1000 resultados para Filosofia moderna Séc. XVIII
Resumo:
Programa de doctorado [de] Lengua Espaola y Lingstica General.
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Lermeneutica filosofica di Hans-Georg Gadamer indubbiamente uno dei capisaldi del pensiero novecentesco rappresenta una filosofia molto composita, sfaccettata e articolata, per cos dire formata da una molteplicit di dimensioni diverse che si intrecciano luna con laltra. Ci risulta evidente gi da un semplice sguardo alla composizione interna della sua opera principale, Wahrheit und Methode (1960), nella quale si presenta una teoria del comprendere che prende in esame tre differenti dimensioni dellesperienza umana arte, storia e linguaggio ovviamente concepite come fondamentalmente correlate tra loro. Ma questo quadro dinsieme si complica notevolmente non appena si prendano in esame perlomeno alcuni dei numerosi contributi che Gadamer ha scritto e pubblicato prima e dopo il suo opus magnum: contributi che testimoniano limportante presenza nel suo pensiero di altre tematiche. Di tale complessit, per, non sempre gli interpreti di Gadamer hanno tenuto pienamente conto, visto che una gran parte dei contributi esegetici sul suo pensiero risultano essenzialmente incentrati sul capolavoro del 1960 (ed in particolare sui problemi della legittimazione delle Geisteswissenschaften), dedicando invece minore attenzione agli altri percorsi che egli ha seguito e, in particolare, alla dimensione propriamente etica e politica della sua filosofia ermeneutica. Inoltre, mi sembra che non sempre si sia prestata la giusta attenzione alla fondamentale unitariet da non confondere con una presunta sistematicit, da Gadamer esplicitamente respinta che a dispetto dellindubbia molteplicit ed eterogeneit del pensiero gadameriano comunque vige al suo interno. La mia tesi, dunque, che estetica e scienze umane, filosofia del linguaggio e filosofia morale, dialogo con i Greci e confronto critico col pensiero moderno, considerazioni su problematiche antropologiche e riflessioni sulla nostra attualit sociopolitica e tecnoscientifica, rappresentino le diverse dimensioni di un solo pensiero, le quali in qualche modo vengono a convergere verso un unico centro. Un centro unificante che, a mio avviso, va individuato in quello che potremmo chiamare il disagio della modernit. In altre parole, mi sembra cio che tutta la riflessione filosofica di Gadamer, in fondo, scaturisca dalla presa datto di una situazione di crisi o disagio nella quale si troverebbero oggi il nostro mondo e la nostra civilt. Una crisi che, data la sua profondit e complessit, si per cos dire ramificata in molteplici direzioni, andando ad investire svariati ambiti dellesistenza umana. Ambiti che pertanto vengono analizzati e indagati da Gadamer con occhio critico, cercando di far emergere i principali nodi problematici e, alla luce di ci, di avanzare proposte alternative, rimedi, correttivi e possibili soluzioni. A partire da una tale comprensione di fondo, la mia ricerca si articola allora in tre grandi sezioni dedicate rispettivamente alla pars destruens dellermeneutica gadameriana (prima e seconda sezione) ed alla sua pars costruens (terza sezione). Nella prima sezione intitolata Una fenomenologia della modernit: i molteplici sintomi della crisi dopo aver evidenziato come buona parte della filosofia del Novecento sia stata dominata dallidea di una crisi in cui verserebbe attualmente la civilt occidentale, e come anche lermeneutica di Gadamer possa essere fatta rientrare in questo discorso filosofico di fondo, cerco di illustrare uno per volta quelli che, agli occhi del filosofo di Verit e metodo, rappresentano i principali sintomi della crisi attuale. Tali sintomi includono: le patologie socioeconomiche del nostro mondo amministrato e burocratizzato; lindiscriminata espansione planetaria dello stile di vita occidentale a danno di altre culture; la crisi dei valori e delle certezze, con la concomitante diffusione di relativismo, scetticismo e nichilismo; la crescente incapacit a relazionarsi in maniera adeguata e significativa allarte, alla poesia e alla cultura, sempre pi degradate a mero entertainment; infine, le problematiche legate alla diffusione di armi di distruzione di massa, alla concreta possibilit di una catastrofe ecologica ed alle inquietanti prospettive dischiuse da alcune recenti scoperte scientifiche (soprattutto nellambito della genetica). Una volta delineato il profilo generale che Gadamer fornisce della nostra epoca, nella seconda sezione intitolata Una diagnosi del disagio della modernit: il dilagare della razionalit strumentale tecnico-scientifica cerco di mostrare come alla base di tutti questi fenomeni egli scorga fondamentalmente ununica radice, coincidente peraltro a suo giudizio con lorigine stessa della modernit. Ossia, la nascita della scienza moderna ed il suo intrinseco legame con la tecnica e con una specifica forma di