887 resultados para Tipologia documental
Resumo:
Studio di una nuova tipologia di argano per il sollevamento di carichi nel settore off-shore. In particolare, un argano funzionalmente identico ad uno in fase di realizzazione in azienda è stato modellato al CAD 3D e verificato strutturalmente utilizzando Ansys Workbench, software adatto per analisi F.E.M.. Ottenuti i risultati, ne è stato fatto un confronto con quelli relativi all'argano esistente (argano di ‟Moho‟); nello specifico sono stati comparati gli stress ottenuti nelle varie parti dei due argani (tamburo, spalla, flange, alette di rinforzo, albero) in seguito all‟applicazione di 4 casi di carico differenti (E‟, E‟‟, P‟, P‟‟).
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I materiali fotocatalitici, se opportunamente irradiati con luce di una opportuna lunghezza d'onda, consentono un maggior abbattimento delle sostanze organiche e inorganiche nocive con le quali vengono a contatto. Essi sono in grado inoltre grazie alla loro spiccata idrofilia di conservare inalterato nel tempo il loro aspetto estetico. Il connubio ingegneria e chimica ha creato dunque materiali fotocatalitici contenenti al loro interno particelle di TiO2, il principale fotocatalizzatore in commercio, che, applicati in ambiti urbani ed edilizi come rivestimenti, pitture, rimescolato in pasta di malte o masselli autobloccanti, pitture o piastrelle antisettiche e vetri autopulenti, possono generare effetti positivi in termini sia di antinquinamento che di antibattericità. La tesi parte dalla descrizione delle reazioni chimiche che stanno alla base della fotocatalisi e prosegue descrivendo il fotocatalizzatore più attivo ed efficace fino ad ora scoperto, il TiO2. Nella seconda parte della tesi si citano le principali aziende italiane e mondiali che si sono impegnate nella produzione di materiali fotocatalitici, riportando le loro opere e i loro prodotti. Nella parte terza si vogliono invece fornire le informazioni generali attualmente conosciute sulla minaccia alla salute che può costituire l'utilizzo di materiali nanometrici come il TiO2. Nella parte quarta invece si risponde alle ancora frequenti domande riguardanti l'efficacia del TiO2 nelle applicazioni reali al variare del materiale di supporto, la sua efficacia nel lungo termine, il reale effetto autopulente nell'ambiente reale e nel suo impatto sull'ambiente. Si riportano i risultati di laboratorio riguardanti l'efficacia fotocatalitica in termini di degradazione di tinte e di angolo di contatto, direttamente applicati alla realtà delle costruzioni: su supporti diversi in termini di permeabilità e idrorepellenza, è stata applicata una sospensione acquosa fotocatalitica applicata sia a pennello che tramite getto spray HVLP. Alcuni campioni sono poi stati dilavati simulando l'azione atmosferica di weathering dell'area bolognese.
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Il rinnovato interesse da parte dei consumatori per le caratteristiche nutrizionali degli alimenti incentiva la ricerca in campo agroalimentare a sviluppare nuovi prodotti per il mercato attuale sempre più attento a salute e benessere. È in questo contesto che nasce a livello europeo il progetto Bake4Fun mirato allo sviluppo di soluzioni biotecnologiche innovative per la messa a punto di nuovi prodotti da forno funzionali. Nell’ambito di questo progetto europeo, lo scopo dello studio oggetto di questo elaborato di laurea è stato quello di valutare le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie di diverse tipologie di pani creati ad hoc con farina di frumento o di farro e sottoposti a fermentazione convenzionale o con pasta madre (sourdough). Il farro appartiene alla famiglia dei cosiddetti “cereali antichi” e grazie al suo elevato profilo nutrizionale si presenta come un promettente candidato per la produzione di alimenti dalle proprietà benefiche. Similmente anche diverse tipologie di fermentazione sembrano in grado di possedere caratteristiche salutistiche. Pertanto, nell’ambito di B4F sono stati formulati e prodotti diversi tipi di pane e se ne sono voluti studiare i possibili effetti antiossidanti ed antiinfiammatori in vivo sul modello sperimentale del suino. Dopo 30 giorni di dieta arricchita con i diversi prodotti sperimentali miscelate in un rapporto di 1:1 con una dieta standard è stato valutato lo stato redox plasmatico mediante l’analisi di tre indicatori del danno ossidativo, quali TAC, GSH e TBARS. Il grado d’infiammazione è stato invece valutato attraverso l’analisi di otto citochine (IFNα, IFNγ, IL-1β, IL-4, IL-6, IL-8, IL-10 e TNFα) utilizzando un saggio multiparametrico di tipo ELISA. Tutti gli animali impiegati godevano di buona salute ed i loro plasmi sono stati analizzati sia all’inizio (T0) sia alla fine (T30) dell’esperimento. Sebbene i risultati conseguiti in relazione allo status ossidativo ed infiammatorio nei suini impiegati non abbiano evidenziato particolari differenze tra i diversi tipi di diete sperimentali, non si esclude che eventuali variazioni delle condizioni sperimentali possano portare a conclusioni diverse o che gli effetti siano maggiormente visibili a livello di altri parametri quali, ad esempio, la variazione della microflora intestinale o l’indice glicemico dei prodotti. Questa possibilità unitamente all’importanza degli effetti salutistici dei cereali antichi e delle diverse tipologie di fermentazione, giustificate da altre ricerche in letteratura, sottolineano la necessità di ulteriori studi in questo ambito.
