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Resumo:
Il contenuto della tesi è incentrato sul processo di adattamento che lo studente Erasmus assume al momento dell'entrata in contatto con una cultura e dei valori diversi dai propri. L’elaborato si basa sul pensiero di Berry, che ha posto l'attenzione sull'inevitabile processo di adattamento dello studente e studiato strategie con le quali quest'ultimo può confrontarsi alla diversità. Nel primo capitolo si è dapprima analizzato il fenomeno della globalizzazione e il modo in cui la società attuale si adopera ogni giorno per prendere parte al processo di trasformazione, per poi porre l'attenzione sull'università di Bologna e sui progetti di scambio che quest'ultima propone. Nel secondo capitolo si è presentata la struttura dell’intervista sottoposta a cinque studentesse Erasmus outgoing del terzo anno del corso di laurea in Mediazione Linguistica Interculturale di Forlì al fine di far emergere i dettagli principali di quanto vissuto all'estero. Nel terzo e ultimo capitolo si sono analizzati i risultati delle interviste, mettendo in relazione la teoria e la pratica. Alla luce del pensiero di Berry, si è verificato come la realtà sia strettamente relazionata con gli elementi trattati dal sociologo e come le funzionalità delle strategie di adattamento possano essere applicabili a diverse esperienze di scambio all'estero.
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Il Ground Penetrating Radar (GPR) è una tecnica di indagine non distruttiva che si basa sulla teoria della propagazione delle onde elettromagnetiche. Questa tecnologia venne inizialmente utilizzata per indagini geologiche, ma più recentemente è stata introdotta anche per lo studio di altri materiali quali calcestruzzo, legno e asfalto. Questa tecnologia investigativa può essere utilizzata per varie problematiche : • Localizzazione di oggetti all’interno del materiale inglobante • Determinazione dello spessore dello strato del materiale oggetto di studio (calcestruzzo, asfalto, terreno, legno) • Proprietà del materiale, inclusa umidità ed eventuale presenza di vuoti Nella fase iniziale di questo lavoro di tesi sono stati studiati i principi fisici di funzionamento, la metodologia di elaborazione dei dati restituiti dallo strumento e di interpretazione dei risultati. Successivamente, è stato posto l’obbiettivo di verificare l’applicabilità del georadar nel rintracciare i ferri di armatura nelle travi da ponte. Quest’ultime sono spesso realizzate tramite l’impiego della precompressione con cavi post-tesi che implica la presenza di guaine con all’interno i relativi trefoli di tensionamento. Per simulare tali condizioni sono state realizzate in laboratorio delle “travi campione” con guaine in differente materiale, con differente posizionamento e con differente tecnologia di posa, in modo tale da permettere di studiare diversi scenari. Di seguito le differenti tipologie di travi : - Trave con guaine metalliche ; - Trave con guaine plastiche ; - Trave con interruzioni in polistirolo lungo le guaine (per simulare la corrosione delle stesse); - Travi con trefoli inseriti all’interno delle guaine (per studiarne l’influenza sul segnale).
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Abstract|IT Nelle lauree triennali le pubblicazioni scientifiche non vengono studiate. Per quanto possa rivelarsi un piccolo intervento, lo scopo di questa tesi è invece quello di rendere più accessibili ai pochi interessati alcune vecchie e polverose pubblicazioni. Inoltre, la presente tesi non dovrebbe essere trattata come un lavoro a se stante, ma come il primo mattone di un progetto che comprende tutte le maggiori pubblicazioni della storia. How to get an equation named after you (Part I) in particolare discute la serie di pubblicazioni del 1926 di Schrödinger "Quantisierung als Eigenwertproblem" e l’articolo del 1928 di Dirac "The Quantum Theory of the Electron", ovvero quei lavori dove le equazioni di Schrödinger e Dirac vennero per prime derivate. La serie di articoli del 1926 sommano ad un totale di oltre 100 pagine. Inizialmente Schrödinger dimostra come ciò su cui è basata la sua teoria possa spiegare correttamente fenomeni conosciuti come l’atomo di idrogeno e l’effetto Stark, per poi derivare la famosa equazione d’onda complessa del secondo ordine. I procedimenti matematici, in questi articoli, sono complicati e molte delle dimostrazioni non vengono mostrate oppure risultano inutilmente lunghe. La pubblicazione di Dirac invece ha principalmente a che fare con la derivazione dell’equazione, la sua generalizzazione e l’invarianza relativistica. Dimostra inoltre che tale equazione è compatibile con passate teorie. La lettura di Dirac è molto più sistematica, dato il largo utilizzo di dimostrazioni matematiche laddove Schrödinger avrebbe usato parole.
