993 resultados para Israëls, Jozef, 1824-1911.
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Pós-graduação em História - FCLAS
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Anchoviella juruasanga is described from the drainages of rios Negro, Madeira, Tapajós, Trombetas, Tocantins, and Jari, in the Amazon basin, Brazil. The new species is distinguished from its congeners by having a short upper jaw, with its posterior tip extending between the verticals through anterior and posterior margins of the pupil (vs. posterior tip of upper jaw extending beyond the vertical through posterior margin of the pupil). Anchoviella juruasanga is also distinct from other strictly freshwater Amazonian species of the genus by the distance from tip of snout to posterior end of upper jaw between 8 and 11% in standard length (vs. 14% or more in A. alleni, A. carrikeri, A. guianensis, and A. jamesi). The anal-fin origin slightly posterior to or at the vertical through the base of the last dorsal-fin ray further distinguishes the new species from A. alleni (anal-fin origin posterior to the vertical through the last anal-fin ray by at least 14% of head length) and A. jamesi (anal-fin origin anterior to the vertical through the last anal-fin ray). An identification key for the Amazonian species of Anchoviella, including marine and estuarine species known to occur in the lower portion of the basin, is presented.
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Ensino do Direito internacional nas arcadas – José Mendes foi professor ordinário da disciplina (1911-1918) – sua obra Direito internacional público – preleções (1913) completa cem anos de publicação.
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Memoria presentada para optar al Diploma de Estudios Avanzados en Ciencias del Mar
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Questa ricerca mostra l’evoluzione della letteratura mitologica per ragazzi in Italia. Il primo libro italiano di mitologia per bambini è stato pubblicato nel 1911 (lo stesso anno di un’importante e violenta guerra coloniale tra l’Italia e la Libia): la scrittrice italiana Laura Orvieto pubblicò allora “Storie della storia del mondo”, in cui riunì antichi racconti greci per giovani lettori. Queste storie erano ispirate al libro mitologico per bambini “Il libro delle meraviglie” di Hawthorne (titolo originale “A Wonder Book for Girls and Boys”). In seguito molti scrittori italiani scrissero libri mitologici per giovani lettori: serie importanti di libri di mitologia per bambini furono pubblicate durante il regime mussoliniano – talvolta per diffondere l’ideologia fascista della superiorità romana. Durante questo periodo, i libri mitologici spesso mostravano uno stile letterario solenne. Dopo la seconda guerra mondiale, la letteratura mitologica per bambini cambiò lentamente prospettiva: gli scrittori italiani cominciarono ad usare il mito per parlare di problemi sociali (p.e. Gianni Rodari descriveva re Mida come un capitalista) e per spiegare le diverse condizioni umane (p.e. Beatrice Masini fa riferimento alle dee e alle eroine greche per descrivere la condizione femminile). La ricerca analizza anche la relazione tra mito e scuola in Italia: i racconti mitologici hanno sempre fatto parte dei programmi scolastici italiani per bambini dagli 8 agli 11 anni. Le riforme scolastiche – deliberate negli anni ’20 e ’40 – fissarono pratiche didattiche sui miti ancora oggi in uso. I racconti mitologici erano soprattutto un supporto per gli studi storici e letterari. Tuttavia, negli ultimi decenni, i miti sono divenuti un importante aiuto per gli insegnamenti scientifici e artistici.
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Il lavoro di ricerca vuole analizzare, attraverso lo studio specifico della rivista artistico letteraria «L’Eroica» fondata a La Spezia nel 1911 da Ettore Cozzani e Franco Oliva, gli artisti e le situazioni in cui si sviluppa e si diffonde in Italia un linguaggio grafico di tipo fauve-espressionista, in perfetta sintonia con le coeve esperienze straniere. Nello specifico, si è focalizzata l’attenzione sui così detti ‘anni eroici de L’Eroica’ (1911-1917), periodo in cui risulta più evidente il passaggio che si ebbe nel panorama dell’illustrazione italiana da uno stile ancora riconducibile a un linguaggio simbolista a uno, per l’appunto espressionista. Questa rivista, infatti, nella fase conosciuta come “gli anni eroici dell’Eroica” (1911-17), s’interessa in modo quasi esclusivo alla xilografia contemporanea avvalendosi in un primo momento della collaborazione di artisti noti nell’ambito del gusto liberty come, ad esempio, Adolfo De Carolis e dei suoi allievi (Gino Barbieri, Ettore di Giorgio, Antonio Moroni). Tale collaborazione però termina con la cosiddetta “Secessione degli Xilografi”, ossia l’abbandono nel 1914 da parte di De Carolis e dei suoi della testata spezzina, circostanza questa che determinerà un nuovo indirizzo stilistico per la rivista in cui prenderanno sempre più spazio artisti di una generazione più giovane, peraltro già attivi su «L’Eroica» stessa, quali ad esempio Lorenzo Viani, Arturo Martini, Emilio Mantelli, Felice Casorati, Giuseppe Biasi, Roberto Melli e Gino Carlo Sensani, questi ultimi tutti rappresentanti di un espressionismo italiano di primo ordine
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We report for the first time in Switzerland a clinical case because of Diphyllobothrium dendriticum, identified by molecular methods. We discuss the potential for this imported species to infect local intermediate hosts and thus to achieve autochthonous cyclic transmission.
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Ataulla Bajazitov (1846-1911) fulfilled a social double role by serving his Tatar community in St. Petersburg as imam and the Russian state as military Muslim ‘cleric’, translator and teacher. By founding Russia’s first monolingual Tatar newspaper, initiating St. Petersburg’s first Friday mosque and presenting scriptural and rational arguments for the compatibility of Islam and the modern Civilization to a Russian-speaking public as early as 1883, he has been a pioneer among the Muslims in Russia in several respects. In contrast though to similar activities of his Russian contemporary, the Krim Tatar Ismail Gasprinskii (1851-1914), Bajazitov’s endeavours have remained almost unnoticed in Western scholarship. Also in Tatarstan, his books have been only recently reprinted. The present study analyzes Bajazitov’s three monographs written in Russian, namely A Response to Ernest Renan’s lecture “Islam and Science” (1883), The Relationship of Islam towards Science and People of Different Faith (1887) and Islam and Progress (1898). There, he exposes many positions that around that time started to become key arguments of Muslim reformers in the Near East for the progressivness of Islam. The study takes also into account reactions to Bajazitov’s monographs by Russian officers in Tashkent who tried to demonstrate the backwardness of Islam, especially Nikolai Petrovič Ostroumov’s (1846-1930) response in his book entitled Quran and Progress – On the intellectual awakening of today’s Russian Muslims (1901/1903).