241 resultados para Adriatico, draga, Chamelea gallina, retino campionatore


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Il progetto di tesi si pone come obiettivo la riqualificazione urbana del fronte mare della città di Rimini e la progettazione di un nuovo centro culturale polifunzionale. La costruzione di nuovi margini urbani, viene qui proposta secondo una reinterpretazione di un carattere tipicamente funzionale delle città di costa del litorale adriatico: la proiezione della funzione urbana oltre la linea di costa, con la costruzione di moli oltre l’edificato. “La città allunga la mano nell’acqua.” La tesi riprende questo aspetto di tipicità e propone una serie di “nuovi moli”, strutture polifunzionali destinate a incentivare quale risorsa fruitiva per il pubblico, stanziale o turistico, il rapporto col mare Adriatico. Anche in relazione a queste “proiezioni” oltre il litorale marino la tesi ha analizzato le forme dell’architettura di ultima generazione, cercando di recepirne i significati espressi attraverso la definizione formale; da qui parte il percorso della formulazione compositiva espressa nelle tavole grafiche, nelle quali si sottolinea il rapporto funzionale in relazione alla nova forma urbis e alla ricaduta sul nuovo assetto ambientale. E’, in sintesi, l’accettabilità di questo e dell’integrazione paesaggistica che la tesi vuole sostenere, attraverso il lungo percorso analitico e progettuale affrontato.

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Lo scopo di questa tesi, legato ad una collaborazione di ricerca industriale, è stato quello di stabilire la natura di aggregati solidi indesiderati che si formano in creme di nocciole e cacao, quando conservate, talora accidentalmente, a basse temperature, in particolare inferiori agli 0°C. L’obiettivo è stato quello di cercare di individuare le ragioni e gli ingredienti responsabili, con più probabilità, del fenomeno per poter dare indicazioni in merito alla formulazione o alla conservazione del prodotto prima e durante la commercializzazione. Sono state campionate due partite di creme di due differenti marche presenti in commercio. Una volta verificato per quali di queste creme e in che misura avesse origine la formazione degli aggregati solidi, si è proceduto ad un loro isolamento, mediante tecniche di estrazione solido-liquido, e successiva analisi gascromatografica degli acidi grassi. Anche per gli ingredienti delle creme di nocciole e cacao si è proceduto ad un’estrazione della componente lipidica ed ad una analisi gascromatografica degli acidi grassi. I risultati ottenuti sono stati elaborati, al fine di individuare gli ingredienti o le condizioni responsabili dell'insorgenza degli aggregati solidi indesiderati. La polvere di cacao è risultata, con più probabilità, l’ingrediente della crema di nocciola e cacao responsabile della formazione degli aggregati indesiderati, e questo ha suggerito la necessità di una verifica della qualità, anche in termini di cristallizzazione, di questo ingrediente, con particolare attenzione, ovviamente, alla frazione grassa (burro di cacao). E’ stato segnalato che un processo tecnologico di produzione non adeguato (tempera), in termini di temperature raggiunte e di mescolamento della crema, così come di conservazione del prodotto finale possono avere una importanza fondamentale nelle eventuali separazioni per condensazione di alcuni componenti della fase lipidica (agglomerati sferici).

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Il prosciutto cotto è un alimento presente nella dieta degli italiani, che lo consumano più di ogni altro salume. Il D. M. del 21/09/2005, che ne disciplina produzione e vendita, lo classifica in tre diverse categorie merceologiche (Prosciutto cotto o Standard, Prosciutto cotto Scelto, Prosciutto cotto Alta Qualità). Il lavoro svolto presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna su 92 consumatori di prosciutto cotto ha permesso di studiare abitudini, gusti, aspettative dei soggetti intervistati e di verificare la loro capacità di distinguere prosciutti cotti appartenenti alle differenti categorie. A tale scopo è stato progettato un questionario strutturato secondo il modello RATA con una sezione per valutare i profili emozionali dei prodotti in esame conforme al metodo EmoSemio. Il gruppo di consumatori intervistati era composto da soggetti con età compresa tra 19 e 70 anni, frequenza di consumo di prosciutto cotto pari a 1-3 volte al mese e maggior familiarità con l’Alta Qualità. I risultati ottenuti hanno evidenziato l’ottima capacità percettiva dei consumatori, che hanno descritto i campioni in modo analogo al panel di esperti, che in precedenza aveva valutato gli stessi campioni. La chiara discriminazione riscontrata da parte dei consumatori tra i prosciutti Standard e Alta Qualità, però, non sempre si è tradotta in una preferenza per il prodotto della categoria migliore. I risultati relativi alla valutazione dello stato emozionale erano in linea con il gradimento: per i prodotti più graditi l’intensità delle emozioni positive era più alta. Infine, quasi tutti gli attributi scelti dal panel sono stati compresi e valutati allo stesso modo dai consumatori, risultando efficaci e, talora, comunicabili. Questo studio ha contribuito a fornire gli elementi per la comprensione del profilo di gradimento del prosciutto cotto al consumo ed ha confermato l'utilità del metodo RATA e dell’EmoSemio.

