22 resultados para metritis
Resumo:
Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
Resumo:
Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
Resumo:
Metriti ed endometriti sono le patologie maggiormente responsabili delle perdite economiche negli allevamenti bovini da latte, specialmente nel periodo successivo al parto. Mentre le metriti coinvolgono e si sviluppano in tutto l’utero e sono caratterizzate dalla presenza di sintomi sistemici, le endometriti consistono in una infiammazione che riguarda il solo endometrio, con la presenza di perdite purulente, distruzione della superficie epiteliale, congestione vascolare, edema stromale ed accumulo di linfociti e plasmacellule. Queste patologie, inoltre, possono causare, disfunzione ovarica, con conseguente infertilità e riduzione sia dell’efficienza riproduttiva della vacca sia della produzione stessa di latte. Nonostante queste malattie siano, nella maggior parte dei casi, correlate all’instaurarsi di infezioni batteriche, che possono subentrare nell’utero direttamente durante il parto, il ruolo di alcuni virus nello sviluppo di queste patologie è stato recentemente approfondito e la correlazione tra l’ Herpesvirus Bovino 4 e l’insorgere di metriti ed endometriti è stata dimostrata. L’ Herpesvirus Bovino 4 (BoHV-4) è un gamma-herpesvirus ed il suo genoma è costituito da una molecola lineare di DNA a doppio filamento con una struttura genomica di tipo B, caratterizzata dalla presenza di un’unica lunga sequenza centrale (LUR) fiancheggiata da multiple sequenze poli-ripetute (prDNA). BoHV-4 è stato isolato sia da animali sani sia da animali con differenti patologie, tra cui malattie oculari e respiratorie, ma soprattutto da casi di metriti, endometriti, vaginiti o aborti. Generalmente, il ruolo svolto dal virus in questo tipo di patologie è associato alla compresenza di altri tipi di patogeni, che possono essere virus, come nel caso del Virus Della Diarrea Virale Bovina (BVDV), o più frequentemente batteri. Usualmente, l’iniziale difesa dell’endometrio bovino nei confronti dei microbi si fonda sul sistema immunitario innato e l’attivazione di specifici recettori cellulari determina la sintesi e la produzione di citochine e chemochine pro infiammatorie, che possono essere in grado di modulare la replicazione di BoHV-4. Il genoma di BoHV-4 possiede due principali trascritti per i geni Immediate Early (IE), trai quali ORF50/IE2 è il più importante ed il suo prodotto, Rta/ORF50, è fortemente conservato tra tutti gli Herpesvirus. Esso è responsabile della diretta trans-attivazione di numerosi geni virali e cellulari e può essere modulato da differenti stimoli extracellulari. Precedentemente è stato dimostrato come il TNF-, prodotto dalle cellule stromali e dai macrofagi all’interno dell’endometrio, in conseguenza ad infezione batterica, sia in grado di aumentare la replicazione di BoHV-4 attraverso l’attivazione del pathway di NFkB e direttamente agendo sul promotore di IE2. Per queste ragioni, è risultato di forte interesse investigare quali potessero essere, invece, i fattori limitanti la replicazione di BoHV-4. In questo lavoro è stata studiata la relazione tra cellule endometriali stromali bovine infettate con l’Herpesvirus Bovino 4 e l’interferon gamma (IFN-) ed è stata dimostrata la capacità di questa molecola di restringere la replicazione di BoHV-4 in maniera IDO1 indipendente ed IE2 dipendente. Inoltre, la presenza di alcuni elementi in grado di interagire con l’ IFN-γ, all’interno del promotore di IE2 di BoHV-4, ha confermato questa ipotesi. Basandoci su questi dati, abbiamo potuto supporre l’esistenza di uno stretto vincolo tra l’attivazione dell’asse dell’interferon gamma e la ridotta replicazione di BoHV-4, andando a porre le basi per una nuova efficiente cura e prevenzione per le patologie uterine. Poiché il meccanismo corretto attraverso il quale BoHV-4 infetta l’endometrio bovino non è ancora ben compreso, è stato interessante approfondire in maniera più accurata l’interazione presente tra il virus ed il substrato endometriale, analizzando le differenze esistenti tra cellule infettate e non, in termini di espressione genica. Basandoci su dati preliminari ottenuti attraverso analisi con RNA sequencing (RNAseq), abbiamo visto come numerosi geni risultino over-espressi in seguito ad infezione con BoHV-4 e come, tra questi, la Metalloproteasi 1 sia uno dei più interessanti, a causa delle sue possibili implicazioni nello sviluppo delle patologie dell’endometrio uterino bovino. Successive analisi, effettuate tramite westernblotting e real time PCR, sono state in grado di confermare tale dato, sottolineando l’efficacia di un nuovo approccio sperimentale, basato sul RNAseq, per lo studio dell’insorgenza delle patologie.
