999 resultados para Mito político
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Los griegos crearon su religión con tanta riqueza imaginativa que los mitos que la forman se han convertido en uno de los pilares fundamentales de nuestra cultura; se han recreado en todas las artes y seguirá haciéndose...
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La investigación que aquí presentamos nació en 1997 dentro de un proyecto de la Universidad de Barcelona titulado «El ejército español ante el s. XXI: Redefinición de las funciones de las FAS y perfil profesional y político-institucional de la futura oficialidad y suboficialidad» Éste ha sido financiado principalmente por el Instituto Universitario 'General Gutiérrez Mellado' (UNED-Ministerio de Defensa) e igualmente colaboró en la financiación el Instituto Español de Estudios Estratégicos (Ministerio de Defensa). Además, ambas instituciones fueron el enlace permanente e imprescindible que el equipo ha tenido con los Cuarteles Generales de los tres ejércitos y con los treinta y dos centros docentes de formación militar de futuros oficiales y suboficiales de las Fuerzas Armadas Españolas.
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What criteria should guide the process of incorporating ICTs into political realm? Are ICTs, per definitionem, an instrument that always generates positive effects for political activity? Our reflection aims to influence the necessary and essential process of analysis prior to the introduction of ICT in the field of political processes, focusing primarily on the delimitation of its effects. In this sense it highlights the need to assess the added value of introducing a technological solution in the political process prior to do it, what will validate or not its desirability. There is, in this sense, the excessive use of 'make-up' technology of political processes, that is, the absence of real & practical innovation.
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Aquest treball aprofundeix sobre les diferents concepcions del terme populisme i les característiques d'Hugo Chávez com a líder polític per analitzar cinc episodis consecutius del programa televisiu ‘Aló Presidente’ i després d'aplicar la metodologia de Teun A. van Dijk sobre el discurs ideològic, demostrar com el comandant usava els ressorts populistes per defensar les polítiques dutes a terme pel govern bolivarià.
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La tesi descrive il fenomeno di ricezione del mito faustiano all'interno della tradizione letteraria italiana di Otto e Novecento (1808-1945) nel suo sviluppo diacronico, individuando i nodi processuali emergenti ritenuti sistematici accanto alle tipologie predominanti della risposta testuale e alle più proficue rifunzionalizzazioni letterarie. La storia del mito di Faust è stata considerata aristotelicamente nella sua natura complessa ed evolutiva di fabula rinarrata, e di volta in volta risemantizzata in nuovi sistemi di valori, estetici e ideologici. Ma soprattutto in nuovi sistemi testuali. Scopo primario è stato infatti quello di comprendere come il mito di Faust sia entrato dentro alla cultura letteraria italiana e come abbia agito al suo interno, interferendo con essa. Naturalmente lo scambio e gli sviluppi hanno investito in modo reciproco e la tradizione accogliente e il mito stesso, producendo un allargamento esegetico delle sue possibilità semantiche: è infatti emersa una storia testuale che tematizza nel tempo il medesimo mito lungo assi interpretative anche estremamente divergenti. La ricerca ha portato alla scoperta di una ricca testualità rimossa dal canone della storia della letteratura italiana, anche se spesso prevalgono i testi-documento sui testi esteticamente più validi e significativi in sé; si tratta di una testualità talmente quantitativamente ricca da invitare ad un ripensamento qualitativo del fenomeno generale. Il mito di Faust, per due secoli percepito dalla critica dominante come distante ed estraneo alla cultura letteraria italiana, è invece riuscito ad entrare nella tradizione letteraria italiana, anche se attraverso modalità molto controverse: in linea di massima è potuto passare dal canone statico al canone dinamico laddove ha saputo influenzare e stimolare nuove vie significative di sviluppo formale. Il confronto della cultura letteraria italiana con il mito di Faust è stato in effetti caratterizzato subito da un doppio movimento discratico di rifiuto e dialogo. Il principale fattore di rifiuto è stato di carattere culturale: la difficoltà ad accettare un equilibrio fatto non di antitesi risolte in una sintesi ma di polarità aperte, irrisolte, in perpetuo bilanciamento, anche a livello formale reso in una tragedia franta in scene apparentemente autonome, divisa in due parti così diverse e chiusa da un lieto fine, mal si confaceva ai diffusi canoni classicisti di equilibrio formale, nonché alle esigenze romantiche di poesia moralmente chiara nel suo messaggio. Da qui le diffuse accuse di scarsa chiarezza e ambiguità morale, che andavano direttamente ad incontrarsi e sommarsi con i pregiudizi più propriamente teologico- religiosi di estraneità a quel mito nato come saga luterana dichiaratamente anti-papale. La condanna di carattere moralistico-cattolico risulta nei fatti propria più di certa cultura che non del largo pubblico che invece nel corso dell'Ottocento dimostra di gradire le versioni per musica e balletto di argomento faustiano, per quanto semplificata ed edulcorate rispetto alla leggenda originaria così come rispetto alla tragedia goethiana. Rispetto a tutti questi elementi di resistenza e rifiuto l'opera Mefistofele di Boito si presenta come snodo di opposizione consapevole e riferimento duraturo d'interrogazione critica. La principale linea di avvicinamento invece tra la cultura letteraria italiana e il mito di Faust resta quella del parallelo, già ideato dagli stessi intellettuali tedeschi d'inizio Ottocento, con l'opera ritenuta massima nel nuovo canone nazionale italiano da fine Settecento ad oggi: la Divina Commedia. Tanta critica, almeno fino alla metà del XX secolo, si rifà più o meno esplicitamente a questo parallelo pregiudiziale e testualmente piuttosto infondato ma molto produttivo, come si è attestato, a livello creativo. Questa ricostruzione ha voluto nel suo complesso dimostrare sul campo il valore di questo macrotesto faustiano come una delle vie maestre della dialettica tra tradizione e modernità, ancor più significativa nell'ambito di una cultura letteraria come quella italiana che, dopo l'estinguersi della sua centralità in epoca rinascimentale, si è rivelata particolarmente resistente al dialogo con le altre letterature fino al pieno Novecento.
