269 resultados para Palin, Tutta
Resumo:
Vols. for 1850-52 have subtitle: Pubblicazione periodica per tutta l'Italia.
Resumo:
Includes indexes.
Resumo:
Graesse VII, 162.
Resumo:
ELA-ICP-MS U-Pb zircon geochronology has been used to show that the porphyritic intrusions related to the formation of the Bajo de la Alumbrera porphyry Cu-Au deposit, NW Argentina, are cogenetic with stratigraphically well-constrained volcanic and volcaniclastic rocks of the Late Miocene Farallon Negro Volcanic Complex. Zircon geochronology for intrusions in this deposit and the host volcanic sequence show that multiple mineralized porphyries were emplaced in a volcanic complex that developed over 1.5 million years. Volcanism occurred in a multivent volcanic complex in a siliciclastic intermontane basin. The complex evolved from early mafic-intermediate effusive phases to a later silicic explosive phase associated with mafic intrusions. Zircons from the basal mafic-intermediate lavas have ages that range from 8.46 +/- 0.14 to 7.94 +/- 0.27 Ma. Regionally extensive silicic explosive volcanism occurred at similar to8.0 Ma (8.05 +/- 0.13 and 7.96 +/- 0.11 Ma), which is co-temporal with intrusion of the earliest mineralized porphyries at Bajo de la Alumbrera (8.02 +/- 0.14 and 7.98 +/- 0.14 Ma). Regional uplift and erosion followed during which the magmatic-hydrothermal system was probably unroofed. Shortly thereafter, dacitic lava domes were extruded (7.95 +/- 0.17 Ma) and rhyolitic diatremes (7.79 +/- 0.13 Ma) deposited thick tuff blankets, across the region. Emplacement of large intermediate composition stocks occurred at 7.37 +/- 0.22 Ma, shortly before renewed magmatism occurred at Bajo de la Alumbrera (7.10 +/- 0.07 Ma). The latest porphyry intrusive event is temporally associated with new ore-bearing magmatic-hydrothermal fluids. Other dacitic intrusions are associated with subeconomic deposits that formed synchronously with the mineralized porphyries at Bajo de la Alumbrera. However, their emplacement continued (from 7.10 +/- 0.06 to 6.93 +/- 0.07 Ma) after the final intrusion at Bajo de al Alumbrera. Regional volcanism had ceased by 6.8 Ma (6.92 +/- 0.07 Ma). The brief history of the volcanic complex hosting the Bajo de la Alumbrera Cu-Au deposit differs from that of other Andean provinces hosting porphyry deposits. For example, at the El Salvador porphyry copper district in Chile, magmatism related to Cu mineralization was episodic in regional igneous activity that occurred over tens of millions of years. Bajo de la Alumbrera resulted from the superposition of multiple porphyry-related hydrothermal systems, temporally separated by a million years. It appears that the metal budget in porphyry ore deposits is not simply a function of their longevity and/or the superposition of multiple porphyry systems. Nor is it a function of the duration of the associated cycle of magmatism. Instead, the timing of processes operating in the parental magma body is the controlling factor in the formation of a fertile porphyry-related ore system.
