861 resultados para Stakeholder empowerment
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Introduction There is a renewed call for a new approach to development with emphasis on community empowerment or participation, with the belief that more sustainable activities will be undertaken in those communities. Much of that call, however, is coming not from within the communities, but primarily from advocates of change who may have little to do with those communities. What then will the new approach bring apart from a change in who are the decision-makers? And how do we ensure that the change that is called for will, in fact, bring added benefits to the communities themselves? To be sure, there are some successful stories of a community approach to problem solving. However, there are also many more stories of project failures. Serious analytical work, therefore, needs to be done to determine the factors that promote a successful community-based approach; when this approach should be used; and the methodology that should be employed. In an attempt to determine these factors, a brief analysis will be made of some of the governing structures in the subregion and their possible impact on the proposed new approach. Some of the earlier efforts at stakeholder and community approach to projects will also be examined as well as the new development strategy that is prompting the call for this new paradigm. The new paradigm focuses to a large extent on decision-making and community empowerment. With few exceptions, it is short on the promotion of tangible activities that are based on the resource inventory of the communities. This is not surprising, since, as noted before, the advocates of community empowerment may have very little connection with the communities and, in most cases, are unfamiliar with the resource base. Hence, a theoretical case is made, suggesting more style than substance. Another obvious shortcoming of this new paradigm is its continued over- dependence on assistance from the outside to build communities. Externally funded projects, seminars and meetings outside of the communities and foreign technical assistance continue to dominate these projects. While, of course, all communities have basic common needs such as water, health, education and electricity, there is sufficient diversity within communities to allow for tailoring of activities and programmes such that their differences become assets. It is in that context, that agro-tourism activities, standards, agricultural diversification, food and nutrition and priority setting have been chosen as aspects and activities for promoting community development, drawing on the various strengths of communities, rural or urban.
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
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Este artigo busca entender como a parceria entre as organizações locais (associações, cooperativas, sindicatos dos trabalhadores e outros) e o governo contribui para o desenvolvimento local. O artigo explora em que medida a parceria é uma estratégia efetiva para o desenvolvimento local em áreas historicamente marcadas por conflito entre os governos municipais e as organizações locais que defendem os interesses dos pequenos produtores rurais de base familiar. Particularmente, o artigo se concentra na discussão sobre a parceria como um mecanismo de divisão de poder e empoderamento das pessoas que historicamente têm sido excluídas do processo de desenvolvimento local. Os dados empíricos do artigo foram coletados nos municípios de Ourém e Igarapé-Miri, Nordeste do Pará, Amazônia, Brasil.
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Pós-graduação em Engenharia de Produção - FEB
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Pós-graduação em Engenharia de Produção - FEB
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There is a considerable number of researches about workplace violence, but few relate young workers and work harassment. This study aimed to investigate the reported perceptions of young apprentices and trainees about moral harassment at work and related coping strategies. Forty adolescent workers (22 men and 18 women) between 15 and 20 years old who received training by a non-governmental organization in Sao Paulo, Brazil, participated in the study. Data collection included individual and collective interviews. It was used an in-depth semi structured interview protocol. The discourses were analyzed using the hermeneutic-dialectic frame. Results showed that young workers reported little or no knowledge of strategies to cope with moral harassment at work, showing vulnerability to the effects of aggression. Effective coping strategies at work should embrace two important concepts of health promotion: empowerment and autonomy.
