882 resultados para Aderenza Modelli Pseudoslittamenti Translohr Metropolitane Monorotaie


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La presente guida alle attività di ricerca del Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e Trasporti (DIITET) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), vuole fornire un agile e sintetico strumento di conoscenza al quotidiano lavoro svolto dal personale che opera presso gli Istituti afferenti al dipartimento stesso e di quelli appartenenti ad altri dipartimenti che condividono con il DIITET ambiti di ricerca interdisciplinari. I dati attualmente disponibili saranno riferiti a variabili di tre tipi: 1) aree progettuali e, al loro interno, tematiche di ricerca in cui sono attivi gli istituti CNR; 2) personale operante in tali istituti; 3) prodotti di proprietà intellettuale e pubblicazioni degli istituti stessi.

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The volume contains the results of the research project "Governance Analysis Project (GAP) for the Smart Energy City. The actualization of Smart Cities in the Metropolitan Areas of Europe and Italy” conducted within the PON “Smart Energy Master for the energy management of the territory” at the University Federico II of Naples (TeMA Lab of the Department of Civil, Architectural and Environmental Engineering). Smart Cities have gained increasing relevance in the scientific debate and in the national and international operational practice, emerging as one of the opportunities to rethink cities and, more generally, the life of urban communities. First reflections, researches and projects on the issue seem to converge towards the idea that a “smart” urban development should not only be a result of the yet necessary and unavoidable infrastructural endowment (physical capital) and of its continuing innovation, but also of the quality of human, social and environmental capital, conceived as strategic factors for development. A “smart” city is, primarily, a city able to effectively satisfy the needs of its citizens respecting the rules imposed by the environmental context. It is in such a debate that the project GAP fits with the aim to address Smart Cities in light of the administrative reorganization of Italian large cities as a consequence of the Law 56/2014. With a scientific approach, the volume provides a comprehensive and updated framework of how Italian and European Metropolitan cities are declining the Smart City issue and this thanks to the collection of a wide-ranging screening represented by more than 1.000 initiatives including researches, projects, interventions, technologies, etc. Furthermore, one original element of this research is that after an analysis conducted through indirect sources, a phase of dialogue with “stakeholders” was carried out (and of this there is a wide picture in the volume in which, by the way, are reported long excerpts of the interviews). This has enabled to give a clearer framework of what is now experimenting in Italian and European cities, avoiding being totally naïve for interventions and projects labelled as “smart”, but often lacking of innovative methods and contents.

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Negli ultimi anni, lo scenario di crescente competizione su cui si affaccia il mercato ha spinto le aziende a interessarsi sempre più frequentemente all’ingegneria della manutenzione, allo scopo di avvalersi di tecniche che permettano di pianificare strategie di manutenzione per i sistemi produttivi che siano efficaci nel minimizzare i costi di gestione garantendo prestazioni e livelli di sicurezza elevati. Le tecniche analitiche tipiche dell’ingegneria della manutenzione sono nate in settori industriali che richiedono elevati livelli di progresso tecnologico (aeronautico, nucleare), e si basano su ipotesi specifiche stringenti, che risultano limitanti nel panorama sempre più vasto ed eterogeneo in cui ne si richiede l’applicazione. D’altra parte, la rimozione di tali ipotesi rende necessario il ricorso a tecniche di risoluzione numeriche. In questa tesi si definisce un nuovo modello che permetta di caratterizzare un sistema di produzione tenendo conto di tutti i possibili aspetti di interesse nell’ambito dell’ingegneria della manutenzione. Inoltre, sono descritti gli algoritmi definiti per la risoluzione di tale modello.

