893 resultados para Ideology of Certainty


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Questa ricerca mostra l’evoluzione della letteratura mitologica per ragazzi in Italia. Il primo libro italiano di mitologia per bambini è stato pubblicato nel 1911 (lo stesso anno di un’importante e violenta guerra coloniale tra l’Italia e la Libia): la scrittrice italiana Laura Orvieto pubblicò allora “Storie della storia del mondo”, in cui riunì antichi racconti greci per giovani lettori. Queste storie erano ispirate al libro mitologico per bambini “Il libro delle meraviglie” di Hawthorne (titolo originale “A Wonder Book for Girls and Boys”). In seguito molti scrittori italiani scrissero libri mitologici per giovani lettori: serie importanti di libri di mitologia per bambini furono pubblicate durante il regime mussoliniano – talvolta per diffondere l’ideologia fascista della superiorità romana. Durante questo periodo, i libri mitologici spesso mostravano uno stile letterario solenne. Dopo la seconda guerra mondiale, la letteratura mitologica per bambini cambiò lentamente prospettiva: gli scrittori italiani cominciarono ad usare il mito per parlare di problemi sociali (p.e. Gianni Rodari descriveva re Mida come un capitalista) e per spiegare le diverse condizioni umane (p.e. Beatrice Masini fa riferimento alle dee e alle eroine greche per descrivere la condizione femminile). La ricerca analizza anche la relazione tra mito e scuola in Italia: i racconti mitologici hanno sempre fatto parte dei programmi scolastici italiani per bambini dagli 8 agli 11 anni. Le riforme scolastiche – deliberate negli anni ’20 e ’40 – fissarono pratiche didattiche sui miti ancora oggi in uso. I racconti mitologici erano soprattutto un supporto per gli studi storici e letterari. Tuttavia, negli ultimi decenni, i miti sono divenuti un importante aiuto per gli insegnamenti scientifici e artistici.

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Lymphogranuloma venereum (LGV) is a sexual transmitted infection due to Clamydia trachomatis biovar L, endemic in part of Africa, Asia, South America and the Caribbean, but rare in industrialized countries up to 10 years ago. In 2003, a cluster of cases of LGV among men who have sex with men (MSM) was reported in Rotterdam. Since then, several reports of LGV have been reported in the largest cities in Europe, the United States and Australia. They have usually occurred with an anorectal syndrome. The purpose of this study is to summarize the expertise provided by the international literature about the new LGV outbreaks and to offer the first data collected on the presence of this disease in the Bologna area. In fact, we examine 5 cases of LGV proctitis diagnosed and treated at the Clinic of Sexually Transmitted Disease (STD) of the Dermatology Section at Sant’Orsola-Malpighi Hospital, Bologna. Particular attention will be paid to the laboratory method that allows identification and typing of the microorganism C. trachomatis serovar L1, L2, L3, leading to an etiologic diagnosis of certainty. The diagnosed cases of LGV will be described and compared with the international literature, trying to assess the risk factors, the most effective diagnostic and therapeutic procedure and the best approach to the patient.

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Oggetto di questo lavoro è un’analisi dettagliata di un campione ristretto di riprese televisive della Quinta Sinfonia di Beethoven, con l’obiettivo di far emergere il loro meccanismo costruttivo, in senso sia tecnico sia culturale. Premessa dell’indagine è che ciascuna ripresa sia frutto di un’autorialità specifica che si sovrappone alle due già presenti in ogni esecuzione della Quinta Sinfonia, quella del compositore e quella dell’interprete, definita perciò «terza autorialità» riassumendo nella nozione la somma di contributi specifici che portano alla produzione di una ripresa (consulente musicale, regista, operatori di ripresa). La ricerca esamina i rapporti che volta a volta si stabiliscono fra i tre diversi piani autoriali, ma non mira a una ricostruzione filologica: l’obiettivo non è ricostruire le intenzioni dell’autore materiale quanto di far emergere dall’esame della registrazione della ripresa, così com’è data a noi oggi (spesso in una versione già più volte rimediata, in genere sotto forma di dvd commercializzato), scelte tecniche, musicali e culturali che potevano anche essere inconsapevoli. L’analisi dettagliata delle riprese conferma l’ipotesi di partenza che ci sia una sorta di sistema convenzionale, quasi una «solita forma» o approccio standardizzato, che sottende la gran parte delle riprese; gli elementi che si possono definire convenzionali, sia per la presenza sia per la modalità di trattamento, sono diversi, ma sono soprattutto due gli aspetti che sembrano esserne costitutivi: il legame con il rito del concerto, che viene rispettato e reincarnato televisivamente, con la costruzione di una propria, specifica aura; e la presenza di un paradigma implicito e sostanzialmente ineludibile che pone la maggior parte delle riprese televisive entro l’alveo della concezione della musica classica come musica pura, astratta, che deve essere compresa nei suoi propri termini.

