907 resultados para Blister Blisteratrice infrarossi riscaldamento packaging automatiche
Resumo:
Il mapping di grandezze fisiche risulta estremamente importante, essendo in grado di fornire un adeguato supporto per la localizzazione e il monitoraggio di parametri ambientali sensibili. Nel caso indoor, in assenza di un sistema di localizzazione di riferimento analogo al GPS per il caso outdoor, sfruttando appieno le potenzialità della sensoristica a bordo degli smartphone, si è fatto progressivamente strada il mapping di grandezze fisiche quali, ad esempio, il segnale Wi-Fi e il campo magnetico terrestre. In questo caso il mapping, senza richiedere alcuna infrastruttura e coadiuvato dall'utilizzo di dispositivi portatili largamente diffusi ad uso quotidiano, rappresenta una soluzione relativamente recente ridefinibile come Mobile Crowd Sensing. Il MCS rappresenta un nuovo paradigma di servizio, volto a sfruttare l'interconnettività tra dispositivi portatili per effettuare misurazioni di caratteristiche ambientali in maniera automatizzata, aggregandole in un sistema cloud usufruibile ad una vasta comunità. Tuttavia , il considerevole flusso di dati generato, la variabilità temporale delle grandezze di interesse e il rumore insito nelle misurazioni costituiscono problematiche fondamentali per l'utilizzo e la gestione delle misurazioni effettuate. Per tali motivi l'attività di tesi ha previsto i seguenti obiettivi: (i) fornire una panoramica delle principali tecniche e tecnologie di localizzazione volta a motivare l'importanza del mapping di grandezze fisiche ambientali; (ii) individuazione di grandezze fisiche appetibili per la creazione di mappe affidabili e realizzabili nei contesti applicativi più disparati, sfruttando risorse già presenti nell'ambiente; (iii) sviluppo di un algoritmo statistico in grado di fornire una stima accurata dell'andamento spaziale della grandezza di interesse attraverso un numero limitato di misurazioni, mantenendo la compatibilità con processi MCS e una bassa complessità computazionale. L’algoritmo sviluppato è stato validato attraverso simulazioni e misurazioni svolte in ambienti reali. In particolare, prove sperimentali sono state effettuate nell’arena Vicon nei laboratori DEI dell’Università di Bologna, sede Cesena, concepita dal gruppo di ricerca Casy.
Resumo:
Il presente lavoro di tesi s’inserisce all’interno del progetto Language Toolkit, nato dalla collaborazione tra la Camera di Commercio di Forlì-Cesena e la Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione di Forlì, al fine di avvicinare il mondo dell’università al mondo del lavoro. In particolare, la tesi è frutto della collaborazione tra la laureanda e la Graziani Packaging, azienda italiana leader nel settore del packaging ortofrutticolo e industriale, e consiste nella revisione di una brochure, nella localizzazione del sito web www.graziani.com e nella traduzione di una presentazione PowerPoint, il tutto dall’italiano al tedesco. Il lavoro si compone di tre capitoli. Nel primo, che rappresenta un approfondimento teorico sul tema della localizzazione, si analizza nel dettaglio l’acronimo GILT, si espongono brevemente le tappe principali che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo del settore della localizzazione e si esaminano le caratteristiche linguistiche, culturali e tecniche della localizzazione di siti web. Il secondo capitolo è dedicato al concetto di qualità in ambito traduttivo e al tema della revisione. In particolare, nella prima parte si analizzano gli standard di qualità professionali, i criteri di qualità proposti da Scarpa (2008) e la classificazione degli errori di traduzione sviluppata da Mossop (2001), mentre l’ultima parte riguarda il processo di revisione in concreto. Nel terzo capitolo, infine, vengono analizzati i tre testi di partenza forniti dall’azienda al traduttore (brochure, sito web e presentazione PowerPoint), e viene esposto e commentato il lavoro di revisione, localizzazione e traduzione degli stessi, ponendo una particolare enfasi sugli aspetti linguistici, culturali e tecnici più interessanti che lo hanno caratterizzato. La tesi si chiude con un glossario terminologico contenente i termini chiave, in italiano e in tedesco, relativi al dominio del packaging ortofrutticolo e industriale, individuati nel corso del lavoro di revisione, localizzazione e traduzione.
Resumo:
Studio e progettazione di una stufa a pellet in ghisa per il riscaldamento domestico per generare una potenza termica di 6.5 kW.
