912 resultados para Sui generis
Resumo:
Questo lavoro di tesi nasce per fornire un contributo originale alle ricerche già portate avanti dal gruppo di didattica della fisica volte a rispondere a tre principali esigenze evidenziate dai report europei: rendere la cittadinanza sempre più attiva e sensibile verso azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, orientare i giovani verso professioni in settori denominati dall’acronimo STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), colmare il divario tra le competenze possedute da chi entra nel mondo del lavoro e quelle richieste dalle aziende che operano in campo tecnologico per affrontare le sfide dello sviluppo e dell’innovazione. Per integrare le tre esigenze, il gruppo di ricerca ha avviato nell’ultimo anno una collaborazione con l’Area della Ricerca dell’Università di Bologna (ARIC) al fine di individuare modalità per fare entrare gli strumenti di progettazione noti come Project Cycle Management (PCM) e Goal Oriented Project Planning (GOPP) nelle scuole e sviluppare competenze progettuali a partire dall’analisi di tipo logico dei problemi in situazioni complesse. La collaborazione ha portato alla produzione di nuovi materiali sui cambiamenti climatici finalizzati a guidare gli studenti ad analizzare documenti di sintesi dei report dell’IPCC con tecniche di analisi per problemi e obiettivi tipiche del PCM e del GOPP e, quindi, a progettare azioni di mitigazione o adattamento. Il lavoro di tesi si colloca in questo contesto e si è concretizzato nell’analisi di una sperimentazione realizzata in una classe IV del Liceo Scientifico “A. Einstein” di Rimini tra aprile e maggio, 2015.
Resumo:
Il problema dell'acidificazione degli oceani, conseguente ai cambiamenti climatici, è un processo ancora poco conosciuto. Per comprendere questo fenomeno, possono essere utilizzati degli ambienti naturalmente acidificati, considerati laboratori a cielo aperto. Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato quello di utilizzare le fumarole presenti nell'isola di Ischia, per approfondire le dinamiche dei processi di acidificazione e per analizzare l'eventuale interazione tra pH e condizioni meteorologiche. I dati utilizzati, forniti dalla Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, erano serie di pH e di vento rilevate in continuo, in due aree, nord e sud rispetto all'isolotto del Castello Aragonese, e in tre stazioni lungo un gradiente di acidificazione. Tutto il lavoro è stato svolto a step, dove il risultato di un'analisi suggeriva il tipo e il metodo analitico da utilizzare nelle analisi successive. Inizialmente i dati delle due serie sono stati analizzati singolarmente per ottenere i parametri più salienti delle due serie. In seguito i dati sono stati correlati fra loro per stimare l'influenza del vento sul pH. Globalmente è stato possibile evidenziare come il fenomeno dell'acidificazione sia correlato con il vento, ma la risposta sembra essere sito-specifica, essendo risultato dipendente da altri fattori interagenti a scala locale, come la geomorfologia del territorio, le correnti marine e la batimetria del fondale. È però emersa anche la difficoltà nel trovare chiare correlazioni fra le due serie indagate, perché molto complesse, a causa sia della numerosa quantità di zeri nella serie del vento, sia da una forte variabilità naturale del pH, nelle varie stazioni esaminate. In generale, con questo lavoro si è dimostrato come utilizzare tecniche di analisi delle serie storiche, e come poter utilizzare metodi di regressione, autocorrelazione, cross-correlation e smoothing che possono integrare i modelli che prendono in considerazione variabili esogene rispetto alla variabile di interesse.
