337 resultados para PCI-CAMAC
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The San Pedro Bridge has six spans and is 750 m (2460 ft) long, 88 m (290 ft) high, 12 m (39 ft) wide, and curved with a radius of 700 m (2300 ft). It was built in 1993 using the cantilever method. Its super - structure is a prestressed concrete box girder with main spans of 150 m (490 ft). In 2008 and 2009, the width of the platform was enlarged to 23 m (75 ft) using five movable sets of scaffolding. The bridge remained open to traffic during construction. The original platform was widened 6 m (20 ft) on each side by connecting a new lightweight concrete cantilever to the original upper slab. These cantilevers were supported by steelstruts. The tie into the upper slab was made with new transverse post-tensioned tendons. The original superstructure was strengthened to resist the additional dead load of the expansion and live loads of the extra traffic. An additional new central web and a composite concrete-steel section were constructed and connected to the concrete box and central web using vertical high-strength post-tensioning bars. Also, external post-tensioning cables were implemented. It was also necessary to strengthen the connection of the original concrete box section to the piers. Detailed calculations were performed to evaluate the load distribution transmitted to the piers by the webs and by the original inclined concrete walls of the box girder. Finally, a detailed second-order-analysis of the complete structure was made to guarantee the resistance of the piers compared with actual loads
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El sistema SONRIE (Sistema de terapia, basadO en KiNect, paRa nIños con parálisis cErebral), realizado como Proyecto Fin de Grado por Dña. Estefanía Sampedro Sánchez, se desarrolló con el fin de permitir el proceso de rehabilitación de los músculos faciales en niños con Parálisis Cerebral Infantil (PCI). SONRIE se compone de una plataforma de juegos cuyo objetivo es lograr una mejora terapéutica en la musculatura orofacial de niños diagnosticados de PCI con edades comprendidas entre los 4 y los 12 años. El escenario de aplicación del sistema SONRIE son las escuelas de integración que tienen escolarizados alumnos diagnosticados con este trastorno. La posibilidad de rehabilitación de los músculos faciales mediante tratamientos que se apoyan en el uso de sistemas telemáticos, junto con el empleo de tecnologías actuales (Realidad Virtual, Realidad Aumentada y Serious Games) supone una gran innovación en el entorno de la neuro-rehabilitación, entendida como el proceso de terapia que permite optimizar la participación de una persona en la sociedad, alcanzando un grado de bienestar óptimo. El trabajo realizado en este Proyecto Fin de Grado pretende escalar el sistema SONRIE, mediante el análisis, diseño y desarrollo de un Framework encargado de facilitar, ampliar y validar el uso adecuado del sistema SONRIE en entornos escolares a través de la integración de nuevas tecnologías. La plataforma desarrollada en este proyecto, permite dotar de dinamismo y persistencia a la plataforma de juegos, ofreciendo a los usuarios de SONRIE (principalmente fisioterapeutas y rehabilitadores que trabajan en entornos escolares) un sistema de terapia para niños con PCI accesible vía web. En este Proyecto Fin de Grado se describe el conjunto de componentes software desarrollados con el fin de proporcionar un entorno web que escale el sistema SONRIE, convirtiéndolo en un sistema de terapia efectivo, completo y usable. ABSTRACT. The SONRIE system (Sistema de terapia, basadO en KiNect, paRa nIños con parálisis cErebral), performed as a final project by Miss Estefanía Sampedro, was developed in order to allow the rehabilitation process of the facial muscles of children with Cerebral Palsy (CP). SONRIE consists of a gaming platform which aims to achieve a therapeutic improvement in the orofacial musculature on children diagnosed with CP aged between 4 and 12 years. The application scenario of the SONRIE system are the integration schools that have students diagnosed with this disorder. The possibility of rehabilitation of facial muscles through treatments based on the use of telematics systems, together with the use of new technologies (Virtual Reality, Augmented Reality and Serious Games) is a great innovation in the neuro-rehabilitation environment, understood as the therapy process that optimizes the participation of a person in the society, reaching an optimum level of welfare. The work done in this final project aims to scale the SONRIE system, through the analysis, design and development of a framework in charge of facilitating, extending and validating the proper use of the SONRIE system in school environments, through the integration of new technologies. The platform developed in this project, can provide dynamism and persistence to the gaming platform, offering to the SONRIE users (mainly physiotherapists and rehabilitators who work in school settings) a therapy system for children with CP accessible via web. In this final project are described the software components developed in order to provide a web environment that scales the SONRIE system, making it an effective, complete and usable therapy system.