razionalit che Gadamer facendo evidentemente riferimento a categorie interpretative elaborate da Max Weber, Martin Heidegger e dalla Scuola di Francoforte definisce anche razionalit strumentale o pensiero calcolante. A partire da una tale visione di fondo, cerco quindi di fornire unanalisi della concezione gadameriana della tecnoscienza, evidenziando al contempo alcuni aspetti, e cio: primo, come lermeneutica filosofica di Gadamer non vada interpretata come una filosofia unilateralmente antiscientifica, bens piuttosto come una filosofia antiscientista (il che naturalmente qualcosa di ben diverso); secondo, come la sua ricostruzione della crisi della modernit non sfoci mai in una critica totalizzante della ragione, n in una filosofia della storia pessimistico-negativa incentrata sullidea di un corso ineluttabile degli eventi guidato da una razionalit irrazionale e contaminata dalla brama di potere e di dominio; terzo, infine, come la filosofia di Gadamer a dispetto delle inveterate interpretazioni che sono solite scorgervi un pensiero tradizionalista, autoritario e radicalmente anti-illuminista non intenda affatto respingere lilluminismo scientifico moderno tout court, n rinnegarne le pi importanti conquiste, ma pi semplicemente correggerne alcune tendenze e recuperare una nozione pi ampia e comprensiva di ragione, in grado di render conto anche di quegli aspetti dellesperienza umana che, agli occhi di una razionalit limitata come quella scientista, non possono che apparire come meri residui di irrazionalit. Dopo aver cos esaminato nelle prime due sezioni quella che possiamo definire la pars destruens della filosofia di Gadamer, nella terza ed ultima sezione intitolata Una terapia per la crisi della modernit: la riscoperta dellesperienza e del sapere pratico passo quindi ad esaminare la sua pars costruens, consistente a mio giudizio in un recupero critico di quello che egli chiama un altro tipo di sapere. Ossia, in un tentativo di riabilitazione di tutte quelle forme pre- ed extra-scientifiche di sapere e di esperienza che Gadamer considera costitutive della dimensione ermeneutica dellesistenza umana. La mia analisi della concezione gadameriana del Verstehen e dellErfahrung in quanto forme di un sapere pratico (praktisches Wissen) differente in linea di principio da quello teorico e tecnico conduce quindi ad uninterpretazione complessiva dellermeneutica filosofica come vera e propria filosofia pratica. Cio, come uno sforzo di chiarificazione filosofica di quel sapere prescientifico, intersoggettivo e di senso comune effettivamente vigente nella sfera della nostra Lebenswelt e della nostra esistenza pratica. Ci, infine, conduce anche inevitabilmente ad unaccentuazione dei risvolti etico-politici dellermeneutica di Gadamer. In particolare, cerco di esaminare la concezione gadameriana delletica tenendo conto dei suoi rapporti con le dottrine morali di Platone, Aristotele, Kant e Hegel e di delineare alla fine un profilo della sua ermeneutica filosofica come filosofia del dialogo, della solidariet e della libert.
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Nella tesi si osserva come nella cultura russa cambiava limmagine di Roma. Se ancora alla fine del settecento lantichit romana poteva risultare solamente uno strumento retorico-filologico da utilizzare per fare il proprio discorso pi convincente, la generazione dei decabristi la stessa antica romanit la accostava alla cultura e storia russe tramite gli elevati ideali civici. La romanit ora risultava uno strumento di analisi della esperienza storica e politica della Russia anche nel contesto europeo. Da qui nasceva una serie di modelli russi legati allantica Roma: il Catone di Radiscev, il Bruto dei decabristi, ecc. Vi attingeva generosamente anche una corrente di lirica russo-antica con i suoi ricchi riferimenti agli autori classici, Ovidio, Tacito, Orazio. Nasceva cos una specie di Roma antica russa che viveva secondo le sue regole etiche ed estetiche. Con il fallimento dellesperienza decabrista cambia anche lapproccio alle antichit: ci si distacca dalla visione storico-morale dellantico, Roma non pi una categoria da emulare, ma una storia a s stante e chiusa in s stessa come ogni periodo storico. Essa smette di essere un criterio universale di giudizio etico e morale. Allo stesso tempo, una parte integrante della cultura russa allepoca era il viaggio a Roma. I russi cresciuti con interesse e amore verso la Roma antica, impazienti ed emozionati, desideravano ora di vedere quella patria dei classici. Era come se fosse un appuntamento fra gli amici di vecchia data. Si affrettava a verificare di persona le muse di storia e di poesia. E con tutto questo si imparavano ad amare tutti i defetti della Roma reale, spesso inospitale, la Roma del dolore e della fatica. La voce importante nel racconto romano dei russi era anche la Roma del cristianesimo, dove ritrovare e ricoprire la propria anima cristiana.
