1000 resultados para Teorema di De Giorgi, regolarità holderiana
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Nel seguente elaborato esponiamo la teoria delle matrici ricorsive, ovvero matrici doppiamente infinite in cui ogni riga può essere calcolata ricorsivamente dalla precedente e in particolare mostriamo come questa teoria possa essere utilizzata per ottenere una versione del calcolo umbrale, il quale è idoneo anche allo studio dei polinomi p(x) che assumono valori interi quando la variabile x è un intero. Studieremo alcuni dei risultati del calcolo umbrale come conseguenze delle due principali proprietà delle matrici ricorsive, ovvero la Regola del Prodotto e il Teorema della Doppia Ricorsione.
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In questo elaborato viene proposta la traduzione in lingua russa dei pannelli esplicativi e delle didascalie presenti nel Museo di Casa Vasari di Arezzo, un esempio di dimora d’artista che, ancora dopo secoli, si conserva in gran parte inalterata. La struttura della tesi di laurea ricalca il percorso di visita del museo. Al commento, in cui si analizzano le principali difficoltà traduttive e si elencano le strategie adottate, segue la traduzione dei testi collocati all’ingresso, che offrono una panoramica generale sul periodo storico e sulla vita dell’artista. Si propone poi la traduzione dei pannelli e delle didascalie presenti nella Camera della Fama e delle Arti, la prima sala a cui il visitatore accede. Si procede successivamente con lo Stanzino vasariano, la Camera di Apollo e delle Muse e la Cucina. A seguire il Corridoio di Cerere, che conduce agli “Orti” di Casa Vasari, un giardino pensile in stile rinascimentale, la Camera di Abramo e la Sala del trionfo della Virtù, sala di rappresentanza della residenza aretina. Per finire, si propone la traduzione dei testi presenti nella Cappellina, un piccolo ambiente con cui si conclude il percorso di visita. Pannelli e didascalie sono tradotti con l’aiuto di strumenti enciclopedici e dizionari. Rientrano nelle ricerche svolte anche le visite fatte al museo per osservare gli affreschi e le opere esposte.
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Il teorema del viriale esprime una delle relazioni più importanti e utilizzate in astrofisica. In questo elaborato il teorema del viriale viene dimostrato in maniera classica per un generico sistema di N corpi, evidenziando in particolare la forma che esso assume in sistemi autogravitanti. Successivamente si forniscono alcune generalizzazioni del teorema e si mostra come esso possa essere dedotto dall’equazione non collisionale di Boltzmann grazie al concetto di funzione di distribuzione. Nella seconda parte della tesi si discutono alcune implicazioni del teorema del viriale per sistemi autogravitanti, quali il meccanismo di Kelvin-Helmholtz nelle stelle e la catastrofe gravotermica negli ammassi globulari. Infine si utilizza il teorema del viriale tensoriale per spiegare come forma, rotazione e anisotropia siano tra loro legate nelle galassie ellittiche.
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Il matematico tedesco Oscar Perron, tra il 1910 e il 1914, introduce l'integrale che porterà il suo nome con lo scopo di risolvere una limitazione negli integrali di Riemann e di Lebesgue. Il primo a studiare questo integrale è Denjoy nel 1912 il cui integrale si dimostrerà essere equivalente a quello di Perron. Oggi è più utilizzato l'integrale di Henstock-Kurzweil, studiato negli anni '60, anch'esso equivalente ai due precedenti. L'integrale di Perron rende integrabili tutte le funzioni che sono la derivata di una qualche funzione e restituisce l'analogo del Teorema Fondamentale del Calcolo Integrale nella versione di Torricelli-Barrow. L'integrale di Perron estende e prolunga l'integrale di Lebesgue, infatti se una funzione è sommabile secondo Lebesgue è anche Perron-integrabile e i due integrali coincidono. Per le funzioni non negative vale anche il viceversa e i due integrali sono equivalenti, ma in generale non è così, esistono infatti funzioni Perron-integrabili ma non sommabili secondo Lebesgue. Una differenza tra questi due integrali è il fatto che quello di Perron non sia un integrale assolutamente convergente, ovvero, la Perron integrabilità di una funzione non implica l'integralità del suo valore assoluto; questa è anche in parte la ragione della poca diffusione di questo integrale. Chiudono la tesi alcuni esempi di funzioni di interesse per la formula di "Torricelli-Barrow" e anche un notevole teorema che non sempre si trova nei libri di testo: se una funzione è derivabile in ogni punto del dominio e la sua derivata prima è sommabile allora vale la formula di "Torricelli-Barrow".