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En este trabajo se presenta a los “Repositorios Institucionales” como herramientas de la administración documental que permiten reunir, organizar, difundir y resguardar la producción intelectual generada por las personas que trabajan (o trabajaron) en distintas instituciones u organizaciones. El abordaje de esta temática se fundamenta en la necesidad de establecer depósitos documentales institucionales accesibles para el estudio de la realidad en el marco de las organizaciones públicas y privadas, para hacer frente a la situación actual que se caracteriza por la falta de atención prioritaria a la gestión y disponibilidad de la información, como así también la accesibilidad de la información, como factor de producción y desarrollo. Para encarar la globalización es necesario asumir posiciones estratégicas, en materia de uso y gestión de la información, a fin de lograr una estructura sistémica que centralice el flujo informacional (selección, análisis, almacenamiento, difusión) dentro de cada institución para permitir luego la formación de redes que funcionen como sistema de intercambio de información calificada, capaces de optimizar la toma de decisiones y lograr la utilización racional del patrimonio informativo-documentario. Una pieza clave de este engranaje es, lógicamente, el Repositorio Institucional.
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Diapositivas se conferencia
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El documental se complementa con un CD interactivo, con ellos se ha profundizado y generado una reflexión sobre su contenido y sobre el papel de las TICs en nuestra sociedad actual y definiendo estrategias que mejoren el acceso y la producción de información en forma masiva, plural, democrática y con altos niveles de participación ciudadana. El objetivo del proyecto es el relevamiento teórico, la producción audiovisual digital y la difusión masiva por redes y medios telemáticos de la problemática cotidiana social y cultural con que se expresa LA CRISIS que vive nuestro país, región y provincia, con el fin de plasmar imágenes y contenidos de gran perdurabilidad por su registro digital, orientados a la generación de espacios para la reflexión y el replanteo teórico crítico acerca de lo que nos sucedió y sucede, sobre todo dentro de espacios educativos, culturales y de la sociedad civil, con el fin de aportar ideas, escenarios posibles y proyectos a la sociedad y el momento que nos toca vivir. Es parte de una hipótesis que remite al mundo de las imágenes y al desarrollo de las TICs como modo de registro y difusión esencial para testimoniar y reflexionar sobre la crisis actual y el papel progresista y democratizador que pueden jugar las nuevas tecnologías en la promoción de espacios físicos y virtuales para el reforzamiento de la ciudadanía plena. La metodología se establece a través de tres momentos diferentes: 1- Relevamiento teórico, a través de encuestas cuanti-cualitativas, entrevistas, análisis de casos y seguimiento de la información económica, política, social y cultural de los últimos años. 2- El tratamiento de la información audiovisual, en soportes digitiales, seguirá los pasos metodológicos propio del proceso de pre-producción, producción y post-producción específico de realización audiovisual. 3- La difusión a través de redes y medios telemáticos de los productos obtenidos y el seguimiento de los procesos dinámicos (sincrónicos y asincrónicos) de participación, intercambio de ideas, reflexiones y propuestas a través de internet y sus herramientas (foros y chats), videoconferencias, aulas virtuales, etc.
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La Comisión Nacional sobre la Desapararición de personas comenzó a trabajar durante el gobierno del ex presidente Raúl Alfonsín, recibiendo todas las declaraciones que les permitiera acercarse un poco más a la verdad sobre el destino de los desaparecidos. Uno de éstos fue el que se denominó el Legajo 7746, que relata los abusos a los derechos humanos cometidos por la Policía de Mendoza, antes y despúes del 24 de marzo de 1976.
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La narrativa española contemporánea abunda en relatos que tienen como temática común la memoria de la Guerra Civil. Entre ellas, es habitual la ficcionalización del recurso que aporta el dato, documento o archivo para dar un espesor histórico "real" a lo narrado. Esta tensión entre los materiales y los procedimientos de la historia y la ficción no es privativa de la literatura, sino que también se observa -temática y formalmente- en el campo del documental español. La verosimilitud literaria, apoyada en datos históricos y el documento fílmico presentado con recursos de la ficción, presentan debates y polémicas comunes dentro del abundante corpus literario y fílmico de los últimos años. Tomando algunos lineamientos teóricos del campo de la teoría del cine documental, el trabajo propondrá un análisis de la novela Soldados de Salamina, de Javier Cercas y su adaptación al cine por David Trueba, ya que este film presenta estrategias y fragmentos propios del género o lo que algunos llaman "falso documental", el cruce de material histórico o la utilización de entrevistas dentro de un film de ficción.
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En el presente trabajo se pretende comparar y distinguir, por medio análisis de audiovisuales diferentes y épocas de producción también distintas, como dos obras documentales plantearon su mirada y visión acerca de la localidad de Iruya. Con la representación de dos realizadores por un lado, Jorge Prelorán con su film etnográfico Iruya del año 1968 y por otro lado, Ulises de la Orden en la subjetividad del documental: Rio Arriba, Una Historia de terrazas, ingenios y volcanes, encontraron en Iruya, un paisaje transcultural como estrategia de resistencia más allá del audiovisual, que incorpora lo local y lo global, que busca solidaridades trasnacionales a través de su hibridismo, fruto de la ruptura de las fronteras culturales y la exaltan una vez más como una tierra de contrastes. Buscando con la comparación y contextualización del cine documental, entenderlos a ambos films como portavoces de la memoria a la vez que el discurso cinematográfico se convierte en narrador de la identidad e historia cultural de la comunidad de Iruya