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Introduccin: Frecuentemente omos hablar de la poca contempornea y del siglo veinte como del comienzo de una nueva era. Se la determina con el termino de era atmica. Y en realidad nos damos cuenta que algo ha terminado, que hemos dejado las costas, que una tormenta nos ha arrancado de lo seguro y nos ha arrastrado mar adentro, donde ahora navegamos en "un mar de dudas" en busca de un puerto que desconocemos y que ninguno est en situacin de determinar, porque como todo fin es trascendental al movimiento mismo. Por eso se a hecho ya un trmino no trillado hablar de poca de crisis. Romano Guardini acu un concepto para caracterizar a nuestra poca: "fin de los tiempos modernos". Estamos al fin de una era, y eso es claro; pero, lo nuevo, el nuevo mundo que nace es solo plpito y presentimiento. Esto aflora con mayor claridad en el pensamiento metafsico, que es el lugar donde se manifiesta, toma conciencia el movimiento histrico y se expresa en forma conceptual. As como el hombre de nuestros das en una actitud adolescente (en sentido positivo y negativo), quiere pintar no como los modernos, quiere componer no como sus maestros; del mismo modo, quiere pensar, pero no como pensaron sus antecesores. El pensamiento moderno le resulta demasiado estrecho y se a dispuesto a salir de l ensayando los primeros gestos. Una parte muy grande de los escritos de Heidegger consisten en decir que la metafsica ha terminado y que hay que buscar el ser y el sentido de los entes por otro camino. De ah que el mismo Heidegger dice que su filosofa que es un "estar en camino" (unterwegs), y O. Pggeler titula su libro sobre la filosofa de Heidegger "El camino del pensamiento de Martn Heidegger". La primera parte del presente trabajo procura establecer una comparacin entre una corriente contempornea (que por lo tanto est al fin del "tiempo moderno") como es la fenomenologa, para establecer un parangn con la filosofa de Toms de Aquino, procurando descubrir las races recnditas de la "Philosophia perennis". No es un trabajo de estudio histrico del pensamiento, ni un trabajo de crtica histrica, sino que pretende ser un trabajo de filosofa. De ah que ser fcil ver que el autor ha ledo a Santo Toms con el deseo de descubrir en l una respuesta a los problemas eternos de la filosofa del ser, tal como se plantean en nuestro tiempo.
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En los ltimos aos se ha producido un significativo avance en el rea de la gestin de las emergencias nucleares y radiolgicas y la rehabilitacin. Proyectos de alcance europeo como EURANOS han contribuido a mejorar los procesos de gobernanza participativa iniciados durante los anteriores Programas Marco Europeos y el desarrollo de tcnicas y metodologas en todos los niveles operativos en materia nuclear y radiolgica. El sistema de ayuda a la decisin (SAD) RODOS es uno de los productos desarrollados durante este periodo y que ha ido siendo mejorado hasta convertirse en un sistema de uso operacional ampliamente difundido y asumido en todo el mbito europeo y que empieza a extenderse tambin a otras zonas del mundo. En Espaa, ha sido implementado y adaptado a las caractersticas nacionales en el contexto del Proyecto ISIDRO, patrocinado por el CSN, con la participacin del CIEMAT y la UPM. El objetivo de este trabajo es dar a conocer la ltima versin de este sistema, denominado JRODOS, centrndose en su adaptacin al entorno nacional y su aplicacin como herramienta operacional en la gestin y preparacin de las emergencias y la rehabilitacin de zonas contaminadas.
