949 resultados para Mosca-dos-fungos
Resumo:
Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
Resumo:
Pós-graduação em Ciências Biológicas (Microbiologia Aplicada) - IBRC
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Black fungi are able to adapt to extreme environmental conditions, such as: high temperatures, the presence of toxic chemical substances and lack of nutrients. Besides, they are also potential pathogens to humans. The natural environment of many black fungi is still unknown and some studies are being conducted to evaluate the biodiversity of this group and their different habitats. This study aimed to isolate black fungi in domestic environments and facilities, such as toothbrushes, fridge sealing rubbers, bathroom strainers and divisions, windows, wall tiles and bath sponge. For the collection, material surfaces were scratched with a scalpel and the resulting fragments were sewed in Mycosel agar (DifcoTM), supplemented with actidione to inhibit the growth of highly-sporulating fungi. Plates were incubated at 25ºC for three weeks. The 46 isolated fungi were maintained on MA2% slants at 8ºC and cryopreserved at -80ºC. Fungal identification was performed through the analysis of macro and microscopic features and ITS rDNA sequencing. The following black fungi taxa were found: Ascomycota sp., Cladosporium spp., Dothideomycete sp., Exophiala alcalophila, Ochroconis mirabilis and Rhinocladiella atrovirens. Non-melanized fungi were also found, such as Geosmithia sp., Penicillium sp. and Rhodotorula mucilaginosa. The temperature tests showed that isolated black fungi were not able to grow at 37°C, however, this temperature proved to be fungistatic to 43% of them. According to literature, all black fungi isolated in this study are opportunistic pathogens and additional studies are necessary to evaluate the risk that these micro-organisms offer to health, once they were isolated from domestic environments
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Parasitas estão presentes nos mais distintos organismos, cada um com habilidades específicas para a infecção de seus hospedeiros. Exemplos de parasitas com meios peculiares de ação sobre seu hospedeiro são os entomofungos do gênero Ophiocordyceps, capazes de manipular o infectado para atingir locais ideais para seu desenvolvimento. Nesta meta-análise, reunimos artigos para extrair informações sobre a ecologia e os padrões de publicação dos estudos sobre o fungo. Pudemos observar que grande parte dos trabalhos são realizados em território asiático, especialmente na Tailândia, apesar da maioria ser produzida por pesquisadores em instituições no Reino Unido e nos Estados Unidos. A região dos Neotrópicos, apesar da potencial alta riqueza de espécies, sugerida pela descoberta de 5 novas espécies nos últimos dois anos, ainda possui proporcionalmente poucos estudos. As espécies mais comumente estudadas são Ophiocordyceps unilateralis e Ophiocordyceps sinensis, embora muitos de seus aspectos ecológicos ainda estejam pouco elaborados, como por exemplo, a capacidade do fungo de moldar as populações de seus hospedeiros. Através de nossa meta-análise mostramos que diferentes espécies de Ophiocordyceps tendem a ser especializadas em relação a seus hospedeiros. Cada espécie em nossa meta-análise parece ser especializada em atacar insetos de uma determinada ordem. Entretanto, a lacuna de informações não permite dizer se este é apenas um artefato de amostragem. Temos evidências de que o fungo tem seu comportamento influenciado principalmente pelo microclima. Por fim, os autores dos artigos em nosso levantamento bibliográfico estão agrupados e suas colaborações detalhadas em uma rede de interações, mostrando os autores mais influentes nos estudos sobre o fungo. Em conclusão, fungos do gênero Ophiocordyceps possuem amplo potencial para estudo, especialmente nos Neotrópicos, onde o conhecimento taxonômico...
