910 resultados para 610 Medicina e salute (Classificare qui la tecnologia dei servizi medici)
Resumo:
Al di là dell’efficacia e della correttezza della definizione-etichetta “nativi digitali”, che ha avviato un dibattito anche in ambito accademico negli ultimi anni, i dati confermano come la presenza delle nuove tecnologie sia in costante aumento anche nella vita dell’infanzia, già prima del compimento del sesto anno di vita. Ciò provoca la necessità che le scienze dell’educazione si confrontino con le conseguenze del rapporto tra infanzia e strumenti digitali della comunicazione: il saggio riporta una selezione tra i più recenti studi sull’argomento e si conclude con l’indicazione di alcune strategie per articolare percorsi di educazione ai media già dalla prima infanzia, prevedendo il coinvolgimento dei servizi educativi (sia nidi d’infanzia che scuole dell’infanzia) e della famiglia.
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Il termine Gaslighting trae origine dal titolo di un’opera teatrale del 1944, “Gaslight”. Narra la storia di un marito che, utilizzando delle strategie, in particolare l’alterazione della luce delle lampade a gas della casa, spinge la moglie a dubitare di se stessa e delle sue capacità critiche fino a condurla sull’orlo della pazzia. Modalità di abuso psicologico che solo di recente ha suscitato l’interesse di studiosi, psicologi, psichiatri, medici e giuristi. Attenzione da attribuire anche ad una maggiore partecipazione ai problemi sociali realizzata dai mass-media che espongono al pubblico quotidiane storie di persecuzioni e maltrattamenti famigliari. Per cui il presente lavoro ha come obiettivo proprio la descrizione del fenomeno del gaslighting, ponendo particolare attenzione agli aspetti prettamente giuridici di questa forma di abuso psicologico.
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Quando si discute circa il ruolo che l’avvocato riveste nelle procedure che riguardano soggetti minorenni è senz’altro importante soffermarsi a riflettere sugli interessi che il difensore minorile si trova a tutelare (l’interesse, il miglior interesse o semplicemente la volontà); le relazioni che deve instaurare (con i genitori, con gli avvocati dei genitori, con i consulenti, con gli assistenti sociali, con i magistrati e con i giornalisti), i rapporti con le altre figure che a vario titolo sono coinvolte nella tutela dei diritti e del benessere del minore, infine le norme deontologiche che presiedono allo svolgimento dell’attività dell’avvocato del minore.
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La legge n.354 del 1975 ha apportato importanti cambiamenti nella vita detentiva. Viene messa in luce un nuovo senso della sanzione: una pena più umana in cui il detenuto non può più essere considerato un soggetto da diagnosticare, ma da conoscere e reinserire nel contesto sociale. Tuttavia il carcere resta una realtà complessa piena di problematiche e contraddizioni. Il seguente lavoro ha cercato di comprendere l’opinione dei detenuti su tematiche che quotidianamente ruotano intorno al carcere: recidiva, finalità rieducativa e sorveglianza dinamica. A tal proposito è stato somministrato un questionario appositamente strutturato su tali tematiche ad un campione di 161 detenuti. Il carcere aperto e la sorveglianza dinamica risultano una nuova conquista trattamentale. Solo un carcere più vivibile, pieno di opportunità può realmente rieducare il soggetto ed insegnargli ad essere libero nel rispetto della legge.
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Nel mito, quindi, bene e male si stringono nel fuoco, in un abbraccio fatale. Nonostante esso abbia per sempre cambiato in meglio le sorti dell’umanità, racchiude in se il mistero: fonte di calore e di luce, elemento dalla materialità domestica, resta però inafferrabile agli uomini, a volte irrefrenabile, spesso temibile e altrettanto seducente. È da ricercare perciò in questa sua dualità il fascino che il fuoco provoca negli uomini: esso divora, con la sua fiamma distruttiva, tutto quello che incontra nel suo passaggio, lasciando dietro di sé terreni ristorati, nutriti dalla decomposizione dei vegetali. Con la sua luce e calore permettel’esistenza, ma nel contempo ha la possibilità di distruggerla per sempre. Proprietà che hanno fatto del fuoco un potente simbolo rappresentativo sia della vita che della morte, introducendolo di conseguenza nel “mondo del soprannaturale”, come facoltà e prerogativa degli Dei entrando così a far parte dei miti, delle credenze e delle tradizioni di molti popoli.
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L’incendio raramente è un fatto naturale, nasce pertanto dalla volontà o dalla negligenza dell’uomo: opera di mani quasi sempre sconosciute, per cui le comunicazioni di reato restano spesso correlate contro ignoti. Questo fa si che la diagnosi sulle cause, dolose e colpose, relative al singolo evento fornisca indicazioni utili sull’origine dell’incendio, tuttavia questo non incide sui comportamenti futuri, se non in termini di repressione e dissuasione, e soprattutto non mette a ‘fuoco’ le cause sociali interne ai sistemi locali e di contesto. Chiunque appicchi un fuoco può essere definibile come incendiario. I maggiori studi, nonché i più completi, nel campo del crimine collegato al fuoco sono stati svolti negli Stati Uniti, da unità speciali dell’FBI appositamente predisposte. Le osservazioni effettuate sulle attività criminali degli incendiari hanno evidenziato che quanto più è organizzata la scena dell’incendio e studiata la tecnica dell’innesco del fuoco, tanto più l’autore è razionale e finalizzato da propri interessi materiali.