Resumo:
Light curable dimethacrylate resin composites undergo free radical photopolymerisation in response to blue light (wavelength 450-500 nm) and may offer superior handling and setting characteristics for novel hard tissue repair materials. The current investigation aims to determine the optimum formulation of bisphenol-A glycidyl methacrylate and triethyleneglycoldimethacrylate (bisGMA/TEGDMA) or urethane dimethacrylate (UDMA)/TEGDMA resin mixtures and the effect of Bioglass incorporation on the rate of polymerisation (RP), degree of conversion (DC) and flexural strength (FS) of light-curable filled resin composites (FRCs). Experimental photoactive resins containing a range of bisGMA, UDMA and TEGDMA ratios and/or filled with non-silanised irregular or spherical 45S5-Bioglass (50 μm; 5-40 wt%) and/or silanised silicate glass filler particulates (0.7 μm; 50-70 wt%) were tested. RP and DC were analysed in real-time using nearinfrared spectroscopy. FS of resins and FRCs were determined using three-point flexural strength tests. UDMA/TEGDMA resins exhibited increased DC compared with bisGMA/TEGDMA resins (p<0.05). The addition of spherical particles of Bioglass had a detrimental effect on the FS (p>0.05), whereas they increased DC of UDMA/TEGDMA resins (p<0.05). Addition of irregular shaped Bioglass particles increased the FS of UDMA/TEGDMA resins up to 20 wt% Bioglass (p<0.05). The flexibility and strength conferred by the urethane group in UDMA may result in enhanced physical and mechanical properties compared with conventional resins containing bulky (bisGMA) molecules. Addition of 45S5-Bioglass with specific filler content, size and morphology resulted in enhanced mechanical and physical properties of UDMA/TEGDMA composites. © (2014) Trans Tech Publications, Switzerland.
Resumo:
L'origine e lo sviluppo del concetto di numero trascendente attraversano quasi tutta la storia della matematica ed i risultati più importanti si sono ottenuti solo in tempi relativamente recenti. I numeri trascendenti costituiscono un argomento che ha sempre affascinato i matematici ma fino a poco tempo fa, in una prospettiva di epoche storiche, si conoscevano pochissimi esempi di numeri di cui si sapesse dimostrare la trascendenza. La dimostrazione della trascendenza di pi greco mette fine ai tentativi di risolvere per via elementare la quadratura del cerchio, uno dei problemi classici dell'antichità. Scopo di questa tesi è presentare delle dimostrazioni di esistenza dei numeri trascendenti utilizzabili anche a scopo didattico e dimostrare la trascendenza del numero di Nepero e di pi greco. Ho deciso, inoltre, nel mio lavoro di tesi, di ripercorrere le tappe principali dell'evoluzione storica del concetto di numero trascendente ed ho analizzato quelle che oltre ad essere di grande importanza storica, sono utili ad una migliore comprensione del concetto stesso. La presentazione di queste tappe può essere molto importante, a mio parere, da un punto di vista didattico in quanto i testi di matematica mostrano quasi sempre concetti e teoremi come entità assolute e immutabili, inserite nei giorni nostri, senza fare riferimento al contesto storico ed umano in cui le idee sono nate.
Resumo:
La tesi analizza la problematica del monitoraggio ambientale a basso costo, cercando di approfondirne le caratteristiche e studiando le situazioni in cui questo vi si adatta bene. Lo studio ha permesso di realizzare due tipologie di stazioni di raccolta dati, una dedicata alla misurazione delle polveri sottili, e una dedicata alla misurazione dell’acidità delle piogge. Entrambe le stazioni condividono la logica di funzionamento, quindi il “core” rimane lo stesso pur lavorando con dati estremamente diversi, mentre si distinguono per i due sensori utilizzati. In fase di test i sensori si sono dimostrati sufficientemente precisi lasciando ben sperare per la realizzazione di applicazioni in contesti reali simili a quelli considerati durante l’analisi. Le stazioni sono in grado di fornire dati geo-localizzati consultabili attraverso un portale web, è possibile visualizzare ogni stazione su una mappa ricevendo aggiornamenti sulle ultime misurazioni, inoltre si possono modellare i dati e visualizzarli su una serie di grafici. Una delle caratteristiche fondamentali che ha guidato tutta la progettazione è stata l’estendibilità del modello, la logica di funzionamento della stazione può essere facilmente implementata su tecnologie hardware e software diverse.
