233 resultados para TCE


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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)

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Pós-graduação em Engenharia Mecânica - FEG

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Pós-graduação em Zootecnia - FCAV

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Pós-graduação em Aquicultura - FCAV

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O presente artigo tem por objetivo apresentar sumariamente tendências importantes na literatura acadêmica a respeito dos movimentos sociais entre 2008 e 2013 e seu nexo com a formulação de políticas públicas. Ele apresenta os resultados embrionários e iniciais de uma pesquisa ressaltando o caráter dinâmico e complexo do tema, apontando a necessidade de uma avaliação atenta às particularidades que uma avaliação sobre tais movimentos políticos demanda, sugerindo uma “tradução” ou ressignificação enriquecedora da compreensão dos mesmos, em conformidade com a formulação do italiano Antonio Gramsci.

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Due to the importance of traumatic brain injury (TBI) in small animals, this paper aimed to discuss the pathophysiology of the TBI, the pre-hospital and hospital therapeutic procedures, as well as considerations related to transport and initial care of the patient immediately after trauma. The professional must identify the pre-hospital TBI and to treat the victim as a polytraumatized patient, including immobilization. In hospital therapy the procedures of craniotomy are important, especially to remove blood clots. In addition, the use of glucocorticoids must be avoided because of side effects, but combination therapies such as mannitol with furosemide increase the probability of success

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Pós-graduação em Zootecnia - FCAV

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The aim of this work was to investigate the s of daily prey concentration during the first 15 days of active feeding of Hoplias lacerdae larvae, and the juvenile size on the feed training. In the first phase, the larvae received five Artemia nauplii concentrations (P). In the second phase, the juveniles from each treatment were trained to accept formulated diet. Superior growth was related to higher initial daily prey concentrations (900 and 1100 nauplii larvae-1). During feed training, the growth tendency was similar to that verified in the first phase. The lowest values of specific growth rate (SGR) were registered after the introduction of the semi-moist diet used in the feed training. However, the values of SGR recovered along the experiment and similar rates were found among the treatments. Survival, mortality and cannibalism were similar in the different treatments at the end of both phases. It can be concluded that: the prey concentration affects growth of H. lacerdae during the first 15 days of active feeding, and feed training can be initialized with juveniles of about 16 mm of total length.

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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Avaliaram-se os efeitos da cor do ambiente sobre o crescimento e a atividade da enzima antioxidante catalase (CAT) e da lactato desidrogenase (LDH) em tilápias do Nilo (n=24; 36,2±3,6g). Oito exemplares foram mortos para determinação da atividade basal das enzimas e os demais permaneceram isolados durante 14 dias sob espectro de luz branca ou azul (n=8 peixes/tratamento). A seguir os peixes foram submetidos a um estresse diário de confinamento de 90 minutos (15° ao 28° dia) e pesados semanalmente para cálculo da taxa de crescimento específico (TCE). A TCE negativa confirmou que o confinamento provocou estresse nos peixes, independentemente da cor do ambiente. O aumento da atividade da LDH no músculo vermelho dos peixes mantidos sob luz branca ou azul indicou mudança do metabolismo aeróbio para anaeróbio. O estresse reduziu a atividade da CAT no músculo branco dos peixes mantidos sob a luz branca ou azul. Na musculatura vermelha, esta redução ocorreu apenas nos animais mantidos sob a luz branca. O confinamento aumenta os processos metabólicos anaeróbios e é adequado para estudos sobre os efeitos do estresse. O espectro de luz azul não evita a redução do crescimento e a demanda energética anaeróbia em situações de estresse, mas preserva a atividade da CAT, contribuindo para o bem-estar da tilápia.