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L'obiettivo di questa tesi è la caratterizzazione dei gruppi di Galois di alcune classi di polinomi separabili e risolubili per radicali. Questa classificazione si baserà sulle proprietà di primitività e imprimitività di tali gruppi, proprietà che descrivono il carattere della loro azione permutativa sulle radici dei polinomi. Da tale analisi potremo inoltre dedurre importanti informazioni sui polinomi, i quali, a loro volta, saranno detti primitivi o imprimitivi. Dopo aver ricordato alcune definizioni e risultati fondamentali di Teoria di Galois e Teoria dei gruppi, studieremo alcuni gruppi di permutazioni, concentrandoci in particolare sul gruppo lineare affine e sul prodotto intrecciato di due gruppi di permutazioni: tali oggetti costituiscono, infatti, gli strumenti principali per la descrizione dei gruppi di Galois che affronteremo negli ultimi capitoli. Nel Capitolo 3, in particolare, ci concentreremo su polinomi imprimitivi di grado p², con p primo. Nel quarto, invece, dimostreremo un potente Teorema che fornisce una notevole caratterizzazione dei gruppi di Galois di tutti i polinomi primitivi e risolubili per radicali.
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Questa tesi tratta delle proprietà fondamentali delle funzioni armoniche. Nel primo Capitolo utilizziamo il teorema della divergenza per ottenere importanti identità integrali quali la formula di rappresentazione di Green e la formula dell'integrale di Poisson; tali identità ci permettono di mostrare nel secondo Capitolo che per le funzioni armoniche valgono le formule di media e, in particolare, queste rappresentano una proprietà caratterizzante per tali funzioni. Le formule di media rappresentano un ottimo punto di partenza per lo studio delle proprietà delle funzioni armoniche che osserviamo nel terzo Capitolo; da esse è possibile ottenere il principio del massimo e del minimo forte e la disuguaglianza di Harnack. Da queste due è possibile ottenere alcune importanti proprietà sulla convergenza di successioni di funzioni armoniche; in particolare osserviamo che una successione di funzioni armoniche convergente converge ad una funzione armonica.
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Il tema centrale di questo elaborato è lo studio completo di un caso di ristrutturazione edilizia le cui spese vengono agevolate mediante l’incentivo denominato “Superbonus 110 %”. Partendo dalla descrizione dello sfondo normativo e legislativo vigente che regola l’applicazione di questa agevolazione (in continuo e costante aggiornamento) si procede all’analisi del caso di ristrutturazione edilizia scelto, ovvero un edificio condominiale, composto da 12 unità immobiliari distinte, sito nel comune di Patti (ME). Verranno studiati in una prima fase gli interventi applicabili all’edificio, ai sensi del DI 06/08/2020, per poi procedere ad una selezione in funzione dei risultati di una diagnosi energetica. Gli interventi scelti verranno poi approfonditi sotto l’aspetto tecnico affinché possano soddisfare i requisiti minimi per accedere all’agevolazione e affinché possano garantire le migliori prestazioni possibili all’edificio in funzione dei suoi parametri energetici. Verrà poi stimato il costo totale della ristrutturazione suddividendo le spese da effettuare nei capitoli degli interventi migliorativi studiati. Verrà redatto l’Attestato di Prestazione Energetica post-intervento e dimostrato il salto di classe necessario per ottenere l’agevolazione del Superbonus 110 %. Infine, verrà redatta l’asseverazione delle spese, la quale attesta la congruità delle spese effettuate e la regolarità degli interventi previsti e mostra il risparmio di energia primaria complessivo conseguito in seguito all’applicazione degli interventi migliorativi effettuati.