Resumo:
Analisi e applicazione dei processi di data mining al flusso informativo di sistemi real-time. Implementazione e analisi di un algoritmo autoadattivo per la ricerca di frequent patterns su macchine automatiche.
Resumo:
L'elaborato espone la progettazione di una macchina automatica e propone uno strumento per il calcolo del tempo delle sua produzione.
Resumo:
Le macchine automatiche prodotte dall’azienda VIRE Automation di Faenza sono atte al confezionamento di prodotti igienico sanitari del settore baby, femminile e adulto. La macchina può essere suddivisa in due gruppi funzionali, il primo legato al raggruppamento dei prodotti in pile e il secondo dedicato al confezionamento vero e proprio. Il presente elaborato consiste nello studio e nella progettazione del raggruppatore della macchina dedicata ai prodotti femminili; in particolare lo scopo è il corretto funzionamento del gruppo con performance superiori a quelle attuali. Il progetto si è articolato nell’applicazione del metodo della Casa della Qualità come strumento di supporto, per poi passare allo studio della parte logica della macchina e ad un'analisi cinematica e dinamica del gruppo estrattore; infine vengono presentate ulteriori soluzioni tecniche adottate.
Analisi e progettazione di soluzioni robotiche per l'alimentazione di macchine automatiche per il tè
Resumo:
Nel presente elaborato è stato valutato l’inserimento di robot commerciali per il caricamento di materiali da processare da macchine automatiche del tè. Sono state affrontate sia valutazioni di tipo progettuale che di tipo economico al fine di poter ottenere e confrontare soluzioni che fossero concretamente realizzabili, in linea con le normative vigenti ed economicamente vantaggiose rispetto alle convenzionali soluzioni senza robot. L’elevato numero di aspetti da considerare ha richiesto lo studio e l’integrazione di campi tematici differenti.
Resumo:
This thesis presents a metric for assessing the commonality and differentiation of packaging-family planning with application to medical labels along with supporting background research and findings. Consumable products such as medications rely on the package or label to represent the contents. Package confusion has been widely recognized as a major problem for both over-the-counter and pharmacy-dispensed medications with potentially lethal consequences. It is critical to identify a medication as a member of a product family and differentiate its contributing elements based on visual features on the package or label to avoid consumer confusion and reduce dispensing errors. Indices that indicate degrees of commonality and differentiation of features in consumer products such as batteries, light bulbs, handles, etc for platforms have been shown to benefit development of engineered product families [6]. It is possible to take a similar approach for visual features in packaging such as typography, shape/form, imagery and color to benefit packaging-family development. This thesis establishes a commonality differentiation index for prominence of visual features on over-the-counter and pharmacy-dispensed medications based on occurrence, size, and location of features. It provides a quantitative measure to assist package designers in evaluating alternatives to satisfy strategic goals and improve safety. The index is demonstrated with several medications that have been identified by the Institute for Safe Medication Practice as commonly confused.
Postcolonial Literatures on a Global Market: Packaging the 'Mysterious East' for Western Consumption
Resumo:
The effects of electron beam irradiation, anaerobic packaging, and storage times on the aroma of raw ground beef patties were investigated. Patties were coarse ground at three days postmortem, and then fine ground and packaged at three, six, and nine days postmortem. Patties were irradiated immediately after packaging, or three days after packaging at 2 kGy, and then stored at 2.5 °C ñ1.5 °C for four days. Non-irradiated controls were held under similar conditions. After four days of storage for each postmortem time (three, six, and nine days), sensory aroma evaluations were performed on all samples. Irradiated and non-irradiated patties with the shortest postmortem storage times had the most desirable aroma scores. Controls had significantly (p £ .05) more desirable aroma scores than irradiated patties.