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This research was focused around the intersection of two discourses: that of marginality and that of ideology. Ponomarev analysed works by Alexander Zinoviev, Vladimir Maximov and Eduard Limonov - three writers representing different groups of Soviet dissidence - from the viewpoint of the concept, drawn from anthropological theory, of marginal man. Using a methodology he describes as ideological analysis, Ponomarev showed that the ideologies of both the writers and their characters are marginal, lying as they do between official Soviet and western democratic ideologies. He showed that the works and the 'creative behaviour' of the three writers did not change after 1991, when their ideas seemed victorious. Marginality is shown to be a permanent characteristic and is linked with the main ideas of the dissident movement in the USSR. On the basis of this marginality, Ponomarev identified some common traits in dissident ideas and drew up a model of dissident ideology. This general model of dissident ideology seems to be one of the special Russian variants of the marginal ideologies of intelligentsia and could be compared to the ideology of Rodon Raskolnikov, the central character in Dostoevsky's Crime and Punishment. The discourse of ideology in the USSR in the 1970s-1980s and in 1990s Russia thus appeared as a process in which the elements of the official Soviet ideology were gradually superseded by those of the dissident ideology linked with the ideology of the underground, the Russian version of the post-modern. Marginal ideologies won and became mainstream but did not lose their basic marginal traits. Ponomarev concludes that the gap between the 'state ideology' and the dissident ideology, taken together with the special Russian version of postmodernity has shaped the current literary process in Russia, making the figure of the marginal man into the main writer type.

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Según la epistemología aristotélica, el acceso cognoscitivo al mundo sensible es variado. Aquí se trata del acceso poético. Aunque Tomás de Aquino no haya comentado la Poética, leyendo otros textos de sus obras podemos averiguar algunas cuestiones que él pensaba acerca de este tipo de conocimiento. Siguiendo las prescripciones epistemológicas de Aristóteles, se analiza al respecto el grado de certeza que el conocimiento poético especulativo detenta y la calidad del objeto que estudia. Leyendo su Poética podemos averiguar cuáles son las cuestiones más importantes a investigar en esta materia y, a continuación, diseñar una posible investigación con la filosofía tomásica, que se apoye en aquella propia de la obra del Estagirita mencionada.

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La salud, como derecho primordial de toda persona, adquiere una connotación especial cuando la persona tiene una discapacidad. El término Discapacidad describe una restricción o ausencia, debido a una deficiencia, de la capacidad de realizar una actividad en la forma o dentro del margen que se considera normal para el ser humano. Si nos referimos concretamente a la salud bucal, podemos decir, que presentan alta incidencia de patologías por lo que constituyen un grupo de riesgo con una gran necesidad de cuidados dentales. Es importante destacar que gran parte de las personas con Discapacidad, no pueden expresar en palabras o determinar claramente su proceso patológico y así toleran importantes dolores demostrados mediante el aumento de la irritabilidad, la inactividad, la pérdida de apetito, los problemas de sueño, la autoagresión, etc. Esta falta de certeza y reacciones adversas genera una situación familiar de alteración de la vida cotidiana y desconcierto, además de comenzar a realizar una serie de consultas a psiquiatra, otorrinolaringólogo, neurólogo, clínico, entre otros especialistas. Dicha situación puede ser previsible mediante controles odontológicos periódicos, derivación temprana a exámenes bucales por parte de médicos y/u otros especialistas tratantes, interconsulta con odontólogo ante cambios de conducta o autoagresión. La prevención y el cuidado de la salud dental en los pacientes con discapacidad favorecen el mantenimiento de la salud general y proporcionan una mayor calidad de vida. La intervención del odontólogo en patologías ya instaladas consiste en la eliminación de la sintomatología, detención y tratamiento de las lesiones, restauración de la función y la estética.