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Il Medio Oriente è una regione in cui le scarse risorse idriche giocano un ruolo fondamentale nei rapporti e nelle relazioni tra gli Stati. Soprattutto nell'area di Israele, Palestina e Giordania la natura transfrontaliera delle fonti idriche condivise è considerata da qualche ricercatore come un catalizzatore del più ampio conflitto arabo-israeliano. Altri studiosi, tuttavia, vedono nella cooperazione regionale sulle risorse idriche un potenziale cammino verso una pace duratura veicolata dalla natura interdipendente delle fonti idriche comuni a più territori. Dato che l'acqua è l'elemento che per molti aspetti contribuisce allo sviluppo sociale ed economico e dato che le fonti idriche sotterranee e di superficie non conoscono confini e si muovono liberamente nel territorio, la cooperazione tra gli Stati rivieraschi delle risorse idriche dovrebbe arrivare a prevalere sul conflitto. Unica nel suo genere, l'ong trilaterale israelo-palestinese giordana Friends of the Earth Middle East, FoEME, ha fatto proprio tale auspicio e dal 1994 punta a sviluppare progetti di cooperazione per la salvaguardia del patrimonio naturale dell'area del bacino del fiume Giordano e del Mar Morto. Attraverso l'esperienza del Progetto Good Water Neighbors, GWN, avviato nel 2002, sta lavorando ad una serie di iniziative nel campo dell'environmental awareness e del social empowerment a favore di comunità israeliane, palestinesi e giordane transfrontaliere che condividono risorse idriche sotterranee o di superficie. Operando inizialmente a livello locale per identificare i problemi idrico-ambientali di ogni comunità selezionata e lavorare con i cittadini (ragazzi, famiglie e amministratori municipali) per migliorare la conoscenza idrica locale attraverso attività di educazione ambientale, di water awareness e piani di sviluppo urbano eco-compatibile, il Progetto GWN ha facilitato a livello transfrontaliero i rapporti tra le comunità confinanti abbattendo la barriera di sfiducia e sospetto che normalmente impedisce relazioni pacifiche, ha coadiuvato l'analisi dei problemi idrici comuni cercando di risolverli attraverso uno sforzo programmatico condiviso e sostenibile, per giungere infine a livello regionale ad incoraggiare la gestione idrica comune attraverso lo scambio di informazioni, il dialogo e lo sforzo/impegno cooperativo congiunto tra gli attori parte del GWN al fine di incentivare la pace attraverso l'interesse comune della tutela delle fonti idriche condivise. Gli approcci di local development e participation, le azioni di confidence building e il peacebuilding attraverso la tutela ambientale applicati con il metodo di bottom up all'interno di un contesto non pacificato come quello del conflitto arabo-israeliano, fanno del Progetto GWN un esperimento innovativo e originale. Le comunità israeliane, palestinesi e giordane selezionate hanno imparato a migliorare le proprie condizioni idrico-ambiennali cooperando assieme e sfruttando l'interdipendenza dalle fonti idriche condivise, avviando nel contempo rapporti pacifici con società sempre considerate nemiche. La sfida è stata quella di far comprendere le potenzialità di una cooperazione locale, in vista di un coordinamento regionale e di uno sforzo comune in grado di generare un beneficio collettivo. La lezione appresa finora durante questi primi sette anni di Progetto è stata quella di capire che non è necessario attendere la fine del conflitto per poter essere di aiuto alle proprie comunità o per un benessere personale, ma si può agire subito, anche nel pieno dell'Intifada al-Aqsa e con i coprifuoco.
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A 30 anni dalla Dichiarazione di Alma Ata, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sia nei lavori della Commissione sui Determinanti Sociali della Salute che nel corso della sua 62^ Assemblea (2009) ha posto nuovamente la sua attenzione al tema dei determinanti sociali della salute e allo sviluppo di una sanità secondo un approccio "Primary Health Care", in cui la partecipazione ai processi decisionali è uno dei fattori che possono incidere sull'equità in salute tra e nelle nazioni. Dopo una presentazione dei principali elementi e concetti teorici di riferimento della tesi: Determinanti Sociali della Salute, partecipazione ed empowerment partecipativo (Cap. 1 e 2), il lavoro di tesi, a seguito dell'attività di ricerca di campo svolta in Zambia (Lusaka, Kitwe e Ndola) e presso EuropeAid (Bruxelles), si concentra sui processi di sviluppo e riforma del settore sanitario (Cap. 3), sulle politiche di cooperazione internazionale (Cap.4) e sull'azione (spesso sperimentale) della società civile in Zambia, considerando (Cap. 5): le principali criticità e limiti della/alla partecipazione, la presenza di strumenti e strategie specifiche di empowerment partecipativo, le politiche di decentramento e accountability, le buone prassi e proposte emergenti dalla società civile, le linee e i ruoli assunti dai donatori internazionali e dal Governo dello Zambia. Con questa tesi di dottorato si è voluto evidenziare e interpretare sia il dibattito recente rispetto alla partecipazione nel settore sanitario che i diversi e contraddittori gradi di attenzione alla partecipazione delle politiche di sviluppo del settore sanitario e l'emergere delle istanze e pratiche della società civile. Tutto questo incide su spazi e forme di partecipazione alla governance e ai processi decisionali nel settore sanitario, che influenzano a loro volta le politiche e condizioni di equità in salute. La metodologia adottata è stata di tipo qualitativo articolata in osservazione, interviste, analisi bibliografica e documentale.
