983 resultados para Elphinstone, Mountstuart, 1779-1859.
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Translation in part of Erdkunde von Asien.
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Signed E. Rask.
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La ricerca ricostruisce alcuni aspetti della vita politica, sociale e culturale di Reggio Emilia a partire dagli anni Quaranta dell’Ottocento. La campagna militare del 1848-49 e le vicende sociali e politiche che l’accompagnarono costituiscono il punto focale di questo lavoro che mette in evidenza come il complesso di quegli avvenimenti operò un mutamento irreversibile nella realtà cittadina, alimentando aspettative e ideali che non poterono più rimanere confinati nel sistema di governo ducale, divenuto asfittico e superato. Dopo una ricognizione generale della storiografia esistente si è evidenziata la necessità di una nuova lettura della storia cittadina che tenesse conto degli approcci metodologici più recenti e di aspetti fino ad oggi trascurati o completamente ignorati, ripartendo dai documenti ed ampliando la quantità e la tipologia delle fonti. E’ stato perciò condotto un incrocio sistematico tra la documentazione d’archivio pubblica (atti di governo, polizia, decreti, chirografi ducali) e le fonti di carattere privato, spesso assolutamente inedite (cronache, diari, epistolari), cercando di mantenere un approccio il più possibile aperto, mostrando una molteplicità di punti di vista e cogliendo il riflesso dei diversi orientamenti politici e personali attraverso la lettura degli avvenimenti cittadini da parte dei diversi testimoni dell’epoca. Coerentemente con i più recenti apporti della storiografia si è voluto sottolineare l’impatto decisivo che le Istituzioni scolastiche ducali, caratterizzate da notevole conformismo e oscurantismo, hanno avuto nella maturazione politica della generazione che ha guidato il Movimento del 1848. Per portare alla luce questi aspetti è stata proposta una rilettura del sistema educativo reggiano dal punto di vista funzionale e culturale, partendo dai ricordi degli ex studenti e dalla verifica della disciplina vigente all’interno di queste istituzioni. Non poteva essere tralasciata anche una profonda revisione della storia della Chiesa di Reggio Emilia durante il Risorgimento, pertanto si è proceduto ad uno spoglio su larga scala della documentazione conservata nell’archivio della Curia vescovile di Reggio Emilia che ha permesso di giungere ad una complessiva rivalutazione del ruolo del vescovo Cattani durante le vicende del 1848, portando alla luce un aspetto fino ad oggi assolutamente sottovalutato. Nella ricostruzione delle condizioni della Provincia sono stati sottolineati soprattutto gli aspetti sociali, ampliando il quadro in cui si sono svolte le vicende attraverso nuove fonti che hanno aiutato a non focalizzare la ricerca soltanto sui ceti dirigenti e sulle personalità di rilievo. Allo stesso modo si sono descritti i luoghi e le persone della città, cercando di tracciare un ritratto il più fedele possibile della realtà urbana attraverso testimonianze di tenore e mentalità differenti da quelle ‘ufficiali’. Per gli eventi del 1848 (e per quelli del 1859-60) è stato consultato un numero cospicuo di fondi conservati presso l’Archivio di Stato di Reggio, a questi si sono aggiunti gli apporti di molte fonti di carattere privato e di documenti inediti conservati presso l’Archivio di Stato di Torino. Il lavoro propone un’analisi approfondita delle vicende cittadine tra il marzo e l’agosto 1848 e apre a nuove considerazioni sia sul municipalismo, come chiave di lettura del movimento unitario, sia sulla creazione del consenso attorno all’unione dei ducati emiliani con il Regno dell’Alta Italia guidato da Carlo Alberto. Fondamentali sono risultati i fondi della Polizia Estense conservati presso l’Archivio di Stato di Reggio Emilia. Per la loro natura e per le caratteristiche del Ducato (in cui lo stesso duca interviene di persona nei provvedimenti di polizia) hanno permesso di tracciare un quadro assolutamente inedito della vita politica e sociale della Provincia, contribuendo ad arricchire ogni aspetto del lavoro di ricerca. Nell’ultima parte del lavoro sono state messe a confronto le informazioni raccolte sui volontari attraverso lo spoglio di tutte le fonti consultate. La ricerca si era precedentemente basata sugli elenchi dei militi compilati dopo l’unificazione nazionale, elenchi nei quali molte delle informazioni relative ai partecipanti delle campagne del 1848-49 erano andate perdute. Procedendo all’incrocio dei dati raccolti dalla polizia estense al momento del ritorno degli volontari in patria con quelli reperiti nei fondi privati, nelle cronache, nella memorialistica e negli epistolari è stato possibile ricostruire un panorama più completo delle diverse tipologie di combattenti e tracciare un quadro che alla fine risulta assai coerente con la situazione politica e sociale descritta nella prima parte della tesi. Per la prima volta vengono documentate le vicende di coloro che non appartenendo alle classi dirigenti cittadine si sono trovati a combattere per una sorta di azzardo personale nutrito di idealismo patriottico oppure perché inquadrati nei battaglioni dell’ex esercito estense passato al servizio del Governo provvisorio. Emergono l’estrema eterogeneità delle motivazioni e dei destini personali dei combattenti e sono portate alla luce alcune interessanti vicende personali e familiari. I dati sono stati raccolti in modalità digitale per la loro futura fruizione on-line che andrà ad aggiornare il database degli “Albi della memoria” curati da ISTORECO. (http://www.albimemoria-istoreco.re.it/).
