922 resultados para MIPv6 ABPS LISP Reti Mobilita Simulazione OMNeT INET


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Il presente lavoro di tesi si inserisce nel contesto dei sistemi ITS e intende realizzare un insieme di protocolli in ambito VANET relativamente semplici ma efficaci, in grado di rilevare la presenza di veicoli in avvicinamento a un impianto semaforico e di raccogliere quelle informazioni di stato che consentano allâinfrastruttura stradale di ottenere una stima il piuÌ possibile veritiera delle attuali condizioni del traffico in ingresso per ciascuna delle direzioni previste in tale punto. Si prevede di raccogliere i veicoli in gruppi durante il loro avvicinamento al centro di un incrocio. Ogni gruppo saraÌ costituito esclusivamente da quelle vetture che stanno percorrendo uno stesso tratto stradale e promuoveraÌ lâintercomunicazione tra i suoi diversi membri al fine di raccogliere e integrare i dati sulla composizione del traffico locale. Il sistema realizzato cercheraÌ di trasmettere alle singole unitaÌ semaforiche un flusso di dati sintetico ma costante contenente le statistiche sullâambiente circostante, in modo da consentire loro di applicare politiche dinamiche e intelligenti di controllo della viabilitaÌ. Lâarchitettura realizzata viene eseguita allâinterno di un ambiente urbano simulato nel quale la mobilitaÌ dei nodi di rete corrisponde a rilevazioni reali effettuate su alcune porzioni della cittaÌ di Bologna. Le performance e le caratteristiche del sistema complessivo vengono analizzate e commentate sulla base dei diversi test condotti.

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Lâobiettivo del lavoro consiste nellâimplementare una metodologia operativa volta alla progettazione di reti di monitoraggio e di campagne di misura della qualità dellâaria con lâutilizzo del laboratorio mobile, ottimizzando le posizioni dei dispositivi di campionamento rispetto a differenti obiettivi e criteri di scelta. La revisione e lâanalisi degli approcci e delle indicazioni fornite dalla normativa di riferimento e dai diversi autori di lavori scientifici ha permesso di proporre un approccio metodologico costituito da due fasi operative principali, che è stato applicato ad un caso studio rappresentato dal territorio della provincia di Ravenna. La metodologia implementata prevede lâintegrazione di numerosi strumenti di supporto alla valutazione dello stato di qualità dellâaria e degli effetti che gli inquinanti atmosferici possono generare su specifici recettori sensibili (popolazione residente, vegetazione, beni materiali). In particolare, la metodologia integra approcci di disaggregazione degli inventari delle emissioni attraverso lâutilizzo di variabili proxy, strumenti modellistici per la simulazione della dispersione degli inquinanti in atmosfera ed algoritmi di allocazione degli strumenti di monitoraggio attraverso la massimizzazione (o minimizzazione) di specifiche funzioni obiettivo. La procedura di allocazione sviluppata è stata automatizzata attraverso lo sviluppo di un software che, mediante unâinterfaccia grafica di interrogazione, consente di identificare delle aree ottimali per realizzare le diverse campagne di monitoraggio

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Sono state analizzate tracce rilasciate da Google riguardanti il funzionamento di uno dei suoi cluster allo scopo di capirne il funzionamento. In Omnet++ è stato implementato un modello di datacenter e lo si è validato confrontandone i risultati con quelli ottenibile dalle tracce di Google.

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Imprese di piccole e grandi dimensioni hanno dovuto convivere con il ritmo di uscita di nuovi e più potenti modelli di PC, consolle per videogiochi, telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali. I cicli di vita si sono ridotti drasticamente, tanto da far sembrare unâemergenza il rilascio di un nuovo prodotto quasi ogni anno. Le aziende, se ancora non lo hanno fatto, sono chiamate ad affrontare una transizione interna per aggiornare le politiche aziendali in modo da stare al passo con il progresso tecnologico. Se un tempo le regole interne vietavano o scoraggiavano lâutilizzo di dispositivi personali nellâambiente di lavoro, nellâera moderna sono costrette ad accettarlo se non addirittura ad incoraggiarlo ed il fenomeno che mi accingerò ad analizzare in questo elaborato, denominato Bring Your Own Device (BYOD), punta proprio allâesplorazione degli sforzi progettuali che sono richiesti ad una grande azienda multinazionale per poter recepire i trend informatici. Con più di cinque miliardi di dispositivi mobili in tutto il mondo â e solo 2 miliardi di computer â il passaggio al â˜mobileâ come forma principale di collegamento alle reti aziendali procede con sempre maggiore rapidità. Negli anni recenti si è potuto assistere allâevoluzione del panorama di dispositivi portatili che ha permesso ad un pubblico di users sempre più vasto di potersi permettere lâacquisto di dispositivi di ultima generazione a prezzi non proibitivi. I fornitori di tecnologie hanno confezionato prodotti sempre più pensati per un uso privato, fornendo unâampia scelta di soluzioni non solo a livello enterprise, come accadeva agli albori del boom tecnologico, ma maggiormente rivolte al singolo consumatore. Guardando ai trend sviluppatisi negli anni recenti, è possibile riconoscere una scia di segnali che preannunciavano quanto sta avvenendo adesso con il BYOD.