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Il ruolo dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziaro è un problema crescente in entrambi i paesi sviluppati e in via di sviluppo. Gli esperti della psichiatria di comunità e dei gruppi di auto aiuto vedono l'empowerment come un fattore chiave per il successo di queste istituzioni. Uno studio quantitativo esplorativo è stato condotto in un ospedale Psichiatrico Giudiziario a Tirana. Questo studio ha misurato l'empowerment del paziente e il personale con l'obiettivo di comprendere la situazione attuale presso l'O. P. G. di Tirana. Questo consentirà alle parti interessate di effettuare un intervento di successo per servire al meglio le esigenze di tutte le parti. Empowerment in psichiatria può essere definito come un progetto attentamente progettata che contribuirà a consentire al personale di aiutare al meglio a soddisfare le esigenze dei pazienti e dei operatori. Pertanto, l’empowerment scale e altri questionari sono stati utilizzati sia per il paziente e gli operatori del personale dell'O. P. G. di Tirana. I risultati mostrano una differenza significativa tra il personale e i pazienti in materia di empowerment. Correlazioni interessanti sono state trovate tra l’empowerment e dati demografici dei pazienti e il personale dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Tirana. Una correlazione positiva tra empowerment e alcuni elementi della qualità di vita dei pazienti. Si è anche trovato che l’empowerment dipendeva dalla gravità dei sintomi. E' molto importante avere un intervento concreto che prevede di aumentare il livello dell’empowerment nel personale e nei pazienti presso l'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Tirana.
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In questa tesi viene ripercorsa la storia e l'evoluzione della teoria degli stakeholder, della responsabilità sociale di impresa e del bilancio sociale. Focalizzando l'attenzione su quest'ultimo, è stato riportato il bilancio sociale provvisorio di Conapi Soc. Coop. Agricola, ideato ed elaborato con la cooperativa e redatto secondo lo standard nazionale GBS.
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Il progetto di tesi ha il compito di far comunicare un device mobile con un apparato elettromedicale tramite tecnologia bluetooth low energy. Il paziente ha a disposizione questo apparato per misurarsi l'elettrocardiogramma autonomamente e poi, tramite l'uso dell'app, vengono mostrati i risultati ottenuti dalla misurazione. Una volta inviati i dati dal dispositivo elettromedicale all'app, questi vengono anche inoltrati a un server dove saranno sottoposti a controlli, da parte del medico curante.
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The aim of the present article is to contribute to the debate on the role of research in sustainable management of water and related resources, based on experiences in the Upper Ewaso Ng’iro and Pangani river basins in East Africa. Both basins are characterised by humid, resource-rich highlands and extensive semi-arid lowlands, by growing demand for water and related resources, and by numerous conflicting stakeholder interests. Issues of scale and level, on the one hand, and the normative dimension of sustainability, on the other hand, are identified as key challenges for research that seeks to produce relevant and applicable results for informed decision-making. A multi-level and multi-stakeholder perspective, defined on the basis of three minimal principles, is proposed here as an approach to research for informed decision-making. Key lessons learnt from applying these principles in the two river basins are presented and discussed in the light of current debate.