Resumo:
Scopo di questo lavoro di tesi è la revisione della legislazione in materia di dispositivi medici nel mercato europeo, facendone un confronto con la normativa extra-europea. In particolare si sono studiate ed analizzate anche le regolamentazioni degli Stati Uniti e del Giappone, che insieme a quella dell’Unione Europea, rappresentano attualmente i tre maggiori mercati mondiali di dispositivi medici. L’obiettivo quindi è stato la ricerca, lo studio e l’analisi critica dei vari sistemi legislativi in vigore, la loro evoluzione e le prospettive future. Considerando il punto di vista del fabbricante di dispositivi medici, si sono illustrati percorsi normativi per poter immettere sul mercato un nuovo dispositivo medico nell’Unione Europea, negli Stati Uniti e in Giappone, evidenziando le procedure da seguire, le modalità di commercializzazione nei tre mercati, le certificazioni richieste, facendone un’analisi comparativa di un mercato rispetto agli altri. Sempre nella stessa ottica, si è inoltre effettuata una sintetica analisi del mercato dei dispositivi medici nei paesi emergenti, in quanto sono già, e lo diventeranno sempre più, una risorsa importante per una azienda con una visione internazionale del mercato. In questo elaborato di tesi sono stati ampiamente descritti ed analizzati i diversi sistemi di regolamentazione dei dispositivi medici e si è effettuata una valutazione comparativa tra i diversi sistemi legislativi e normativi che condizionano il mercato dei dispositivi medici. Un fabbricante con una visione internazionale della propria azienda deve conoscere perfettamente le legislazioni vigenti in materia di dispositivi medici. Per l'impresa, la conoscenza e la pratica della norma è indispensabile ma, ancor più, l'informazione e la consapevolezza dell'evoluzione della norma è determinante per la crescita competitiva. Il business mondiale dei dispositivi medici infatti ha subito profondi cambiamenti, con l'introduzione nei diversi paesi di complesse procedure di certificazione e autorizzazione, che sono in continua evoluzione. Tutto questo richiede una dimestichezza con le norme di settore e un continuo aggiornamento tecnico-normativo: sono indispensabili per le imprese competenze adeguate, in grado di affrontare tematiche tecnico-scientifiche e di adempiere a quanto prevedono le norme nazionali ed internazionali. Comprendere le opportunità, conoscere le regole e le barriere per l'ingresso in un determinato mercato, è sempre più importante per le imprese interessate ai processi di internazionalizzazione. Per meglio comprendere un mercato/paese, occorre la conoscenza dei peculiari aspetti regolatori, ma anche la conoscenza della specifica cultura, tradizione, società. In questo quadro, conoscere e praticare le norme non è sufficiente, sapere come evolvono le norme e le regole è per le imprese un fattore determinante per la competitività.
Resumo:
La tesi vuole essere una panoramica generale sugli strumenti anti-plagio e sul fenomeno del plagio. Si parte col descrivere le leggi in merito al plagio e come viene sanzionato, successivamente si parla del plagio in ambito universitario cioè come le università si approcciano al problema. Si descrivono i metodi di individuazione del plagio sia nei testi che nei software. Si analizzano diversi programmi: uno di analisi testuale (CitePlag) altri di analisi dei software; questi ultimi vengono confrontati tra di loro attraverso una serie di test infine se ne discutono i risultati.
Resumo:
Il presente lavoro si inquadra all'interno di un progetto avviato dal Laboratorio di Terminologia e Traduzione Assistita, del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Università di Bologna. L'obiettivo ultimo del progetto è lo sviluppo di risorse terminologiche pensate e adeguate a soddisfare le esigenze della figura dell'interprete professionista e dell'interprete in formazione. Ne consegue la volontà di creare un database multimediale multilingue che vada a comprendere non solo i linguaggi specialistici (la cosiddetta terminologia di dominio) ma anche e soprattutto quegli elementi della terminologia di genere che compongono e che sono trasversali a tutte le lingue naturali: nessi, locuzioni, segnali discorsivi e via dicendo. In particolare, questa tesi si è incentrata sullo studio di una categoria della terminologia di genere appositamente sviluppata per gli interpreti dal Laboratorio di Terminologia: i "verbi chiave", ovvero quelli che ricorrono con più frequenza nei testi orali di discorsi tenuti in pubblico. Per ogni "`verbo chiave"' analizzato è stata dedicata una scheda terminologica, che è stata adattata e concepita per due tipi di utenti: l'interprete in formazione e l'interprete professionista. Al momento attuale, quindi, le venticinque schede proposte si prestano come strumento per migliorare le competenze passive dello studente di interpretazione, grazie anche all'inserimento di proposte di sinonimi cross-categoriali, e al contempo cercano di proporsi anche come strumento di lavoro per l'interprete professionista, soprattutto in fase di preparazione ad un evento. Le schede sono state elaborate a partire da un corpus di riferimento contenente i resoconti stenografici di cinquanta sedute dell'Assemblea parlamentare. Questa tesi contribuisce allo sviluppo del progetto del Laboratorio lasciando tuttavia spazio a successive integrazioni, per cui rappresenta solo un primo passo verso il completamento del progetto stesso.