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Desde la revolucin ilustrada e industrial de finales del s. XVIII se ha venido desarrollando, con fuerza inigualada a lo largo de la historia, algo que es consustancial al hombre y que le ha permitido constituirse como tal frente al resto de animales: la tcnica. Como sentencia Ortega, no hay hombre sin tcnica. Pero, al mismo tiempo, va quedando cada vez ms claro -como tambin nos seala Ortega- que el sentido y la causa de la tcnica estn fuera de ella, y que la tcnica no es en rigor lo primero, sino que su finalidad le ha de ser prefijada por un deseo original pre-tcnico. Si esto no fuera as el hombre perdera su propio sentido, pues el hombre es puro afn, un ente cuyo ser consiste no en lo que ya es, sino en la que an no es. Sin embargo, el progresivo desencantamiento del mundo como consecuencia del desarrollo de la sociedad industrial vino a sustituir los viejos mitos por una interpretacin racional y abstracta que renunciaba a cualquier bsqueda de sentido que trascendiese los hechos brutos. De este modo, la perdida de sentido del hombre frente a la tcnica desarrollada por l mismo le dejaba desnortado y convertido en un sujeto pasivo en manos de un malentendido progreso. Frente a esta prdida de sentido detectada ya a principios del siglo XX y denunciada con ms fuerza a partir de la Segunda Guerra Mundial, el postmodernismo del ltimo tramo del pasado siglo pudo no slo oficializar su desaparicin, sino consignar su deslegitimacin. Ante a esto, sostenemos la necesaria existencia de sentido en cualquier arquitectura que se desarrolle plenamente y, especialmente, en la arquitectura de la modernidad -y an de la modernidad tarda o postmodernidad- muchas de las veces no explicitado como tal frente al sobredimensionamiento tcnico que ha venido marcando la pauta desde la revolucin industrial. Al mismo tiempo, ya no se puede hablar de un nico sentido, universalizable, sino de una pluralidad de sentidos que definirn distintas arquitecturas. Partiendo de la petitio principii de que el tema capital de la arquitectura en la modernidad ha sido la vivienda, el objeto arquitectnico que rene las mejores caractersticas para desarrollar esta bsqueda de sentido lo hemos encontrado en la cabaa moderna, donde se cumple el aforismo corbusierano que seala que quand lconomie est au maximum, lintensit est au maximum. Al mismo tiempo al representar la plenitud a travs de su misma negacin, la cabaa moderna se puede entender como una sublimacin de la arquitectura a travs de pequeos objetos donde han quedado destiladas las distintas esencias de la modernidad. Mediante el anlisis de seis pequeas construcciones situadas en archipilagos arquitectnicos radicalmente distantes el campamento de Ocatillo (F. Ll. Wright, 1929); la Caja (R. Erskine, 1942); el Cabanon (Le Corbusier, 1952); la casa cpula en Carbondale (R. B. Fuller, 1960); el refugio en Oropesa (F. J. Senz de Oza, c.1967-1977) y el pabelln de invitados en Kempsey (G. Murcutt, 1992)- la aparente apora que supone la cabaa moderna, frente a la ms lgica, en principio, cabaa primitiva, cobra sentido. Efectiva mente, el referente mtico de la cabaa primitiva, tal y como fue enunciado por Laugier, se corresponda con el estadio ms primitivo de la modernidad, con sus orgenes, precisamente porque la crtica que se haca en ella de la arquitectura se basaba en criterios exclusivamente tcnicos que remitan a los orgenes constructivos de la arquitectura como frmula para salir del entramado retrico en el que sta se encontraba perdida. La cabaa moderna trasciende, sin embargo, aquella primitiva fase de la modernidad, de la que la cabaa de Laugier es paradigma, en la medida en que la crtica que se realiza ahora es doble, pues a la crtica de carcter tcnico que encontramos en cada una de las cabaas se le aade una crtica de sentido que no se encuentra supeditada, en ninguno de los casos, a la componente tcnica, tal y como sin embargo suceda con Laugier, donde la pretendida regeneracin moral de la arquitectura era consecuencia directa de su depuracin tcnica. En la cabaa moderna, al contrario, encontramos una pluralidad de sentidos que orientan y fuerzan el desarrollo de la techn en direcciones que llegan a ser radicalmente diferentes, construyendo unos relatos que habrn de ser, por tanto, necesariamente parciales, pero de los que la arquitectura, en cualquier caso no podr prescindir si es que quiere seguir siendo fiel a s misma, tal y como, efectivamente, lo comprendieron Wright, Erskine, Le Corbusier, Fuller, Senz de Oza y Murcutt, cuando se esforzaron por que estas pequeas arquitecturas que hemos visitado, tan slo unas cabaas, fueran unas cabaas con sentido, unas cabaas modernas. ABSTRACT Since the illustrated and industrial revolution of the XVIII century it has been developing, with unequally strength through history, something that is inherent to man and that has allowed him to become himself against the rest of animals: technique. As Ortega says, there is no man without technique. But, at the same time, it is becoming increasingly clear as Ortega also says- that the sense and the cause of the technique are beyond technique itself, and that technique is not actually the first thing, but that its purpose must be predefined by a pre-technique original desire. If it were not like this, man would lose his own sense, because man is pure desire, an entity whose being is not what already is, but what still doesnt is. However, the progressive disenchantment of the world as the result of the development of