937 resultados para Marsi, Paolo, 1440-1484.
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Forma parte de una serie que estudia la historia del hombre negro y de sus logros en la historia mundial. Este texto estudia la variedad de tierras y paisajes de África; las primeras sociedades de cazadores que se constituyeron allí, unos diez mil años antes de Cristo; el Nilo y la civilización egipcia, el surgimiento de la primera ciudad africana, Hierakonpolis, alrededor del 3500 antes de Cristo; y otros reinos posteriores en Egipto. También, se describen las culturas de las ciudades comerciales del este de África conectadas con Oriente Medio y Asia; el reino de Ghana, en África occidental, en la ruta comercial entre el desierto del Sahara y el Mediterráneo; el reino de Malí y más al sur, la cultura de la ciudad del Gran Zimbawe.
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Se plantea la posibilidad de una formalización del modelo didáctico subyacente al método psico-social para la enseñanza de adultos de Paolo Freire a fin de encontrar un método que encarne los intereses específicos del alumno analfabeto adulto y que responda a su forma de entender el mundo, normalmente relacionada con una situación socioeconómica determinada.
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A re-examination of the herald Roger Machado's extant memorandum book, which contains an inventory and mercantile accounts amongst its contents. It is argued that this little-studied source provides evidence for an otherwise undocumented period in Machado's life - when he fled into exile to join Henry Tudor.
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Group show, curated by Invisible Exports Gallery. Featuring work by Michael Bilsborough, Lizzi Bougatsos, BREYER P-ORRIDGE, Asger Carlsen, Troels Carlsen, Walt Cassidy, Andy Coolquitt, Vaginal Davis, Carlton DeWoody, Joey Frank, Paul Gabrielli, Ludovica Gioscia, Luis Gispert, Terence Hannum, Karen Heagle, Timothy Hull, Doug Ischar, Brian Kenny, Jeremy Kost, Aaron Krach, Yeni Mao, Leigha Mason, Mark McCoy, Robert Melee, Lucas Michael, Jennifer Needleman, Brent Owens, Paul P., Paolo Di Paolo, Franklin Preston, John Russell, Xaviera Simmons, Duston Spear, Scott Treleaven, Ramon Vega, Jordan Wolfson, Dustin Yellin
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We designed a novel PCR-RFLP assay to genotype for the CXCR2 +1440 (G/A) single nucleotide polymorphism, which provides a simple, low-cost, practical, and reproducible method. Allele frequencies in healthy Brazilian individuals were found to be 0.65% for allele A and 0.35% for allele G.
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This paper discusses, within the prevaling Brazilian situation, the possibility of applying 'Causal Tree' (CT) method in investigating occupational accidents by safety personnel in the public health services and workers' unions. The method was developed during the seventies in France, for use by plant safety personnel. The authors used this method in Botucatu, State of Sao Paulo, Brazil, in order to investigate 40 serious occupational accidents that occurred in industrial plants during the second half of 1993, that had been registered by Social Security. In these cases, the predominance of situations in which the lack of safety measures were identified by inspection indicates that in most instances, the use of CT is unnecessary. However, the authors discuss its use by safety personnel from the public health services and workers' unions to investigate certain accidents to contribute to the knowledge base and help overcome the cultural based guilt which, in Brazil, has turned the victim into the person responsible for the accident.
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This doctoral dissertation faces the debated topic of the traditions of Republicanism in the Modern Age assuming, as a point of view, the problem of the "mixed" government. The research therefore dwells upon the use of this model in Sixteenth-Century Italy, also in connection with the historical events of two standard Republics such as Florence and Venice. The work focuses on Donato Giannotti (1492-1573), Gasparo Contarini (1483-1542) and Paolo Paruta (1540-1598), as the main figures in order to reconstruct the debate on "mixed" constitution: in them, decisive in the attention paid to the peculiar structure of the Venetian Republic, the only of a certain dimension and power to survive after 1530. The research takes into account also the writings of Traiano Boccalini (1556-1613): he himself, though being involved in the same topics of debate, sets for some aspects his considerations in the framework of a new theme, that of Reason of State.
