973 resultados para Pulci, Luigi, 1432-1484.
Resumo:
Se trata la actitud de los grandes poetas renacentistas ante sus propias composiciones caballerescas, si en ellas hay sentimiento de ironía o exaltación del personaje. Luigi Pulci, en su Morgate, trata a su personaje cómicamente, exagera para provocar la risa, no para burlarse de sus héroes. Mateo María Boyardo en el Orlando innamorato, trata a su héroe con realismo, con un tono de fábula como corresponde a un aficionado del arte narrativo. Ariosto en el Orlando furioso exalta la caballería en un momento en que su patria italiana pasa por malos momentos, como recuerdo lejano de los viejos tiempos. Por el contrario, Cervantes lo que pretende en el Quijote es burlarse de la caballería, reflejando a la vez la gloria y grandeza que la nación española proyectaba en aquella época con su expansión mundial.
Resumo:
Long time series of ground-based plant phenology, as well as more than two decades of satellite-derived phenological metrics, are currently available to assess the impacts of climate variability and trends on terrestrial vegetation. Traditional plant phenology provides very accurate information on individual plant species, but with limited spatial coverage. Satellite phenology allows monitoring of terrestrial vegetation on a global scale and provides an integrative view at the landscape level. Linking the strengths of both methodologies has high potential value for climate impact studies. We compared a multispecies index from ground-observed spring phases with two types (maximum slope and threshold approach) of satellite-derived start-of-season (SOS) metrics. We focus on Switzerland from 1982 to 2001 and show that temporal and spatial variability of the multispecies index correspond well with the satellite-derived metrics. All phenological metrics correlate with temperature anomalies as expected. The slope approach proved to deviate strongly from the temporal development of the ground observations as well as from the threshold-defined SOS satellite measure. The slope spring indicator is considered to indicate a different stage in vegetation development and is therefore less suited as a SOS parameter for comparative studies in relation to ground-observed phenology. Satellite-derived metrics are, however, very susceptible to snow cover, and it is suggested that this snow cover should be better accounted for by the use of newer satellite sensors.
Resumo:
A re-examination of the herald Roger Machado's extant memorandum book, which contains an inventory and mercantile accounts amongst its contents. It is argued that this little-studied source provides evidence for an otherwise undocumented period in Machado's life - when he fled into exile to join Henry Tudor.
Resumo:
The concept of formativity, coined by Luigi Pareyson, is a key to the development of countless contemporary aesthetic studies. The aim of this dissertation is to present a deep understanding of the notion of Formativity and Interpretation, as evidenciated by the title Formativity and Interpretation: the aesthetical philosophy of Luigi Pareyson. The work Aesthetics - Theory of Formativity, first published in 1954, is considered a mark in the rebirth of aesthetics. In this dissertation, the concept of Formativity is examined as a component applicable to every human action, and not limited to pre-determined practices, nor referred to the application of preexisting. I ve performed an investigation of the triple concept of doing-inventing-interpreting, which simultaneously grounds Formativity. In the first section, Pareyson s Aesthetical Propaedeutic is presented; in the second, the Theory of Formativity: the aesthetical character of the whole human experience is analysed; and in the third chapter, The Aesthetical of Form and the Metaphysics of Figuration is related to the formativity character of the knowledge. Through this analysis, I ve intended to evidence how human operability can be understood as search and trial, figuration and invention, in the search for success. In this sense, this thesis seeks to present an interpretation of the idea of work-form, speculating the inexorability of invention and interpretation in an attempt to establish a new bottom line for the studies Pareyson s Aesthetics in Brazil
Resumo:
Pós-graduação em Educação Matemática - IGCE
Resumo:
Questa trattazione verterà sull'analisi di un sistema di gioco tra due individui, tra loro interagenti mediante handeld device, in un contesto immersivo posto in un luogo chiuso di natura museale. L'intera struttura, sviluppata nell'ambito del Corso di Sistemi ed Applicazioni Multimediali nell'anno 2010-2011, vuole porre un'innovazione rispetto agli scenari esistenti: laddove un'interazione museale richieda spesso la staticità dell'utilizzatore del servizio, il mezzo del gioco richiede invece la manipolazione e il movimento all'interno del luogo, garantendo un coinvolgimento maggiormente accentuato rispetto alla normale fruizione dei contenuti. Inoltre, la scelta alla base della realizzazione realizzazione si affida allo strumento multimediale e sempre più diffuso costituito dalle tecniche di Realtà Aumentata, che appongono aggiunte digitali all'ambiente circostante e permettono di modellare strutture d'informazione e manipolazione percepibili solo tramite apposite interfacce, ma pienamente inserite in un tessuto reale. La componente innovativa in questo schema è però portata da un'ulteriore aspetto, quello della cooper- azione di due dispositivi in contemporanea attori dell'interazione che, attraverso l'azione sulle informazioni esistenti, consentono di produrre modifiche rilevabili da ciascuno dei coinvolti.