Resumo:
Relationships of various reproductive disorders and milk production performance of Danish dairy farms were investigated. A stochastic frontier production function was estimated using data collected in 1998 from 514 Danish dairy farms. Measures of farm-level milk production efficiency relative to this production frontier were obtained, and relationships between milk production efficiency and the incidence risk of reproductive disorders were examined. There were moderate positive relationships between milk production efficiency and retained placenta, induction of estrus, uterine infections, ovarian cysts, and induction of birth. Inclusion of reproductive management variables showed that these moderate relationships disappeared, but directions of coefficients for almost all those variables remained the same. Dystocia showed a weak negative correlation with milk production efficiency. Farms that were mainly managed by young farmers had the highest average efficiency scores. The estimated milk losses due to inefficiency averaged 1142, 488, and 256 kg of energy-corrected milk per cow, respectively, for low-, medium-, and high-efficiency herds. It is concluded that the availability of younger cows, which enabled farmers to replace cows with reproductive disorders, contributed to high cow productivity in efficient farms. Thus, a high replacement rate more than compensates for the possible negative effect of reproductive disorders. The use of frontier production and efficiency/ inefficiency functions to analyze herd data may enable dairy advisors to identify inefficient herds and to simulate the effect of alternative management procedures on the individual herd's efficiency.
Resumo:
Las enfermedades uterinas en el período posparto comprometen seriamente la eficiencia reproductiva. La clasificación hecha hace pocos años por Sheldon et al. (2006) permite diagnosticarlas con mayor facilidad de acuerdo al tiempo transcurrido desde el parto a su detección y diagnóstico. De acuerdo con esta clasificación ha sido posible utilizar las denominaciones de metritis puerperal a la que transcurre entre los días 4 a 10 posparto; a la endometritis clínica y la piómetra, que se observan a partir del día 14 posparto y la endometritis subclínica que ocurre en cualquier momento posterior a la culminación histológica de la involución uterina (en general más allá de las 5 a 6 semanas del posparto). En esta revisión se realiza un análisis de cada una de estas presentaciones y sus características. Finalmente se describen los tratamientos posibles que en su conjunto aún no han permitido una solución total quedando claro que es un control precoz y sobre todo durante el período de transición lo que permite disminuir el impacto de estas patologías sobre el tracto reproductivo y así mejorar la eficiencia reproductiva de la vaca lechera.
Resumo:
En la vaca lechera la atención médica del puerperio es fundamental en los programas de manejo reproductivo. Durante este periodo se diagnostican y tratan patologías del útero con el propósito de acortar el periodo de espera voluntaria (Djuricic et al., 2012a). La ozonoterapia como medicina alternativa, es usada en tratamientos de mastitis y otros procesos infecciosos reproductivos intrauterinos (endometritis, metritis, etc.). El Ozono tiene propiedades desinfectantes, antivirales, y antibacterianas sistémicas, mejora el metabolismo celular, aumentando el número de glóbulos rojos, oxigenando mejor la sangre y aumentando la presión arterial, de esta manera la sangre pasa más rápido por las partes afectadas ejerciendo así un efecto positivo sobre los tejidos (Djuricic et al., 2012b). El objetivo del trabajo fue evaluar el efecto de la ozonoterapia sobre el intervalo parto-celo y la fertilidad de las vacas.
Resumo:
Tese de Doutoramento em Ciências Veterinárias na Especialidade de Ciências Biológicas e Biomédicas