the industrial society came to change the old myths by a rational and abstract interpretation that renounced to any search of meaning that transcended the brute facts. Thereby, the loss of sense of man against the technique developed by man himself let him aimless and converted in a passive object in the hands of a misunderstood progress. Against this loss of sense already detected at the beginning of the XX century and denounced in a stronger way since the Second World War, the postmodernism of the late decades of the last century could not only formalize its disappearance, but also consign its delegitimization. On the contrary, we maintain the necessary existence of sense in any architecture that is fully developed and, specially, in the modern architecture and even in the late Modernism or Postmodernism- many times not made explicit as such against the technique oversizing that has been setting the pattern since the industrial revolution. At the same time, we can not talk about an only and universal sense, but about a plurality of senses that will define different architectures. On the basis of the petitio principii that dwelling has been the capital issue of modern architecture, the architectonic object that possesses the best features for developing this search of sense has been found in the modern hut, where is fulfil the Corbusieran aphorism that says that quand lconomie est au maximum, lintensit est au maximum. At the same time, representing plenitude through its own negation the modern hut can be understood as a sublimation of architecture through small objects where the different essences of modernity have been distilled. Through the analysis of six small buildings located in radically distant architectonic archipelagos the Ocatillo dessert camp (F. Ll. Wright, 1929); the Box (R. Erskine, 1942); the Cabanon (Le Corbusier, 1952); the dome-home in Carbondale (R. B. Fuller, 1960); the retreat in Oropesa (F. J. Senz de Oza, c. 1967-1977) and the guest house in Kimpsey (G. Murcutt, 1992)- the apparent aporia that represents the modern hut, against the, initially, more logical primitive hut, makes sense. Indeed, the mythical reference of the primitive hut, as it was enunciated by Laugier, belonged to the most primitive state of modernity, with its origins, precisely because the criticism of the architecture that was made there was based in exclusively technique criteria, referring to the constructive origins of architecture as the formula to get out of the rhetoric labyrinth in which architecture was lost at the moment. However, the modern hut transcends that primitive phase of modernity, of which Laugiers hut is paradigm, since the criticism that is made is double, because to the criticism on the technique that we find in every hut we must add a criticism on the sense that is never subordinated to the technique component, as it was the case in Laugier, where the intended architectonic moral regeneration was a direct consequence of its technical depuration. In the modern hut, on the contrary, we find a plurality of senses that guides and drives the development of techn in radically different directions, building narratives that must be, then, necessarilly partial, but of which architecture could never leave aside if it still wants to be faithful to itself, as Wright, Erskine, Le Corbusier, Fuller, Senz de Oza and Murcutt seemed to understand when they tried hardly to make these small architectures that we have visited, these huts, huts full of sense, modern huts.
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La escalera de caracol es uno de los elementos que mejor define la evolucin de la construccin ptrea a lo largo de nuestra historia moderna. El movimiento helicoidal de las piezas de una escalera muestra, con frecuencia, el virtuosismo que alcanzaron los maestros del arte de la cantera y la plasticidad, expresividad y ligereza de sus obras. A pesar de su origen exclusivamente utilitario y de su ubicacin secundaria, se convertirn en signo de maestra y en elementos protagonistas del espacio que recorren y de la composicin de los edificios, como es el caso de las grande vis de los Chteaux franceses del XVI como Blois, Chateaudun o Chambord o los schlosses alemanes como el de Hartenfels en Torgau. Este protagonismo queda patente en los tratados y manuscritos de cantera, elaborados fundamentalmente en Espaa y Francia, a partir del siglo XVI que recogen un gran nmero de variantes de escaleras de caracol entre sus folios. Breve historia de la escalera de Caracol Los ejemplos ms antiguos conocidos de escaleras de caracol en Occidente provienen de los primeros siglos de nuestra era y estn asociados a construcciones de tipo conmemorativo, funerario o civil, romanas. Destaca de entre ellas la columna trajana, construida en el 113 por Apolodoro de Damasco en los Foros de Roma. Esta columna, conservada en la actualidad, fue profusamente representada por los tratados de arquitectura desde el Renacimento como el de Serlio, Caramuel, Piranesi, Rondelet y, ms recientemente, Canina. Choisy describe en El arte de construir en Bizancio un grupo de escaleras de caracol cubiertas por bvedas helicoidales y construidas entre el siglo IV y VIII; a esta misma poca pertenecen otras escaleras con bvedas aparejadas de forma desigual con sillarejos y sillares de pequeo tamao sin reglas de traba claras, pensadas al igual que las de Choisy para ser revestidas con un mortero. Herederas de estas bvedas de la antigedad son las escaleras de caracol de la Edad Media. As las