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L'elaborato è stato redatto durante il percorso di tirocinio svolto in azienda nel 2021. Esso consiste in un analisi energetica dello stabilimento Bonfiglioli S.p.a. di Forlì e nel piano di intervento realizzato sotto la guida del reparto Maintenance & Facilities. Dopo la raccolta dati dei consumi energetici, sia elettrici che termici, si è seguita la volontà aziendale di percorrere investimenti che rientrassero nel breve-medio periodo. Analizzando quindi i grafici ottenuti, si è valutata la possibilità di intervenire sulla produzione di aria compressa, in particolare sulla rete di distribuzione. Dopo aver riscontrato problemi di dimensionamento ed averne preventivato la sostituzione, si è passata alla ricerca di perdite lungo i vari punti della rete. Tramite un analisi fonometrica è stato possibile effettuarne la catalogazione e valutare l'intervento necessario; si è quindi costruito un file Excel che ha permesso di studiare la distribuzione delle perdite, i componenti più sensibili ed i costi ad esse associate. In conclusione si è analizzato, tramite la continua raccolta dati, l'effettivo andamento dell'investimento e si sono valutate le correlazioni con le variabili che più influenzano il consumo elettrico per la produzione di aria compressa, permettendo di comprendere la differenza fra il rientro teorico calcolato e quello effettivo. Il modello costruito permetterà inoltre di ottimizzare le scelte riguardanti i piani di manutenzione ed interventi futuri, dimostrando la necessità di un regolare controllo delle perdite sulla rete di distribuzione dell'aria compressa.
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Questo elaborato ha come oggetto un esempio di attualizzazione della sottotitolazione di Todo sobre mi madre, uno dei film più acclamati di Pedro Almodóvar. È noto che il cinema del regista spagnolo ha caratteristiche proprie, tra le quali la delineazione di personaggi fuori dagli schemi e tematiche di grande interesse quali, l’amicizia, la sessualità e la transessualità; quest’ultima ha quasi sempre come conseguenza l’emarginazione sociale. Un tratto fondamentale della scrittura e della regia di Almodóvar è dato dal ruolo del linguaggio e dello humour, elementi che rendono complessa la trasposizione dei dialoghi nei sottotitoli. Queste caratteristiche si ritrovano anche nel film oggetto dell’analisi, Todo sobre mi madre. Più specificatamente, questa tesi ha come scopo quello di comparare due versioni di sottotitoli: la prima del DVD del 1999 e la seconda realizzata e pensata per la piattaforma streaming Amazon Prime Video. Per fare questo, nel primo capitolo si propone una delineazione della trama, delle tematiche e dei personaggi del film e nel secondo si presentano le principali tecniche applicate nella sottotitolazione professionale, nonché le nuove linee guida della piattaforma Prime. Infine, si comparano alcune scene topiche del film in tabella sinottica composta dallo script originale e dalle due versioni italiane. Mettere le due traduzioni a confronto permette di evidenziare i punti in comune e le differenze, riflettere sulle ragioni che hanno portato i due team di traduttori a fare determinate scelte, tenendo in considerazione i diversi parametri spaziali e temporali e il contesto socioculturale nel quale esse sono state realizzate.