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( 1862-1945 ) b. Odessa. Pasternak was a prominent Moscow artist, who emigrated to Berlin in 1921, the same year as the Hebrew poet Bialik.
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Contains printed copies of the 1860 constitution and by-laws, copies of proceedings and annual reports, 1859-1877, of the Board of Delegates; report on Jews in Roumania, an 1874 annual report of the Hebrew Benevolent and Orphan Asylum Society, manuscript minute books and minutes of meetings, 1859-1876, resolutions, executive, financial, ritual slaughtering and other special committee reports, newspaper clippings and correspondence with synagogues and organizations in the U.S. who constitute the membership of the Board of Delegates, with the Union of American Hebrew Congregations with whom they later merged, the Union's Board of Delegates of Civil and Religious Rights, and with individuals and organizations in foreign countries including the Alliance Israelite Universelle, the Anglo-Jewish Association, the Board of Deputies of British Jews, the Committee for the Roumanian Jews (Berlin), the Koenigsberg Committee, and the London Roumanian Committee.
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Bernhard Lowe, September 1999 (no ackn.)
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O autor esclarece, no prefácio da obra, ter sido ela redigida "aos trambolhos e às carreiras" e tratar-se de uma experiência num gênero novo - o ensaio. Mas J. Navarro de Andrade, na introdução de seu texto "Viagem ao Araguaia" diz o seguinte de José Vieira Couto de Magalhães : despretensioso, é, contudo, o conto aludido, um trabalho de merecimento, pena é que o autor não produzisse nesse sentido outros escritos, e seguisse outra vereda da vida.
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Parte 1 - Atos do Poder Legislativo
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Charles Henry Gilbert (1859-1928) was a pioneering ichthyologist who made major contributions to the study of fishes of the American West. As chairman of the Department ofZoology at Leland Stanford Junior University in Palo Alto, Calif., during 1891-1925, Gilbert was extremely devoted to his work and showed little patience with those ofa different mindset. While serving as Naturalist-in-Charge of the U.S. Fish Commission Steamer Albatross during her exploratory expedition to the Hawaiian Islands in 1902, Gilbert engaged in an acrimonious feud with the ship's captain, Chauncey Thomas, Jr. (1850-1919), U.S.N., over what Gilbert perceived to be an inadequate effort by the captain. This essay focuses on the conflict between two strong figures, each operatingf rom different world views, and each vying for authority. Despite the difficulties these two men faced, the voyage of the Albatross in 1902 must be considered a success, as reflected by the extensive biological samples collected, the many new species of animals discovered, and the resulting publication of important scientific papers.
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Fishery science pioneers often faced challenges in their field work that are mostly unknown to modern biologists. Some of the travails faced by ichthyologist and, later, fishery biologist Charles Henry Gilbert (1859-1928) during his service as Naturalist-in-Charge of the North Pacific cruise ofthe U.S. Bureau of Fisheries Steamer Albatross in 1906, are described here, as are accomplishments of the cruise. The vessel left San Francisco, Calif., on 3 May 1906, just after the great San Francisco earthquake, for scientific exploration of waters of the Aleutian islands, Bering Sea, Kamchatka, Sakhalin, and Japan, returning to San Francisco in December. Because the expedition occurred just after the war between Japan and Russia of 1904-05 floating derelict mines in Japanese waters were often a menace. Major storms caused havoc in the region, and the captain of the Albatross, Lieutenant Commander LeRoy Mason Garrett (1857-1906), U.S.N., was lost at sea, apparently thrown from the vessel during a sudden storm on the return leg of the cruise. Despite such obstacles, Gilbert and the Albatross successfully completed their assigned chores. They occupied 339 dredging and 48 hydrographic stations, and discovered over 180 new species of fishes and many new species of invertebrates. The expedition's extensive biological collections spawned over 30 descriptive publications, some of which remain today as standards of knowledge.
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Fishes of the genus Barbodes in Yunnan have been reviewed and 2 new species are described on the basis of specimens deposited in Kunming institute of Zoology, Chinese Academy of Sciences. Counts and measurements follow Chu and Chen (1989). Barbodes heterostomus is distinguished by its terminal mouth, with gape being horizontal in the male, and acclivitous in the female, last unbranched dorsal ray smooth with upper 1/3 articulated; dorsal fin origin anterior to pelvic fin origin; no dark lateral band on sides of body; gill rakers 13-19; lateral line scales 24-29; longest caudal ray length about 2 times that of shortest. It is distributed in Longchuanjiang and Dayingjiang (upper Irrawaddy). Barbodes baoshanensis is distinguished by its smooth last unbranched dorsal ray with upper 1/3-1/2 articulated; dorsal fin origin anterior to pelvic fin origin; sides of body with a dark longitudinal band; gill rakers 13-14; lateral line scales 23-28. It occurs in Nujiang (upper Salween) and Longchuanjiang. A key to the species of Barbodes in Yunnan is provided.