818 resultados para MULTI-RELATIONAL DATA MINING


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Il citofluorimetro è uno strumento impiegato in biologia genetica per analizzare dei campioni cellulari: esso, analizza individualmente le cellule contenute in un campione ed estrae, per ciascuna cellula, una serie di proprietà fisiche, feature, che la descrivono. L’obiettivo di questo lavoro è mettere a punto una metodologia integrata che utilizzi tali informazioni modellando, automatizzando ed estendendo alcune procedure che vengono eseguite oggi manualmente dagli esperti del dominio nell’analisi di alcuni parametri dell’eiaculato. Questo richiede lo sviluppo di tecniche biochimiche per la marcatura delle cellule e tecniche informatiche per analizzare il dato. Il primo passo prevede la realizzazione di un classificatore che, sulla base delle feature delle cellule, classifichi e quindi consenta di isolare le cellule di interesse per un particolare esame. Il secondo prevede l'analisi delle cellule di interesse, estraendo delle feature aggregate che possono essere indicatrici di certe patologie. Il requisito è la generazione di un report esplicativo che illustri, nella maniera più opportuna, le conclusioni raggiunte e che possa fungere da sistema di supporto alle decisioni del medico/biologo.

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Advances in biomedical signal acquisition systems for motion analysis have led to lowcost and ubiquitous wearable sensors which can be used to record movement data in different settings. This implies the potential availability of large amounts of quantitative data. It is then crucial to identify and to extract the information of clinical relevance from the large amount of available data. This quantitative and objective information can be an important aid for clinical decision making. Data mining is the process of discovering such information in databases through data processing, selection of informative data, and identification of relevant patterns. The databases considered in this thesis store motion data from wearable sensors (specifically accelerometers) and clinical information (clinical data, scores, tests). The main goal of this thesis is to develop data mining tools which can provide quantitative information to the clinician in the field of movement disorders. This thesis will focus on motor impairment in Parkinson's disease (PD). Different databases related to Parkinson subjects in different stages of the disease were considered for this thesis. Each database is characterized by the data recorded during a specific motor task performed by different groups of subjects. The data mining techniques that were used in this thesis are feature selection (a technique which was used to find relevant information and to discard useless or redundant data), classification, clustering, and regression. The aims were to identify high risk subjects for PD, characterize the differences between early PD subjects and healthy ones, characterize PD subtypes and automatically assess the severity of symptoms in the home setting.

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This dissertation is devoted to the study of non-normal (modal) systems for deontic logics, both on the propositional level, and on the first order one. In particular we developed our study the Multi-relational setting that generalises standard Kripke Semantics. We present new completeness results concerning the semantic setting of several systems which are able to handle normative dilemmas and conflicts. Although primarily driven by issues related to the legal and moral field, these results are also relevant for the more theoretical field of Modal Logic itself, as we propose a syntactical, and semantic study of intermediate systems between the classical propositional calculus CPC and the minimal normal modal logic K.

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Coniato negli anni‘90 il termine indica lo scavare tra i dati con chiara metafora del gold mining, ossia la ricerca dell’oro. Oggi è sinonimo di ricerca di informazione in vasti database, ed enfatizza il processo di analisi all’interno dei dati in alternativa all’uso di specifici metodi di analisi. Il data mining è una serie di metodi e tecniche usate per esplorare e analizzare grandi set di dati, in modo da trovare alcune regole sconosciute o nascoste, associazioni o tendenze.

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Analisi e applicazione dei processi di data mining al flusso informativo di sistemi real-time. Implementazione e analisi di un algoritmo autoadattivo per la ricerca di frequent patterns su macchine automatiche.

