879 resultados para Lingua dei Segni, Arte, Integrazione, Teatro, Corpo


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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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Pós-graduação em Educação - IBRC

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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Pós-graduação em Artes - IA

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Diego e José de Figueroa y Córdoba furono due fratelli drammaturghi, attivi nella seconda metà del XVII secolo, che praticarono assiduamente la scrittura in collaborazione. Nel tentativo di rivalutare questi autori ingiustamente dimenticati dalla critica odierna, il presente lavoro si propone di offrire uno studio introduttivo alle figure e al teatro dei due fratelli. Nella prima parte, si offre un profilo biografico dei fratelli Figueroa, riunendo le seppur scarse notizie che possediamo sulla loro vita, in modo da inquadrarne le personalità all’interno degli ambienti letterari dell’epoca. Ci si concentra, poi, sul corpus, proponendo una panoramica delle commedie scritte da Diego e José, dando di ciascuna una breve sinossi e un rapido inquadramento all’interno dei generi tipici del teatro aureo, e segnalando gli eventuali problemi di attribuzione. Si accenna, infine, alla collaborazione dei fratelli nella scrittura di molte delle loro commedie, avanzando alcune ipotesi sulla tecnica compositiva. La seconda parte è costituita da un repertorio bibliografico del teatro “maggiore” dei due fratelli, in cui si descrivono analiticamente tutti gli esemplari conosciuti delle comedias dei Figueroa. Ogni descrizione si completa con una lista delle biblioteche in cui l’esemplare è conservato, lista compilata attraverso la consultazione di cataloghi, cartacei e on-line, delle principali biblioteche con fondi di teatro spagnolo del Siglo de Oro. Infine, la terza parte è dedicata all’edizione critica di una delle commedie scritte in collaborazione da Diego e José: Mentir y mudarse a un tiempo, condotta usando come testo base un manoscritto probabilmente autografo. L’edizione si completa di un apparato critico, con analisi dei testimoni, stemma codicum e registro delle varianti. Precede l’edizione uno studio generale introduttivo all’opera.

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L’obiettivo della presente dissertazione è quello di creare un nuovo linguaggio controllato, denominato Español Técnico Simplificado (ETS). Basato sulla specifica tecnica del Simplified Technical English (STE), ufficialmente conosciuta come ASD-STE100, lo spagnolo controllato ETS si presenta come un documento metalinguistico in grado di fornire ad un redattore o traduttore tecnico alcune regole specifiche per produrre un documento tecnico. La strategia di implementazione conduce allo studio preliminare di alcuni linguaggi controllati simili all’inglese STE, quali il Français Rationalisé e il Simplified Technical Spanish. Attraverso un approccio caratteristico della linguistica dei corpora, la soluzione proposta fornisce il nuovo linguaggio controllato mediante l’estrazione di informazioni specifiche da un corpus ad-hoc di lingua spagnola appositamente creato ed interrogato. I risultati evidenziano un metodo linguistico (controllato) utile a produrre documentazione tecnica priva di ogni eventuale ambiguità. Il sistema ETS, infatti, si fonda sul concetto della intelligibilità in quanto condizione necessaria da soddisfare nell’ambito della produzione di un testo controllato. E, attraverso la sua macrostruttura, il documento ETS fornisce gli strumenti necessari per rendere il testo controllato univoco. Infatti, tale struttura bipartita suddivide in maniera logica i dettami: una prima parte riguarda e contiene regole sintattiche e stilistiche; una seconda parte riguarda e contiene un dizionario di un numero limitato di lemmi opportunamente selezionati. Il tutto a favore del principio della biunivocità dei segni, in questo caso, della lingua spagnola. Il progetto, nel suo insieme, apre le porte ad un linguaggio nuovo in alternativa a quelli presenti, totalmente creato in accademia, che vale come prototipo a cui far seguire altri progetti di ricerca.

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Lo spagnolo si differenzia dalle altre lingue romanze per la sua abbondanza di arabismi; anche se la lingua spagnola si è sviluppata sulla base del latino volgare, il suo secondo elemento più caratterizzante è la presenza di un importante corpus lessico di origine araba. Tale è stato il risultato della convivenza di arabi e cristiani (ed ebrei) nella penisola iberica, durata più di ottocento anni. Quando i musulmani sbarcarono in Spagna (anno 711 d.C.) il latino e la sua cultura erano privi di dinamicità e bellezza, mentre la civiltà araba potente era in piena espansione, soprattutto tra i secoli IX e XII. I conquistati non poterono opporsi: l’arabo divenne la lingua del potere e gli abitanti della penisola sotto il dominio musulmano dovettero apprenderla. Ovviamente si conservava l’uso del latino nella scrittura e in ambito famigliare, ma gran parte della popolazione era pronta ad aprirsi alla lingua dei conquistatori, ricca di nuove sonorità, simbolo di esotica bellezza, ma soprattutto , lingua portatrice di conoscenza e sapere. L’arabo divenne quindi lingua veicolare tra le due comunità, sia in ambito politico-amministrativo sia in ambito culturale e scientifico.

