a confronto due tipologie di media, carta e online, nell’ambito della price e loyalty promotion, utilizzando due disegni di ricerca sperimentali ed uno correlazionale. I risultati del lavoro mostrano che la risposta del consumatore alla comunicazione promozionale e ai media è eterogenea: segmenti di clienti diversi rispondono in maniera differente sia alla comunicazione promozionale che a carta e digitale. Online e carta hanno in media la stessa efficacia sui comportamenti di acquisto dei clienti, ma differiscono rispetto all’effetto su ricordo e atteggiamento e rispetto alla preferenza per il medium espressa dalla clientela. Lo spostamento delle risorse di marketing dalla carta al digitale permetterebbe quindi di ridurre i costi mantenendo lo stesso livello di efficacia. Inoltre, il presente lavoro mostra come sia possibile aumentare la risposta dei consumatori ai media attraverso un approccio di segmentazione della clientela.

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L’obiettivo della tesi è quello di fare una panoramica sulla strategia BIM e quindi sulla digitalizzazione del processo costruttivo. Grazie alla analisi di un caso di studio, altro obiettivo è quello di analizzare e valutare la metodologia BIM 4D/5D, ossia la gestione dei tempi e dei costi di realizzazione dell’opera. Nella prima fase si affronta il tema del BIM, con una analisi sull’evoluzione degli strumenti di elaborazione e rappresentazione digitale del progetto architettonico, su come questi strumenti si differenzino sia dal punto di vista operativo che concettuale rivoluzionando il flusso di lavoro odierno. Quindi, partendo da un’analisi che e ritrae l’estrema frammentazione del settore delle costruzioni, si va ad analizzare come il BIM aumenti e favorisca la collaborazione delle parti interessate, armonizzando l’intero processo costruttivo dell’opera. Si prosegue con l'esame della diffusione e del livello di maturità degli strumenti BIM, di come i privati e le amministrazioni pubbliche, a livello mondiale, stiano spingendo per favorire l’adozione della metodologia BIM. Inoltre si analizzano le dinamiche dell’interoperabilità, delle metodologie e protocolli di interscambio dati, che sono un elemento chiave per il successo del BIM per via dei numerosi strumenti, specializzati nelle varie discipline del settore edile. Nella terza parte, dedicata al Project Management di un caso di studio, si verifica la bontà delle metodologie teorizzate attraverso la realizzazione di un modello virtuale in Revit. Dal modello realizzato dal laureando sono estrapolate le informazioni necessarie alla gestione, e tramite il software STRVison CPM, si elaborano i principali documenti per la progettazione e gestione del cantiere: il CM, il CME, i tempi operativi, il cronoprogramma Gantt. Obbiettivo è constatare l’effettivo livello di maturità della strategia BIM 4D e 5D e la reale possibilità di un impiego capillare nel panorama italiano del settore delle costruzioni.

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La progettazione e la modellazione delle geometrie di corpi complessi come le schiere palettate delle turbomacchine, da sempre impegna il tecnico che, dapprima su carta, e successivamente in forma digitale, deve scontrarsi con le difficoltà sia analitiche di risoluzione di sistemi di equazioni differenziali, che geometriche a causa della doppia curvatura dei profili stessi. L’avvento dei calcolatori ha inevitabilmente giocato un ruolo fondamentale nella rapida evoluzione di tecniche di modellazione, calcolo e rappresentazione, per aiutare il progettista a risolvere completamente il problema, o almeno riscontrare risultati approssimativamente corretti, al fine di ridurre i tempi di realizzazione e i costi dell’impresa. Si vuole dunque cercare di descrivere le fasi che la progettazione oggi richiede, sfruttando quello che i software moderni mettono a disposizione, con l’obiettivo di mostrare uno dei molteplici percorsi che il progettista oggi può seguire per riuscire nel suo scopo.

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Questa tesi concerne quella che è una generalizzata tendenza verso la trasformazione digitale dei processi di business. Questa evoluzione, che implica l’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche tra cui il Cloud Computing, le Big Data Analytics e gli strumenti Mobile, non è priva di insidie che vanno di volta in volta individuate ed affrontate opportunamente. In particolare si farà riferimento ad un caso aziendale, quello della nota azienda bolognese FAAC spa, ed alla funzione acquisti. Nell'ambito degli approvvigionamenti l'azienda sente la necessità di ristrutturare e digitalizzare il processo di richiesta di offerta (RdO) ai propri fornitori, al fine di consentire alla funzione di acquisti di concentrarsi sull'implementazione della strategia aziendale più che sull'operatività quotidiana. Si procede quindi in questo elaborato all'implementazione di un progetto di implementazione di una piattaforma specifica di e-procurement per la gestione delle RdO. Preliminarmente vengono analizzati alcuni esempi di project management presenti in letteratura e quindi viene definito un modello per la gestione del progetto specifico. Lo svolgimento comprende quindi: una fase di definizione degli obiettivi di continuità dell'azienda, un'analisi As-Is dei processi, la definizione degli obiettivi specifici di progetto e dei KPI di valutazione delle performance, la progettazione della piattaforma software ed infine alcune valutazioni relative ai rischi ed alle alternative dell'implementazione.

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La geomatica è la disciplina che si occupa di acquisire, modellizzare, interpretare, elaborare, archiviare e divulgare informazioni georeferenziate, ovvero informazioni caratterizzate da una posizione in un prescelto sistema di riferimento. La geomatica ha i suoi fondamenti metodologici nelle discipline che si sono occupate di risolvere i problemi di posizionamento sulla superficie terrestre e nelle sue immediate vicinanze (geodesia, astronomia, matematica, statistica). Alla geomatica afferiscono pertanto le tecniche di posizionamento terrestri (storicamente ricomprese nella topografia) e spaziali (GPS), la fotogrammetria digitale, le tecniche di scansione laser da terra e da velivolo, il telerilevamento da aereo e da satellite, la cartografia numerica, la geostatica. Applicare la geomatica in ambito forense significa descrivere le metodologie e le tecniche che vengono utilizzate in presenza di indagini giudiziarie, quali ricostruzioni di scene del crimine o ricostruzioni di incidenti stradali a partire proprio da rilievi geomatici. Le argomentazioni della tesi si suddividono in tre parti. La prima in cui descrivo le principali tecniche di misura e strumenti utilizzati dalla geomatica in ambito forense; la seconda e la terza parte descrivono in particolare le metodologie e le tecniche che un perito forense può applicare in presenza di due contesti abbastanza frequenti: la ricostruzione di scene del crimine e la ricostruzione di incidenti stradali.

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Presented are physical and biological data for the region extending from the Barents Sea to the Kara Sea during 158 scientific cruises for the period 1913-1999. Maps with the temporal distribution of physical and biological variables of the Barents and Kara Seas are presented, with proposed quality control criteria for phytoplankton and zooplankton data. Changes in the plankton community structure between the 1930s, 1950s, and 1990s are discussed. Multiple tables of Arctic Seas phytoplankton and zooplankton species are presented, containing ecological and geographic characteristics for each species, and images of live cells for the dominant phytoplankton species.