Resumo:
Il presente testo viene redatto con lo scopo di studiare l’effettiva interazione tra i cantieri stradali, con la relativa segnaletica, e gli utenti che transitano sulla sede stradale interessata da lavori di rifacimento, manutenzione o adeguamento della stessa, partendo dalla conoscenza di tutta la normativa che disciplina i cantieri su strada. Nel presente testo verrà esposta in modo dettagliato la sperimentazione effettuata, analizzando il percorso di prova, il campo prove con i relativi partecipanti, la tipologia dei cantieri presenti lungo il percorso e il segnalamento di ciascuno di essi. Questo studio verrà svolto analizzando nel dettaglio il comportamento dell’utente alla guida ed in particolare la sua risposta alle informazioni fornite dalla segnaletica temporanea di cantiere, sia verticale che orizzontale, grazie a strumenti specifici quali il Mobile-Eye ed il V-Box. I risultati ottenuti, infine, saranno discussi per valutare quali siano le migliori pratiche di installazione di un cantiere su strada e di posizionamento della relativa segnaletica, per ottenere la massima visibilità e considerazione da parte dei conducenti, e quindi la regolazione del loro comportamento in termini di adeguamento della velocità di marcia in relazione ad una situazione straordinaria che si presenta lungo il tracciato che stanno percorrendo. Tutto ciò potrà servire a redigere delle linee guida specifiche in merito all’installazione dei cantieri e al posizionamento della relativa segnaletica di avviso e preavviso, sempre nel rispetto di tutta la normativa che ne disciplina gli stessi.
Resumo:
Il lavoro presentato in questo elaborato tratterà lo sviluppo di un sistema di alerting che consenta di monitorare proattivamente una o più sorgenti dati aziendali, segnalando le eventuali condizioni di irregolarità rilevate; questo verrà incluso all'interno di sistemi già esistenti dedicati all'analisi dei dati e alla pianificazione, ovvero i cosiddetti Decision Support Systems. Un sistema di supporto alle decisioni è in grado di fornire chiare informazioni per tutta la gestione dell'impresa, misurandone le performance e fornendo proiezioni sugli andamenti futuri. Questi sistemi vengono catalogati all'interno del più ampio ambito della Business Intelligence, che sottintende l'insieme di metodologie in grado di trasformare i dati di business in informazioni utili al processo decisionale. L'intero lavoro di tesi è stato svolto durante un periodo di tirocinio svolto presso Iconsulting S.p.A., IT System Integrator bolognese specializzato principalmente nello sviluppo di progetti di Business Intelligence, Enterprise Data Warehouse e Corporate Performance Management. Il software che verrà illustrato in questo elaborato è stato realizzato per essere collocato all'interno di un contesto più ampio, per rispondere ai requisiti di un cliente multinazionale leader nel settore della telefonia mobile e fissa.
Resumo:
A chi appartieni quando sai di essere diverso? Quando percorri un sentiero altro dalle battute strade dei tuoi? Quando t’imbarchi o nasci altrove ma sai di non potervi restare per sempre? Vogliamo tutti appartenere o meglio essere parte di qualcosa. Dei nostri supereroi, dei nostri artisti preferiti, di un partito politico, di una famiglia. Appartenere è percorrere un cammino comune, sentire di non essere soli. Gli uomini chiamano “radici” questa filiazione, un sentimento profondo che è un punto di contatto tra l’eterno andare e ritornare a conoscere se stessi. Avere delle radici è fondamentale per non sentirsi persi, per avere un porto sicuro da cui andare e partire. Come per le piante, le radici sono il punto di contatto con il terreno e le origini, ma soprattutto la vera base che permette al tronco e ai rami, quindi a una vita tutta nuova, di crescere sana e forte. Le radici sono l’inizio e la fine del viaggio al centro di se stessi.Ogni parte di questo percorso ha come tema principale una delle domande del libro e cerca di tracciarne possibili risposte, suggestioni, suggerimenti con spunti dall’opera omnia di questo artista e di autori che si sono interessati all’argomento con un approccio letterario o analitico. Le linee guida del primo capitolo saranno le domande “chi siete?” e “da dove venite?”; cercherò di trovare risposte grazie ai saggi echi del mare e di chi ne ha scritto e grazie alle pagine di Tefteri, Non si muore tutte le mattine e Il paese dei coppoloni, nonché le nuove Canzoni della Cupa del cantautore errante. Il secondo e ultimo capitolo invece si sposta dalla grandezza del mare alla quella della montagna, concentrandosi sulle domande “cosa andate cercando?” e “a chi appartenete?”; andrò indagando nell’entroterra delle appartenenze grazie ad altre preziose pagine e mi interrogherò sul valore che possono avere le voci antiche e nuove per una tale ricerca.