Resumo:
This thesis focuses on the translation of six picture books that challenge and subvert – each one in its peculiar way – typical stereotypes found in Children’s Literature. I think that stereotyping is an all-important theme in picture books because these books are the ones that will introduce children to literature and young readers have the right to find in it every kind of model. Showing children a variety of characters that reflects the multiple forms of reality will allow them to choose which kind of person to be. In my opinion, this freedom is much needed especially here, in Italy, in this moment of history. This work also studies the stereotypes that have appeared – and are still present, to some extent – in Children’s Literature, the ways in which they are dangerous for young readers, and how they have changed over time. I centered my research on three major themes that have been subject to stereotyping: race, disability and gender. I searched for the right books to translate paying attention not only to the themes they focused on but also to how they dealt with such themes, the tone of each picture book and, obviously, its quality. The selection resulting from my research reflects a diverse world and a celebration of difference. Before actually translating them, I engaged in a deep analysis of their structures, themes and meanings, so that I would be able to enter the ‘world’ of the book and to understand its ‘secrets’ better. This analysis proved to be fundamental during the translation phase and allowed me to make conscious translation choices that I have explored in the part dedicated to the commentary of the translation.
Resumo:
Dalla volontà di proporre una soluzione al tema delle disabilità fisiche in ambiente cittadino evoluto e tecnologicamente avanzato, è nata l'idea di progettare un'applicazione in grado di generare visibilità attorno ad un tema che dovrebbe progredire nella stessa maniera dello sviluppo tecnologico. Lo scopo di questa tesi è proporre un tentativo concreto per entrare in contatto con una problematica di ordine sociale che lo sviluppo tecnologico dovrebbe tenere in maggiore considerazione. Si vuole cercare di sfruttare Internet come mezzo per enfatizzare un problema concreto come la mancanza di visibilità e coinvolgimento sociale attorno la tematica delle disabilità. I nativi digitali utilizzano costantemente sia social network che piattaforme dedite allo scambio di informazioni e alla creazione di visibilità. Vivono il mondo digitale come una vetrina nella quale potersi mettere in mostra e creare una reputazione. Il mondo digitale, in particolare quello dei social network viene visto dai più come la fonte principale di costruzione dei legami sociali, ciò è sicuramente vero, ma bisogna capire che tipo e quanto profonde possano essere tali relazioni. La mia generazione è cresciuta in un periodo ibrido, coinvolta sia nel mondo analogico sia in quello digitale, molti sono stati risucchiati da un vortice di superficialità e apparenze altamente correlati con gli effetti generati da una società capitalistica perfettamente identificabile nei profili che ogni giorno andiamo a creare per metterci in mostra nei social network. In prima analisi con la collaborazione del Dipartimento disabilità dell'Università di Bologna si era cercato di porre l'attenzione su un approccio più orientativo per venire in contro a problematiche del genere. Qualcosa che permettesse a tutti nella stessa maniera di vivere la realtà accademica e cittadina stimolando l'interazione degli studenti con socialità marginale.