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Published on behalf of the European Society of Cardiology. All rights reserved. © The Author 2015. For permissions please email: journals.permissions@oup.com.
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La ricerca punta a ricostruire il complesso e travagliato processo decisionale che porta alla realizzazione del quarto centro siderurgico di Taranto. Il grande stabilimento viene progettato nel 1955, approda sui tavoli del comitato di Presidenza della Finsider nel settembre del 1956 e dopo quasi quattro anni di dibattiti e dietrofront ottiene il via libera dal consiglio dei Ministri il 9 giugno del 1959. La prima pietra del centro verrà posta il 10 luglio del 1960, il primo settore (un tubificio) inaugurato nel 1961, mentre il resto del complesso entrerà in funzione nel 1964. Ispiratore del centro è Pasquale Saraceno e gli uomini dell'associazione Svimez, convinti sostenitori dell'industrializzazione dell'Italia Meridionale. Il progetto sostenuto apertamente dalla Democrazia Cristiana a partire dal 1956 e in seguito da tutte le forze politiche, viene convintamente osteggiato dall'Impresa Pubblica, Finsider in testa, che vede messa a repentaglio l'autonomia imprenditoriale del gruppo e i propri equilibri economici. Il centro meridionale è considerato strategicamente penalizzante ed economicamente sconveniente, dato che i maggiori centri industriali italiani del tempo si trovano nell'Italia Settentrionale (quindi una localizzazione meridionale comporterebbe un aggravio di costi per le operazioni di trasporto dell'acciaio). L'Impresa pubblica opterebbe su una politica imprenditoriale più prudente, incentrata sul potenziamento graduale dei centri già esistenti. Non così la Politica decisa ad attuare una svolta in grado di realizzare evidenti progressi nell'economia meridionale. La nostra ricerca ha cercato di ricostruire l'impegno e le manovre dei principali partiti politici e parallelamente le strategie e le ragioni dell'Impresa pubblica tenendo anche conto del grande dibattito sorto sulla stampa nazionale tra favorevoli e contrari al progetto e al coinvolgimento dell'opinione pubblica meridionale in particolare pugliese. La ricerca si divide in tre parti (dedicate alle origini del progetto (1954-1955), gli sviluppi della vicenda (1957-1958), il via libera al centro (1959-1960) e si articola in sei capitoli (Meridione e industrializzazione: verso il quarto centro siderurgico; La siderurgia italiana verso il boom: il progetto del IV centro a ciclo integrale; La polemica Iri – Dc: uno scontro istituzionale; Il Pci e il centro siderurgico di Taranto; La vicenda Vado Ligure e la posizione dell'impresa privata; L'approvazione del progetto). La tesi cerca di mettere a fuoco la posizione della Politica (Dc e Pci su tutti), della Tecnica (Iri e Finsider ma anche progetti e impegno dei privati, quali la Fiat e la Falck) e della società civile (soprattutto quella tarantina dedicando una certa attenzione al mondo cattolico). La ricerca si è svolta su più livelli. Nel primo anno si è compiuta un'approfondito studio presso l'archivio dell'Iri (conservato presso l'Archivio Centrale dello Stato a Roma), della Dc (Istituto Sturzo, Roma), del Pci (Istituto Gramsci Roma). Il secondo ha permesso di soffermarsi sulle vicende di Taranto (Archivio dell'Arcidiocesi, Archivio del Comune, Biblioteca Comunale). Il terzo è stato focalizzato ancora su vicende politiche e finanziarie (Archivio Storico Banca d'Italia, Archivio Giulio Andreotti, Archivio storico del Senato, tutti con sede a Roma). L'esame dei verbali dei Comitati esecutivi della Finsider per gli anni 