Resumo:
Il progetto consiste in un kit per scoprire la natura in classe, destinato ai bambini di scuola primaria. Il prodotto, formato da tredici componenti, permette di svolgere cinque esperimenti, uno per ogni anno scolastico. I temi affrontati sono: il seme e la germinazione; la terra e il confronto di diverse soluzioni per coltivare; il fototropismo e la funzione della luce nella fotosintesi clorofilliana; il ciclo dell’acqua e l’ecosistema; il frutto e il ciclo delle piante. All'interno della scatola è compreso anche tutto il necessario per iniziare a coltivare (terra, semi, substrato, vasi..), un manuale di istruzioni e cinque cartelloni per svolgere attività integrative. Il prodotto ha un forte valore educativo, permette di svolgere attività pratiche, rappresenta un supporto didattico per la comprensione di argomenti inclusi nel programma di scienze, permette un uso collettivo coinvolgendo tutta la classe e si adatta perfettamente alle caratteristiche dell'aula rispettando i limiti di tempo e di spazio. Il nome “SEED”, che in inglese vuol dire “seme”, identifica il kit come il punto di partenza di un’esperienza di scoperta della natura, proprio come il seme è il punto di partenza del ciclo delle piante. Il clame “il kit per scoprire la natura in classe” descrive meglio l’identità del prodotto e lo contestualizza nel suo ambiente d’uso: la classe.
Resumo:
Tutkielmani on kulttuurihistoriallista muistitietotutkimusta, ja se käsittelee kuuden tyttöoppilaan kokemuksia Turun Suomalaisessa Yhteiskoulussa (TSYK) vuosina 1962–1972, jolloin oli vielä voimassa rinnakkaiskoulujärjestelmä. Haastatteluissa tuottamani muistitiedon avulla paneudun ensiksi kertojieni muistoihin, jotka koskevat heidän koulupolkunsa valintaa. Miksi kouluvalinta oli oppikoulu ja nimenomaan elitistisenä pidetty TSYK? Ketkä valintaan vaikuttivat ja millaisia argumentteja he käyttivät. Toiseksi selvitän haastateltavieni kokemuksia opettajien kohtaamisista luokkatilanteissa. Miten haastateltavani kokivat koulun, opettajat ja opetuksen sekä itsensä oppilaina ja oppijoina? Kolmanneksi tarkastelen kertojieni muistoja koulutyön tavoitteesta, ylioppilastutkinnosta ja sen näkymisestä koulutyössä ja kotona. Alkuperäisaineistoni koostuu puoli-strukturoiduista temaattisista haastatteluista, jotka sisältävät kertojieni muistamia kokemuksia sekä oppikouluun pyrkimisen ajalta että kouluvuosilta. Sitä täydentävät muutamat sähköpostiviestit. Koska kulttuurihistoriallista koulututkimusta on tehty vähän, hyödynnän myös useiden eri tieteen alojen julkaisuja. Kokemuksellisuus on työni keskeinen näkökulma, mutta 1960-luvun yhteiskunnallisten ja koulutuspoliittisten muutosten turbulenssissa nousee oppilaiden vanhempien sosioekonominen ja koulutuksellinen tausta olennaiseksi. Akateemisista perheistä tulevat haastateltavani uusinsivat perheidensä koulutuspolkuja, mutta myös ei-akateemiset vanhemmat halusivat tarjota tyttärilleen paremman koulutuksen kuin olivat itse saaneet. TSYK valittiin tyttöjen oppikouluksi koulun hyvän maineen ja laadukkaaksi tiedetyn opetuksen vuoksi. Koulun valintaan vaikuttivat lähinnä vanhemmat ja ikätoverit. Eräissä perheissä valinta oli selviö: jo vanhemmat olivat käyneet samaa koulua. Opettajien kohtaamisista haastateltavani muistelivat erityisesti vahvoja ja autoritaarisia opettajia, joita pidettiin vaativina ja vähän pelottavinakin. Ensimmäisestä oppikoululuokasta lähtien sekä opettajien että oppilaiden yhteisenä tavoitteena oli ylioppilastutkinto ja ylioppilaslakki. Opettajat korostivat ylioppilastutkinnossa menestymisen tärkeyttä. Myös perheille tyttärien menestyminen koulussa ja ylioppilastutkinnossa oli tärkeää. Tutkijana katson, että riippumatta haastateltavieni vaihtelevista koulukokemuksista heistä jokaista voidaan pitää oman elämänsä ”femme fortena”. 1970-luvun tyttöoppilaiden kokemukset tarjoaisivat kiintoisan vertailukohdan omalle tutkimukselleni. Myös tyttö- ja poikaoppilaiden kokemusten vertailu voisi tarjota antoisan jatkotutkimuksen aiheen.