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El acceso a la información para la comunidad usuaria de bibliotecas y centros de documentación, que ha estado siempre presente en el ideario del campo de la bibliotecología, se ha afianzado en los últimos tiempos en los discursos de la sociedad de la información, especialmente a través de la incorporación de nuevas tecnologías capaces de mediar-que median en las vinculaciones entre bibliotecarios y usuarios. En ese sentido, este trabajo indaga por un lado la cuestión de la incorporación y el uso de las tecnologías de la información y la comunicación en los procesos bibliotecarios llevados a cabo en las bibliotecas que están bajo la dirección de egresados y egresadas de la carrera de Bibliotecología de la Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación de la Universidad Nacional de La Plata (FAHCE-UNLP), Argentina. Por otro, rastrea los imaginarios tecnológicos que poseen planteando una proyección a 10 años sobre estas mismas unidades de información. Para ello, la búsqueda de quiénes están ejerciendo cargos o funciones de dirección en distintas unidades de información dio como resultado una lista de 34 personas. A ellas se les envió vía e.mail un cuestionario de tipo semiestructurado que indagaba sobre 1- sus datos personales y de pertenencia institucional; 2- el estado de situación de los procesos de automatización de las bibliotecas en las que trabajan; 3- la aplicación de tecnologías en los distintos procesos; 4- la formación de grado obtenida en temas vinculados al uso de tecnologías, así como también los cursos y los seminarios realizados sobre estos tópicos en los últimos cinco años; 5- las perspectivas de desarrollo futuro que imagina este conjunto de profesionales para las bibliotecas que dirigen. Este último aspecto se retomó con entrevistas semi estructuradas en profundidad que pretendían situarlos-las dentro de 10 años para pensar aspectos relacionados con los posibles cambios en la comunicación con los usuarios y las instalaciones, la composición de la colección bibliográfica, los servicios documentales a prestar y otros aspectos vinculados a la gestión de las bibliotecas y el acceso a la información de la comunidad usuaria. El análisis de la información obtenida a través tanto de las encuestas como de las entrevistas plantea dilucidar la posibilidad de concreción del acceso a la información de la comunidad usuaria en el presente o en el futuro cercano en-a través de esas bibliotecas

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Dos ejes bibliográficos incardinan este artículo: Samuel P. Huntington con su Choque de civilizaciones y Max Weber con La ética protestante y el espíritu del capitalismo. Se deconstruye la posición de Huntington como ideología base de los Estados Unidos y se retoman determinadas posiciones de Weber para hallar en las formulaciones teológicas primigenias los elementos conformadores de distintas y opuestas éticas. Se define así como "cultura cristiana" toda la euroamericana, incluyendo el ateísmo y el judaísmo, y se buscan dentro de ella dos polos religiosos que sustentan morales opuestas, el calvinismo puritano de los Estados Unidos y el catolicismo de la Europa del sur y Latinoamérica. El artículo intenta demostrar las vinculaciones culturales con los presupuestos originarios religiosos y sustenta en ellos las actuales disputas euroamericanas.

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El objetivo de este trabajo es indagar en torno a las transformaciones que sufre la ideología del mestizaje en las diversas etapas de la producción ensayística del antropólogo cubano Fernando Ortiz, antes de la publicación de su clásico Contrapunteo cubano del tabaco y el azúcar en 1940. Para ello, analizaremos algunos jalones en su obra, atendiendo especialmente a varios de los numerosos ensayos publicados entre 1900 y fines de la década del treinta, considerando en detalle cómo se articula, en sus comienzos, la tensión entre la condena etnocéntrica de la alteridad y la valoración del componente afro como sustrato clave en la constitución de la identidad nacional

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El presente trabajo es un estudio comparativo sobre perpetradores del Holocausto. Luego de una breve introducción sobre el fenómeno nazi en su contexto, se analizan los casos de tres de sus protagonistas: Rudolf Hss, Jrgen Stroop y Franz Stangl; comandante del campo de exterminio Auschwitz, responsable de la liquidación del gueto de Varsovia y comandante del campo de exterminio de Treblinka respectivamente. El caso de Hss es estudiado a partir de su autobiografía, mientras que los dos restantes a partir de las entrevistas e investigaciones de Kazimierz Moczarski y Gitta Sereny. Hss, Stangl y Stroop fueron condenados por las muertes de 1.100.000, entre 750.00 y 900.00 y 350.000 personas respectivamente. En este sentido una premisa de este trabajo es que ninguno de ellos puede ser considerado hombre corriente o persona común; por el contrario siguiendo a Raul Hilberg se los piensa como sujetos totalmente identificados e impregnados de la cosmovisión y la ideología del nacionalsocialismo y las SS que desde un marco de referencia previo agresivo y violento eventualmente fueron transformándose en asesinos en masa. Como sostiene Gustavo Cosacov estos sujetos serían dueños de una "santidad maligna o invertida" que había reemplazado sus valores éticos y morales cristiano-occidentales; permitiéndoles cometer crímenes en forma sistemática. A pesar de que la cuestión de los victimarios ha sido menos abordada que la de las victimas, en el campo historiográfico existen sólidos aportes. Basta nombrar a Christopher Browning, Peter Longerich o Raul Hilberg para explicitar la corriente de investigación a la que este texto reconoce y aspira. En este sentido el objetivo de las siguientes páginas primero es describir y explicar algunos de los mecanismos históricos, psicológicos y sociológicos que producen a perpetradores de asesinatos en serie de personas tan distantes como desconocidas; como así descifrar a también su marco de referencia. Para ello se hará un repaso crítico por las fuentes históricas a la luz de múltiples disciplinas sociales, analizando sus discursos, sus argumentos, tratando de delinear las voluntades y motivaciones de Hss, Stangl y Stroop. Un concepto clave de esta investigación es "burocracia" en el sentido de Max Weber. En un segundo lugar se reflexionará sobre la violencia nazi, en el sentido de una violencia autotélica contradictoria con respecto al paradigma social liberal y al estado de derecho. En ambos casos se priorizará recrear e interpretar el punto de vista de los perpetradores. Buscando amplitud historiográfica, se utilizarán obras clásicas como también publicaciones recientes sobre el tema. No se busca obtener conclusiones ni respuestas absolutas sino reflexionar, repensar y complejizar a los protagonistas de, acaso, el hecho más oscuro de la historia humana