describe Viollet le Duc: compuestas por un machn construido en cantera, con caja perimetral circular, bveda helicoidal construida en piedra sin aparejar, que se apoya en el machn y sobre el paramento circular interior. Estas bvedas soportan los peldaos en los que las aristas son trazadas siguiendo los radios del crculo. En esta misma poca, siglos XI y XII, se construyen un grupo de escaleras de caracol abovedadas en piedra de cantera vista: las de la torre oeste de Notre Dame des Doms en Avignon, las de la tour de Roi, de vque y Bermonde de los Chateaux de Uzs, las gemelas de las torres de la Catedral Saint Thodorit de Uzs y la conocida escalera del transepto de la Abada de Saint Gilles. sta ltima dar el nombre a uno de los modelos estereotmicos de mayor complejidad del art du trait o arte de la cantera: la vis Saint Gilles, que aparece en la mayora de los textos dedicados al corte de piedras en Espaa y Francia. La perfeccin y dificultad de su trazado hizo que, durante siglos, esta escalera de caracol fuera lugar de peregrinacin de canteros y se convirtiera en el arquetipo de un modelo representado con profusin en los tratados hasta el siglo XIX. A partir del siglo XIII, ser el husillo el tipo de escalera curva que dar respuesta a las intenciones de la arquitectura a la moderna o gtica. Estas escaleras con machn central se generalizarn, insertndose en un complejo sistema de circulaciones de servicio, que conectaban por completo, en horizontal y vertical, los edificios. Estos pasadizos horizontales y estas conexiones verticales, hbilmente incorporadas en el espesor de contrafuertes, machones, esquinas, etc, sern una innovacin especficamente gtica, como seala Fitchen. La pieza de peldao, que se fabrica casi en serie reflejar fielmente el espritu racional y funcionalista de la arquitectura gtica. Inicialmente los peldaos sern prismticos, sin labrar por su cara interior; despus, stos darn paso a escaleras ms amables con los helicoides reglados formando su intrads. Insertos en construcciones gticas y en convivencia con husillos, encontramos algunos ejemplos de escaleras abovedadas en el siglo XIII y XIV. Estamos hablando de la escalera de la torre este del Castillo de Maniace en Siracusa, Sicilia y la escalera de la torre norte del transepto de la Catedral de Barcelona. En ambos casos, los caracoles se pueden relacionar con el tipo vis de Saint Gilles, pero incorporan invariantes de la construccin gtica que les hace mantener una relacin tipolgica y constructiva con los husillos elaborados en la misma poca. En la segunda mitad del siglo XV aparecen, vinculadas al mbito mediterrneo, un conjunto de escaleras en las que el machn central se desplaza transformndose en una moldura perimetral y dejando su lugar a un espacio hueco que permite el paso de la luz. Los tratados manuscritos de cantera que circulan en el XVI y XVII por Espaa recogen el modelo con su denominacin: caracol de Mallorca. Varios autores han mantenido la tesis de que el nombre proviene de la escalera situada en la torre noroeste de la Lonja de Palma de Mallorca. Los Manuscritos y tratados de Cantera y las escaleras de caracol Coincidiendo con la apertura intelectual que propicia el Renacimiento se publican algunos tratados de arquitectura que contienen captulos dedicados al corte de las piedras. El primero de ellos es Le premier tome de lArchitecture de Philibert de LOrme, publicado en 1567 en Francia. En Espaa tenemos constancia de la existencia de numerosos cuadernos profesionales que circulaban entre los canteros. Varias copias de estos manuscritos han llegado hasta nuestros das. Los ms completos son sin duda, las dos copias que se conservan del tratado de arquitectura de Alonso de Vandelvira, una en la Biblioteca Nacional y otra en la Biblioteca de la Escuela de Arquitectura de la Universidad Politcnica de Madrid y el manuscrito titulado Cerramientos y trazas de Montea de Gins Martnez de Aranda. Todas estas colecciones de aparejos, con excepcin de la atribuida a Pedro de Albiz, presentan trazas de escaleras de caracol. En los siglos XVII y XVIII los textos en Espaa ms interesantes para nuestras investigaciones son, como en el XVI, manuscritos que no llegaron a ver la imprenta. Entre ellos destacan De lart del picapedrer de Joseph Gelabert y el Cuaderno de Arquitectura de Juan de Portor y Castro. Estos dos textos, que contienen varios aparejos de caracoles, estn claramente vinculados con la prctica constructiva a diferencia de los textos impresos del XVIII, como los del Padre Tosca o el de Juan Garca Berruguilla, que dedican algunos captulos a cortes de Cantera entre los que incluyen trazas de escaleras, pero desde un punto de vista ms terico. Podemos agrupar las trazas recogidas en los manuscritos y tratados en cinco grandes grupos: el caracol de husillo, el caracol de Mallorca, los caracoles abovedados, los caracoles exentos y los caracoles dobles. El husillo, de procedencia gtica, permanece en la mayora de nuestros textos con diferentes denominaciones: caracol de husillo, caracol de nabo redondo o caracol macho. Se seguir construyendo con frecuencia durante todo el periodo de la Edad Moderna. Los ejemplares ms bellos presentan el intrads labrado formando un helicoide cilndrico recto como es el caso del husillo del Monasterio de la Vid o el de la Catedral de Salamanca o un helicoide axial recto como en el de la Capilla de la Comunin en la Catedral de Santiago de Compostela. La diferencia estriba en la unin del intrads y el machn central: una amable tangencia en el primer caso o un encuentro marcado