714 resultados para Sismicità, pericolosità, bolognese, sisma, scossa, terremoto, magnitudo, meccanismo focale


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La tesi si occupa dello studio di affioramenti ofiolitici lungo la Valle del Sillaro (Castel S. Pietro Terme, BO) all’altezza della località Villa di Sassonero. Le rocce sono state campionate in sito per essere poi analizzate in laboratorio con diverse tecniche: osservazioni delle sezioni sottili e microanalisi al SEM (microscopio elettronico a scansione). Sono stati raccolti un totale di otto campioni. Da questi si sono ricavate sette sezioni sottili ed una sezione lucida. Ognuno di questi campioni si è dimostrato molto alterato e tettonizzato, cosa prevedibile già dal rilevamento in campagna dato che la maggior parte delle rocce campionate tendevano molto facilmente a sgretolarsi. Le rocce si sono dimostrate essere brecce, serpentiniti e basalti. Osservando le sezioni sottili si è potuto notare che alcuni campioni risultavano completamente impregnati di calcite, in altri i minerali originali (come le olivine e i pirosseni) sono stati totalmente sostituiti e di loro restano a malapena pochi relitti, in altri ancora era presente una diffusa ossidazione. Dalla microanalisi della sezione di un basalto è emersa la completa albitizzazione dei plagioclasi ed è stata stabilita la natura fondamentalmente augitica dei pirosseni.

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Questo elaborato di tesi presenta uno studio volto a identificare il ruolo dell’autofagia nella patogenesi della neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON), una patologia neurodegenerativa mitocondriale dovuta a mutazioni nel mtDNA. Tali mutazioni generano difetti nella catena respiratoria, nelle vie apoptotiche mediate dai mitocondri e nella produzione di ROS; dati preliminari hanno dimostrato una correlazione tra le mutazioni LHON e l’omeostasi mitocondriale, regolata dai processi contrapposti di autofagia e mitobiogenesi. Secondo questa ipotesi, le alterazioni LHON aumentano il flusso autofagico soprattutto negli individui affetti, mentre i portatori di mutazione sani (carrier) risultano protetti da un importante incremento nella mitobiogenesi che agisce da meccanismo compensatorio. È stata dunque caratterizzata tramite Western Blotting l’espressione proteica di due marker autofagici, LC3 e p62, in PBMCs (Peripheral Blood Mononuclear Cells) estratte da pazienti LHON, affetti e carrier, e individui di controllo. Sono stati inoltre quantificati i livelli cellulari di due proteine della membrana interna mitocondriale, COX IV e SDHA, al fine di valutare la massa mitocondriale come parametro di confronto rispetto ai livelli di autofagia. È stata infine analizzata l’influenza dell’idebenone sull’autofagia e sulla massa mitocondriale, confrontando pazienti affetti in terapia con questo farmaco e pazienti affetti non trattati. Lo studio ha in parte avvalorato i risultati preliminari; l’elevata variabilità riscontrata porta però all’esigenza, nelle analisi future, di una maggiore campionatura, nonché di indagini di diversa natura condotte in parallelo per validare i risultati.

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Se estima que los niños y adolescentes se encuentran entre las personas más vulnerables a los efectos negativos de los desastres naturales. Los estudios de seguimiento de cohortes muestran que entre el 25% y el 60% de los niños ha sufrido un evento traumático significativo antes de llegar a la adultez. Siendo una de las mayores consecuencias, la sintomatología de Trastorno de Estrés postraumático (TEPT), (Osofsky et al., 2009; Yelland et al., 2010). Otra de las respuestas que puede surgir frente a la adversidad, es el Crecimiento Postraumático (CPT), el cual alude a un cambio positivo como resultado de un proceso de lucha a partir de un suceso traumático (Calhoun & Tedeschi, 1999; Cryder et al., 2006; Kilmer, 2009). Este estudio examina la sintomatología de Trastorno de Estrés Postraumático y Crecimiento Postraumático en niños y adolescentes expuestos a un terremoto (uno de los diez más grandes del mundo) y tsunami ocurrido en Chile el año 2010, respecto a un grupo de comparación, 12 meses y 24 meses después del desastre...

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Il presente lavoro di tesi è stato sviluppato presso l’azienda “Nuova Star” SpA di Zola Predosa, leader mondiale nella produzione di meccanismi di apertura per porte di forni domestici. Gli scopi principali di questi meccanismi sono quelli di bilanciare il peso della porta durante l’apertura della stessa e di generare, a porta chiusa, una opportuna forza di ritenuta che la tenga pressata contro le guarnizioni del forno. L’azienda produce una notevole varietà di modelli, realizzati mediante componenti in lamiera stampata che si basano su varianti dei medesimi meccanismi di base, in particolare un manovellismo di spinta (per ottenere il bilanciamento) e un sistema camma-punteria (per garantire la chiusura). In un’ottica di sperimentazione e innovazione del prodotto, l’azienda ha quindi espresso il desiderio di realizzare un nuovo modello, concepito attraverso un sistema inedito e originale e che allo stesso tempo risultasse più economico rispetto ai vari modelli attualmente in produzione. In particolare questo nuovo meccanismo dovrà sfruttare un sistema a cavi. L’obiettivo di questa tesi è quindi quello di ripensare il meccanismo attualmente esistente, analizzando le proprietà offerte da un sistema a cavi per sfruttarne i possibili vantaggi, sia in termini di funzionamento che di economicità del prodotto finale. A tale scopo si partirà con l’analisi concettuale dell’architettura e del funzionamento dei meccanismi su cui si basano i modelli attualmente in produzione. Si passerà poi a una seconda fase di progettazione concettuale, nella quale verranno ideate e proposte varie soluzioni alternative. Seguirà quindi uno studio articolato nei seguenti punti: - Analisi cinematica e cinetostatica - Analisi e scelta dei parametri ottimali di funzionamento - Disegno costruttivo dei vari componenti - Simulazione multibody del nuovo meccanismo tramite il software MSC Adams;