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The geological evolution of coastal and marine environments offshore the Cilento Promontory through marine geological mapping is discussed here. The marine geological map n. 502 “Agropoli,” located offshore the Cilento Promontory (southern Italy), is described and put in regional geologic setting. The study area covers water depths ranging between 30 and 200 m isobaths. The geologic map has been constructed in the frame of a research program financed by the National Geological Survey of Italy (CARG Project), finalized to the construction of an up-to-date cartography of the Campania region. Geological and geophysical data on the continental shelf and slope offshore the southern Campania region have been acquired in an area bounded northward by the Gulf of Salerno and southward by the Gulf of Policastro. A high-resolution multibeam bathymetry has permitted the construction of a digital elevation model (DEM). Sidescan sonar profiles have also been collected and interpreted, and their merging with bathymetric data has allowed for the realization of the base for the marine geologic cartography. The calibration of geophysical data has been attempted through sea-bottom samples. The morpho-structures and the seismic sequences overlying the outcrops of acoustic basement reported in the cartographic representation have been studied in detail using single-channel seismics. The interpretation of seismic profiles has been a support for the reconstruction of the stratigraphic and structural setting of the Quaternary continental shelf successions and the outcrops of rocky acoustic basement in correspondence to the Licosa Cape morphostructural high. These areas result from the seaward prolongation of the stratigraphic and structural units, widely cropping out in the surrounding emerged sector of the Cilento Promontory. The cartographic approach is based on the recognition of laterally coeval depositional systems, interpreted in the frame of system tracts of the Late Quaternary depositional sequence.
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Laccases (LCs) are multicopper oxidases that find application as versatile biocatalysts for the green bioremediation of environmental pollutants and xenobiotics. In this study we elucidate the degrading activity of Lac2 pure enzyme form Pleurotus pulmonarius towards aflatoxin B1 (AFB1) and M1 (AFM1). LC enzyme was purified using three chromatographic steps and identified as Lac2 through zymogram and LC-MS/MS. The degradation assays were performed in vitro at 25 °C for 72 h in buffer solution. AFB1 degradation by Lac2 direct oxidation was 23%. Toxin degradation was also investigated in the presence of three redox mediators, (2,2′-azino-bis-[3-ethylbenzothiazoline-6-sulfonic acid]) (ABTS) and two naturally-occurring phenols, acetosyringone (AS) and syringaldehyde (SA). The direct effect of the enzyme and the mediated action of Lac2 with redox mediators univocally proved the correlation between Lac2 activity and aflatoxins degradation. The degradation of AFB1 was enhanced by the addition of all mediators at 10 mM, with AS being the most effective (90% of degradation). AFM1 was completely degraded by Lac2 with all mediators at 10 mM. The novelty of this study relies on the identification of a pure enzyme as capable of degrading AFB1 and, for the first time, AFM1, and on the evidence that the mechanism of an effective degradation occurs via the mediation of natural phenolic compounds. These results opened new perspective for Lac2 application in the food and feed supply chains as a biotransforming agent of AFB1 and AFM1.
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Il lavoro ha ad oggetto gli strumenti di programmazione e controllo utilizzabili dagli enti locali ai fini della governance sulle proprie aziende di gestione dei servizi pubblici, alla luce delle riforme che hanno interessato sia il settore considerato, sia i sistemi informativo-contabili delle amministrazioni territoriali. Viene effettuata una proposta, anche in base allo studio della Legge, della dottrina economico aziendale e degli esiti di una ricerca che ha coinvolto i comuni capoluogo di Emilia Romagna e Toscana, per identificare un cruscotto informativo unico che coniughi esigenze informative degli enti locali, semplicità di utilizzo e rispetto della normativa attuale.
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Lo scopo del presente lavoro è delineare un nuovo modello inerente l'organizzazione, i processi e gli strumenti di programmazione e controllo a supporto della governance degli enti locali sulle loro aziende di gestione dei servizi pubblici, con particolare attenzione per la variabile strumentale. E' stata adottata una metodologia mista, deduttivo-induttiva. Nella fase deduttiva è stata analizzata la normativa italiana nonché la dottrina economico aziendale nazionale ed internazionale in tema di gestione dei servizi pubblici locali: in tal modo è stato estrapolato un modello normativo-dottrinale inerente l'organizzazione, i processi e gli strumenti di programmazione e controllo a supporto della governance degli enti locali sulle loro aziende di gestione dei servizi pubblici. Nella fase induttiva è stata realizzata un'indagine empirica che ha coinvolto i comuni capoluogo di Emilia-Romagna e Toscana, in modo tale da testare il livello di utilizzo del modello normativo-dottrinale precedentemente estrapolato Nella fase di feedback sono stati delineati i punti di forza e di debolezza del succitato modello emergenti dalla ricerca. Si è così cercato di proporre un nuovo modello, con particolare attenzione per la variabile strumentale, in grado di porre rimedio ai punti di debolezza e di potenziare i punti di forza del modello normativo-dottrinale.
Resumo:
Resumen basado en el de la publicación