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Lo studio intrapreso si è posto come obiettivo la caratterizzazione dal punto di vista elettrico dei materiali coinvolti nella realizzazione di accessori per applicazioni in HVDC, in particolare mescole isolanti, semiconduttive e varioresistive. La necessità di un lavoro di questo tipo viene giustificata dalla costante espansione dei sistemi in DC nella trasmissione dell’energia elettrica, i quali presentano caratteristiche fisiche che si differenziano sensibilmente da quelle tipiche dei tradizionali sistemi in AC, dunque richiedono componenti e materiali opportunamente progettati per garantire condizioni di servizio sicure e affidabili. L’obiettivo della trattazione consiste nello studio di analogie e differenze tra le proprietà elettriche fornite da prove su diverse configurazioni di provini, nella fattispecie di tipo piano e cilindrico cavo. In primo luogo si studiano i provini di tipo piano al fine di ricavare informazioni basilari sul materiale e sulla mescola che lo costituisce e di prendere decisioni relative al proseguimento dei test. Dopo aver effettuato un sufficiente numero di test su varie tipologie di provini piani e aver riconosciuto le mescole più performanti dal punto di vista elettrico, meccanico e termico, si procede alla realizzazione di provini cilindrici stampati, su cui si intraprendono le medesime misure effettuate per la configurazione piana. Questa seconda fase di caratterizzazione è fondamentale, in quanto consente di verificare che le proprietà già studiate su piastra si conservino in una geometria molto più simile a quella assunta dal prodotto finale evitando di sostenere costi onerosi per la produzione di un accessorio full-size. Il lavoro è stato svolto nel laboratorio elettrico di alta tensione della divisione R&D del gruppo Prysmian di Milano, leader mondiale nella produzione di sistemi in cavo per alte e altissime tensioni.

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Lo scopo di questa tesi è la trattazione della materia oscura partendo dalle evidenze sperimentali, ripercorrendo i possibili costituenti e riportando dati relativi a rivelazioni dirette ed indirette. Il primo capitolo è dedicato alla discussione delle due più importanti evidenze della presenza di materia oscura, ossia le curve di rotazione ed il Bullet Cluster, che risultano entrambe interazioni di tipo gravitazionale. Si provvede inoltre a fornire le due più plausibili soluzioni in grado di spiegare i risultati ottenuti dalle osservazioni sperimentali e a discutere la loro validità come modello per la descrizione di tali fenomeni. Il capitolo successivo è volto all'esposizione delle possibili particelle che compongono la materia oscura, discutendo quali siano le più probabili, e alla spiegazione della loro creazione nell'Universo primordiale. La terza parte è dedicata alle rilevazioni dirette, consistenti nello scattering fra particelle di materia oscura e nuclei, ed in particolare all'analisi del modello dei neutralini. Vengono poi riportati nello stesso capitolo i risultati di tali rilevazioni, con riferimento agli esperimenti CDMS II, XENON100 e LUX. Nel quarto capitolo si tratteranno i risultati delle rilevazioni indirette, ossia osservazioni di processi derivanti dall'annichilazione di materia oscura, e verranno riportati i risultati degli esperimenti più importanti, fra cui i più recenti sono Fermi-LAT e CTA (ancora in sviluppo). L'ultimo paragrafo è riservato ad un breve riassunto dei risultati e delle ipotesi trattate, per raccogliere i dati più importanti e fornire una visione generale della materia oscura.

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Questa tesi introduce le basi del geomagnetismo partendo da un approccio ai modelli fluidi e alle equazioni MHS, accennando alle numerose difficoltà che portano in materia di simulazioni e calcoli. In seguito si introducono i modelli a disco con uno studio approfondito della dinamica che, pur partendo da equazioni molto più semplici e approssimate della trattazione fluida, trova riscontro con i punti fondamentali del geomagnetismo e con i comportamenti dei modelli fluidi.

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La tesi tratta la ricerca di procedure che permettano di rilevare oggetti utilizzando il maggior numero di informazioni geometriche ottenibili da una nuvola di punti densa generata da un rilievo fotogrammetrico o da TLS realizzando un modello 3D importabile in ambiente FEM. Il primo test si è eseguito su una piccola struttura, 1.2x0.5x0.2m, in modo da definire delle procedure di analisi ripetibili; la prima consente di passare dalla nuvola di punti “Cloud” all’oggetto solido “Solid” al modello agli elementi finiti “Fem” e per questo motivo è stata chiamata “metodo CSF”, mentre la seconda, che prevede di realizzare il modello della struttura con un software BIM è stata chiamata semplicemente “metodo BIM”. Una volta dimostrata la fattibilità della procedura la si è validata adottando come oggetto di studio un monumento storico di grandi dimensioni, l’Arco di Augusto di Rimini, confrontando i risultati ottenuti con quelli di altre tesi sulla medesima struttura, in particolare si è fatto riferimento a modelli FEM 2D e a modelli ottenuti da una nuvola di punti con i metodi CAD e con un software scientifico sviluppato al DICAM Cloud2FEM. Sull’arco sono state eseguite due tipi di analisi, una lineare sotto peso proprio e una modale ottenendo risultati compatibili tra i vari metodi sia dal punto di vista degli spostamenti, 0.1-0.2mm, che delle frequenze naturali ma si osserva che le frequenze naturali del modello BIM sono più simili a quelle dei modelli generati da cloud rispetto al modello CAD. Il quarto modo di vibrare invece presenta differenze maggiori. Il confronto con le frequenze naturali del modello FEM ha restituito differenze percentuali maggiori dovute alla natura 2D del modello e all’assenza della muratura limitrofa. Si sono confrontate le tensioni normali dei modelli CSF e BIM con quelle ottenute dal modello FEM ottenendo differenze inferiori a 1.28 kg/cm2 per le tensioni normali verticali e sull’ordine 10-2 kg/cm2 per quelle orizzontali.