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In the title compound, C17H14N2O6, the conformation about the C=C double bond [1.345 (2) Å] is E, with the ketone moiety almost coplanar [C-C-C-C torsion angle = 9.5 (2)°] along with the phenyl ring [C-C-C-C = 5.9 (2)°]. The aromatic rings are almost perpendicular to each other [dihedral angle = 86.66 (7)°]. The 4-nitro moiety is approximately coplanar with the benzene ring to which it is attached [O-N-C-C = 4.2 (2)°], whereas the one in the ortho position is twisted [O-N-C-C = 138.28 (13)°]. The mol-ecules associate via C-H⋯O inter-actions, involving both O atoms from the 2-nitro group, to form a helical supra-molecular chain along [010]. Nitro-nitro N⋯O inter-actions [2.8461 (19) Å] connect the chains into layers that stack along [001].
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Both high-fat diet and exposure to endocrine-disrupting chemicals have been implicated in susceptibility to pathological prostate lesions, but the consequences of combining the two have not yet been examined. We evaluated the effects of gestational and postnatal exposure to a high-fat diet (20% fat) and low doses of di-n-butyl phthalate (DBP; 5mg/kg/day), individually or in combination, on the tissue response and incidence of pathological lesions in the ventral prostate of adult gerbils. Continuous intake of a high-fat diet caused dyslipidemia, hypertrophy, and promoted the development of inflammatory, premalignant and malignant prostate lesions, even in the absence of obesity. Life-time DBP exposure was obesogenic and dyslipidemic and increased the incidence of premalignant prostate lesions. Combined exposure to DBP and a high-fat diet also caused prostate hypertrophy, but the effects were less severe than those of individual treatments; combined exposure neither induced an inflammatory response nor altered serum lipid content.
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Neste trabalho analisamos as conexões entre entropia, reversibilidade, irreversibilidade, teorema H e equação de transporte de Boltzmann e o teorema de retorno de Poincaré. Estes tópicos são estudados separadamente em muitos artigos e livros, mas não são em geral analisados em conjunto mostrando as relações entre eles como fizemos aqui. Procuramos redigir o artigo didaticamente seguindo um caminho que achamos ser o mais simples possível a fim de tornar o conteúdo acessível aos alunos de graduação de física.
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We report first results from an analysis based on a new multi-hadron correlation technique, exploring jet-medium interactions and di-jet surface emission bias at the BNL Relativistic Heavy Ion Collider (RHIC). Pairs of back-to-back high-transverse-momentum hadrons are used for triggers to study associated hadron distributions. In contrast with two-and three-particle correlations with a single trigger with similar kinematic selections, the associated hadron distribution of both trigger sides reveals no modification in either relative pseudorapidity Delta eta or relative azimuthal angle Delta phi from d + Au to central Au + Au collisions. We determine associated hadron yields and spectra as well as production rates for such correlated back-to-back triggers to gain additional insights on medium properties.
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Yields, correlation shapes, and mean transverse momenta p(T) of charged particles associated with intermediate-to high-p(T) trigger particles (2.5 < p(T) < 10 GeV/c) in d + Au and Au + Au collisions at root s(NN) = 200 GeV are presented. For associated particles at higher p(T) greater than or similar to 2.5 GeV/c, narrow correlation peaks are seen in d + Au and Au + Au, indicating that the main production mechanism is jet fragmentation. At lower associated particle pT < 2 GeV/c, a large enhancement of the near- (Delta phi similar to 0) and away-side (Delta phi similar to pi) associated yields is found, together with a strong broadening of the away-side azimuthal distributions in Au + Au collisions compared to d + Au measurements, suggesting that other particle production mechanisms play a role. This is further supported by the observed significant softening of the away-side associated particle yield distribution at Delta phi similar to pi in central Au + Au collisions.
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Aiming at contributing with the search for neuroactive substances from natural sources, we report for the first time antinociceptive and anticonvulsant effects of some Lychnophora species. We verify the protective effects of polar extracts (600 mg/kg, intraperitoneally), and methanolic fractions of L. staavioides and L. rupestris (100 mg/kg, intraperitoneally) in pentylenetetrazole-induced seizures on mice. Previously, a screening was accomplished, evaluating the antinociceptive central activity (hot plate test), with different extracts of L. rupestris, L. staavioides and L. diamantinana. It was possible to select the possible extracts of Lychnophora with central nervous system activity. Some of the active extracts were submitted to fractionation and purification process and the methanolic fractions of L. rupestris (stem) and L. staavioides (stem), with anticonvulsant properties (100 mg/kg, intraperitoneally), yielded 4,5-di-O-[E]-caffeoylquinic acid. This substance was injected intraperitoneally in mice and showed anticonvulsant effect against pentylenetetrazole-induced seizures at doses of 25 and 50 mg/kg. It has often been shown that seizures induced by pentylenetetrazole are involved in inhibition and/or attenuation of GABAergic neurotransmission. However, other systems of the central nervous system such as adenosinergic and glutamatergic could be involved in the caffeoylquinic acid effects. Further studies should be conducted to verify that the target receptor could be participating in this anticonvulsant property. Although other investigations have reported a series of biological activities from Lychnophora species, this is the first report of central analgesic and anticonvulsant activity in species of this genus.
