979 resultados para UNCLOS Dispute Settlement System


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Progress in the Doha Round is assessed against the changes to the common agricultural policy (CAP) brought about by the Fischler reforms of 2003-2004, and that proposed for sugar. An elimination of export subsidies could place EU exports of processed foods at a competitive disadvantage because of high sugar and milk prices. Provided the single payment scheme falls within the green box, the likely new limits on domestic support should not be problematic for the post-Fischler CAP. However, an ambitious market access package could open up EU markets and bring pressure for further reform. If there is no Doha agreement, existing provisions will continue to apply, but without the protection of the Peace Clause; and increased litigation is likely. Further CAP reform is to be expected.

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The Urugauy Round of Multilateral Trade Negotiations led to the development of a revised set of procedures on dispute settlement. These procedures dealt with a number of significant problems that had arisen under GATT dispute settlement experience. In spite of these important reforms, there are numerous, complex and contentious questions of legal adjudication that any formal dispute settlement system must face. The article outlines the aims and organs of dispute settlement under the WTO. It addresses some of the key questions as to standing, interpetation, evidence and adjudicatory practices and processes. While ongoing moitoring and reform is necessary, an important thesis is that the inherent nature of legal adjudication forces uncertain determinations that can too easily give rise to unwarranted criticism of the system as a whole.

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Oggetto della ricerca è l’accertamento dell’esistenza, nonché la definizione, della strategia dall’UE in materia di controversie commerciali aventi ad oggetto l’interpretazione e l’applicazione di norme facenti capo agli Accordi OMC in materia di misure sanitarie e di barriere tecniche al commercio. Nella prima parte della tesi, si ricostruiscono gli obbiettivi perseguiti dall’UE in materia di controversie SPS e TBT. In questo contesto, un’importanza di primo piano è attribuita alla difesa dell’autonomia regolamentare dell’Unione. Ad essa si riconduce la prassi UE finalizzata a prevenire il sorgere di controversie sul piano bilaterale attraverso la conclusione di accordi di mutuo riconoscimento, la cui portata ella sottolinea essere tuttavia limitata. L’analisi di cinque controversie sorte in ambito OMC di cui l’Unione è o è stata parte convenuta e che si fondano su presunte o accertate violazioni delle norme facenti capo ai due accordi menzionati consente di classificare gli argomenti giuridici avanzati dall’Unione nel contesto di tali controversie. Nella seconda parte della ricerca, la candidata identifica i mezzi a servizio della strategia UE, in primo luogo, attraverso l’analisi del quadro giuridico relativo alla partecipazione dell’Unione e degli Stati Membri al sistema OMC di risoluzione delle controversie; in secondo luogo, attraverso lo studio, da un lato, dello status delle norme OMC nell’ordinamento UE e, dall’altro, degli effetti delle pronunce dell’Organo di Risoluzione delle Controversie e della questione della responsabilità dell’Unione per violazione del diritto OMC. Sulla base del lavoro di ricerca svolto, si conclude che una strategia dell’UE esiste nella misura in cui l’Unione persegue l’obbiettivo di preservare la propria autonomia regolamentare attraverso, anche se non esclusivamente, gli strumenti afferenti all’ordine giuridico interno analizzati nella seconda parte. La candidata conclude altresì che la riforma del diritto delle relazioni esterne operata dal Trattato di Lisbona può indurre un cambiamento di tale strategia.