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Paesaggio ed infrastrutture viarie sono un binomio molto forte: il primo ha insito il concetto di accessibilità, in quanto non può esistere senza la presenza di un osservatore; la strada, invece, trova i fattori che la connotano nel suo rapporto con la morfologia su cui insiste. Le infrastrutture viarie sono elemento strutturale e strutturante non solo di un territorio, ma anche di un paesaggio. Le attuali esigenze di mobilità portano oggi a ripensare ed adeguare molte infrastrutture viarie: laddove è possibile si potenziano le strutture esistenti, in diversi casi si ricorre a nuovi tracciati o a varianti di percorso. Porsi il problema di conservare itinerari testimoni della cultura materiale ed economica di una società implica considerazioni articolate, che travalicano i limiti del sedime: una via è un organismo più complesso della semplice linea di trasporto in quanto implica tutta una serie di manufatti a supporto della mobilità e soprattutto il corridoio infrastrutturale che genera e caratterizza, ovvero una porzione variabile di territorio definita sia dal tracciato che dalla morfologia del contesto. L’evoluzione dei modelli produttivi ed economici, che oggi porta quote sempre maggiori di popolazione a passare un tempo sempre minore all’interno del proprio alloggio, rende la riflessione sulle infrastrutture viarie dismesse o declassate occasione per la progettazione di spazi per l’abitare collettivo inseriti in contesti paesaggistici, tanto urbani che rurali, tramite reti di percorsi pensate per assorbire tagli di mobilità specifici e peculiari. Partendo da queste riflessioni la Tesi si articola in: Individuazioni del contesto teorico e pratico: Lo studio mette in evidenza come la questione delle infrastrutture viarie e del loro rapporto con il paesaggio implichi riflessioni incrociate a diversi livelli e tramite diverse discipline. La definizione dello spazio fisico della strada passa infatti per la costruzione di un itinerario, un viaggio che si appoggia tanto ad elementi fisici quanto simbolici. La via è un organismo complesso che travalica il proprio sedime per coinvolgere una porzione ampia di territorio, un corridoio variabile ed articolato in funzione del paesaggio attraversato. Lo studio propone diverse chiavi di lettura, mettendo in luce le possibili declinazioni del tema, in funzione del taglio modale, del rapporto con il contesto, del regime giuridico, delle implicazioni urbanistiche e sociali. La mobilità dolce viene individuata quale possibile modalità di riuso, tutela e recupero, del patrimonio diffuso costituito dalle diversi reti di viabilità. Antologia di casi studio: Il corpo principale dello studio si basa sulla raccolta, analisi e studio dello stato dell’arte nel settore; gli esempi raccolti sono presentati in due sezioni: la prima dedicata alle esperienze più significative ed articolate, che affrontano il recupero delle infrastrutture viarie a più livelli ed in modo avanzato non concentrandosi solo sulla conversione del sedime, ma proponendo un progetto che coinvolga tutto il corridoio attraversato dall’infrastruttura; la seconda parte illustra la pratica corrente nelle diverse realtà nazionali, ponendo in evidenza similitudini e differenze tra i vari approcci.