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Spesso la comicità non può prescindere dalla lingua di cui si serve, per lo meno quando essa si rende complice della buona riuscita di una battuta, di uno sketch, di un film. E' il caso dei comici Ficarra e Picone, i quali utilizzano con bravura la lingua della propria città per dare corpo alla propria surreale comicità. Analizzare questa lingua, l'italiano regionale di Palermo, è l'obiettivo principale dell'elaborato, che sfrutta la molteplicità di esempi fornita dal film "Il 7 e l'8" (2007) per approfondire gli aspetti linguisticamente più rilevanti nel modo di esprimersi dei due comici e degli altri interpreti che con loro interagiscono.

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En el presente trabajo, nos proponemos la reconstrucción de la realidad cultural generada en la provincia por las instituciones y agentes legitimantes del campo teatral (Bourdieu:135) y el posterior abordaje de la circulación y recepción "productiva" y "reproductiva" (Gimm, 1977:142) de las textualidades brechtianas y del teatro barrial de creación colectiva mediante una perspectiva metodológica comparatistica. Para ello analizaremos el discurso metateatral de la critica periodística y las puestas escénicas de Cristóbal Arnold y Ernesto Suárez, con la pretensión de destacar los rasgos de apropiación originales.

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Este número está dedicado a la Maestría en Arte Latinoamericano con el objetivo de transferir las constribuciones de las distintas especialidades que conviven en la Facultad de Artes y Diseño de la UNCuyo. Además se publican los resúmenes de los trabajos de investigación realizados en el período 2000-2002. Finalmente se ha querido rendir un homenaje póstumo a los maestros fallecidos Carlos Barraquero y Elifio Rosáenz, pilares indiscutibles del desarrollo musical de Mendoza.

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Contenido: Palabras del Señor Rector / Guillermo P. Blanco – Testimonio / Juan Roberto Courrèges – Historia de un fervor / Teresa Iris Giovacchini – Homenaje / Luis Martínez Cuitiño – Paul Claudel en una de sus “Odas” / Ángel J. Battistessa – Apertura de Nuevos Mundos: 1492-1969 (Documentos igualmente augurales) / Raúl H. Castagnino – Valor condicional de adjetivos con rasgos de predicativos / Hilda Albano de Vázquez – Buzzati, dos en uno / Daniel H. Capano – La estructura circular de “Adán Buenosayres” / Norma Carricaburo – Una constante poética en la producción dramática de Armando Discépolo: continuidad e innovación en el realismo / Jorge Adrián Dubatti – La Saya/Fuga de J. B. o la novela épico-lúdica de un juglar laborioso / Teresa Iris Giovacchini – Algunas notas sobre el didactismo del Libro de Buen Amor / Elsa C. González Bolia – La “Noche oscura”, de San Juan de la Cruz, poema en diálogo / Teresa Herraiz de Tresca – Bernal Díaz del Castillo y las comunicaciones hispano-aztecas / Ernesto Livacic Gazzano – Hacia una teoría borgeana de la recepción / Luis Martínez Cuitiño – El Árbol, el Bosque y John Fowles (A propósito de la reedición de “The tree”) / Rosa E. M. D. Penna – El orden primero recuperado: “Le livre de Christophe Colomb de Paul Claudel / Paulette Rachou – La Torre de Apolidón y el influjo del Libro de Marco Polo en el Amadís de Gaula / Aquilino Suárez Pallasá – Jorge Manrique en la tradición literaria del amor y de la muerte / Lía Noemí Uriarte Rebaudi – Reseñas bibliográficas

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Contenido: Hermenéutica y estructuras históricas / Cesare Segre – Realismo y simbolismo en la geografía del Amadís de Gaula: la Insula Firme y sus dimensiones / Javier R. González – La visión insular y litoral del espacio en el Amadís de Gaula / Silvia Cristina Lastra Paz – El nivel de la historia en un relato de J. L. Borges. Un análisis narratológico / Hugo Eduardo Lombardini – Joseph de Maistre, maestro de razonamiento de Baudelaire (primera parte). La filosofía de Joseph de Maistre, entrevista en el soneto “Correspondances” de Charles Baudelaire (segunda parte) / Perla Montiveros de Mollo – Imágenes del “Hombre nuevo” en la obra de Leopoldo Marechal / Javier de Navascués – Valores cronotópicos y técnicas significantes al servicio de la “ejemplaridad” cervantina en “El celoso extremeño” / María Rosa Petruccelli – Reseñas bibliográficas