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El mite de l'adolescència en obres com: 'Aloma' de Mercé Rodoreda i 'Nada' de Carmen Laforet
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Fame and truth in Spanish XVth century epic. !e political vergilianism and the castilian tradition of the XVth century. The starting premise of this essay is that the Spanish Golden Age epic must be read from a historical perspective that takes into account the Hispanic literary tradition ofthe XVth century. In particular, it argues that epic should be approached from a theoretical perspective that explores its relationship with history in order to illuminate the diferences between Italian and Spanish epic theory and practice in the XVth century. The relationship between the discourses of epic and history can be explained through the imitation of the Vergilian model, specifically the Aeneid´s ideological representation of empire. However, it is also necessary to consider theoretical aspects in the light of the diferent uses of classical literature by Italian humanists and Castilian writers of the XV th century. Thus, its primary thesis is that although XVI th century Spanish epic shares the general principles of the Western Epic tradition, it should be approached from a specifically perspective Hispanic, in the light of the «political vergilianism» already enshrined in authors like Enrique de Villena and Juan de Mena, which is essential to appreciate how epic genre serves as memory for the present
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En nom de la exportació dels valors democràtics s’ha pretès justificar la introducció dels principis del neoliberalisme a escala mundial. L’imaginari democràtic ha estat utilitzat com a disfressa elegant per a intentar tapar la progressiva debilitat generada en el cos social pels processos de globalització de l’economia. Però malgrat de l’inicial triomfalisme del “pensament únic”, paral•lelament s’ha anat generant tota una xarxa internacional de resistència que sembla tenir cada cop més un gran poder de mobilització
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El escaso diálogo entre perspectivas teóricas complica un análisis sistemático sobre el papel de las ONG en el proceso político y más en concreto en las políticas públicas. El objetivo de este artículo es hacer una revisión de los diferentes enfoques sobre las ONG utilizados en la ciencia política y señalar algunas de las consecuencias de la fragmentación teórica. Se constata que las perspectivas de la sociedad civil, tercer sector, movimientos sociales y grupos de interés analizan esencialmente el mismo fenómeno: la acción colectiva a través de organizaciones de ciudadanos que defienden una causa concreta pero centrándose en diferentes aspectos de su función en el proceso político y en la definición de las políticas. Finalmente, se propone una definición operativa de las ONG a partir de los enfoques analizados.
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Coffee is widely consumed and appreciated all over the world, both for their stimulating effect and organoleptic characteristics. Due to its complex chemical composition and the factors involving brews preparation, the consumer is exposed to a wide range of chemical compounds. Several investigations aimed to clarify and understand coffee health effects. There is no evidence that moderate consumption could be harmful. On the contrary, some benefits and possible protective effects against several pathologies have been suggested. This review compiles the main conclusions related with the "coffee and health" topic, reporting, when possible, the chemicals involved.
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Costuma-se dizer que os espectadores das tragédias já conheciam os mitos nelas dramatizados. Mas o que conheciam realmente dessas histórias? As relações entre mito e tragédia são tão lineares assim? O presente artigo procura justamente questionar essa linearidade, evidenciando o tipo de adaptações, cortes e escolhas sofrido pelo material mítico na sua passagem à cena. A tragédia restringe-se a certos segmentos do relato mítico, aqueles que o poeta julga ser o momento em que se concentra o significado de todo o fato. A memória de acontecimentos extraordinários e de grandes empresas transforma-se, então, em memória de fortes emoções, o que condiciona fortemente nossa visão dos mitos gregos.
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O artigo aborda o tema do realismo político no pensamento de Carl Schmitt, à luz de suas reflexões sobre o direito e a história da política internacional no mundo moderno. Para tanto, o texto analisa sua narrativa sobre a constituição da ordem das relações internacionais a partir do século XVI, apresentada no livro Der Nomos der Erde im Völkerrecht des Jus Publicum Europaeum (O Nomos da Terra no Direito Internacional do Jus Publicum Europaeum). Essa análise busca pôr em evidência a maneira como Carl Schmitt concebe a relação entre direito e realidade na época moderna e, com isso, pretende apresentar uma imagem do seu realismo político que leve em conta algumas de suas premissas históricas e filosóficas.