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Esta dissertação tem como objetivo trabalhar com a forte significação que o feminino apresenta nas narrativas medievais, em especial nA Demanda do Santo Graal e nA Divina Comédia, dois dos mais importantes textos medievais. Pode-se observar um padrão na caracterização dessas mulheres, pois elas são modelos do Bem ou do Mal. Pode-se perceber esse modelo em ambas as obras citadas. NA Demanda do Santo Graal, encontram-se mulheres que desviam o caminho do homem rumo ao Graal que representa o máximo da ascese espiritual. São as mulheres pecadoras, filhas de Eva, que trouxe a morte ao mundo. Também, na Demanda, encontram-se mulheres santas e plenas de virtude que se equiparam à mãe de todas as santas da literatura medieval: Beatriz, dA Divina Comédia. Beatriz é um guia espiritual e não um obstáculo a ser ultrapassado. Daí vai a comparação com as mulheres plenas de virtude da Demanda. Aqui as mulheres santas das duas obras se equiparam. São todas elas símbolos de crescimento na vida dos personagens masculinos. No entanto, tentaremos comprovar que Beatriz é a maior de todas e será utilizada neste trabalho porque na Demanda não podemos encontrar o modelo de mulher perfeita. Chega-se então ao principal objetivo desse trabalho que é observar, na literatura medieval, os vários tipos de mulheres existentes, e as semelhanças e diferenças entre elas, especialmente nA Divina Comédia e nA Demanda do Santo Graal. Tenta-se com isso traçar um elo entre essas duas importantes literaturas (portuguesa e italiana) através de dois textos que apresentam o misterioso papel das mulheres na literatura

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Esta dissertação propõe-se a trabalhar com a questão da individualidade no ocidente. Sendo este problema muito amplo, busca-se restringir a questão a duas conceituações: o atomismo concebido de forma geral por Charles Taylor e a genealogia segundo Michel Foucault. Ambos os conceitos são formas de dar um melhor entendimento ao movimento utilitarista dos séculos XVIII e XIX, principalmente tendo um enfoque nas obras de Jeremy Bentham e John Stuart Mill. O atomismo é um problema teórico que busca integrar, de forma relativamente polêmica, até mesmo confundindo, a moral social à moral individual. O utilitarismo resolve tal dilema de duas formas: pela economia e pela política dizendo que a última está em função da primeira e que ambas direcionam-se à busca da felicidade e/ou do prazer. A genealogia é uma metodologia que permite pensar a história como ruptura e descontinuidade, ou seja, um aprofundamento histórico sobre as relações de poder que formam as conceituações. A interpretação da fuga política e econômica do utilitarismo será vista na teoria do poder formulada por Foucault. Espera-se que, assim, o trabalho consiga ter uma visão crítica da individualidade, a partir das ideias de um movimento moderno que foi essencial para a teoria política. De um lado, a preocupação histórica com um movimento dos séculos XVIII e XIX. Do outro lado, uma discussão de poder, histórica, sobre estes períodos na obra de Foucault. Trata-se, portanto, de uma dissertação que busca construir uma genealogia do atomismo a partir das obras de Charles Taylor e Michel Foucault.

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Il D.Lgs. 150/09 ha inteso dar vita ad una “riforma organica” della PA italiana, improntandone il funzionamento a logiche di programmazione e controllo delle performance. Attorno a tale concetto la riforma ha costruito un Sistema teso a programmare, misurare, controllare, valutare e comunicare la performance degli enti. Il lavoro si focalizza sulla programmazione, e in particolare sullo strumento cardine introdotto dal D.Lgs. 150/09: il Piano della Performance (PdP). Il contributo, basato su una metodologia deduttivo-induttiva, si concentra sui comuni medi italiani, scelti in quanto statisticamente rappresentativi del livello medio di complessità degli enti locali. Sono stati oggetto di indagine i PdP pubblicati sui siti istituzionali degli enti considerati, al fine di verificarne sia il livello di aderenza alle Linee Guida (LG) emanate dalla Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) e dalla Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), sia il loro livello di adeguatezza economico-aziendale. Preliminarmente si indagherà il tema della programmazione, sotto il profilo normativo-dottrinale, concentrandosi su soggetti, processi e strumenti. Poi si sposterà il focus sul PdP: dopo aver definito obiettivi, quesiti e metodologia della ricerca, verranno esplicitate le configurazioni di PdP emergenti dalle LG CIVIT e ANCI. Verranno poi illustrati i risultati della ricerca empirica, mettendo in luce il livello di allineamento dei PdP dei comuni medi alle LG, nonché il livello di adeguatezza economico-aziendale degli stessi. Si tratteggeranno quindi alcune brevi conclusioni.