por una hlice en el segundo. El segundo tipo de caracol presente en casi todos los autores es el caracol de Mallorca. Vandelvira, Martnez de Aranda, y posteriormente Portor y Castro lo estudian con detenimiento. Gelabert, a mediados del siglo XVII, nos recordar su origen mediterrneo al presentar el que denomina Caracol de ojo abierto. El Caracol de Mallorca tambin estar presente en colecciones de aparejos como las atribuidas a Alonso de Guardia y Juan de Aguirre, ambas depositadas en la Biblioteca Nacional y en las compilaciones tcnicas del siglo XVIII, de fuerte influencia francesa, aunque en este caso ya sin conservar su apelacin original. El Caracol que dicen de Mallorca se extiende por todo el territorio peninsular de la mano de los principales maestros de la cantera. Los helicoides labrados con exquisita exactitud, acompaados de armoniosas molduras, servirn de acceso a espacios ms representativos como bibliotecas, archivos, salas, etc. Es la escalera de la luz, como nos recuerda su apelacin francesa, vis a jour. Precisamente en Francia, coincidiendo con el renacimiento de la arquitectura clsica se realizan una serie de escaleras de caracol abovedadas, en vis de Saint Gilles. Los tratados franceses, comenzando por De LOrme, y siguiendo por, Jousse, Derand, Milliet Dechales, De la Hire, De la Rue, Frezier, Rondelet, Adhmar o Leroy, entre otros, recogen en sus escritos el modelo y coinciden en reconocer la dificultad de su trazado y el prestigio que adquiran los canteros al elaborar este tipo de escaleras. El modelo llega nuestras tierras en un momento histrico de productivo intercambio cultural y profesional entre Francia y Espaa. Vandelvira, Martnez de Aranda y Portor y Castro analizan en sus tratados la va de San Gil. En la provincia de Cdiz, en la Iglesia Mayor de Medina Sidonia, se construir el ms perfecto de los caracoles abovedados de la Espaa renacentista. Tambin en la provincia de Cdiz y vinculadas, posiblemente, a los mismos maestros encontramos un curioso grupo de escaleras abovedadas con generatriz circular horizontal. A pesar del extenso catlogo de escaleras presentes en la tratadstica espaola, no aparece ninguna que muestre una mnima relacin con ellas. Desde el punto de vista de la geometra, estamos ante uno de los tipos de escaleras que describe Choisy en El arte de construir en Bizancio. Se trata de escaleras abovedadas construidas por hojas y lechos horizontales. Los caracoles abovedados tendrn tambin su versin poligonal: la vis Saint Gilles quarr o el caracol de emperadores cuadrado en su versin vandelviresca. Las soluciones que dibujan los tratados son de planta cuadrada, pero la ejecucin ser poligonal en los raros ejemplos construidos, que se encuentran exclusivamente en Francia. Su geometra es compleja: el intrads es una superficie reglada alabeada denominada cilindroide; su trazado requiere una habilidad extrema y al ser un tanto innecesaria desde el punto de vista funcional, fue muy poco construida. Otro tipo de escalera habitual es la que Vandelvira y Martnez de Aranda denominan en sus tratados caracol exento. Se trata de una escalera volada alrededor de un pilar, sin apoyo en una caja perimetral y que, por lo tanto, debe trabajar en mnsula. Su funcin fue servir de acceso a espacios de reducidas dimensiones como plpitos, rganos o coros. Encontramos ejemplos de estos caracoles exentos en el plpito de la catedral de Viena y en Espaa, en la subida al coro de la Iglesia arciprestal de Morella en Valencia. El largo repertorio de escaleras de caracol prosigue en los tratados y en las mltiples soluciones que encontramos en arquitecturas civiles y religiosas en toda Europa. Hasta varios caracoles en una sola caja: dobles e incluso triples. Dobles como el conocido de Chambord, o el doble husillo del Convento de Santo Domingo en Valencia, rematado por un caracol de Mallorca; triples como la triple escalera del Convento de Santo Domingo de Bonaval en Santiago de Compostela. La tratadstica espaola recoger dos tipos de caracoles dobles, el ya comentado en una sola caja, en versiones con y sin machn central, definidos por Martnez de Aranda, Juan de Aguirre, Alonso de Guardia y Joseph Gelabert y el caracol doble formado por dos cajas diferentes y coaxiales. Vandelvira lo define como Caracol de Emperadores. Ser el nico tipo de caracol que recoja Cristobal de Rojas en su Teora y Prctica de Fortificacin. No hay duda que las escaleras de caracol han formado parte de un privilegiado grupo de elementos constructivos en constante evolucin e investigacin a lo largo de la historia de la arquitectura en piedra. Desde el cantero ms humilde hasta los grandes maestros catedralicios las construyeron y, en muchos casos, crearon modelos nuevos en los pergaminos de sus propias colecciones o directamente sobre la piedra. Estos modelos casi experimentales sirvieron para encontrar trabajo o demostrar un grado de profesionalidad a sus autores, que les hiciera, al mismo tiempo, ganarse el respeto de sus compaeros. Gracias a esto, se inici un proceso ese proceso de investigacin y evolucin que produjo una diversidad en los tipos, sin precedentes en otros elementos similares, y la transferencia de procedimientos dentro del arte de la cantera. Los grandes autores del mundo de la piedra propusieron multitud de tipos y variantes, sin embargo, el modelo de estereotoma tradicionalmente considerado ms complejo y ms admirado es un caracol de reducidas dimensiones construido en el siglo XII: la Vis de Saint Gilles. Posiblemente ah es donde reside la grandeza de este arte.