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Nella mia tesi di dottorato mi propongo di indagare la metamorfosi del romanzo nella letteratura italiana contemporanea attraverso il lavoro di Paolo Volponi, che può essere descritto come un’«opera mondo», in accordo con la formula critica coniata da Franco Moretti. Volponi intende superare il divario fra l’io e il mondo e ricomporre il corpo come una mediazione umanistica di ragione e sensi. La sua opera può essere definita ‘epica’ perché recupera la tradizione del romanzo cavalleresco e la parodia esercitata su questa tradizione letteraria da Cervantes nel Don Chisciotte. Ma, come l’Ulysses di Joyce, è un’epica «moderna» perché fondata su una totalità disgiunta e sul conflitto dialogico, in una linea che accomuna la moltiplicazione dei punti di vista, propria del romanzo polifonico secondo Bachtin, alla pluralità di prospettive del discorso scientifico. Dopo un primo capitolo teorico, nel secondo e nel terzo capitolo della tesi i romanzi di Volponi vengono studiati in rapporto al filone dell’«epica moderna» e al genere satirico, che ha un suo modello fondativo nell’opera di Giacomo Leopardi. Il quarto capitolo si focalizza sulle ultime raccolte poetiche, che mostrano la tendenza a recuperare il linguaggio formulare e la matrice orale della poesia delle origini, servendosene per rappresentare in funzione contrappuntistica l’universo globale dell’età contemporanea.
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L’obiettivo principale di questa ricerca è quello di affrontare le questioni critiche poste all’esegesi da uno dei passi paolini più discussi. Grazie all’impiego delle categorie connesse all’esperienza religiosa, si vuole argomentare la possibilità di leggere il viaggio celeste in termini di modello culturale attraverso il quale interpretare un’esperienza di contatto con il soprannaturale. L’approccio individuato può consentire di rivalutare la funzione di tale narrazione non solo nel contesto di 2 Corinzi, bensì anche in relazione ai paralleli letterari di matrice tanto giudaica e protocristiana quanto greco-romana. Conseguenza di simile analisi ad ampio raggio è il riconoscimento dell’importanza attribuita da Paolo ad esperienze di questo tipo, come testimoniato da alcuni brani centrali delle sue lettere.
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Le tre raccolte di salmi da vespro a otto voci nello stile pieno di Giovanni Paolo Colonna (Bologna 1637-1695), pubblicate rispettivamente nel 1681, nel 1686 e nel 1694 (opp.I, VII e XI), costituiscono un oggetto di studio privilegiato nell’ambito della ricca produzione a stampa dell’autore: in primo luogo, esse ebbero ampia e favorevole recezione, come testimoniano la diffusione degli esemplari, le ristampe, le copie manoscritte ricavate dalle edizioni; in secondo luogo, la fortuna postuma del compositore fu legata in buona parte alla sua musica sacra a doppio coro e, in particolare, al favore riscosso dai suoi libri di salmi; infine, l’analisi delle tre raccolte consente di confrontare le risorse tecniche e stilistiche messe in opera da Colonna in composizioni afferenti a uno stesso genere ma risalenti a periodi diversi. La dissertazione è articolata in tre parti: nella prima sono presi in esame gli ordinamenti liturgici secenteschi relativi alla celebrazione dei vespri, onde illustrare la cornice rituale alla quale i salmi di Colonna erano destinati, e si passano in rassegna alcune definizioni di stile pieno e di contrappunto a otto voci desunte dalla trattatistica coeva. La seconda parte è dedicata alla lettura storico-critica delle opp. I, VII e XI nel contesto generale della produzione dell’autore. La terza parte contiene l’edizione integrale dell’opera VII e XI, nonché una scelta di brani tratti dall’op. I.