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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
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Pós-graduação em Ciências Biológicas (Microbiologia Aplicada) - IBRC
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Crescimento de Fungos em Estrume
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La tesi ha come oggetto lo studio dei legami culturali posti in essere tra la Russia e l’Italia nel Settecento effettuato a partire dall’analisi del teatro di Arkhangelskoe (nei pressi di Mosca), ideato da Pietro Gonzaga. Ciò ha consentito di inquadrare l’atmosfera culturale del periodo neoclassico a partire da un’angolazione insolita: il monumento in questione, a dispetto della scarsa considerazione di cui gode all’interno degli studi di storia dell’arte, racchiude diverse ed interessanti problematiche artistiche. Queste ultime sono state tenute in debito conto nel processo dell’organizzazione della struttura del lavoro in relazione ai differenti livelli di analisi emersi in riferimento alla tematica scelta. Ogni capitolo rappresenta un punto di partenza che va utilizzato al fine di approfondire problematiche relative all’arte ed al teatro nei due Paesi, il tutto reso possibile grazie all’applicazione di un originale orientamento analitico. All’interno della tesi vengono infatti adoperati approcci e tecniche metodologiche che vanno dalla storia dell’arte all’analisi diretta dei monumenti, dall’interpretazione iconografica alla semiotica, per arrivare agli studi sociologici. Ciò alla fine ha consentito di rielaborare il materiale già noto e ampiamente studiato in modo convincente ed efficace, grazie al ragionamento sintetico adottato e alla possibilità di costruire paralleli letterari e artistici, frutto delle ricerche svolte nei diversi contesti. Il punto focale della tesi è rappresentato dalla figura di Pietro Gonzaga. Tra i decoratori e gli scenografi italiani attivi presso la corte russa tra il Settecento e l’Ottocento, questi è stato senza dubbio la figura più rilevante ed affascinante, in grado di lasciare una ricca eredità culturale e materiale nell’ambito dell’arte scenografica russa. Dimenticata per lungo tempo, l’opera di Pietro Gonzaga è attualmente oggetto di una certa riconsiderazione critica, suscitando curiosità e interesse da più parti. Guidando la ricerca su di un duplice binario, sia artistico che interculturale, si è quindi cercato di trovare alcune risonanze tra l’arte ed il pensiero di Gonzaga ed altre figure di rilievo non solo del suo secolo ma anche del Novecento, periodo in cui la cultura scenografica russa è riuscita ad affrancarsi dai dettami impartiti dalla lezione settecentesca, seguendo nuove ed originali strade espressive. In questo contesto spicca, ad esempio, la figura di Vsevolod Meyerchold, regista teatrale (uno dei protagonisti dell’ultimo capitolo della tesi) che ha instaurato un legame del tutto originale con i principi della visione scenica comunicati da Pietro Gonzaga. Lo sviluppo dell’argomento scelto ha richiesto di assumere una certa responsabilità critica, basandosi sulla personale sicurezza metodologica ed esperienza multidisciplinare al fine di tener conto dall’architettura, della teoria e della pratica teatrale – dalla conoscenza delle fonti fino agli studi del repertorio teatrale, delle specifiche artistiche locali, del contesto sociale dei due paesi a cavallo tra il ‘700 e l’‘800. Le problematiche toccate nella tesi (tra le quali si ricordano il ruolo specifico rivestito dal committente, le caratteristiche proprie della villa neoclassica russa, il fenomeno di ‘spettacoli muti’, la “teatralità” presente nel comportamento dei russi nell’epoca dei Lumi, la risonanza delle teorie italiane all’interno del arte russa) sono di chiara attualità per quanto concerne le ricerche relative al dialogo storico-artistico tra i due Paesi.
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"Ricordi di scuola", il più celebre e personale tra i romanzi del giornalista, scrittore, umorista, nonché vignettista Giovanni Mosca, è il diario di un giovane maestro delle scuole elementari nella Roma fascista degli anni ’30. Il libro presenta uno stile semplice, fresco e lineare e racconta gli episodi di un maestro elementare e dei suoi alunni. La figura prevalente è sicuramente quella del maestro, un uomo “speciale” dalla personalità gentile, disponibile e per nulla severo, come ci si potrebbe aspettare, data l’epoca in cui il romanzo è ambientato, dimostrandosi comprensivo ed indulgente con i propri alunni senza però dimenticare la sua funzione educativa. Dal punto di vista della didattica il maestro Mosca si mostra diverso, quasi “rivoluzionario”. E’ un maestro che non dà voti e non boccia, che critica il nozionismo, i problemi astrusi e le poesie a memoria. Il racconto si compone di ventuno episodi, nei quali l’autore non nasconde la sua simpatia nei confronti degli alunni per la loro fantasia e la loro candida immaginazione e la sua ironia e la sua disapprovazione nei confronti degli adulti, di quei “grandi” che pensano di possedere la saggezza e la verità, ma che spesso si rivelano personaggi più immaturi e fragili dei loro stessi alunni. L’elaborato si compone di: introduzione al libro, traduzione di alcuni capitoli in lingua spagnola e analisi delle difficoltá traduttive incontrate durante la stesura.
Resumo:
Fil: Moyano, Alejandro. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Agrarias
Resumo:
Fil: Buret, María Florencia. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.
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Fil: Buret, María Florencia. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.