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En 1954 el director Román Viñoly Barreto adaptó la novela El abuelo (1897) del escritor español Benito Pérez Galdós al cine argentino. En dicho film el texto galdosiano se 'argentinizó' por medio de las actuaciones estelares de dos íconos del cine nacional de la época, Enrique Muiño y Mecha Ortiz, y en el manejo de los exteriores, el lenguaje, las costumbres y el folclore de la provincia de Salta. Por lo general en la película se sigue el argumento galdosiano, pero el aristócrata venido a menos del original, el Conde de Albrit, es convertido en un estanciero gaucho, D. Rodrigo de Achával, y el desenlace melodramático ocurre en medio de la fiesta del Señor y la Virgen del Milagro en Salta. El espíritu del film corresponde a la ideología conciliatoria peronista de la época

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El trabajo trata sobre un recorrido por la teorización psicoanalítica del amor tomando como referencia a Sigmund Freud y Jacques Lacan. Ello lleva desde la consideración freudiana del amor bajo los pliegues del narcisismo hasta la definición lacaniana del amor como dispositivo para sostener la diferencia heterónima del otro. Se refiere una antigua discusión que en el ámbito de la iglesia católica, llevó a la cuestión del amor puro y como, de alguna manera, el psicoanálisis la retoma. Esto realiza un camino por los distintos seminarios concluyendo en el seminario XX y la tesis central del no hay relación-proporción sexual. Y ello apunta a establecer las coordenadas necesarias para el desarrollo de una clínica de la des-pareja en los avatares de la vida contemporánea

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Este artículo analiza la situación de las parroquias segovianas de mediados del siglo XV a partir del documento de una visita pastoral donde se asienta el estado de conservación de las iglesias, la conducta de los curas párrocos y las opiniones campesinas vinculadas a esto. Se analiza también el rol que desempeña el visitador en tanto portador de la ideología emanada de la Iglesia como institución, al tiempo que imbuido de la lógica de la comunidad campesina de la que generalmente procede. El contexto general de esta visita pastoral es la reforma eclesiástica general del siglo XIV, que trató de revertir la crisis de la Iglesia

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Dos ejes bibliográficos incardinan este artículo: Samuel P. Huntington con su Choque de civilizaciones y Max Weber con La ética protestante y el espíritu del capitalismo. Se deconstruye la posición de Huntington como ideología base de los Estados Unidos y se retoman determinadas posiciones de Weber para hallar en las formulaciones teológicas primigenias los elementos conformadores de distintas y opuestas éticas. Se define así como "cultura cristiana" toda la euroamericana, incluyendo el ateísmo y el judaísmo, y se buscan dentro de ella dos polos religiosos que sustentan morales opuestas, el calvinismo puritano de los Estados Unidos y el catolicismo de la Europa del sur y Latinoamérica. El artículo intenta demostrar las vinculaciones culturales con los presupuestos originarios religiosos y sustenta en ellos las actuales disputas euroamericanas.

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El objetivo de este trabajo es indagar en torno a las transformaciones que sufre la ideología del mestizaje en las diversas etapas de la producción ensayística del antropólogo cubano Fernando Ortiz, antes de la publicación de su clásico Contrapunteo cubano del tabaco y el azúcar en 1940. Para ello, analizaremos algunos jalones en su obra, atendiendo especialmente a varios de los numerosos ensayos publicados entre 1900 y fines de la década del treinta, considerando en detalle cómo se articula, en sus comienzos, la tensión entre la condena etnocéntrica de la alteridad y la valoración del componente afro como sustrato clave en la constitución de la identidad nacional