920 resultados para android, porting, pjsip, pjproject, binder


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Applicazione android per la geolocalizzazione di strumenti di illuminazione

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La grande crescita e l'enorme distribuzione che hanno avuto negli ultimi tempi i moderni devices mobile (smartphones, tablet, dispositivi wearable, etc...) ha dato l'avvio ad un massiccio sviluppo di applicazioni mobile di qualunque genere, dall'health-care all'AR (Augmented Reality, realtà aumentata), dalle applicazioni social alle applicazioni che offrono servizi all'utente.

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L’argomento centrale della tesi sono i centri sportivi, l’applicazione permette quindi all’utente di cercare un centro sportivo per nome, per città o per provincia. Consente inoltre di visualizzare la disponibilità per ogni campo offerto dalle strutture ed eventualmente di effettuare una prenotazione. Il centro sportivo renderà disponibili informazioni altrimenti difficilmente reperibili come gli orari, il numero telefonico, l’indirizzo, ecc.. Il progetto si compone di una parte front end e una parte back end. Il front consiste in un’applicazione android nativo (sviluppata in java). Il back-end invece vede un applicativo basato su ASP.NET Web API 2, con db Entity Framework Code First. Per la gestione degli user è stato scelto il framework ASP.NET Identity 2.1.

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La tesi si concentra sull’infrastruttura di coordinazione TuCSoN on Android, realizzando il refactoring del servizio di geolocalizzazione platform-independent (lato infrastruttura) e platform-dependent (lato mobile device), nonché l’integrazione del modello event-driven con la proprietà di situatedness.

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In questa tesi inizialmente ci si è occupati di definire ed approfondire le caratteristiche della tecnologia Wi-Fi Direct, illustrandone il funzionamento, l’architettura e gli scenari di utilizzo. Successivamente è stata sviluppata un’applicazione basata su tale tecnologia, con lo scopo di fornire un servizio di disseminazione di messaggi d’aiuto in situazioni di emergenza o di catastrofi naturali, nelle quali la rete cellulare viene inevitabilmente meno. In queste occasioni c’è il bisogno di avere uno strumento che permetta di comunicare in maniera facile, veloce e che sia alla portata di tutti. Caratteristiche e qualità proprie di uno smartphone, dispositivo che oggigiorno è presente nelle tasche di ognuno di noi. L’obiettivo finale infatti, sarebbe quello di creare un applicativo che possa idealmente essere preinstallato in ogni nostro dispositivo, un servizio che sia diffuso, compreso ed utilizzabile istantaneamente da tutti, in modo tale da essere una sicurezza e un aiuto di vitale importanza in situazioni di pericolo. Per lo sviluppo di una tale applicazione ci si è basati sul sistema operativo Android, che è il più diffuso tra gli utenti di tutto il mondo. Nel primo capitolo ci si è occupati di di presentare ed approfondire la tecnologia Wi-Fi Direct, definendone gli ambiti generali di utilizzo e le problematiche che vengono affrontate. Nel secondo capitolo si prosegue con la presentazione della tecnologia in ambiente Android, descrivendo le API fornite da Google per l’utilizzo del servizio in questione. Nel terzo capitolo, dopo un’analisi dei progetti che coinvolgono tale tecnologia, viene illustrata l’applicazione creata, le sue funzionalità e caratteristiche ed eventuali casi d’uso. Nel quarto capitolo è stata inserita la parte più tecnica, dove illustro i problemi incontrati e le modalità di risoluzione degli stessi, insieme alle strutture ed agli oggetti messi a disposizione da Java che sono stati utilizzati. Infine nel capitolo conclusivo è stato fatto un riepilogo del lavoro svolto, indicando le difficoltà incontrate ed eventuali possibili miglioramenti e sviluppi futuri del mio progetto.

