964 resultados para problema isoperimetrico serie di Fourier convergenza in L^2 identità di Parseval
Resumo:
Estrapolazione dati riguardanti le altezze di precipitazione dagli Annali Idrografici, relativi a 34 stazioni pluviometriche della Romagna. Elaborazione ed analisi di istogrammi che rappresentano le altezze di precipitazione annuale delle stazioni, dal 1924 al 2014, con l’aggiunta di grafici inerenti il totale delle precipitazioni mensili, con relativa linea di media. Utilizzo del test di Mann-kendall attraverso il quale si è tracciata la linea di tendenza, per ogni singola stazione, con calcolo successivo della pendenza di Sen e del p-value. Valutazione stazioni con p-value molto piccoli (Brisighella, Predappio, Strada San Zeno, San Benedetto in Alpe), attraverso i totali stagionali, e successivo istogramma, utile per verificare l'effettiva coerenza tra il trend annuale e quello stagionale. Considerazioni finali sui trend significativi.
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Nella mia tesi ho deciso di affrontare il Teorema di Weierstrass utilizzando la serie di Fejer. Il teorema di Weierstrass afferma che ogni funzione continua definita su di un intervallo chiuso e limitato [a , b] può essere approssimata da una funzione polinomiale.
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La tesi è incentrata sullo studio dei punti di singolarità di una curva nel piano proiettivo complesso. Nel caso in cui il punto sia regolare possiamo sfruttare il teorema delle funzioni implicite che ci permette di esplicitare il luogo di zeri di un'equazione implicita rispetto a una variabile. Quando questa ipotesi di regolarità viene meno per avere un risultato analogo diventa necessario utilizzare le serie di Puiseux. L'interpretazione algebrica del teorema di Puiseux risponde alla domanda di trovare un'estensione del campo delle serie di Laurent che sia algebricamente chiuso; prendendo un polinomio di grado positivo in K(x)*[y], mostreremo che esiste sempre una radice del polinomio appartenente a K(x)*. Il legame con l’interpretazione analitica risulta ora evidente: data infatti una curva nel piano complesso la sua equazione può essere vista come un particolare polinomio in K(x)*[y], esplicitare la y in funzione della x equivale appunto a trovare una radice in K(x)*. Nel primo capitolo abbiamo in primo luogo richiamato il risultato di Dini e parlato del luogo singolare di una curva, mostrando che quest'ultimo è un numero finito di punti. In seguito abbiamo introdotto il poligono di Newton, il quale è un insieme convesso del piano associato ad un polinomio in due variabili. Nel secondo capitolo abbiamo visto due formulazioni del teorema di Puiseux, entrambe le dimostrazioni di questo risultato sono costruttive; per renderle più scorrevoli abbiamo ritenuto opportuno costruire degli esempi che evidenziassero i vari passi.
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In questa tesi si definisce il problema della martingala, fondamentale in quanto la sua esistenza e unicità della soluzione coincidono con l'esistenza e unicità delle soluzioni deboli delle SDE. Nel Capitolo 1 vengono richiamate alcune nozioni di topologia negli spazi metrici, in particolare la nozione di tightness e il Teorema di Prokhorov. Nel Capitolo 2 vengono introdotte le equazioni differenziali stocastiche, con cenni a risultati di esistenza e unicità forte. Nel Capitolo 3 viene definito il problema della martingala, viene dimostrata la sua equivalenza con il problema delle soluzioni deboli; infine, vengono enunciati e dimostrati importanti risultati di esistenza e unicità.
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In this paper, processing methods of Fourier optics implemented in a digital holographic microscopy system are presented. The proposed methodology is based on the possibility of the digital holography in carrying out the whole reconstruction of the recorded wave front and consequently, the determination of the phase and intensity distribution in any arbitrary plane located between the object and the recording plane. In this way, in digital holographic microscopy the field produced by the objective lens can be reconstructed along its propagation, allowing the reconstruction of the back focal plane of the lens, so that the complex amplitudes of the Fraunhofer diffraction, or equivalently the Fourier transform, of the light distribution across the object can be known. The manipulation of Fourier transform plane makes possible the design of digital methods of optical processing and image analysis. The proposed method has a great practical utility and represents a powerful tool in image analysis and data processing. The theoretical aspects of the method are presented, and its validity has been demonstrated using computer generated holograms and images simulations of microscopic objects. (c) 2007 Elsevier B.V. All rights reserved.