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Máster Universitario en Eficiencia Energética (SIANI)

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L'elaborato considera anzitutto la genesi dell'istituto, e con chiarezza analizza il percorso di affioramento della figura del distacco nell'impiego pubblico rimarcando affinità e differenze con ipotesi similari di temporanea dissociazione tra datore di lavoro e fruitore della prestazione. Nell'operare gli opportuni distinguo, il dott. Tortini si confronta con la fattispecie tipica del lavoro subordinato e con il divieto di dissociazione che ad essa sarebbe sotteso, anche alla luce della legge 1369 del 1960 sul divieto di interposizione. Gli elementi caratterizzanti il distacco sono poi esposti analizzando con acutezza i più rilevanti orientamenti emersi nella giurisprudenza di merito e di legittimità , in specie con riguardo alla prassi invalsa nei gruppi di società  di dirigere la prestazione di lavoro a favore di società  collegate o controllate dalla società  datrice di lavoro. In tal senso l'elaborato prende posizione in ordine alla necessaria temporaneità  dell'interesse del distaccante, nonchè all'inclusione del distacco nell'ambito del potere direttivo-organizzativo del datore di lavoro, ciò che esclude la necessità  del consenso del lavoratore distaccato. Nel secondo capitolo il dott. Tortini si confronta con il quadro delle libertà  fondamentali del diritto comunitario, ed in particolare con la libera prestazione di servizi, analizzando profili essenziali quali la natura autonoma, la transnazionalità  e la temporaneità  del servizio prestato. Con ampi riferimenti alla dottrina, anche comparata, in argomento, il capitolo delinea le possibili forme di interazione tra gli ordinamenti nazionali all'interno dell'Unione europea ed individua, in alternativa, tre modelli di coordinamento tra le esigenze liberalizzanti tipiche del mercato unico e le prerogative nazionali di tipo protezionistico che si manifestano qualora un servizio venga prestato in uno Stato membro diverso da quello in cui ha sede il prestatore: host state control, home state control e controllo sovranazionale. L'analisi si rivela essenziale al fine di delineare le ragioni della più recente giurisprudenza della Corte di giustizia in tema di appalti cross-border e libera circolazione dei lavoratori, e dimostra un sostanziale "slittamento" della base giuridica mediante la quale il diritto comunitario regola il fenomeno della prestazione di lavoro transnazionale, dall'art. 39 all'art. 49 TCE. Il terzo capitolo confronta l'impianto teorico ricavabile dai principi del Trattato con la Direttiva 96/71 sul distacco ed i relativi provvedimenti attuativi (d.lgs. n. 72/2000 e art. 30, d.lgs. n. 276/2003). In particolare, vengono analizzate le ipotesi limitrofe alla nozione di distacco ricavabile dal diritto comunitario, accomunate dalla dissociazione tra datore di lavoro ed utilizzatore della prestazione, ma distinguibili in base alla natura del rapporto contrattuale tra impresa distaccante ed impresa distaccataria. La funzione principale della Direttiva comunitaria in argomento viene individuata dal dott. Tortini nella predisposizione di una base inderogabile di diritti che devono essere, in ogni caso, assicurati al lavoratore oggetto del distacco. Questa base, denominata hard core della tutela, deve essere garantita, all'interno del singolo Stato membro, dalla contrattazione collettiva. Nell'ordinamento italiano, la disciplina del distacco contenuta nella Direttiva viene attuata con il d.lgs. n. 72/2000 che, come opportunamente segnalato dal dott. Tortini, contiene una serie di incongruenze e di lacune. Fra tutte, si rimarca come la stessa Commissione abbia rilevato uno scostamento tra le due discipline, dato che la legge italiana estende surrettiziamente ai lavoratori distaccati tutte le disposizioni legislative e/o i contratti collettivi che disciplinano le condizioni di lavoro, operazione non consentita dal la Direttiva 76/91. E' in specie il riferimento al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ad essere criticato dall'elaborato, in quanto finisce con il trasformare l'art. 3.1 del D. Lgs. 72/2000 in una discriminazione fondata sulla nazionalità  e rischia di creare maggiori difficoltà  e più oneri per gli imprenditori stranieri che intendano erogare servizi sul territorio nazionale. A conclusione della tesi, il dott. Tortini esamina la nozione di distacco introdotta ad opera dell'art. 30, d.lgs. n. 276/2003, ed enuclea gli elementi caratterizzanti dell'istituto, individuati nell'interesse del distaccante e nella temporaneità  dell'assegnazione, definita «l'in sè» dell'interesse stesso.