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Sviluppo ed implementazione di protocolli per il monitoraggio di traffico stradale sulla piattaforma di simulazione iTETRIS per la raccolta di informazioni da utilizzare in applicazioni di Intelligent Transport System.

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Lâelaborato affronta la tematica della detonazione nel motore a combustione interna, al fine di individuare un modello che sia in grado di riprodurre il fenomeno in modo accurato, con la prospettiva di un uso a scopo predittivo. A tal proposito vengono presentati modelli basati su svariate metodologie: in particolar modo, accanto ai metodi basati sulle grandezze direttamente o indirettamente misurabili del motore ad accensione comandata, vengono presentati un metodo basato sullâapplicazione delle reti neurali, una metodologia di controllo basata sullâapproccio True Digital Control, e due metodi che si avvalgono di procedimenti di tipo puramente statistico (metodo dei minimi quadrati e metodo Monte Carlo) per ricavare alcune delle grandezze fondamentali per il calcolo della detonazione. Successivamente, dopo una breve parentesi sulle simulazioni di tipo 3D, vengono introdotti i modelli fisici zero-dimensionali. Uno di questi, basato su un indice (definito dal simbolo Kn) capace di dare una valutazione quantitativa del fenomeno, viene applicato ad un insieme di dati sperimentali provenienti dai test al banco di un motore Ducati 1200. I risultati dellâanalisi vengono confrontati con le evidenze sperimentali, sottolineando la buona rispondenza delle simulazioni ad essi e di conseguenza la potenzialità di tali metodi, computazionalmente non onerosi e di rapida applicazione.

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En este capítulo se explica la instalación de OMNET y del INET Framework en ambiente Windows 7, para un sistema operativo de 64 bits. Para un ambiente diferente âo para mayor informaciónâ se recomienda consultar el manual de instalación de OMNeT ++ (Varga, 2011), publicado en http://omnetpp.org/doc/ omnetpp/InstallGuide.pdf (actualmente la versión disponible es la 4.2.2).

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Cells usually lose adhesion and increase proliferation and migration during malignant transformation. Here, we studied how proliferation can affect the other two characteristics, which ultimately lead to invasion and metastasis. We determined the expression of ß1 integrins, as well as adhesion and migration towards laminin-1, fibronectin, collagens type I and type IV presented by LISP-1 colorectal cancer cells exposed to 2.5% dimethyl sulfoxide (DMSO), an agent capable of decreasing proliferation in this poorly differentiated colorectal cell line. Untreated cells (control), as shown by flow cytometry and monoclonal antibodies, expressed alpha2 (63.8 ± 11.3% positive cells), alpha3 (93.3 ± 7.0%), alpha5 (50.4 ± 12.0%) and alpha6 (34.1 ± 4.9%) integrins but not alpha1, alpha4, alphav or ß4. Cells adhered well to laminin-1 (73.4 ± 6.0%) and fibronectin (40.0 ± 2.0%) substrates but very little to collagens. By using blocking monoclonal antibodies, we showed that alpha2, alpha3 and alpha6 mediated laminin-1 adhesion, but neither alpha3 nor alpha5 contributed to fibronectin adherence. DMSO arrested cells at G0/G1 (control: 55.0 ± 2.4% vs DMSO: 70.7 ± 2.5%) while simultaneously reducing alpha5 (24.2 ± 19%) and alpha6 (14.3 ± 10.8%) expression as well as c-myc mRNA (7-fold), the latter shown by Northern blotting. Although the adhesion rate did not change after exposure to DMSO, alpha3 and alpha5 played a major role in laminin-1 and fibronectin adhesion, respectively. Migration towards laminin-1, which was clearly increased upon exposure to DMSO (control: 6 ± 2 cells vs DMSO: 64 ± 6 cells), was blocked by an antibody against alpha6. We conclude that the effects of DMSO on LISP-1 proliferation were accompanied by concurrent changes in the expression and function of integrins, consequently modulating adhesion/migration, and revealing a complex interplay between function/expression and the proliferative state of cells.

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I have added support for predicate dispatching, a powerful generalization of other dispatching mechanisms, to the Common Lisp Object System (CLOS). To demonstrate its utility, I used predicate dispatching to enhance Weyl, a computer algebra system which doubles as a CLOS library. My result is Dispatching-Enhanced Weyl (DEW), a computer algebra system that I have demonstrated to be well suited for both users and programmers.

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