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In questo progetto di tesi saranno applicate tecniche appartenenti al campo della bioingegneria, indirizzate al riconoscimento delle attività motorie e all’analisi del movimento umano. E' stato definito un protocollo di ricerca necessario per il raggiungimento degli obiettivi finali. Si è quindi implementata un’App Android per l’acquisizione e il salvataggio dei dati provenienti dai principali sensori di Smartwatch e Smartphone, utilizzati secondo le modalità indicate nel protocollo. Successivamente i dati immagazzinati nei dispositivi vengono trasferiti al Pc per effettuarne l’elaborazione off-line, in ambiente Matlab. Per facilitare la seguente procedura di sincronizzazione dei dati intra e inter-device, tutti i sensori sono stati salvati, dall’App Android, secondo uno schema logico definito. Si è perciò verificata la possibilità del riconoscimento del contesto e dell’attività nell’uso quotidiano dei dispositivi. Inoltre si è sviluppato un algoritmo per la corretta identificazione del numero dei passi, indipendentemente dall’orientamento del singolo dispositivo. Infatti è importante saper rilevare in maniera corretta il numero di passi effettuati, soprattutto nei pazienti che, a causa di diverse patologie, non riescono ad effettuare una camminata fluida, regolare. Si è visto come il contapassi integrato nei sistemi commerciali per il fitness più diffusi (Smartwatch), pecca soprattutto in questa valutazione, mentre l’algoritmo, appositamente sviluppato, è in grado di garantire un’analisi accettabile a prescindere dal tipo di attività svolta, soprattutto per i dispositivi posizionati in L5. Infine è stato implementato un algoritmo, che sfrutta il filtro di Kalman e un modello biomeccanico appositamente sviluppato, per estrapolare l’evoluzione dell’angolo Tronco-Coscia. Avere a disposizione tale informazione e perciò conoscere la biomeccanica e la cinematica del corpo umano, rende possibile l’applicazione di questa procedura in svariati campi in ambito clinico e non.

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Il lavoro svolto per la tesi consiste nella realizzazione di un'applicazione Android che permetta all’utente di scattare o caricare dalla gallery una foto personale e prelevare da una ListView fotografie di abiti da provare mediante trascinamento di quest’ultimi sulla foto dell’utente. Le fasi di lavoro sono state principalmente quattro: - Ricerca sullo stato dell’arte della tecnologia legata al Virtual Dressing Room (storia, elenco e descrizione dei metodi utilizzati da piattaforme esistenti, esempi reali di queste metodologie) - Progettazione con individuazione degli obiettivi e featuring dell’applicazione - Implementazione dell'applicazione (creazione dei layout e codice java delle activity:inserimento taglie e scelta uomo/donna, scatto/caricamento foto, creazione del database e utilizzo mediante ListView, visualizzazione e gestione del carrello). Scrittura del volume di tesi (introduzione e descrizione della tecnologia, progettazione, implementazione con descrizione su Android SDK, Android Studio e implementazione con descrizione dei layout e classi).

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La tesi tratta dell'esplorazione di una possibile interfaccia utente per Smart Glass in un contesto di utilizzo hands-free con elementi virtuali appartenenti ad un sistema di riferimento solidale all'utente e non al dispositivo, e la conseguente realizzazione di un Framework per lo sviluppo di applicazioni Andoid rispondenti a tale interfaccia e relativo test.

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Nell'ottica di trovare modalità sempre più intuitive per movimentare manipolatori industriali l’obiettivo della tesi è quello di realizzare una mobile app su piattaforma Android in grado appunto di movimentare un generico manipolatore industriale. L'applicazione sviluppata fornisce all'utente un’interfaccia semplice e intuitiva che permette, dopo un’opportuna configurazione iniziale, di controllare il moto di un manipolatore industriale attraverso l’uso del touch screen e degli elementi grafici dell’interfaccia. Oltre a istruire un manipolatore l’applicazione offre anche delle funzionalità per il salvataggio e la gestione di determinate configurazioni che il manipolatore può assumere nello spazio. Il grande vantaggio dell’applicazione è quello di fornire un’interfaccia universale per la movimentazione di qualsiasi manipolatore. Si può affermare quindi che essa fornisce un livello di astrazione superiore. In questo progetto di tesi è stato effettuato il testing dell'applicazione sviluppata sia con il manipolatore industriale Comau Smart Six, robot antropomorfo a 6 gradi di libertà, sia con un manipolatore simulato in Unity 3D. Sono stati raccolti dei dati, in particolare dei grafici, che mettono in relazione i comandi impartiti al manipolatore e i dati ricevuti da questo, in modo da ricavarne dei parametri che misurano l'efficienza e la correttezza dell'applicazione.

