944 resultados para Materiali compositi carbonio chopped provini SMC trazione
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Aortic aneurysms and dissections are the 15th most common cause of death in the United States. Genetic factors contribute to the pathogenesis of thoracic aortic aneurysms and dissections (TAAD). Currently, six loci and four genes have been identified for familial TAAD. Notably, mutations in smooth muscle cell (SMC) contractile genes, ACTA2 and MYH11, are responsible for 15% of familial TAAD, suggesting that proper SMC contraction is important for normal aorta function. Therefore, we hypothesize that mutations in other genes encoding SMC contractile proteins also cause familial TAAD. ^ To test this hypothesis, we used a candidate gene approach to identify causative mutations in SMC contractile genes for familial TAAD. Sequencing DNA in 80 TAAD patients from unrelated families, we identified putative mutations in eight contractile genes. We chose myosin light chain kinase (MLCK ) S1759P for further study for the following reasons: (1) Serine 1759 is conserved between vertebrates and invertebrates. (2) S1759P is predicted to be functionally deleterious by bioinformatics. (3) Low blood pressure is observed in SMC-selective MLCK-deficient mice. ^ In the presence of Ca2+/Calmodulin (CaM), MLCK containing CaM binding and kinase domains are activated to phosphorylate myosin light chain, thereby initiate SMC contraction. The CaM binding sequence of MLCK forms an α-helix structure required for CaM binding. MLCK Serine 1759 is located within the CaM binding domain. S1759P is predicted to decrease the α-helix composition in the CaM binding domain. Hence, we hypothesize that MLCK mutations cause TAAD through disturbing CaM binding and MLCK activity. ^ We further sequenced MLCK in DNA samples from additional 86 probands with familial TAAD. Two more mutations, MLCK A1754T and R1480Stop, were identified, supporting that MLCK mutations cause familial TAAD. ^ To define whether MLCK mutations disrupted CaM binding and MLCK activity, we performed co-immunoprecipitation and kinase assays. Decreased CaM binding and kinase activity was detected in A1754T and S1759P. Moreover, R1480Stop is predicted to truncate kinase and CaM binding domains. We conclude that MLCK mutations disrupt CaM binding and MLCK activity. ^ Collectively, our study is first to show mutations in genes regulating SMC contraction cause TAAD. This finding further highlights the importance of SMC contraction in maintaining aorta function. ^
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Contiene: Propvgnacvlvm apologiae libri de reditibvs ecclesiasticis Doct. Martini Azpilcveta ...
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The structural maintenance of chromosomes (SMC) family member proteins previously were shown to play a critical role in mitotic chromosome condensation and segregation in yeast and Xenopus. Other family members were demonstrated to be required for DNA repair in yeast and mammals. Although several different SMC proteins were identified in different organisms, little is known about the SMC proteins in humans. Here, we report the identification of four human SMC proteins that form two distinct heterodimeric complexes in the cell, the human chromosome-associated protein (hCAP)-C and hCAP-E protein complex (hCAP-C/hCAP-E), and the human SMC1 (hSMC1) and hSMC3 protein complex (hSMC1/hSMC3). The hCAP-C/hCAP-E complex is the human ortholog of the Xenopus chromosome-associated protein (XCAP)-C/XCAP-E complex required for mitotic chromosome condensation. We found that a second complex, hSMC1/hSMC3, is required for metaphase progression in mitotic cells. Punctate vs. diffuse distribution patterns of the hCAP-C/hCAP-E and hSMC1/hSMC3 complexes in the interphase nucleus indicate independent behaviors of the two complexes during the cell cycle. These results suggest that two distinct classes of SMC protein complexes are involved in different aspects of mitotic chromosome organization in human cells.
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The structural maintenance of chromosomes (SMC) protein encoded by the fission yeast rad18 gene is involved in several DNA repair processes and has an essential function in DNA replication and mitotic control. It has a heterodimeric partner SMC protein, Spr18, with which it forms the core of a multiprotein complex. We have now isolated the human orthologues of rad18 and spr18 and designated them hSMC6 and hSMC5. Both proteins are about 1100 amino acids in length and are 27–28% identical to their fission yeast orthologues, with much greater identity within their N- and C-terminal globular domains. The hSMC6 and hSMC5 proteins interact to form a tight complex analogous to the yeast Rad18/Spr18 heterodimer. In proliferating human cells the proteins are bound to both chromatin and the nucleoskeleton. In addition, we have detected a phosphorylated form of hSMC6 that localizes to interchromatin granule clusters. Both the total level of hSMC6 and its phosphorylated form remain constant through the cell cycle. Both hSMC5 and hSMC6 proteins are expressed at extremely high levels in the testis and associate with the sex chromosomes in the late stages of meiotic prophase, suggesting a possible role for these proteins in meiosis.