Resumo:
Internetin kehitys on vaikuttanut monen vähittäiskaupan alaan, mutta erityisesti se on muuttanut autokaupan markkinointia. Se on lisäksi laajentanut perinteisen word-of-mouth -markkinoinnin käsitettä ja hyödyntämismahdollisuuksia huomattavasti, mikä on saanut sekä tutkijat että ammatinharjoittajat kiinnostumaan eWOM-markkinoinnista sen poikkeuksellisen suuren suosion, kasvun ja vaikutusten takia. Tämän tutkielman tarkoituksena on tutkia eWOM-markkinointia ja sen hyödyntämistä autoalalla Suomessa. Tutkimusongelma voidaan jakaa neljään osaongelmaan: 1. Mitä on eWOM-markkinointi? 2. Miten yritykset voivat hyödyntää eWOM-markkinointia? 3. Hyödyntävätkö automaahantuojat eWOM-markkinointia? 4. Miten automaahantuojat voisivat paremmin hyödyntää eWOM-markkinointia? Tutkimus pohjautuu WOMin ja sosiaalisen median teorioihin, joiden pohjalta eWOM-markkinointi määriteltiin yritysten tarkoituksellisiksi pyrkimyksiksi vaikuttaa kuluttajienväliseen WOMiin tavoilla, jotka edistävät yritysten markkinointiviestien leviämistä sosiaalisessa mediassa. Yritykset voivat hyödyntää eWOM-markkinointia käyttämällä maksettuja WOM-viestinvälittäjiä, kannustamalla tuoteorientoituneita keskusteluita myynninedistämisstrategialla tai sopeutumalla verbaaliseen toimintaan sen kontrolloinnin sijaan. Kvalitatiivisen tutkimuksen empiirinen aineisto kerättiin puolistrukturoituina teemahaastatteluina, joissa haastateltiin automaahantuojien edustajia. Haastatteluiden tulkinta perustui teoriaohjaavaan analyysiin, josta ilmeni, että automaahantuojat Suomessa käyttävät eWOM-markkinointia hyvin vähän. eWOM-markkinointia käyttävät automaahantuojat käyttävät sitä pääasiassa jakamalla sosiaaliseen mediaan WOM-alkuja ja tekemällä yhteistyötä mielipidejohtajien kanssa. Koska eWOM-markkinoinnin käyttö on vähäistä, voidaan sen hyödyntämistä parantaa monilla eri tavoilla. Aktiivisempi keskusteluun osallistuminen, tarkemman osaamisen hankkiminen, taktisuus, tulosten mittaaminen, ketteryyden kehittäminen, uusien toimintatapojen löytäminen, rohkeus innovoida ja luovuuden lisääminen ovat tapoja kehittää eWOM-markkinointia. Tutkielman perusteella voidaan todeta, että automaahantuojat Suomessa hyödyntävät eWOM -markkinointia hyvin vähän, ja näin ollen sen hyödyntämistä voitaisiin parantaa kokeilemalla rohkeammin ja luovemmin tätä sosiaalisen median tarjoamaa mahdollisuutta. Liika strukturointi sotii ilmiön perusperiaatteita vastaan, joten automaahantuojien tulisi pyrkiä keksimään uusia luovia toimintatapoja, toimimaan joustavasti ja reagoimaan sopivan tilaisuuden tullen.
