697 resultados para analisi, ottimizzazione, imballi, automotive, container, supply chain
Resumo:
The Green Supply Chain Management (GSCM) is gaining prominence in the academy and business, as an approach that aims to promote economic and environmental gains. The GSCM is operated through the Environmental Management System Tools and treated as an Environmental Management System (EMS), involving Reverse Logistics, Green Purchasing, Green Sourcing, Green Design, Green Packaging, Green Operation, Green Manufacturing, Green Innovation and Customer Awareness. The objective of this study is to map the GSCM tools and identify their practice in a consumer goods industry in the Vale do Paraiba. The approach and data collection were made in the company's database chosen as the object of study, as well as through on site visits and interviews. The results showed that the tools Green Operation, Green Manufacturing, Green Innovation and Green Sourcing are applied in the company and just Costumer Awareness tool showed no practice at all. To other tools was identified ideology or interest of the company in applying them
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Supply Chain Management (SCM) has become a critical factor to sustain organization’s competitive advantages. In this regard, many firms and researchers have attempted to find out factors that affect either positively or negatively on SCM. Recently, Green Supply Chain Management (GSCM) has been receiving the spotlight in many studies. Social and political concerns about the environment in Korea emerged in the early 1990s when Korean government established new environmental regulations in order to implement environmental management throughout the entire supply chain. The Korean government established national GSCM strategies. However, there has been minimal research on measuring GSCM performance among Korean enterprises. It is critical to conduct the research on the relationship between GSCM practices and supply chain performance among Korean firms. In this research, the relationship among Korean enterprises will be empirically tested. The supply chain performance measurement system includes three dimensions: resource, output, and flexibility.
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The Green Supply Chain Management (GSCM) is gaining prominence in the academy and business, as an approach that aims to promote economic and environmental gains. The GSCM is operated through the Environmental Management System Tools and treated as an Environmental Management System (EMS), involving Reverse Logistics, Green Purchasing, Green Sourcing, Green Design, Green Packaging, Green Operation, Green Manufacturing, Green Innovation and Customer Awareness. The objective of this study is to map the GSCM tools and identify their practice in a consumer goods industry in the Vale do Paraiba. The approach and data collection were made in the company's database chosen as the object of study, as well as through on site visits and interviews. The results showed that the tools Green Operation, Green Manufacturing, Green Innovation and Green Sourcing are applied in the company and just Costumer Awareness tool showed no practice at all. To other tools was identified ideology or interest of the company in applying them
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L’obiettivo di questa tesi è principalmente quello di mostrare le possibili applicazioni della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) all’interno della supply chain farmaceutica, cercando di comprendere il campo di applicazione di questa tecnologia in un’industria così altamente regolata e complessa come quella farmaceutica. La tesi è organizzata in tre sezioni; nel primo capitolo si trattano i principi alla base della tecnologia RFID e l’attuale stato dell’arte nella standardizzazione della banda di frequenza utilizzata e nell’hardware. In questa sezione sono poi mostrate le principali applicazioni e nella parte finale i problemi affrontati da un’azienda nell’applicare l’RFID al proprio business. Il secondo capitolo descrive le parti coinvolte nell’industria farmaceutica, dal produttore al consumatore finale, poi esamina le caratteristiche essenziali della supply chain farmaceutica e gli aspetti chiave e le criticità da affrontare in questo campo per essere efficiente e per consegnare il prodotto al cliente in maniera sicura e consistente. Infine nell’ultima sezione i due argomenti centrali sono fusi assieme, cercando di esaminare come la tecnologia RFID sia in grado di risolvere i problemi affrontati da tale industria. Il lavoro non vuole mostrare la tecnologia RFID come una panacea di tutte le problematiche presentate in questa industria, ma vuole cercare di colmare il gap presente in letteratura riguardo le possibili applicazioni di questa tecnologia nell’industria specificata.