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L'obiettivo della tesi è il confronto tra tre diverse miscele di conglomerato bituminoso attraverso un set di prove in laboratorio. Le prove di tipo iniziali consistono in procedure che determinano la prestazione della miscela di conglomerato bituminoso rappresentativo del prodotto. Le prove di laboratorio ed i campionamenti dei materiali sono state eseguite secondo le prescrizioni del metodo di prova richiamato nella UNI EN 13108-20. • Progetto Il parametro fondamentale di interesse è la lavorabilità del conglomerato. Le miscele esaminate sono: - Binder 0/18 100% Vergine; - Binder 0/18 30% RAP con stesso tenore di bitume finale. Le prove devono determinare la temperatura di compattazione e la % di additivo ottimale in corrispondenza dei quali il prodotto finito Binder 30% RAP è del tutto simile a quello 100% Vergine. Il parametro proposto per il confronto è il tenore di vuoti ad un numero di giri prefissato. Bisogna ricordarsi di scaldare inerti ad una temperatura inferiore (onde evitare l’evaporazione dell’additivo). Il prodotto avrebbe il duplice obiettivo di utilizzare più fresato ed abbassare la temperatura di produzione. - Compattazione 3 campioni Binder 0/18 100% Vergine a 3 differenti temperature per un totale di 9 campioni attraverso Pressa Giratoria - Compattazione 3 campioni Binder 0/18 30% RAP a 3 differenti temperature per un totale di 9 campioni attraverso Pressa Giratoria - Determinazione dei vuoti - ITS (Prova di Trazione indiretta)
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Oggigiorno la ricerca di nuovi materiali per gradatori di campo da impiegarsi in accessori di cavi ha iniziato a studiare alcuni materiali nano dielettrici con proprietà elettriche non lineari con la tensione ed aventi proprietà migliorate rispetto al materiale base. Per questo motivo in questo elaborato si sono studiati materiali nanostrutturati a base di polietilene a bassa densità (LDPE) contenenti nano polveri di grafene funzionalizzato (G*), ossido di grafene (GO) e carbon black (CB). Il primo obiettivo è stato quello di selezionare e ottimizzare i metodi di fabbricazione dei provini. La procedura di produzione è suddivisa in due parti. Nella prima parte è stata utilizzatala tecnica del ball-milling, mentre nella seconda un pressa termica (thermal pressing). Mediante la spettroscopia dielettrica a banda larga (BDS) si sono misurate le componenti reali e immaginarie della permettività e il modulo della conducibilità del materiale, in tensione alternata. Il miglioramento delle proprietà rispetto al provino di base composto dal solo polietilene si sono ottenute quando il quantitativo delle nanopolveri era maggiore. Le misure sono state effettuate sia a 3 V che a 1 kV. Attraverso misurazioni di termogravimetria (TGA) si è osservato l’aumento della resistenza termica di tutti i provini, soprattutto nel caso quando la % di nanopolveri è maggiore. Per i provini LDPE + 0.3 wt% GO e LDPE + 0.3 wt% G* si è misurata la resistenza alle scariche parziali attraverso la valutazione dell’erosione superficiale dei provini. Per il provino contenente G* è stato registrato una diminuzione del 22% del volume eroso, rispetto al materiale base, mentre per quello contenente GO non vi sono state variazioni significative. Infine si è ricercata la resistenza al breakdown di questi ultimi tre provini sopra citati. Per la caratterizzazione si è fatto uso della distribuzione di Weibull. Lo scale parameter α risulta aumentare solo per il provino LDPE + 0.3 wt% G*.
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L’elaborato verte sulla simulazione della gestione dei materiali dell’azienda Robopac. Il modello esposto è stato creato tramite il software Arena, il quale permette la riproduzione di una struttura aziendale reale ed è, per questo, uno strumento validissimo per esaminare situazioni critiche, nonché per confrontare alternative progettuali e validarle. Nello specifico, in tale tesi ci si propone di verificare, attraverso un’attenta analisi, come l’azienda Robopac gestisca i materiali nel suo percorso di elaborazione e trasformazione. Per gestione dei materiali si intende il coordinamento degli arrivi, il controllo sulle materie, il trasporto di tali materiali nei magazzini appositi e il successivo spostamento in linea. Questa indagine permetterà di valutare l’efficienza e l’utilizzo delle risorse, le tempistiche delle movimentazioni e l’eventuale creazione di code, così da cercare soluzioni che potrebbero migliorare e ottimizzare le operazioni. Il modello creato con Arena considera i sei codici-prodotto più rappresentativi e rende possibile una riproduzione conforme a ciò che è stato osservato. Inoltre sono analizzati i report forniti automaticamente da tale software e valutati l’utilizzo delle risorse e le giacenze a magazzino. Sarebbe interessante ampliare la simulazione esposta, prendendo in considerazione l’intero numero di codici prodotti, così da poter analizzare la totale gestione dei materiali e considerare eventuali differenze o scostamenti rispetto a quanto svolto in questa tesi. Un ulteriore ampliamento altrettanto valido potrebbe essere quello di coniugare la simulazione della gestione dei materiali con il modello della linea produttiva principale già realizzato con Arena. Ciò permetterebbe una più completa visione dell’azienda e l’indagine della realtà imprenditoriale diventerebbe più ampia, approfondita e dettagliata.
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Spine title: Malte e de' cementi calcarei.
Expositio characteristica structurae florum qui dicuntur compositi cum figuris ad naturam expressis/
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Mode of access: Internet.
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Includes index.
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"Pro gradu doctoratus ... in Medicina"--Leiden.