Resumo:
L’ingegner Pier Luigi Nervi (1891-1979), progettista, costruttore e teorico del “Costruire Correttamente”, ha intrapreso un proprio esclusivo percorso professionale che ha decretato negli anni una notevole fortuna critica fino a un sostanziale oblio dopo la sua morte. La presente ricerca di dottorato intende approfondire le tematiche legate a una significativa tipologia strutturale che ha contrassegnato il percorso professionale di Pier Luigi Nervi: le architetture voltate. Cupole, volte e coperture geodetiche rappresentano il sistema ottimale con il quale Nervi ha perseguito una personale ricerca mirata alla definizione di grandi luci di copertura a spessore ridotto. Questi sistemi di copertura rappresentano per Nervi la miglior espressione architettonica in quanto perfetta sintesi tra funzioni statiche e esigenze economiche. Le parole chiave per definire l’ambito di studio possono essere cosi riepilogate: sperimentazione/variazione sul tema/primato della grande luce/nuove strutture. La tesi intende indagare i tentativi di rinnovamento che, a partire dagli anni sessanta, spingono Pier Luigi Nervi a sperimentare l’applicazione di nuovi materiali come l’alluminio in sostituzione totale o parziale di un sistema costruttivo, quello del ferrocemento, che ha contraddistinto la maggior parte delle sue opere decretandone il successo. La testimonianza di questa intransigenza, legata all’etica del costruire secondo i principi di naturalezza e razionalità, costantemente riaffermata da Nervi nelle sue diverse pubblicazioni, è sorprendentemente disattesa nella ricerca sulle nuove strutture. Queste strutture, sperimentate senza successo in considerazione della loro mancata concreta attuazione, rivelano un complesso di singolarità capace di porre in discussione quell’intransigenza a cui Nervi ha fedelmente dichiarato di attenersi. La lettura critica del progetto di concorso per il Kuwait Sports Centre, elaborato nel 1968, contiene la sintesi di tutte le parole chiave della ricerca. Scopo della presente tesi è documentare circostanze, innovazioni e anomalie che hanno accompagnato Pier Luigi Nervi nella definizione di nuove strutture voltate.
Resumo:
Architettura e musica. Spazio e tempo. Suono. Esperienza. Queste le parole chiave da cui ha preso avvio la mia ricerca. Tutto è iniziato dall’intuizione dell’esistenza di un legame tra due discipline cui ho dedicato molto tempo e studio, completando due percorsi accademici paralleli, la Facoltà di architettura e il Conservatorio. Dopo un lavoro d’individuazione e analisi degli infiniti spunti di riflessione che il tema offriva, ho focalizzato l’attenzione su uno degli esempi più emblematici di collaborazione tra un architetto e un musicista realizzatasi nel Novecento: Prometeo, tragedia dell’ascolto (1984), composta da Luigi Nono con la collaborazione di Massimo Cacciari e Renzo Piano. Attraverso lo studio di Prometeo ho potuto affrontare la trattazione di molte delle possibili declinazioni del rapporto interdisciplinare tra musica e architettura. La ricerca si è svolta principalmente sullo studio dei materiali conservati presso l’Archivio Luigi Nono e l’archivio della Fondazione Renzo Piano. La tesi è organizzata in tre parti: una prima parte in cui si affronta il tema del ruolo dello spazio nelle opere di Nono precedenti a Prometeo, facendo emergere l’importanza dell’ambiente culturale e sonoro veneziano; una seconda parte in cui si approfondisce il processo compositivo che ha portato alle rappresentazioni di Prometeo a Venezia, Milano e a Parigi; una terza parte in cui si prende in considerazione quanto avvenuto dopo Prometeo e si riflette sui contributi che questa esperienza può portare alla progettazione di spazi per la musica, analizzando diversi allestimenti dell’opera senza arca e prendendo in considerazione i progetti dell’auditorium dell’International Art Village di Akiyoshidai e della sala della nuova Philharmonie di Parigi. Lo studio dell’esperienza di Prometeo ha lo scopo di stimolare la curiosità verso la ricerca e la sperimentazione di quegli infiniti possibili della composizione architettonica e musicale di cui parla Nono.