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El presente estudio de caso analiza el papel de la Cooperación Sur-Sur (CSS) proveída por Brasil y Ecuador en materia de Educación Técnica en Haití después del terremoto del 2010 hasta el año 2015. Bajo el entendido que la CSS busca intercambiar, por medio de proyectos, los conocimientos y técnicas en los cuales estos países tienen experiencia, una de las formas de cooperación que tienen Brasil y Ecuador frente a Haití está basada en brindar capacidades en materia de Educación Técnica, con el fin de incentivar el desarrollo del recurso humano en los diferentes sectores a los cuales ésta va dirigida. En ese sentido, se escogieron dichos países al ser dos de los que más aportaron de América del Sur mediante la Educación Técnica hacia Haití después del terremoto. De ésta forma queda demostrado que por medio del intercambio de conocimientos, se puede hacer una apuesta fundamental al desarrollo de un país, enseñando y capacitando a personal de áreas específicas, con el ánimo de aumentar las capacidades productivas.

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En la región Caribe algunas cuencas se vieron afectadas en su comportamiento hidrológico, como consecuencia del terremoto de abril de 1991.Un ejemplo evidente de lo anterior es la cuenca del rio Banano, que es la fuente principal del agua potable para la provincia de Limón, y que se presenta un comportamiento de rio aluvial acelerado como consecuencia de cerca de 40 millones de m3 de material deslizado. Los deslizamientos  característicos en la cuenca son deslizamientos de roca (rockslide), aunque puede observarse uno de tipo rotacional (rotational slump); además existen flujos de detritos ( debris flow). Este comportamiento acelerado origina inundaciones en poblados como Aguas Zarcas, Quitaría, Beverly; Polonia, Bomba y María Luisa. Con el fin de minimizar las consecuencias de estas inundaciones se establece una zonificación de áreas inundables para la parte baja de la cuenca en tres clases. Además, en la cuenca se registra un aporte significativo de material en suspensión, lo cual podrá alterar la posibilidad del agua. ABSTRACTThe April 1991 earthquake in Costa Rica caused changes in the hydrological characteristics of several watersheds in the Caribbean region of country.Evidence of these changes was observer in the rio Banano, the principal source of potable water for the province de Limon. The behavior of the alluvial river accelerated as a consequence of nearly 40 million cubic meters of material that moved within the watershed as a result of the earthquake. The characteristical landslides were rockslides, althoung rotational slump and debris flow slides were also observed. The accelerated hydrological changes in the river have caused flooding in populated areas such as Aguas Zarcas, Quitará, Beverly, Polonia, Bomba and Maria Luisa. In order to minimize the consequences of the flooding, the lower part of the watershed was classified in three categories according to flooding susceptibility.The river has also shown an increase in suspended material, which could affect the potability of the water.

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El estudio geológico estructural y morfotectónico de la región de la región al norte de la ciudad de Alajuela, muestra una serie de fallas, estructuras volcánicas y alineamientos que pueden ser correlacionados con el terremoto de 1888, o bien, ser nuevas fuentes sísmicas, siendo la falla de Alajuela la alternativa más viable para el origen del terremoto y una depresión 1.5 km al este de Fraijanes, la probable área epicentral.  Los datos obtenidos de los informes y periódicos de la época permiten estimar el patrón de distribución de las isosistas del terremoto del  30 de diciembre de 1888 y calcular junto con otros datos microsísmicos y a partir de relaciones empíricas, los parámetros sísimicos (profundidad, epicentro, magnitud, intensidad, aceleración).  El terremoto de Fraijanes demostró hace casi un siglo ser muy destructivo, y hoy día con el aumento de población e infraestructura en la región, el grado de vulnerabilidad es mayor y por consiguiente aumento el riesgo sísmico.

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El terremoto de Fraijanes de 1888 (30 de diciembre), con una magnitud moderada (5.0  M 6.5)  generó una serie de deslizamientos que afectaron los caminos vecinales, viviendas, potreros, zonas de cultivo y aun las áreas de bosques, ríos y quebradas.  El deslizamiento más grande fue el que originó la Laguna de Fraijanes y para la cual proponemos su mecanismo de falla.   Examinando el relieve relativo, las características geológico-geomorfológicas, así como los deslizamientos identificables de la región, se ha obtenido un mapa de susceptibilidad a la inestabilidad de laderas.  Lo anterior permite delimitar zonas de diferente susceptibilidad, las cuales manifiestan diferente aptitud a la construcción de urbanizaciones, obras civiles, etc; así como la necesidad de realización de estudios geotécnicos para su correcto diseño.