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Agri-food supply chains extend beyond national boundaries, partially facilitated by a policy environment that encourages more liberal international trade. Rising concentration within the downstream sector has driven a shift towards “buyer-driven” global value chains (GVCs) extending internationally with global sourcing and the emergence of multinational key economic players that compete with increase emphasis on product quality attributes. Agri-food systems are thus increasingly governed by a range of inter-related public and private standards, both of which are becoming a priori mandatory, especially in supply chains for high-value and quality-differentiated agri-food products and tend to strongly affect upstream agricultural practices, firms’ internal organization and strategic behaviour and to shape the food chain organization. Notably, increasing attention has been given to the impact of SPS measures on agri-food trade and notably on developing countries’ export performance. Food and agricultural trade is the vital link in the mutual dependency of the global trade system and developing countries. Hence, developing countries derive a substantial portion of their income from food and agricultural trade. In Morocco, fruit and vegetable (especially fresh) are the primary agricultural export. Because of the labor intensity, this sector (especially citrus and tomato) is particularly important in terms of income and employment generation, especially for the female laborers hired in the farms and packing houses. Hence, the emergence of agricultural and agrifood product safety issues and the subsequent tightening of market requirements have challenged mutual gains due to the lack of technical and financial capacities of most developing countries.
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Il settore suinicolo ricopre un ruolo rilevante nel contesto nazionale, con ricadute economiche e sociali di primaria importanza in varie regioni. Tuttavia da alcuni anni il settore si trova in crisi a causa dell’instabilità dei mercati internazionali, dello scarso coordinamento tra gli attori della filiera, della progressiva riduzione della redditività dei prodotti trasformati a Denominazione di Origine, della mancata valorizzazione dei tagli di carne fresca, nonché della difficoltà di aggredire i mercati esteri. Altre criticità riguardano la distribuzione del valore lungo la filiera e la scarsa efficacia delle politiche di coordinamento finora adottate. L'obiettivo della ricerca è quello di identificare gli elementi che possono garantire maggiore equilibrio di potere negoziale tra allevatori suinicoli e macellatori rispetto alla situazione attuale: verificati gli elementi critici che caratterizzano la relazione commerciale tra allevatori e macellatori, si avanzano alcune proposte operative utili al superamento delle fratture tra la componente agricola e quella dei macelli in Emilia Romagna. La struttura della tesi è la seguente: (capitolo 1) si descrive il quadro economico del settore suinicolo a livello internazionale e nazionale. Successivamente (capitolo 2) si passano in rassegna le teorie economiche utili a comprendere le ragioni alla base del malfunzionamento dei rapporti tra gli attori della filiera agroalimentare, mentre nel terzo capitolo è richiamato il quadro normativo comunitario, nazionale e regionale all’interno del quale tali relazioni si configurano. Nel quarto capitolo si elabora un modello interpretativo al fine di spiegare le fratture che oggi contraddistinguono le relazioni in essere tra gli attori della filiera: il “modello delle fratture”. Alla luce di questa concettualizzazione è stata svolta un’indagine diretta svolta presso gli operatori aderenti all’Organizzazione Interprofessionale del Gran Suino Italiano, i cui risultati hanno consentito di valutare l’efficacia del modello interpretativo e di fornire indicazioni migliorative della strategia di governance delle relazioni tra allevatori e macellatori.
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“La resilienza è intesa come la capacità di un'impresa di ripristinare le normali attività a seguito di un evento imprevisto in grado di generare un'interruzione delle stesse, la cui durata e ampiezza dipende dalla gravità dell'evento. E' dunque la capacità di reagire con rapidità a fronte di instabilità della rete.” Negli ultimi decenni, cambiamenti economici e sociali, hanno contribuito alla formazione di reti produttive più estese, articolate e complesse. Tuttavia,a causa della maggiore complessità, le reti sono oggi più vulnerabili e maggiormente esposte a rischi (interni ed esterni) e situazioni impreviste. Le moderne supply chain hanno cercato di sperimentare e sviluppare nuove soluzioni organizzativeper ottenere una maggiore flessibilità, agilità e resilienza