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In questa relazione di tesi verrà affrontato il problema della locomozione naturale in ambienti virtuali che possiedono una grandezza maggiore dello spazio reale nel quale l'utente si muove. Negli anni sono stati sviluppati numerosi metodi di navigazione, ma tra tutti la locomozione naturale è il sistema che porta un livello di immersione maggiore nello spazio virtuale, più di qualsiasi altra tecnica. In questo lavoro di tesi verrà proposto un algoritmo in grado di favorire la locomozione naturale all'interno di lunghi spazi chiusi, andando a modificare la geometria dello spazio virtuale (che andrà ad assumere una forma circolare) e mantendendo comunque un certo grado di realismo dal punto di vista dell'utente. L'obiettivo è quello di tradurre uno spazio virtuale chiuso e lungo (caso comune: un corridoio) in una forma circolare inscritta in una stanza di 2x2m, con un approccio simile a quello degli impossible spaces, con l'obiettivo di studiare in futuro entro quale percentuale di sovrapposizione l'utente si accorge di trovarsi in una geometria impossibile. Nel primo capitolo verranno introdotti i concetti chiave di VR e AR, nonché un'introduzione all'Engine Unity e al software Blender. Nel secondo capitolo si tratterà di computer graphics, quindi si introdurranno i concetti base della grafica 3D con un focus sulla matematica alla base di ogni processo grafico. Nel terzo capitolo verrà affrontano il concetto di embodiment, quindi la percezione del proprio corpo, l'importanza dell'immersitvità dei sistemi virtuali e verrà descritto un paper precedentemente realizzato riguardante tale concetto. Nel capitolo quattro si parlerà del movimento all'interno dei sistemi di realtà virtuale, della locomozione naturale e delle tecniche per rendere tale metodo più accessibile. Nel capitolo cinque infine verrà descritto l'algoritmo realizzato e verranno mostrati i risultati.
(In)Visibili. Difficoltà, scelte e implicazioni nella mediazione nazionale dei personaggi non-binary
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Con il progressivo aumentare del numero di personaggi non-binary nelle serie televisive in lingua inglese, dal punto di vista della mediazione nazionale italiana si va a delineare un interessante campo di studio, determinato dallo scontro fra la predilezione, da parte di questi personaggi, di pronomi ed espressioni neutre e la struttura grammaticale italiana, basata, invece, sull’esclusiva contrapposizione fra maschile e femminile. Il presente elaborato, allora, si pone l’obiettivo di individuare, attraverso una selezione di casi di studio, le difficoltà che sorgono automaticamente nel momento della realizzazione dell’edizione italiana di queste serie, le strategie adottate ai fini di rendere neutro il linguaggio italiano e le loro implicazioni nei confronti dei personaggi non-binary. Il metodo di studio consiste nel confronto fra la versione originale e l’edizione italiana (comprensiva di doppiaggio e sottotitoli) delle battute relative ai personaggi non binari di riferimento, con conseguente analisi delle differenze e somiglianze rilevate. I tre casi presi in considerazione nel corso della trattazione (Sex Education, One Day at a Time e Grey’s Anatomy) permettono, in definitiva, di individuare come rischio primario l’invisibilità del non binarismo di genere agli occhi e alle orecchie degli spettatori italiani e, così, lo snaturamento dell’intento e del valore dell’edizione originale.
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La prima parte della tesi analizza il cambiamento della dieta degli italiani nel corso dei decenni, a partire dagli anni del dopoguerra fino al periodo contemporaneo. Il passaggio da un periodo di estrema povertà al boom economico ha permesso ai cittadini di dare sempre più importanza alla qualità del cibo. Con la nascita e lo sviluppo della televisione il popolo ha avuto la possibilità di conoscere le ricette tradizionali di ogni parte dell'Italia, arrivando a costruire una forte identità nazionale legata al mondo della cucina. Le trasmissioni televisive si sono trasformate sia grazie al cambiamento della società e della mentalità degli italiani, sia grazie ai numerosi nuovi canali tematici che sono nati grazie alle reti privati; ad oggi esistono dunque programmi di intrattenimento, pedagogici e show di ogni tipo che mostrano la cucina in tutte le sue sfaccettature. Il cibo e l'alimentazione in televisione sono stati rappresentati anche attraverso gli spot: è stato analizzato come i marchi abbiano inizialmente cercato di rendere attraente un prodotto - anche attraverso l'uso di donne sensuali come volto delle campagne pubblicitarie - fino ad arrivare al voler fidelizzare gli acquirenti veicolando specifici messaggi e valori. Dall'analisi del format Dinner Club è stato dimostrato come nel periodo contemporaneo i programmi abbiano forme e strutture ibride, che possono mescolare il lato pedagogico, riscoprendo il territorio italiano e le sue tradizioni culinarie, la sfida e la competizione tra i concorrenti e la parte legata all'intrattenimento. Nell'ultimo capitolo è stato messo in evidenza come i cuochi, presentatori di queste trasmissioni, stiano diventando sempre più famosi. Sono presenti sia aspetti positivi che negativi riguardo la loro progressiva importanza all'interno della società italiana.