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Lo scopo di questo lavoro è quello di sviluppare un consorzio altamente performante in grado di degradare il tricloroetilene (TCE) e l’1,1,2,2-tetracloroetano (TeCA) attraverso una degradazione aerobica cometabolica in reattori a letto impaccato (PBRs). Per questo obiettivo, sono state campionate da differenti pozzi di monitoraggio cinque acque di falda contaminate dai solventi clorurati sopra descritti e sono stati preparati 20 vial batch da 119 mL per testare differenti substrati di crescita della biomassa: metano, propano, butano, pentano. Substrato ed ossigeno sono stati periodicamenti riaggiunti. I solventi clorurati sono stati aggiunti a concentrazioni crescenti. Sono stati anche allestiti quattro reattori a colonna impaccata per testare il carrier più adatto per la biomassa selezionata. In tali reattori sono state condotte prove fluidodinamiche preliminari.

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The purpose of the first part of the research activity was to develop an aerobic cometabolic process in packed bed reactors (PBR) to treat real groundwater contaminated by trichloroethylene (TCE) and 1,1,2,2-tetrachloroethane (TeCA). In an initial screening conducted in batch bioreactors, different groundwater samples from 5 wells of the contaminated site were fed with 5 growth substrates. The work led to the selection of butane as the best growth substrate, and to the development and characterization from the site’s indigenous biomass of a suspended-cell consortium capable to degrade TCE with a 90 % mineralization of the organic chlorine. A kinetic study conducted in batch and continuous flow PBRs and led to the identification of the best carrier. A kinetic study of butane and TCE biodegradation indicated that the attached-cell consortium is characterized by a lower TCE specific degredation rates and by a lower level of mutual butane-TCE inhibition. A 31 L bioreactor was designed and set up for upscaling the experiment. The second part of the research focused on the biodegradation of 4 polymers, with and with-out chemical pre-treatments: linear low density polyethylene (LLDPE), polyethylene (PP), polystyrene (PS) and polyvinyl chloride (PVC). Initially, the 4 polymers were subjected to different chemical pre-treatments: ozonation and UV/ozonation, in gaseous and aqueous phase. It was found that, for LLDPE and PP, the coupling UV and ozone in gas phase is the most effective way to oxidize the polymers and to generate carbonyl groups on the polymer surface. In further tests, the effect of chemical pretreatment on polyner biodegrability was studied. Gas-phase ozonated and virgin polymers were incubated aerobically with: (a) a pure strain, (b) a mixed culture of bacteria; and (c) a fungal culture, together with saccharose as a co-substrate.

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OBJECTIVES AND METHODS: Gender differences regarding 17 childhood experiences, thought to have traumatising potential (Traumatic Childhood Experiences = TCE), and pain behaviour in adulthood were assessed using a self-administered, anonymously filled-out questionnaire. Patients were consecutively accrued in the offices of practicing physicians. Three research questions were formulated: 1) Are specific TCE reported more frequently in male and female patients with the diagnosis "Pain Associated with Psychological Factors" (PP), compared to patients with "Pain, explained by Organic Processes" (OP), and "Patients with Diseases without Pain" (OD)? 2) Do PP-men and PP-women differ in reporting TCE?; 3) Are specific TCE correlated with Pain Duration, -Intensity and Number of Operations? RESULTS: 1). TCE occurred more frequently in PP-men and PP-women compared to OP- and OD-patients. 2). The PP-women reported much more TCE-items than the PP-men. 3). Duration and Intensity of adult pain associated with psychological factors correlated with certain TCE-items. CONCLUSIONS: The three research questions can be answered by "yes". In patients with pain which has been impossible to diagnose and/or has resisted conventional forms of therapy, TCE (verbal, physical and sexually abusive) have to be looked for, because they often explain adult pain. Unnecessary examinations and surgery can be avoided and therapies can be tailored for the individual patient.