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The potentially hexadentate polyamines N,N,N',N'-tetrakis(2-aminoethyl)ethane-1,2-diamine (L-1) and the octamethylated analogue N,N,N',N'-tetrakis(2-dimethylaminoethyl)ethane 1,2-diamine (L-2) have been complexed with copper(II) and the crystal structures of their complexes determined. A trigonal-bipyramidal co-ordination geometry for [Cu(HL1)][ClO4](3) was found where one aminoethyl arm is not co-ordinated. By contrast, a dinuclear structure of formula [(H2O)Cu(L-2)Cu(OH)](3+) was determined for the N-methylated analogue, where the hexaamine acts as a bridging ligand between the two square-pyramidal metal centres. Electronic and EPR spectroscopy are both consistent with these structures being maintained in solution.
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Intracellular amastigotes of the protozoan parasite Leishmania mexicana secrete a macromolecular proteophosphoglycan (aPPG) into the phagolysosome of their host cell, the mammalian macrophage. The structures of aPPG glycans were analyzed by a combination of high pH anion exchange high pressure liquid chromatography, gas chromatography-mass spectrometry, enzymatic digestions, electrospray-mass spectrometry as well as H-1 and P-31 NMR spectroscopy. Some glycans are identical to oligosaccharides known from Leishmania mexicana promastigote lipophosphoglycan and secreted acid phosphatase, However, the majority of the aPPG glycans represent amastigote stage-specific and novel structures. These include neutral glycans ([Glc beta(1-3)](1-2)Gal beta 1-4Man, Gal beta 1-3Gal beta 1-4Man, Gal beta 1-3Glc beta 1-3Gal beta 1-4Man), several monophosphorylated glycans containing the conserved phosphodisaccharide backbone (R-3-[PO4-6-Gal]beta 1-4Man) but carrying stage-specific modifications (R = Gal beta 1-, [Glc beta 1-3](1-2)Glc beta 1-), and monophosphorylated aPPG tri- and tetrasaccharides that are uniquely phosphorylated on the terminal hexose (PO4-6-Glc beta 1-3Gal beta 1-4Man, PO4-6-Glc beta 1-3Glc beta 1-3Gal beta 1-4Man, PO4-6-Gal beta 1-3Glc beta 1-3Gal beta 1-4Man), In addition aPPG contains highly unusual di- and triphosphorylated glycans whose major species are PO4-6-Glc beta 1-3Glc beta 1-3[PO4-6-Gal]beta 1-4Man, PO4-6-Gal beta 1-3Glc beta 1-3 [PO4-6-Gal]beta 1-4Man, PO4-6-GaL beta 1-3Glc beta 1-3Glc beta 1-3[PO4-6-Gal]beta 1-4Man, PO4-6-Glc beta 1-3[PO4-6-Glc]beta 1-3[PO4-6-Gal]beta 1-4Man, PO4-6Gal beta 1-3[PO4-6-Glc]beta 1-3Glc beta 1-3[PO4-6-Gal]beta 1-4Man, and PO4-6-Glc beta 1-3[PO4-6-Glc]beta 1-3Glc beta 1-3[PO4-6-Gal]beta 1-4Man. These glycans are linked together by the conserved phosphodiester R-Man alpha 1-PO4-6-Gal-R or the novel phosphodiester R-Man alpha 1-PO4-6-Glc-R and are connected to Ser(P) of the protein backbone most likely via the linkage R-Man alpha 1-PO4-Ser. The variety of stage-specific glycan structures in Leishmania mexicana aPPG suggests the presence of developmentally regulated amastigote glycosyltransferases which may be potential anti-parasite drug targets.