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Lo scopo di questa tesi di laurea è di presentare e documentare i risultati della tesi svolta in contesto aziendale presso la start-up "Marketcloud". L’obiettivo è stato quello di progettare, sviluppare e documentare una SDK REST in linguaggio Swift 2.1 per interfacciare eventuali future applicazioni iOS con le API Marketcloud. Viene fornita una panoramica sulla start-up in questione, sul linguaggio Swift, sulle motivazioni dietro lo sviluppo dell’SDK e sulle varie fasi di progettazione e sviluppo di quest’ultima. Tutto il lavoro in questione è documentato e reperibile sul repository Github di riferimento all'indirizzo https://github.com/Marketcloud/marketcloud-swift-sdk.
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Mode of access: Internet.
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Goldsmiths'-Kress no. 26681.
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"Ventiquattro odi scelte di Orazio Flacco, tradotte liberamente in verso e dialetto veneziano da Pietro Bussolin": p. [211]-276.
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Latin or Greek with Latin translation.
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Nella tesi viene presentata la definizione assiomatica del moto browniano, che ha le sue basi nella teoria della probabilità, come risulta naturale, essendo il moto browniano l'immagine macroscopica che emerge dallo spostamento casuale di una particella che si muove in uno spazio d-dimensionale senza compiere salti eccessivamente grandi. Perciò preliminarmente si propone la descrizione dello spazio di probabilità in cui si lavora, in particolare si costruisce una misura di probabilità, detta misura di Wiener. Quindi si dà prova dell'effettiva esistenza del moto browniano attraverso due diverse argomentazioni, che fanno riferimento l’una a Paley e Wiener, l'altra a Lévy. Nel primo caso la costruzione del moto browniano è basata sull'utilizzo di variabili aleatorie complesse con distribuzione gaussiana e di serie convergenti in L^2 e adopera risultati della teoria delle serie di Fourier; nel secondo caso il moto browniano è costruito come limite uniforme di funzioni continue. Infine si analizzano le principali caratteristiche matematiche del moto browniano, in particolare le proprietà di continuità Holder, di non monotonia e di non differenziabilità.
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Santos FM, Dias DPM, Silva CAA, Fazan Jr R, Salgado HC. Sympathetic activity is not increased in L-NAME hypertensive rats. Am J Physiol Regul Integr Comp Physiol 298: R89-R95, 2010. First published November 4, 2009; doi:10.1152/ajpregu.00449.2009.-The role played by the sympathetic drive in the development of N(G)-nitro-L-arginine methyl ester (L-NAME)-induced hypertension is not firmly established. Therefore, the present study was undertaken in conscious rats in which hypertension was induced by treatment with L-NAME over the course of either 2 or 14 days. Mean arterial pressure (MAP) was measured via a catheter placed in the femoral artery, drugs were administered via a cannula placed in the femoral vein, and renal sympathetic nerve activity (RSNA) was monitored using an implanted electrode. Despite the remarkable increase in arterial pressure, heart rate did not change after treatment with L-NAME. RSNA was similar in L-NAME-induced hypertensive rats treated over the course of 2 or 14 days, as well as in normotensive rats. It was also demonstrated that L-NAME-induced hypertensive rats displayed a resetting of the baroreflex control of RSNA to hypertensive levels, with decreased sensitivity over the course of 2 or 14 days. Furthermore, the sympathetic-vagal balance examined in the time and frequency domain and the renal and plasma norepinephrine content did not differ between groups. In conclusion, the evaluation of the sympathetic drive in conscious rats demonstrated that the arterial hypertension induced by L-NAME treatment over the course of 2 and 14 days does not show sympathetic overactivity.