1954 -1959 rivela una chiara direzione: la Finsider studia con grande rigore la situazione del mercato italiano, delle varie aziende e dei centri produttivi del Gruppo. Un rigore finalizzato alla chiusura dei centri ritenuti antiquati e poco funzionali e al potenziamento di quelli più moderni e dalle dimensioni imponenti. Un'azione tesa ad incrementare la produzione, essere competitivi sul mercato internazionale e salvaguardare il vero faro dell'azienda in quegli anni: l'economicità. Cioè ottenere il più possibile tutelando gli equilibri finanziari del Gruppo. E' per questo che per ben due anni, i funzionari dell'azienda avanzano progetti complementari, come quello del piccolo centro di Apuania, ma il Comitato esecutivo pur considerando l'investimento indispensabile e conveniente, decide di rinviarne la realizzazione. Gli elementi più rilevanti sono emersi per l'anno 1957. E' noto come il centro siderurgico meridionale fosse messo a rischio da un altro progetto avanzato dalla Fiat, decisa a realizzare un proprio stabilimento nell'Italia settentrionale, a Vado Ligure. Il centro avrebbe dovuto rifornire di acciaio gli stabilimenti della casa automobilistica rendendola indipendente dall'Industria di Stato. Nel caso si fosse realizzato il centro di Vado (al quale la Fiat rinuncerà nel 1957) sarebbe risultato impossibile realizzarne un altro nel Meridione (a quel punto la produzione avrebbe superato i consumi). Dai dati esaminati emerge una trattativa finora inedita che vede il coinvolgimento della Finsider e di privati stranieri.
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Os equipamentos elétricos e eletrônicos (EEE) possuem uma grande importância na sociedade contemporânea, e estão presentes no cotidiano das pessoas de forma ubíqua. Com o aumento no consumo de EEE juntamente com a obsolescência precoce, surge um novo tipo de resíduo, chamado de Resíduos de Equipamentos Elétricos e Eletrônicos (REEE). Os REEE não devem ser descartados em aterros, pelo risco de contaminação e pelo desperdício de material. Assim, a reciclagem se faz necessária. As placas de circuito impresso (PCI) estão presentes na grande maioria do REEE e contem a maior variedade de metais, incluindo metais valiosos como Au, Ag, Pt e Cu. A complexidade torna a reciclagem destas placas muito difícil. Rotas hidrometalúrgicas tem surgido como uma alternativa mais limpa para o tratamento de PCI, em detrimento aos processos pirometalúrgicos. Nas rotas hidrometalúrgicas, os metais são extraídos pela lixiviação realizada por ácidos ou bases. O efeito ultrassônico tem sido empregado na síntese de novas substâncias e também em alguns casos no tratamento de resíduos. O processo central no uso de ultrassom é a cavitação acústica, capaz de produzir microbolhas na solução com temperatura da ordem de 5000 K e pressão de 500 atm localmente. Além disto, a implosão das bolhas de cavitação em meio heterogêneo causa um jato de solução na superfície, que pode alcançar velocidade de 100 m.s-1. Assim, esta tese tem como objetivo a investigação do efeito do ultrassom sobre PCI obsoletas. Dois efeitos foram investigados: o efeito da cominuição das PCI promovido pela cavitação e a influência da cavitação na lixiviação com ácido sulfúrico de Fe, Al e Ni. Os parâmetros investigados na cominuição foram: tipo de placa, granulometria da placa moída e potência de ultrassom. Os parâmetros de lixiviação avaliados foram: razão sólido-líquido (S/L), concentração de ácido e potência de ultrassom. Também foram realizados ensaios de lixiviação sonicados com meio oxidante. Foi feita a análise cinética para se determinar qual é o controle da reação de lixiviação.