Resumo:
In the literature on migration, as well as in social policies regarding this phenomenon, the situation of returning emigrants receives scant attention. This essay establishes an intricate connection between attitudes and policies that prevail in a country regarding emigration and those concerning immigration. The case of Italy provides a prime example for this as it once was a classical country of emigration, only to turn, in recent decades, into a country that appears highly attractive (and relatively accessible) to immigrants. The essay traces the pervasive ambiguity that characterizes this country’s attitudes towards emigration from the beginning of mass emigration shortly after the unification of Italy in 1868 to the emigration policies of the fascist regime of Mussolini and the post-World War II waves of emigration right through to the corresponding ambiguity concerning the status of immigrants in contemporary society, including the indifferent treatment of returning Italian emigrants who constitute a considerable numerical phenomenon. These reflections take their origin from the impending closure of a reception centre in Lazio, the Casa dell’Emigrante near Sant’Elia Fiumerapido, Province of Frosinone, ostensibly for financial reasons. This centre had been the only one of its kind in the whole of Italy dealing officially with the needs of repatriated Italians. It had assisted returning emigrants both with practical matters, such as negotiating the labyrinth of Italian bureaucracy , and with psychological implications of a return, which are often considerable given the time lag of experiences with current social realities and the frequently unrealistic expectations associated with the return. Questions of identity become highly acute in those circumstances. The threatened closure of the centre illustrates the unwillingness of the state to face up to the factual prevalence of migratory experiences in the country as a whole and as a core element of national history, experiences of migration in both directions. The statistics speak for themselves: of the 4.660.427 persons who left Italy between 1880 and 1950, 2.322.451 have returned, almost exactly 50%. To those have to be added 3.628.430 returnees of the 5.109.860 emigrants who left Italy between the end of World War II and 1976 for Europe alone. Attitudes towards people leaving changed ostensibly over time. In the first two decades after Unification parliament on the one hand wanted to show some concern over the fate of its citizens, not wanting to abandon those newly created citizens entirely to their own destiny, while on the other portraying their decisions to emigrate as expressions of individual liberty and responsibility and not necessitated by want and poverty. Emigrants had to prove, paradoxically that they had the requisite means to emigrate when in fact poverty was largely driving them to emigrate. To admit that publicly would have amounted to admission of economic and political failure made evident through emigration. In contrast to that Mussolini’s emigration policies not only enforced large population movements within the territory of Italy to balance unemployment between regions and particularly between North and South, but also declared it citizen’s duty to be ready to move also to the colonies, thereby ‘turning emigration as a sign of social crisis into a sign of national strength and the success of the country’s political agenda’ (Gaspari 2001, p. 34). The duplicity continued even after World War II when secret deals were done with the USA to allow a continuous flow of Italian immigrants and EU membership obviously further facilitated the departure of unemployed, impoverished Italians. With the growing prosperity of Italy the reversal of the direction of migration became more obvious. On the basis of empirical research conducted by one of the author on returning emigrants four types of motives for returning can be distinguished: 1. Return as a result of failure – particularly the emigrants who left during the 1950-1970 period usually had no linguistic preparation, and in any case the gap between the spoken and the written language is enormous with the latter often being insurmountable. This gives rise to nostalgic sentiments which motivates a return into an environment where language is familiar 2. Return as a means of preserving an identity – the life of emigrants often takes place within ghetto-like conditions where familiarity is being reproduced but under restricted conditions and hence not entirely authentic. The necessity for saving money permits only a partial entry into the host society and at the same time any accumulating savings add to the desire to return home where life can be lived fully again – or so it seems. 3. Return of investment – the impossibility to become fully part of another society often motivates migrants to accumulate not so much material wealth but new experiences and competences which they then aim to reinvest in their home country. 4. Return to retire – for many emigrants returning home becomes acute once they leave a productive occupation and feelings of estrangement build up, in conjunction with the efforts of having invested in building a house back home. All those motives are associated with a variety of difficulties on the actual return home because, above all, time in relation to the country of origin has been suspended for the emigrant and the encounter with the reality of that country reveals constant discrepancies and requires constant readjustment. This is where the need for assistance to returning emigrants arises. The fact that such an important centre of assistance has been closed is further confirmation of the still prevailing politics of ambiguity which nominally demand integration from nationals and non-nationals alike but deny the means of achieving this. Citizenship is not a natural result of nationality but requires the means for active participation in society. Furthermore, the experiences of returning immigrants provide important cues for the double ambivalence in which immigrants to Italy live between the demands made on them to integrate, the simultaneous threats of repatriation and the alienation from the immigrants’ home country which grows inexorably during the absence. The state can only regain its credibility by putting an end to this ambiguity and provide to returning emigrants, and immigrants alike, the means of reconstructing strong communal identities.
Resumo:
Von Dr. G. Lindau
Resumo:
quae collegit at suis impensis aeri ad vivum incidi curavit atque evulgavit Basilius Besler