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Contenido: Editorial – La personalidad del maestro Ángel J. Battistessa / Octavio N. Derisi – Soneto del cumpleaños, opus 80 / Ángel J. Battistesa – Plácemes, evocaciones y semblanzas – Una reelaboración estilística de Enrique Larreta / Arturo Berenguer Carisomo – Battistessa traductor de Dante / Eugenio Castelli – El problema de la lengua y otros aspectos americanistas en la obra de Andrés Bello / Graciela M. Pucciarelli de Colantonio – Góngora y la poesía pura / Celina Sabor de Cortazar – Maestros e ingratitudes / Elso Darío Di Bernardo – Cuatro clases de modificadores causales con “porque” / Ofelia Kovacci – Un Calisto o Romeo anónimo del siglo XVI / Rafael Lapesa – Lectura retórica de Facundo / Luisa López Grigera – Cautivos en la literatura argentina del siglo XX / Luis Martínez Cuitiño – Aproximaciones a Benito Lynch y su obra / María Luisa Montero – Nota a un cuento de Jorge Luis Borges / Eithel Orbit Negri – Ardientes hebras, do s’ilustra el oro / Germán Orduna – La escritura de Manuel Gálvez / Antonio Pagés Larraya – Ulises de Joyce: el laberinto y el secreto / Rosa E. M. D. Penna – La composición de las “figuras” en “El mundo por de dentro” / Melchora Romanos – Celos, aun del aire, matan (de Juan Hidalgo y Pedro Calderón de la Barca) en versión de nuestro tiempo / Beatriz Entenza de Solare – Doctrina metafísica tradicional del Romance de la Infantina Encantada / Aquilino Suárez Pallasá – La Sagrada Escritura en “Morada del cielo”, de Fray Luis de León / Teresa Herraiz de Tresca – Expresiones de agasajo y de recuerdo – Homenaje universitario y académico – En la perspectiva del tiempo

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Contenido: Garcilaso de la Vega: 1501?-2001 -- El concepto de "transformación" y sus aplicaciones al análisis de la poesía de Garcilaso / Sofía M. Carrizo Rueda – Algunas observaciones, a principios de un nuevo milenio, en torno a las comedias de Calderón de la Barca / Lilia E. Ferrario de Orduna – Palomeque, don Quijote, Cervantes: tres lectores de Cirongilio de Tracia de Bernardo de Vargas / Javier Roberto González – Cervantes: riesgo del vivir, azar y Providencia. Una lectura en clave bíblica y patrística / Teresa Herráiz de Tresca –La justicia divina o el orlo Amoris en el Amadis de Gaula / Silivia C. Lastra Paz -- Catálogo descriptivo de libros de caballerías castellanos, XIV. Otro Palmerín de Olivia recuperado: Sevilla, Jácome Cromberger, 1547 (Con algunas reflexiones sobre el arte de editar textos impresos) / José Manuel Lucía Megías – La defensa de la poesía en el Perú colonial: El Discurso en Loor de la Poesía / Graciela Maturo – Sobre la evolución de -nn-, -nw- y -w- interiores intervocálicos en la onomástica geográfica del Amadís de Gaula / Aquilino Suárez Pallasá – Reforma y Contrarreforma en las artes plásticas / Carmen Balzer – Tomás Moro y el Humanismo cristiano / Inés de Cassagne – Algunos poetas latinos del Humanismo / Raúl Lavalle – Reseñas bibliográficas

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Contenido: Apuntes sobre crítica semiológica y significados en el Poema del Cid / Carrizo Rueda, Sofía – Naturaleza y paisaje en la Soledad I de Góngora / Elsa L. Di Santo – Experimentación y vanguardia en el teatro argentino de las últimas décadas / Perla Zayas de Lima – El reflejo del mundo en la obra de Luis Cernuda / Luis Martínez Cuitiño – Aproximaciones a Benito Lynch y su obra / María Luisa Montero – Tres maestros de la narrativa española contemporánea / Boris Osés – Indianismo e indigenismo en la poesía de la Revolución / Fernando Rosemberg – Sobre algunos aspectos lingüísticos y simbólicos del puente del Romance Viejo de la Doncella Guerrera / Aquilino Suárez Pallasá – Experiencia y sabiduría al margen de la novela picaresca / Teresa Herraiz de Tresca – Los estudios de Menéndez y Pelayo y María Rosa Lida sobre “La Celestina” / Lía Noemí Uriarte Rebaudi – Reseñas bibliográficas