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Esta tesis doctoral analiza la gestión del Patrimonio Cultural Inmaterial en España de manera global, comenzando por su conceptualización. Se realiza un repaso por la legislación que lo rige y las iniciativas que pretenden su salvaguarda, ambas desde la perspectiva internacional, estatal y autonómica. En esos dos casos, además, se incluyen varios ejemplos extranjeros. Se profundiza en algunos de sus principales instrumentos de gestión, como los inventarios de PCI y las declaraciones de Bien de Interés Cultural, y se exponen algunas experiencias de difusión y sensibilización. La tesis finaliza con la invención de un territorio ficticio en el que se desarrolla un ejemplo utópico de gestión del Patrimonio Inmaterial, abordando su normativa y sus sistemas de patrimonialización...
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Foram conduzidos dois experimentos com o intuito de se avaliar o desempenho, características de carcaça e parâmetros ruminais de bovinos Nelore recebendo dietas contendo grãos de milho flint processados de diferentes formas em associação a diferentes aditivos e níveis de FDN de silagem de milho (FDNf). No Experimento 1, 239 tourinhos (PCI=350±26,79kg) foram alojados em 40 baias de acordo com o peso corporal inicial e receberam dietas contendo dois tipos de processamento dos grãos de milho (moagem fina e floculação) e diferentes aditivos (monensina sódica; 25 ppm e formulação A062 a base de virginiamicina; produto teste, não comercial, fornecido pela Ourofino Saúde Animal; nas dosagens de 17 e 25 ppm), totalizando 8 tratamentos. Os dados foram analisados pelo PROC MIXED do SAS. A floculação aumentou o peso final, o ganho de peso diário, a eficiência alimentar, o peso da carcaça quente e tendeu a aumentar o rendimento de carcaça em comparação a moagem fina. Houve tendência de interação entre processamento e fornecimento de aditivos para a ingestão de matéria seca e ganho de peso diário. A floculação reduziu o teor de amido fecal, aumentou a digestibilidade do amido no trato total, aumentou os valores de energia liquida para manutenção e ganho da dieta e o numero médio de papilas ruminais. Os aditivos aumentaram a altura, largura e área das papilas e reduziram a espessura de faixa de queratina em relação ao tratamento controle. Houve tendência das formulações a base de virginiamicina aumentarem o peso da carcaça quente dos animais em comparação com a monensina sódica, mas não em relação ao tratamento controle sem aditivo. A floculação foi mais efetiva para aumentar a digestiblidade do amido no trato total, o valor energético do milho e o desempenho dos bovinos enquanto que os aditivos não foram efetivos para aumentar o valor energético das dietas e a eficiência alimentar dos animais. No Experimento 2, 237 tourinhos (PCI=350±28,49kg) foram alojados em 32 baias de acordo com o peso corporal inicial e receberam dietas contendo dois tipos de processamento (moagem grosseira e floculação) e diferentes níveis de FDNf (4; 7; 10 e 13% MS), totalizando 8 tratamentos. Os dados foram analisados pelo PROC MIXED do SAS. A floculação tendeu a aumentar a eficiência alimentar, o peso da carcaça quente e a espessura de gordura subcutânea, reduziu o teor de amido fecal, aumentou a digestibilidade do amido no trato total como também aumentou os valores de energia liquida para manutenção e para ganho das dietas. Os níveis de FDNf afetaram ingestão de matéria seca e o peso da carcaça quente independente do método de processamento. Houve tendência de aumento linear no GPD e tendência de redução quadrática na eficiência alimentar com inclusão crescente de FDNf. A inclusão de silagem de milho em dietas com alto teor de milho flint reduziu a eficiência alimentar dos animais, mas aumentou o peso da carcaça quente. A floculação aumentou o valor energético do cereal para tourinhos Nelore em dietas com alto teor de energia.