Resumo:
INTRODUCTION Erythema exsudativum multiforme majus (EEMM) and Stevens-Johnson Syndrome (SJS) are severe cutaneous reaction patterns caused by infections or drug hypersensitivity. The mechanism by which widespread keratinocyte death is mediated by the immune system in EEMM/SJS are still to be elucidated. Here, we characterized the blister cells isolated from a patient with EEMM/SJS overlap and investigated its cause. METHODS Clinical classification of the cutaneous eruption was done according to the consensus definition of severe blistering skin reactions and histological analysis. Common infectious causes of EEMM were investigated using standard clinical techniques. T cell reactivity for potentially causative drugs was assessed by lymphocyte transformation tests (LTT). Lymphocytes isolated from blister fluid were analyzed for their expression of activation markers and cytotoxic molecules using flow cytometry. RESULTS The healthy 58 year-old woman suffered from mild respiratory tract infection and therefore started treatment with the secretolytic drug Ambroxol. One week later, she presented with large palmar and plantar blisters, painful mucosal erosions, and flat atypical target lesions and maculae on the trunc, thus showing the clinical picture of an EEMM/SJS overlap (Fig. 1). This diagnosis was supported by histology, where also eosinophils were found to infiltrate the upper dermis, thus pointing towards a cutaneous adverse drug reaction (cADR). Analysis of blister cells showed that they mainly consisted of CD8+ and CD4+ T cells and a smaller population of NK cells. Both the CD8+ T cells and the NK cells were highly activated and expressed Fas ligand and the cytotoxic molecule granulysin (Fig. 2). In addition, in comparison to NK cells from PBMC, NK cells in blister fluids strongly upregulated the expression of the skin-homing chemokine receptor CCR4 (Fig 4). Surprisingly, the LTT performed on PBMCs in the acute phase was positive for Ambroxol (SI=2.9) whereas a LTT from a healthy but exposed individual did not show unspecific proliferation. Laboratory tests for common infectious causes of EEMM were negative (HSV-1/-2, M. pneumoniae, Parvovirus B19). However, 6 weeks later, specific proliferation to Ambroxol could no longer be observed in the LTT (Fig 4.).
Resumo:
This report contains a methodological assessment of two working papers by Ashok Kaul and Michael Wolf on the effect of plain packaging on smoking prevalence in Australia and the criticism raised against these working papers by OxyRomandie. First, the potential of the data used by Kaul and Wolf for identifying causal effects is discussed. Second, a reanalysis of the data is provided. Third, the criticism raised by OxyRomandie is commented.
Resumo:
Feline immunodeficiency virus (FIV)-based gene transfer systems are being seriously considered for human gene therapy as an alternative to vectors based on primate lentiviruses, a genetically complex group of retroviruses capable of infecting non-dividing cells. The greater phylogenetic distance between the feline and primate lentiviruses is thought to reduce chances of the generation of recombinant viruses. However, safety of FIV-based vector systems has not been tested experimentally. Since primate lentiviruses such as human and simian immunodeficiency viruses (HIV/SIV) can cross-package each other's genomes, we tested this trait with respect to FIV. Unexpectedly, both feline and primate lentiviruses were reciprocally able to both cross-package and propagate each other's RNA genomes. This was largely due to the recognition of viral packaging signals by the heterologous proteins. However, a simple retrovirus such as Mason-Pfizer monkey virus (MPMV) was unable to package FIV RNA. Interestingly, FIV could package MPMV RNA, but not propagate it for further steps of replication. These findings suggest that upon co-infection of the same host, cross-packaging may allow distinct retroviruses to generate chimeric variants with unknown pathogenic potential. ^ In order to understand the packaging determinants in FIV, we conducted a detailed mutational analysis of the region thought to contain FIV packaging signal. We show that the first 90–120 nt of the 5′ untranslated region (UTR) and the first 90 nt of gag were simultaneously required for efficient FIV RNA packaging. These results suggest that the primary FIV packaging signal is multipartite and discontinuous, composed of two core elements separated by 150 nt of the 5 ′UTR. ^ The above studies are being used towards the development of safer FIV-based self-inactivating (SIN) vectors. These vectors are being designed to eliminate the ability of FIV transfer vector RNAs to be mobilized by primate lentiviral proteins that may be present in the target cells. Preliminary test of the first generation of these vectors has revealed that they are incapable of being propagated by feline proteins. The inability of FIV transfer vectors to express packageable vector RNA after integration should greatly increase the safety of FIV vectors for human gene therapy. ^
Resumo:
El siguiente trabajo busca construir un sistema integrado de comunicación visual, aplicado al packaging y promoción de las diferentes líneas de vino de la Bodega Orgánica Pulmary.
Resumo:
El proyecto busca a través del diseño de comunicación gráfica, lograr un identidad visual novedosa dentro del rubro de productos naturales envasados de la empresa Sabores. De esta manera lograr incrementar las ventas y aumentar la presencia en el mercado mendocino, apostando a una expansión de la misma y a posicionarse como empresa líder dentro del rubro, transmitiendo siempre la calidad y naturalidad de sus productos.