Resumo:
Si presenta in questa sede una sintesi dei risultati emersi dalle campagne 2014-2015 del Pisa South Picenum Survey Project II, relativo alle alte valli dei fiumi Aso e Tenna, nelle Marche meridionali. Dalle ricognizioni intensive effettuate nel territorio comunale di Amandola (Provincia di FM) è emerso un fitto popolamento rurale costituito da piccole fattorie, databili a partire dalla fine del III sec.a.C., e posizionate all’interno di una griglia centuriale. Questo territorio, con tutta probabilità viritim adsignatus a seguito della lex de agro Gallico et Piceno viritim dividundo del 232 a.C., doveva avvalersi di un polo di aggregazione sociale e amministrativa ubicato nelle vicinanze e ben collegato alla viabilità principale. La posizione strategica, un’accurata analisi dell’assetto centuriale e numerosi rinvenimenti archeologici permettono di identificare questa praefectura nell’area dell’attuale Comunanza dove possiamo localizzare l’antica Novana citata da Plinio (N.H., III, 11)., un centro piceno che divenne, forse, un foro, e poi una praefectura ed infine un municipium.
Resumo:
Dopo più di due secoli dalla nascita di Darwin e più di centocinquant’anni dalla pubblicazione della sua opera più importante, l’Origine delle specie, tenuta in debita considerazione l’importanza del concetto di evoluzione biologica come chiave esplicativa per tutta la Biologia, diviene fondamentale ripercorrere brevemente, per così dire, l’evoluzione dell’evoluzionismo. Il 12 febbraio del 1809 nasceva Charles Robert Darwin, mentre il 24 novembre 1859 veniva pubblicata la sua opera più importante l’Origine delle specie. Nonostante le conoscenze biologiche di duecento anni fa fossero inadeguate a fornire il sostrato adeguato per spiegare come effettivamente si ereditassero i caratteri dei genitori, le esplorazioni dei Paesi extraeuropei, con il corollario di importanti reperti biologici che affluivano in Europa, nonché l’accumulo di fatti e scoperte, coadiuvati dall’emergere di una nuova borghesia avida di conoscenza, rendevano sempre più problematica l’accettazione delle spiegazioni metafisiche dei fenomeni naturali. Ovviamente, il cambio di paradigma non è stato indolore: le gerarchie ecclesiastiche ed il potere politico non accettarono facilmente (e non lo fanno neanche adesso!) di vedere messo in discussione lo status quo. Mi torna in mente la frase che il Primo Ministro Britannico Disraeli disse, commentando l’uscita dell’Origine delle specie: “Il Signor Darwin discenderà dalle scimmie, ma io discendo dagli angeli”. A prescindere da ciò, attualmente gli strepitosi successi della Biologia, uniti alla necessità, sempre più impellente, di salvaguardare la diversità biologica, impongono di conoscere, almeno per sommi capi, l’evoluzionismo ed il suo sviluppo poiché, come affermato da Dobzhansky: “Nulla ha senso in Biologia, se non alla luce dell’Evoluzione”. Infatti, Con lo sviluppo della biologia moderna, e delle altre scienze ad essa collegate, si è profondamente modificato il concetto stesso del mondo naturale. Si è inserita una visione storica della natura. Di più, l’uomo è sceso da quel piedistallo su cui credeva di essere nel sistema naturale. Per questo Sigmund Freud ha definito l’Origine delle specie di Darwin, il “colpo biologico” alla presunzione umana. Il concetto di evoluzione ha anche contribuito allo sviluppo di una visione laica della realtà.