862 resultados para Piñeiro, Isabel


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En el negocio de carne ovina argentina hay un desajuste en la cadena comercial, con alta informalidad y productos que no logran satisfacer las necesidades del mercado. A nivel de consumidor, hay una pérdida de hábito de consumo por desabastecimiento y la demanda se ajusta a productos genéricos. En este contexto, la industria formal tiene inconveniente para competir y desarrollarse. Por tanto, en el presente trabajo se planteo realizar un diagnóstico del subsistema de carne ovina Argentina, en general, y de La Pampa en particular para identificar las herramientas comerciales que permitan al Frigorífico Santa Isabel mejorar su posición en el mercado interno. Se realizó una investigación del tipo descriptiva en base a fuentes de información primaria y secundaria y se abordo metodológicamente utilizando las herramientas que brinda el plan de marketing. Se aplicaron conceptos de comercialización, estrategias de marketing y de análisis de los sectores industriales. Se observo que el sector de carne ovina de La Pampa se encuentra con bajo nivel de integración, desarrollo productivo y que Santa Isabel mantiene una posición competitiva deficiente frente a una industria nacional concentrada y desarrollada. Por otra parte, existe una demanda insatisfecha en la región de Cuyo que se proporciona como un mercado potencial para esta empresa. De acuerdo a las características de la demanda y del sector, se planteo una estrategia comercial centrada en la diferenciación. No obstante, será de suma importancia desarrollar tácticas tendientes a mejorar la coordinación del sistema de carne ovina en su conjunto.

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La Tesi è incentrata sulle figure di D. Dinis e Isabel d’Aragona, reali del Portogallo (fine del XIII-prima metà del XIV secolo), e si focalizza sul processo di creazione e trasmissione della memoria, elaborato e messo in atto dai sovrani nel corso della loro esistenza. L’atto finale di questo annoso processo fu la realizzazione dei loro monumenti funebri creati per essere conservati nella chiesa del monastero cistercense di São Bernardo e São Dinis di Odivelas, la tomba del re, e nella chiesa del monastero di Santa Clara e Santa Isabel di Coimbra, quella della regina. Infatti, in modo del tutto inedito rispetto alla tradizione precedente, i re commissionarono e videro in vita realizzati i sepolcri che avrebbero dovuto preservare la loro memoria per l’Eternità. Essi furono concepiti a priori come parte integrante del progetto monumentale più vasto costituito dagli edifici monastici che li avrebbero dovuti custodire. In tale prospettiva, è stata rivolta particolare attenzione alla storia del monastero di Odivelas, assurto a pantheon della Monarchia, seppure per breve tempo, e al monastero di Coimbra, ultima dimora della regina Isabel una volta fallito il progetto del pantheon reale a causa della guerra civile che sconvolse il regno del Portogallo tra il 1319 e il 1324. Oltre ai sepolcri reali, sono state prese in esame alcune opere di architettura e di scultura legate alla committenza regia – in coppia o individualmente –, in particolare tre tombe coeve, due delle quali destinate ad altrettanti membri della famiglia reale. All’interno di questa Tesi, i monumenti funebri esaminati sono stati considerati non solo come strumento privilegiato per la commemorazione del defunto, ma anche come forieri di un preciso messaggio indirizzato a tutti coloro che avrebbero fruito della loro visione. Così, l’iconografia dei sepolcri è stata analizzata alla luce della spiritualità e della religiosità dei sovrani, oltre che dal punto di vista stilistico e formale. Come premessa allo studio prettamente storico-artistico, inizialmente sono stati approfonditi i rapporti tra il regno del Portogallo e la Sede Apostolica al momento dell’ascesa al trono di D. Dinis e, successivamente, il tema della guerra civile che vide contrapporsi il re e il principe, il futuro Alfonso IV. A questo scopo, integra la Tesi un’Appendice documentaria che presenta 64 documenti, la maggior parte dei quali inediti. Questo studio intende dimostrare come il Portogallo dionisino si collochi pienamente nell’orbita culturale mediterranea e proporre nuove affermazioni, considerazioni ed ipotesi rispetto ai re Dinis e Isabel, alle loro vicende storiche e personali e alla memoria di sé che vollero trasmettere ai posteri.

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Letters of Administration dated March 29, 1902 in the estate of Isabel Woodruff instrument no. 2344. This is accompanied by a letter stating the validity of these papers (2 copies of the letter of validity), April 16, 1902.

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Letter to Isabel saying that she can use anything which is said to belong to D. Park, who will arrive “next Thursday” and will be pleased to meet her friends. It is signed by D. Park. The letter has a few small holes in it. This does not affect the text, n.d.

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Letter to Isabel from J. D. Tait in which he says he feels better after “looking out all the books, folios and engravings etc. that mama wants, Nov. 12, 1896.

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Letter to Isabel [Woodruff] from J.D. Tait which lists a number of items that “mama” asked for. He says that he will come over at lunch and give her a receipt for the things that “she is desirous of having”. The letter is written in pencil and is quite faded on the back, Dec. 6, 1896.