Resumo:
As aes de maior liquidez do ndice IBOVESPA, refletem o comportamento das aes de um modo geral, bem como a relao das variveis macroeconmicas em seu comportamento e esto entre as mais negociadas no mercado de capitais brasileiro. Desta forma, pode-se entender que h reflexos de fatores que impactam as empresas de maior liquidez que definem o comportamento das variveis macroeconmicas e que o inverso tambm uma verdade, oscilaes nos fatores macroeconmicos tambm afetam as aes de maior liquidez, como IPCA, PIB, SELIC e Taxa de Cmbio. O estudo prope uma anlise da relao existente entre variveis macroeconmicas e o comportamento das aes de maior liquidez do ndice IBOVESPA, corroborando com estudos que buscam entender a influncia de fatores macroeconmicos sobre o preo de aes e contribuindo empiricamente com a formao de portflios de investimento. O trabalho abrangeu o perodo de 2008 a 2014. Os resultados concluram que a formao de carteiras, visando a proteo do capital investido, deve conter ativos com correlao negativa em relao s variveis estudadas, o que torna possvel a composio de uma carteira com risco reduzido.
Resumo:
La influencia del arquitecto, cuadraturista y constructor de aparatos efmeros Andrea Pozzo (Trento 1642 Viena 1709) en las artes espaolas a travs de la difusin de su tratado Perspectiva Pictorum Architectorum (Roma 1693-1700), es un tema que ha aparecido con cierta frecuencia en la historiografa dedicada a nuestro arte barroco. Esta popularidad no necesariamente ha significado la comprensin del fenmeno, pues en la mayora de ocasiones, se ha tratado de manera fragmentaria y en base a tpicos. Esta tesis doctoral se centra en explicar las funciones que cumpli el tratado del jesuita Pozzo en la cultura artstica en la primera mitad del siglo XVIII espaol as como su presencia en la educacin cientfico-tcnica de la Compaa de Jess. El presente trabajo analiza cules fueron las vas de la influencia pozzesca en nuestro pas, cmo y en qu campos se verific concretamente la adopcin de sus modelos, y cules fueron las razones del fin de su vigencia en la prctica artstica. El periodo que acota nuestra investigacin se abre en la ltima dcada de la dinasta austriaca en Espaa, cuando se comenzaban a apreciar los sntomas de una dispersa renovacin intelectual y cultural; y termina con la implantacin del centralismo administrativo en el campo de la educacin y el ejercicio artstico, consolidado por la fundacin de la Academia de Bellas Artes de San Fernando en Madrid (1752). Nuestra investigacin parte de un examen detallado de la figura de Andrea Pozzo y del estudio pormenorizado de su tratado de perspectiva. Nuestro mayor aporte en este punto es la atencin a su perfil poltico y social para contextualizar su formacin, que le caracteriza como producto del ambiente milans filoespaol. Destacamos as mismo la relacin instrumental que mantuvo con la Orden jesuita, de la que form parte dedicado exclusivamente a labores artsticas, propagandsticas y docentes, como hermano lego; y cmo sus excelentes relaciones con los estamentos Habsburgo consiguieron que, una vez alcanzado el xito en el ambiente romano, pudiera continuar su ascenso trasladndose a la Corte de Viena, donde obtuvo un gran reconocimiento al servicio del emperador Jos I y los Liechtenstein...
Resumo:
Este artculo analiza diversas manifestaciones publicitarias aparecidas en la prensa espaola de los siglos XVIII y XIX. Considerando que la publicidad moderna nace en los pases primero industrializados en torno a esas fechas, esta investigacin se ha planteado la hiptesis de que en Espaa, aun con retraso, se inici un proceso similar. Para la recopilacin y seleccin de hechos, hemos utilizado las colecciones digitalizadas de portales que recientemente ofrecen el acceso libre a sus fondos; en particular, los de la Biblioteca Nacional de Espaa, el Archivo de Revistas Catalanas Antiguas y la Hemeroteca Municipal de Madrid.