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O processo tradicional de recuperação de metais de resíduos de equipamentos eletroeletrônicos (REEE) geralmente envolve processamento pirometalúrgico. Entretanto, o uso desta tecnologia para processar placas de circuito impresso (PCI) obsoletas pode levar à liberação de dioxinas e furanos, devido à decomposição térmica de retardantes de chama e resinas poliméricas presentes no substrato das placas. Portanto, este trabalho propõe uma rota hidrometalúrgica para recuperação de metais. O comportamento dos metais, com destaque para cobre, zinco e níquel, durante a lixiviação ácida, foi estudado em três temperaturas diferentes (35ºC, 65ºC e 75ºC), com e sem adição de um agente oxidante (peróxido de hidrogênio H2O2). A cinética de dissolução ácida desses metais foi estudada baseada na análise química por ICP-OES (Espectrometria de emissão ótica por plasma acoplado indutivamente) e EDX (Espectroscopia de fluorescência de raios-X por energia dispersiva). O balanço de massa e a análise química indicaram que a etapa de lixiviação sem adição de oxidante é pouco eficaz na extração dos metais, sendo responsável pela dissolução de menos do que 6% do total extraído. A 65ºC e H2SO4 1 mol/L, com adição de 5 mL de H2O2 (30%) a cada quinze minutos e densidade de polpa de 1 g / 10 mL, 98,1% do cobre, 99,9% do zinco e 99,0% do níquel foram extraídos após 4 horas. A cinética de dissolução desses metais é controlada pela etapa da reação química, seguindo, dependendo da temperatura, a equação 1 (1 XB)1/3 = k1.t ou a equação ln (1 XB) = k4.t.
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El trabajo analiza la incorporación de medios tecnológicos, en particular la radio, en el proceso de divulgación del conocimiento sobre la salud infantil durante la Segunda República española. En el marco de la campaña sanitaria contra la mortalidad infantil que puso en marcha la Segunda República en la década del 30, la Asociación Española de Médicos Puericultores Titulados, en colaboración con Unión Radio, organizó dos ciclos de conferencias radiofónicas que pretendían explicar, a través de un discurso divulgativo de tono descriptivo dirigido a las clases populares, las nociones fundamentales de la higiene y la alimentación infantil, e impulsar una cultura de la prevención, guiada y orientada por los dictados de los expertos. Se trataba de una acción de propaganda y divulgación que tenía su continuidad en el medio familiar y comunitario a través de la actuación de las enfermeras visitadoras puericultoras, contemplando a las madres como población diana.
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The continuous plankton recorder (CPR) survey is an upper layer plankton monitoring program that has regularly collected samples, at monthly intervals, in the North Atlantic and adjacent seas since 1946. Water from approximately 6 m depth enters the CPR through a small aperture at the front of the sampler and travels down a tunnel where it passes through a silk filtering mesh of 270 µm before exiting at the back of the CPR. The plankton filtered on the silk is analyzed in sections corresponding to 10 nautical miles (approx. 3 m**3 of seawater filtered) and the plankton microscopically identified (Richardson et al., 2006 and reference therein). In the present study we used the CPR data to investigate the current basin scale distribution of C. finmarchicus (C5-C6), C. helgolandicus (C5-C6), C. hyperboreus (C5-C6), Pseudocalanus spp. (C6), Oithona spp. (C1-C6), total Euphausiida, total Thecosomata and the presence/absence of Cnidaria and the Phytoplankton Colour Index (PCI). The PCI, which is a visual assessment of the greenness of the silk, is used as an indicator of the distribution of total phytoplankton biomass across the Atlantic basin (Batten et al., 2003). Monthly data collected between 2000 and 2009 were gridded using the inverse-distance interpolation method, in which the interpolated values were the nodes of a 2 degree by 2 degree grid. The resulting twelve monthly matrices were then averaged within the year and in the case of the zooplankton the data were log-transformed (i.e. log10 (x+1).
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Este trabajo tiene como objetivo presentar algunos aspectos metodológicos y las series del producto interno bruto (pib) de América Latina y el Caribe con respecto al período 2005-2013, expresadas en paridades del poder adquisitivo (ppa), y señalar algunas limitaciones de este tipo de ejercicio. Se realizan comparaciones con las series (a precios corrientes y constantes) expresadas en dólares con tipos de cambio de mercado, y también con los resultados de la ronda del Programa de Comparación Internacional (pci) efectuada en 2005. Asimismo, se adelantan algunas hipótesis interpretativas sobre el comportamiento de las principales variables económicas calculadas en el estudio.