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Background Balkan endemic nephropathy (BEN) represents a chronic progressive interstitial nephritis in striking correlation with uroepithelial tumours of the upper urinary tract. The disease has endemic distribution in the Danube river regions in several Balkan countries. DNA methylation is a primary epigenetic modification that is involved in major processes such as cancer, genomic imprinting, gene silencing, etc. The significance of CpG island methylation status in normal development, cell differentiation and gene expression is widely recognized, although still stays poorly understood. Methods We performed whole genome DNA methylation array analysis on DNA pool samples from peripheral blood from 159 affected individuals and 170 healthy individuals. This technique allowed us to determine the methylation status of 27 627 CpG islands throughout the whole genome in healthy controls and BEN patients. Thus we obtained the methylation profile of BEN patients from Bulgarian and Serbian endemic regions. Results Using specifically developed software we compared the methylation profiles of BEN patients and corresponding controls and revealed the differently methylated regions. We then compared the DMRs between all patient-control pairs to determine common changes in the epigenetic profiles. SEC61G, IL17RA, HDAC11 proved to be differently methylated throughout all patient-control pairs. The CpG islands of all 3 genes were hypomethylated compared to controls. This suggests that dysregulation of these genes involved in immunological response could be a common mechanism in BEN pathogenesis in both endemic regions and in both genders. Conclusion Our data propose a new hypothesis that immunologic dysregulation has a place in BEN etiopathogenesis. Keywords: Epigenetics; Whole genome array analysis; Balkan endemic nephropathy

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(Verf.[[Elektronische Ressource]] : E. Lolli)

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A. Zammatto

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In order to explore the diversity and selective signatures of duplication and deletion human copy number variants (CNVs), we sequenced 236 individuals from 125 distinct human populations. We observed that duplications exhibit fundamentally different population genetic and selective signatures than deletions and are more likely to be stratified between human populations. Through reconstruction of the ancestral human genome, we identify megabases of DNA lost in different human lineages and pinpoint large duplications that introgressed from the extinct Denisova lineage now found at high frequency exclusively in Oceanic populations. We find that the proportion of CNV base pairs to single nucleotide variant base pairs is greater among non-Africans than it is among African populations, but we conclude that this difference is likely due to unique aspects of non-African population history as opposed to differences in CNV load.

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Los residuos del sector avícola, principalmente guano (aves ponedoras) y cama de parrilleros (aves de engorde), pueden generar un impacto negativo en el ambiente contribuyendo a la contaminación de suelo, agua y aire. La estabilización aeróbica a través del compostaje es una alternativa de tratamiento para reducir la contaminación. El objetivo de este trabajo fue evaluar el proceso de compostaje en dos mezclas con diferentes porcentajes de residuos avícolas (guano de aves ponedoras y cama de pollos parrilleros). Se compostaron dos mezclas que contenían 81% y 70% de residuos avícolas durante 16 semanas. Las variables analizadas fueron: temperatura (T°), pH, conductividad eléctrica (CE), humedad (H), capacidad de intercambio catiónico (CIC), carbono orgánico total (COT), amonio (NH4+), nitrato (NO3 - ), nitrógeno total (NT ) y carbono soluble (CS). Las características finales de los compost A y B fueron: pH 7,1 - 6,8, CE 3,3 - 2,9 (mS. cm- 1), COT 14,8 - 17,9 %, NT 0,97 - 0,88 %, NH4 + 501 - 144,9 mg kg-1, NO3-552,3 - 543,0 mg kg-1 respectivamente. El proceso de compostaje podría ser una herramienta para estabilizar los residuos avícolas minimizando su impacto en el ambiente.

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The dorsal valve of a Pleistocene terebratulid brachiopod, Terebratula scillae Seguenza, 1871, has developed a malignant cyst due to colonization in vivo by an endolithic sponge.This trace fossil is a compound boring and bioclaustration structure, representing a boring that has grown in unison with the growth of the cyst. The brachiopod has grown to adult size and growthlines indicate that it was colonised by the sponge when about half grown. Malformation of the shell may not have caused the death of the brachiopod and the sponge does not appear to have outlived its host; both symbionts seem to have died more or less simultaneously. This minus-minus relationship of two symbionts is considered to be a case of 'accidental symbiosis'.