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The exponential growth of the world population has led to an increase of settlements often located in areas prone to natural disasters, including earthquakes. Consequently, despite the important advances in the field of natural catastrophes modelling and risk mitigation actions, the overall human losses have continued to increase and unprecedented economic losses have been registered. In the research work presented herein, various areas of earthquake engineering and seismology are thoroughly investigated, and a case study application for mainland Portugal is performed. Seismic risk assessment is a critical link in the reduction of casualties and damages due to earthquakes. Recognition of this relation has led to a rapid rise in demand for accurate, reliable and flexible numerical tools and software. In the present work, an open-source platform for seismic hazard and risk assessment is developed. This software is capable of computing the distribution of losses or damage for an earthquake scenario (deterministic event-based) or earthquake losses due to all the possible seismic events that might occur within a region for a given interval of time (probabilistic event-based). This effort has been developed following an open and transparent philosophy and therefore, it is available to any individual or institution. The estimation of the seismic risk depends mainly on three components: seismic hazard, exposure and vulnerability. The latter component assumes special importance, as by intervening with appropriate retrofitting solutions, it may be possible to decrease directly the seismic risk. The employment of analytical methodologies is fundamental in the assessment of structural vulnerability, particularly in regions where post-earthquake building damage might not be available. Several common methodologies are investigated, and conclusions are yielded regarding the method that can provide an optimal balance between accuracy and computational effort. In addition, a simplified approach based on the displacement-based earthquake loss assessment (DBELA) is proposed, which allows for the rapid estimation of fragility curves, considering a wide spectrum of uncertainties. A novel vulnerability model for the reinforced concrete building stock in Portugal is proposed in this work, using statistical information collected from hundreds of real buildings. An analytical approach based on nonlinear time history analysis is adopted and the impact of a set of key parameters investigated, including the damage state criteria and the chosen intensity measure type. A comprehensive review of previous studies that contributed to the understanding of the seismic hazard and risk for Portugal is presented. An existing seismic source model was employed with recently proposed attenuation models to calculate probabilistic seismic hazard throughout the territory. The latter results are combined with information from the 2011 Building Census and the aforementioned vulnerability model to estimate economic loss maps for a return period of 475 years. These losses are disaggregated across the different building typologies and conclusions are yielded regarding the type of construction more vulnerable to seismic activity.

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In questo inizio di secolo, la nuova organizzazione sociale del lavoro pone una serie di domande e di sfide ai ricercatori che intendono aiutare le persone a progettare la loro vita lavorativa. Nell'era della globalizzazione anche per quanto riguarda il career counseling, abbiamo deciso di affrontare queste problematiche e di dare delle risposte che si caratterizzassero come innovative attraverso la costituzione di un forum di discussione internazionale. Si è proceduto in questo modo per evitare le difficoltà che generalmente si incontrano quando si mettono a punto dei modelli e dei metodi in un Paese e poi si esportano in altre culture con l'intento di adattarli alle stesse. Questo articolo presenta i primi risultati della collaborazione che si è registrata - un modello e dei metodi per la consulenza di orientamento. Il modello per l'intervento nell'ambito dell'approccio Life Design si caratterizza per cinque presupposti relativi al modo di vedere le persone e la loro vita lavorativa. Essi riguardano le possibilità contestuali, i processi dinamici, i progressi non-lineari, le molteplici prospettive e la presenza di pattern personali. Partendo da questi cinque presupposti abbiamo messo a punto un modello basato sull'epistemologia del costruzionismo sociale, che sostiene che la conoscenza e l'identità di un individuo sono i prodotti dell'interazione sociale e che il significato è costruito attraverso il discorso. Questo approccio fa riferimento anche alla teoria della costruzione di sé di Guichard (2005) e della costruzione della vita professionale di Savickas (2005), che descrivono le azioni utili a facilitare la progettazione del proprio futuro. Particolare attenzione viene data agli interventi nel corso dell'arco di vita, olistici, contestuali e preventivi.

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Actes du colloque international (Rome, Istituto di Studi Romani, 2009 et 2010).