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To determine the influence of fire and thermokarst in a boreal landscape, we investigated peat cores within and adjacent to a permafrost collapse feature on the Tanana River Floodplain of Interior Alaska. Radioisotope dating, diatom assemblages, plant macrofossils, charcoal fragments, and carbon and nitrogen content of the peat profile indicate ~600 years of vegetation succession with a transition from a terrestrial forest to a sedge-dominated wetland over 100 years ago, and to a Sphagnum-dominated peatland in approximately 1970. The shift from sedge to Sphagnum, and a decrease in the detrended tree-ring width index of black spruce trees adjacent to the collapse coincided with an increase in the growing season temperature record from Fairbanks. This concurrent wetland succession and reduced growth of black spruce trees indicates a step-wise ecosystem-level response to a change in regional climate. In 2001, fire was observed coincident with permafrost collapse and resulted in lateral expansion of the peatland. These observations and the peat profile suggest that future warming and/or increased fire disturbance could promote permafrost degradation, peatland expansion, and increase carbon storage across this landscape; however, the development of drought conditions could reduce the success of both black spruce and Sphagnum, and potentially decrease the long-term ecosystem carbon storage.
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Background: The Lescol Intervention Prevention Study (LIPS) was a multinational randomized controlled trial that showed a 47% reduction in the relative risk of cardiac death and a 22% reduction in major adverse cardiac events (MACEs) from the routine use of fluvastatin, compared with controls, in patients undergoing percutaneous coronary intervention (PCI, defined as angioplasty with or without stents). In this study, MACEs included cardiac death, nonfatal myocardial infarction, and subsequent PCI and coronary artery bypass graft. Diabetes was the greatest risk factor for MACEs. Objective: This study estimated the cost-effectiveness of fluvastatin when used for secondary prevention of MACEs after PCI in people with diabetes. Methods: A post hoc subgroup analysis of patients with diabetes from the LIPS was used to estimate the effectiveness of fluvastatin in reducing myocardial infarction, revascularization, and cardiac death. A probabilistic Markov model was developed using United Kingdom resource and cost data to estimate the additional costs and quality-adjusted life-years (QALYs) gained over 10 years from the perspective of the British National Health Service. The model contained 6 health states, and the transition probabilities were derived from the LIPS data. Crossover from fluvastatin to other lipid-lowering drugs, withdrawal from fluvastatin, and the use of lipid-lowering drugs in the control group were included. Results: In the subgroup of 202 patients with diabetes in the LIPS trial, 18 (15.0%) of 120 fluvastatin patients and 21 (25.6%) of 82 control participants were insulin dependent (P = NS). Compared with the control group, patients treated with fluvastatin can expect to gain an additional mean (SD) of 0.196 (0.139) QALY per patient over 10 years (P < 0.001) and will cost the health service an additional mean (SD) of 10 (E448) (P = NS) (mean [SD] US $16 [$689]). The additional cost per QALY gained was;(51 (US $78). The key determinants of cost-effectiveness included the probabilities of repeat interventions, cardiac death, the cost of fluvastatin, and the time horizon used for the evaluation. Conclusion: Fluvastatin was an economically efficient treatment to prevent MACEs in these patients with diabetes undergoing PCI.
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While the retrieval of existing designs to prevent unnecessary duplication of parts is a recognised strategy in the control of design costs the available techniques to achieve this, even in product data management systems, are limited in performance or require large resources. A novel system has been developed based on a new version of an existing coding system (CAMAC) that allows automatic coding of engineering drawings and their subsequent retrieval using a drawing of the desired component as the input. The ability to find designs using a detail drawing rather than textual descriptions is a significant achievement in itself. Previous testing of the system has demonstrated this capability but if a means could be found to find parts from a simple sketch then its practical application would be much more effective. This paper describes the development and testing of such a search capability using a database of over 3000 engineering components.
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In designing new product the ability to retrieve drawings of existing components is important if costs are to be controlled by preventing unnecessary duplication if parts. Component coding and classification systems have been used successfully for these purposes but suffer from high operational costs and poor usability arising directly from the manual nature of the coding process itself. A new version of an existing coding system (CAMAC) has been developed to reduce costs by automatically coding engineering drawings. Usability is improved be supporting searches based on a drawing or sketch of the desired component. Test results from a database of several thousand drawings are presented.