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La Semana de Intercambio de Experiencias en Ciencias Naturales constituye una muestra activa y viva en la medida en que permite la consulta directa entre experimentadores y destinatarios durante el acto mismo de realización de las experiencias. El tipo de propuesta a la que nos referimos recrea en la clase de ciencias las actividades que habitualmente se utilizan en el área y requiere de preparación y "especialización" sobre un tema que otros alumnos (pares de otro curso) no conocen aún, porque no lo han tratado con su maestro, o al menos no lo han tratado con la misma profundidad o perspectiva. Los niños (de 6 a 11 años) cuentan y explican a otros niños (de su misma edad) lo aprendido con sus compañeros y su docente. Preguntas y respuestas se entrelazan en una clase moderada por el maestro, que interviene en esta etapa, si es necesario, reencauzando el tema que se desarrolla en su aula. El proceso que aquí se produce, según nuestra experiencia, promueve la comunicación en forma natural entre los alumnos, además de garantizar la oportunidad a todos ellos de desempeñar un rol protagónico junto a su grupo como hacedor y/o comunicador de cada experiencia.

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Hacia finales de los sesentas y principios de los setentas, en su exilio mexicano, Max Aub manifiesta un vivo interés por lo que denomina el "método magnetofónico" de escritura, propiciado por una moderna técnica de registro: la grabación magnetofónica. La concepción del "método magnetofónico" parte de la lectura, por parte de Aub, de Los hijos de Sánchez, libro del antropólogo norteamericano Oscar Lewis cuya edición en México generó una controversia que, al tiempo que lo convirtió en un éxito de ventas, lo obligó a pasar del catálogo del Fondo de Cultura Económica al del más reciente sello Joaquín Mortiz, en un movimiento que repite el realizado por Aub -aunque por otros motivos- entre estas dos editoriales, las más importantes de su carrera como escritor. La ponencia analiza las marcas del método magnetofónico en dos obras aubianas cuya elaboración cabe ubicar en el periodo, La gallina ciega y Conversaciones con Buñuel, y los vínculos que la literatura de Max Aub establece con otros discursos artísticos y disciplinares a partir de la utilización del nuevo método

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El exilio es el tema central de los diarios de Max Aub publicados en vida del autor: Enero en Cuba (1969) y La gallina ciega (1971). La ponencia aborda el primero, del que apenas se ha ocupado la crítica aubiana y que da cuenta de los casi dos meses vividos en la isla, invitado a participar en el Congreso Cultural de La Habana de 1968 y ser jurado de teatro del premio anual de la Casa de las Américas; sin embargo, el paisaje cultural cubano no es más que un telón de fondo. El congreso de 1968 deviene disparador para la memoria -en este caso, enfocada sobre todo en el Congreso de Intelectuales Antifascistas de 1937- y la reflexión sobre su construcción, preservación y usos -dentro y fuera de España- en las casi tres décadas de exilio. A su vez, el evento cultural sirve como punto de confluencia tanto de intelectuales españoles exiliados en otras zonas geográficas como de aquéllos sometidos a lo que cierta crítica denominó "exilio interior" o "insilio", concurrencia en que se establece un vínculo entre la obra y el antes citado diario español, La gallina ciega.

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La Semana de Intercambio de Experiencias en Ciencias Naturales constituye una muestra activa y viva en la medida en que permite la consulta directa entre experimentadores y destinatarios durante el acto mismo de realización de las experiencias. El tipo de propuesta a la que nos referimos recrea en la clase de ciencias las actividades que habitualmente se utilizan en el área y requiere de preparación y "especialización" sobre un tema que otros alumnos (pares de otro curso) no conocen aún, porque no lo han tratado con su maestro, o al menos no lo han tratado con la misma profundidad o perspectiva. Los niños (de 6 a 11 años) cuentan y explican a otros niños (de su misma edad) lo aprendido con sus compañeros y su docente. Preguntas y respuestas se entrelazan en una clase moderada por el maestro, que interviene en esta etapa, si es necesario, reencauzando el tema que se desarrolla en su aula. El proceso que aquí se produce, según nuestra experiencia, promueve la comunicación en forma natural entre los alumnos, además de garantizar la oportunidad a todos ellos de desempeñar un rol protagónico junto a su grupo como hacedor y/o comunicador de cada experiencia.

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Hacia finales de los sesentas y principios de los setentas, en su exilio mexicano, Max Aub manifiesta un vivo interés por lo que denomina el "método magnetofónico" de escritura, propiciado por una moderna técnica de registro: la grabación magnetofónica. La concepción del "método magnetofónico" parte de la lectura, por parte de Aub, de Los hijos de Sánchez, libro del antropólogo norteamericano Oscar Lewis cuya edición en México generó una controversia que, al tiempo que lo convirtió en un éxito de ventas, lo obligó a pasar del catálogo del Fondo de Cultura Económica al del más reciente sello Joaquín Mortiz, en un movimiento que repite el realizado por Aub -aunque por otros motivos- entre estas dos editoriales, las más importantes de su carrera como escritor. La ponencia analiza las marcas del método magnetofónico en dos obras aubianas cuya elaboración cabe ubicar en el periodo, La gallina ciega y Conversaciones con Buñuel, y los vínculos que la literatura de Max Aub establece con otros discursos artísticos y disciplinares a partir de la utilización del nuevo método