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L'utilizzo del marketing non convenzionale, o unconventional marketing in inglese, è stato utilizzato in tante campagne pubblicitarie, che vanno dall'azienda sportiva della Nike, alle agenzie legate agli aiuti umanitari come l'UNICEF. Ma questo nuovo modo di sponsorizzare i prodotti è arrivato anche nel mondo dell'audiovisivo. Prima nel cinema, con The Blair Witch Project, e successivamente nella televisione. Ma ora, con il mondo che si sta sempre più digitalizzando, e con l'arrivo delle piattaforme streaming, questa tecnica basata sull'avvicinamento dello spettatore al prodotto multimediale nella maniera più creativa possibile è diventata la chiave per vincere l'attenzione del pubblico. Questa tesi raccoglie i maggiori esempi di campagne pubblicitarie di prodotti seriali originali appartenenti a tre delle maggiori piattaforme streaming (Netflix, Disney+ e Amazon Prime Video) che hanno utilizzato l'Unconventional Marketing nelle sue varie forme e sfaccettature, per arrivare a risvegliare la curiosità del maggior numero di persone possibili e consolidare la fedeltà degli spettatori già nel mezzo di questo percorso seriale.
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L'obbiettivo della seguente tesi è quello di analizzare quali sono ad oggi i migliori framework per lo sviluppo di software in Mixed Reality e studiare i design pattern più utili ad uno sviluppatore in questo ambito. Nel primo capitolo vengono introdotti i concetti di realtà estesa, virtuale, aumentata e mista con le relative differenze. Inoltre vengono descritti i diversi dispositivi che consentono la realtà mista, in particolare i due visori più utilizzati: Microsoft Hololens 2 e Magic Leap 1. Nello stesso capitolo vengono presentati anche gli aspetti chiave nello sviluppo in realtà mista, cioè tutti gli elementi che consentono un'esperienza in Mixed Reality. Nel secondo capitolo vengono descritti i framework e i kit utili per lo sviluppo di applicazioni in realtà mista multi-piattaforma. In particolare vengono introdotti i due ambienti di sviluppo più utilizzati: Unity e Unreal Engine, già esistenti e non specifici per lo sviluppo in MR ma che diventano funzionali se integrati con kit specifici come Mixed Reality ToolKit. Nel terzo capitolo vengono trattati i design pattern, comuni o nativi per applicazioni in realtà estesa, utili per un buono sviluppo di applicazioni MR. Inoltre, vengono presi in esame alcuni dei principali pattern più utilizzati nella programmazione ad oggetti e si verifica se e come sono implementabili correttamente su Unity in uno scenario di realtà mista. Questa analisi risulta utile per capire se l'utilizzo dei framework di sviluppo, metodo comunemente più utilizzato, comporta dei limiti nella libertà di sviluppo del programmatore.
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Con il seguente elaborato ci si è posti come oggetto di ricerca il valutare e mostrare come l’implementazione delle nuove tecnologie di realtà virtuale e aumentata possano portare un miglioramento al metodo di studio e lavoro dello Stylistic Design Engineering nello sviluppo di un concept design di un nuovo veicolo. Si illustreranno i cambiamenti apportati dall’utilizzo di un software di modellazione in realtà virtuale lungo tutto il processo di sviluppo, mettendo in evidenza la grande potenzialità di poter essere un forte strumento di condivisione e integrazione in ogni fase del progetto di tutte le figure professionali coinvolte nello sviluppo del prodotto.