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Porting dell'esecuzione dell'algoritmo KinectFusion su piattaforma mobile (Android).

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Questo lavoro ha lo scopo di presentare l’implementazione e la valutazione di un’applicazione Android che permetta la riproduzione di uno streaming auto-adattante conforme allo standard DASH sfruttando le funzionalità offerte dal player ”ExoPLayer” a cui viene aggiunta la funzionalità di caching e condivisione dei relativi segmenti tramite WiFi-Direct. Questo al fine di raggiungere diversi obiettivi come la riduzione dell’utilizzo di reti mobili, l’aumento della qualità e/o una riproduzione più fluida. Si è inoltre sviluppato un simulatore in C++ che permette di valutare il comportamento dell’applicazione, l’algoritmo usato per la scelta dei segmenti, e i vantaggi correlati.

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L'elaborato tratta del progetto di tesi "FastLApp". "FastLApp" e un'applicazione per la piattaforma Android che si pone come obbiettivo l'acquisizione dei dati di telemetria relativi al comportamento di un motoveicolo su strada e su circuito e come target i motociclisti amatoriali. Dopo un'introduzione sul sistema operativo Android, sulle principali tecniche di telemetria e di acquisizione dati e sulle applicazioni correlate, vengono descritte le funzionalita, l'implementazione e il testing del applicazione oggetto di tesi. Dopo una breve descrizione degli strumenti e delle tecnologie utilizzate, viene infine data una valutazione all'applicazione e discussi i suoi eventuali sviluppi futuri.

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Ogni giorno, l'utente di smartphon e tablet, spesso senza rendersene conto, condivide, tramite varie applicazioni, un'enorme quantità di informazioni. Negli attuali sistemi operativi, l'assenza di meccanismi utili a garantire adeguatamente l'utente, ha spinto questo lavoro di ricerca verso lo sviluppo di un inedito framework.È stato necessario uno studio approfondito dello stato dell'arte di soluzioni con gli stessi obiettivi. Sono stati esaminati sia modelli teorici che pratici, con l'analisi accurata del relativo codice. Il lavoro, in stretto contatto con i colleghi dell'Università Centrale della Florida e la condivisione delle conoscenze con gli stessi, ha portato ad importanti risultati. Questo lavoro ha prodotto un framework personalizzato per gestire la privacy nelle applicazioni mobili che, nello specifico, è stato sviluppato per Android OS e necessita dei permessi di root per poter realizzare il suo funzionamento. Il framework in questione sfrutta le funzionalità offerte dal Xposed Framework, con il risultato di implementare modifiche al sistema operativo, senza dover cambiare il codice di Android o delle applicazioni che eseguono su quest’ultimo. Il framework sviluppato controlla l’accesso da parte delle varie applicazioni in esecuzione verso le informazioni sensibili dell’utente e stima l’importanza che queste informazioni hanno per l’utente medesimo. Le informazioni raccolte dal framework sulle preferenze e sulle valutazioni dell’utente vengono usate per costruire un modello decisionale che viene sfruttato da un algoritmo di machine-learning per migliorare l’interazione del sistema con l’utente e prevedere quelle che possono essere le decisioni dell'utente stesso, circa la propria privacy. Questo lavoro di tesi realizza gli obbiettivi sopra citati e pone un'attenzione particolare nel limitare la pervasività del sistema per la gestione della privacy, nella quotidiana esperienza dell'utente con i dispositivi mobili.

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Chronic renal failure (CRF) is associated with the development of secondary hyperparathyroidism and vascular calcifications. We evaluated the efficacy of PA21, a new iron-based noncalcium phosphate binder, in controlling phosphocalcic disorders and preventing vascular calcifications in uremic rats. Rats with adenine-diet-induced CRF were randomized to receive either PA21 0.5, 1.5, or 5% or CaCO3 3% in the diet for 4 weeks, and were compared with uremic and nonuremic control groups. After 4 weeks of phosphate binder treatment, serum calcium, creatinine, and body weight were similar between all CRF groups. Serum phosphorus was reduced with CaCO3 3% (2.06 mM; P ≤ 0.001), PA21 1.5% (2.29 mM; P < 0.05), and PA21 5% (2.21 mM; P ≤ 0.001) versus CRF controls (2.91 mM). Intact parathyroid hormone was strongly reduced in the PA21 5% and CaCO3 3% CRF groups to a similar extent (1138 and 1299 pg/ml, respectively) versus CRF controls (3261 pg/ml; both P ≤ 0.001). A lower serum fibroblast growth factor 23 concentration was observed in the PA21 5%, compared with CaCO3 3% and CRF, control groups. PA21 5% CRF rats had a lower vascular calcification score compared with CaCO3 3% CRF rats and CRF controls. In conclusion, PA21 was as effective as CaCO3 at controlling phosphocalcic disorders but superior in preventing the development of vascular calcifications in uremic rats. Thus, PA21 represents a possible alternative to calcium-based phosphate binders in CRF patients.

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The complexity and challenge created by asphalt material motivates researchers and engineers to investigate the behavior of this material to develop a better understanding, and improve the performance of asphalt pavement. Over decades, a wide range of modification at macro, meso, micro and nano scales have been conducted to improve the performance of asphalt pavement. This study was initiated to utilize the newly developed asphalt modifier pellets. These pellets consisted of different combinations of calcium carbonate (CaCO3), linear low-density polyethylene (LLDPE) and titanate coupling agent (CA) to improve the asphalt binder as well as pavement performance across a wide range of temperature and loading pace. These materials were used due to their unique characteristics and promising findings from various industries, especially as modifiers in pavement material. The challenge is to make sure the CaCO3 disperses very well in the mixture. The rheological properties of neat asphalt binder PG58-28 and modified asphalt binder (PG58-28/LLDPE, PG58-28/CaCO3, PG58-28/CaCO3/LLDPE, and PG58-28/CaCO3/LLDPE/CA), were determined using rotational viscometer (RV) test, dynamic shear rheometer (DSR) test and bending beam rheometer test. In the DSR test, the specimens were evaluated using frequency sweep and multiple shear creep recovery (MSCR). The asphalt mixtures (aggregate/PG58-28, aggregate/ PG58-28/LLDPE, aggregate/PG58-28/CaCO3, aggregate/PG58-28/LLDPE/CaCO3 and aggregate/PG58-28/LLDPE/CaCO3/CA) were evaluated using the four point beam fatigue test, the dynamic modulus (E*) test, and tensile strength test (to determines tensile strength ratio, TSR). The RV test results show that all modified asphalt binders have a higher viscosity compared to the neat asphalt binder (PG58-28). Based on the Jnr results (using MSCR test), all the modified asphalt binders have a better resistance to rutting compared to the neat asphalt binder. A higher modifier contents have resulted in a better recovery percentage of asphalt binder (higher resistance to rutting), except the specimens prepared using PECC’s modified asphalt binder (PG58-28/CaCO3/LLDPE). The BBR test results show that all the modified asphalt binders have shown comparable performance in term of resistance to low temperature cracking, except the specimen prepared using the LLDPE modifier. Overall, 5 wt% LLDPE modified asphalt binder was found to be the best asphalt binder in terms of resistance to rutting. Meanwhile, 3 wt% PECC-1CA’s modified asphalt binder can be considered as the best (in terms of resistance to thermal cracking) with the lowest mean critical cracking temperature. The appearance of CaCO3 was found useful merely in improving the resistance to fatigue cracking of asphalt mixture. However, application of LLDPE has undermined the fatigue life of asphalt mixtures. Adding LLDPE and coupling agent throughout this study does not sufficiently help in terms of elastic behavior which essential to enhance the resistance to fatigue cracking. In contrast, application of LLDPE has increased the indirect tensile strength values and TSR of asphalt mixtures, indicates a better resistance to moisture damage. The usage of the coupling agent does not change the behavior of the asphalt mixture, which could be due to imbalance effects resulted by combination of LLDPE and CaCO3 in asphalt binder. Further investigations without incorporating CaCO3 should be conducted further. To investigate the feasibility of using LLDPE and coupling agent as modifiers in asphalt pavements, more research should be conducted on different percentages of LLDPE (less than 3 wt%), and at the higher and w wider range of coupling agent content, from 3 wt% to 7 wt% based on the polymer mass.