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L’attività di Tesi svolta presso l’azienda Magni Telescopic Handlers è stata finalizzata all’implementazione e l’ottimizzazione dei principi fondamentali della teoria della Lean Manufacturing. Lo scopo del percorso si è concentrato in prima battuta sulla valutazione e analisi delle previsioni dei consumi delle macchine, per poi proseguire con la realizzazione di un database aggiornato costituito esclusivamente dal materiale gestito a Kanban. In questa maniera è stato possibile predisporre la formulazione della mappatura dei componenti a Kanban lungo le tre linee di montaggio dell’azienda, per riuscire a verificare il corretto collocamento dei codici. Sono quindi successivamente sviluppate due metodologie di implementazione per il dimensionamento del Kanban al fine di ottimizzare i processi interni, in accordo con la filosofia Lean Thinking. Al termine dell'elaborato sono illustrati i risultati e i vantaggi che si sono ottenuti per consentire un miglior livello di ottimizzazione delle attività di montaggio lungo la linea e uno standard di efficienza produttiva più elevato.
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La presente tesi intende dare un panorama e ricostruire il contesto nel quale si istaurò il Festival cinematografico Visione Italiane, realizzato nella città di Bologna dal 1994. La tesi fornisce una retrospettiva per capire le forme in cui il Festival è concepito e una decostruzione storica della sua struttura attraverso la revisione delle singole edizioni durante tutto il suo periodo di attività fino al presente. La finalità del lavoro consiste in dare un riconoscimento e una valorizzazione alle manifestazioni cinematografiche dedicate al cortometraggio, in particolare a Visioni Italiane, il quale ha un lungo percorso e costituisce di per sé un archivio di opere di esordio di autori che sono di vitale importanza per i suoi apporti alla cinematografia nazionale. Inoltre, l’elaborato cerca di fare una riflessione delle condizioni generali esistenti nell’ambito degli eventi cinematografici, schematizzando le nuove opportunità legate alle tecnologie e alle trasformazioni del pubblico e dei modi di fruizioni attuali, così come esponendo alcuni elementi che sono in crisi. Attraverso l’analisi del contesto in cui si è cimentato il Festival e la sua situazione odierna si sono evidenziati i punti di forza dell’evento, individuandolo come manifestazione chiave del cortometraggio in città, e allo stesso tempo sono emerse nel trascorso dello svolgimento della tesi degli elementi che attualmente nuocciono l’industria del cinema in Italia, e ancora più fortemente un settore come quello del corto e mediometraggio. Infine, si sono anche verificati alcuni meccanismi messi in moto dagli operatori culturali del settore e degli autori in pro del recupero della crisi, peggiorata dalla pandemia COVID-19.
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Background: Although clinical diabetes mellitus is obviously a high risk factor for myocardial infarction (MI), in experimental studies disagreement exists about the sensitivity to ischemic injury of an infarcted myocardium. Recently, our group demonstrated that diabetic animals presented better cardiac function recovery and cellular resistance to ischemic injury than nondiabetics. In the present study, we evaluated the chronic effects of MI on left ventricular (LV) and autonomic functions in streptozotocin (STZ) diabetic rats. Methods: Male Wistar rats were divided into 4 groups: control (C, n = 15), diabetes (D, n = 16), MI (I, n = 21), and diabetes + MI (DI, n = 30). MI was induced 15 days after diabetes (STZ) induction. Ninety days after MI, LV and autonomic functions were evaluated (8 animals each group). Left ventricular homogenates were analyzed by Western blotting to evaluate the expression of calcium handling proteins. Results: MI area was similar in infarcted groups (similar to 43%). Ejection fraction and + dP/dt were reduced in I compared with DI. End-diastolic pressure was additionally increased in I compared with DI. Compared with DI, I had increased Na(+)-Ca(2+) exchange and phospholamban expression (164%) and decreased phosphorylated phospholamban at serine(16) (65%) and threonine(17) (70%) expression. Nevertheless, diabetic groups had greater autonomic dysfunction, observed by baroreflex sensitivity and pulse interval variability reductions. Consequently, the mortality rate was increased in DI compared with I, D, and C groups. Conclusions: LV dysfunction in diabetic animals was attenuated after 90 days of myocardial infarction and was associated with a better profile of calcium handling proteins. However, this positive adaptation was not able to reduce the mortality rate of DI animals, suggesting that autonomic dysfunction is associated with increased mortality in this group. Therefore, it is possible that the better cardiac function has been transitory, and the autonomic dysfunction, more prominent in diabetic group, may lead, in the future, to the cardiovascular damage.