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La tesi da me svolta durante questi ultimi sei mesi è stata sviluppata presso i laboratori di ricerca di IMA S.p.a.. IMA (Industria Macchine Automatiche) è una azienda italiana che naque nel 1961 a Bologna ed oggi riveste il ruolo di leader mondiale nella produzione di macchine automatiche per il packaging di medicinali. Vorrei subito mettere in luce che in tale contesto applicativo l’utilizzo di algoritmi di data-mining risulta essere ostico a causa dei due ambienti in cui mi trovo. Il primo è quello delle macchine automatiche che operano con sistemi in tempo reale dato che non presentano a pieno le risorse di cui necessitano tali algoritmi. Il secondo è relativo alla produzione di farmaci in quanto vige una normativa internazionale molto restrittiva che impone il tracciamento di tutti gli eventi trascorsi durante l’impacchettamento ma che non permette la visione al mondo esterno di questi dati sensibili. Emerge immediatamente l’interesse nell’utilizzo di tali informazioni che potrebbero far affiorare degli eventi riconducibili a un problema della macchina o a un qualche tipo di errore al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei prodotti IMA. Lo sforzo maggiore per riuscire ad ideare una strategia applicativa è stata nella comprensione ed interpretazione dei messaggi relativi agli aspetti software. Essendo i dati molti, chiusi, e le macchine con scarse risorse per poter applicare a dovere gli algoritmi di data mining ho provveduto ad adottare diversi approcci in diversi contesti applicativi: • Sistema di identificazione automatica di errore al fine di aumentare di diminuire i tempi di correzione di essi. • Modifica di un algoritmo di letteratura per la caratterizzazione della macchina. La trattazione è così strutturata: • Capitolo 1: descrive la macchina automatica IMA Adapta della quale ci sono stati forniti i vari file di log. Essendo lei l’oggetto di analisi per questo lavoro verranno anche riportati quali sono i flussi di informazioni che essa genera. • Capitolo 2: verranno riportati degli screenshoot dei dati in mio possesso al fine di, tramite un’analisi esplorativa, interpretarli e produrre una formulazione di idee/proposte applicabili agli algoritmi di Machine Learning noti in letteratura. • Capitolo 3 (identificazione di errore): in questo capitolo vengono riportati i contesti applicativi da me progettati al fine di implementare una infrastruttura che possa soddisfare il requisito, titolo di questo capitolo. • Capitolo 4 (caratterizzazione della macchina): definirò l’algoritmo utilizzato, FP-Growth, e mostrerò le modifiche effettuate al fine di poterlo impiegare all’interno di macchine automatiche rispettando i limiti stringenti di: tempo di cpu, memoria, operazioni di I/O e soprattutto la non possibilità di aver a disposizione l’intero dataset ma solamente delle sottoporzioni. Inoltre verranno generati dei DataSet per il testing di dell’algoritmo FP-Growth modificato.

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We present the first 7500 yr long multi-proxy record from a raised bog located at the southern Baltic coast, Poland. Testate amoebae, plant macrofossils, pollen and microscopic charcoal were used to reconstruct environmental changes in Pomerania (northern Poland, Kaszuby Lakeland) from a 7-m thick peat archive of Stążki bog dated 5500 BC–AD 1250. We obtained a record of proxies representing different spatial scales: regional vegetation changed simultaneously with local vegetation, and testate amoebae showed a pattern of change similar to that of pollen and plant macrofossils. On the basis of the combined proxies, we distinguished three hydroclimatic stages: moist conditions 5500–3450 BC, drier conditions with regionally increased fires up to 600 BC, and again moist conditions from 600 BC onward. During the drier interval, a first climatic shift to wetter conditions at 1700 BC is indicated by regional pollen as the replacement of Corylus by Carpinus, and locally by, e.g., the increase of Hyalosphenia elegans and mire plants such as Sphagnum sec. Cuspidata. Furthermore, we observed a correlation since 600 BC among the re-expansion of Carpinus (after a sudden decline ca. 950 BC), increased peat accumulation, increase of Hyalosphenia species, and fewer fires, suggesting lower evapotranspiration and a stable high water table in the bog. Fagus started to expand after AD 810 gradually replacing Carpinus, which was possibly due to a gradually more oceanic climate, though we cannot exclude human impact on the forests. Peat accumulation, determined by radiocarbon dating, varied with bog surface wetness. The hydroclimatic phases found in Stążki peatland are similar to moisture changes recorded in other sites from Poland and Europe. This is the first detailed record of hydroclimatic change during the Holocene in the southern Baltic region, so it forms a reference site for further studies on other southern Baltic bogs that are in progress.

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People often use tools to search for information. In order to improve the quality of an information search, it is important to understand how internal information, which is stored in user’s mind, and external information, represented by the interface of tools interact with each other. How information is distributed between internal and external representations significantly affects information search performance. However, few studies have examined the relationship between types of interface and types of search task in the context of information search. For a distributed information search task, how data are distributed, represented, and formatted significantly affects the user search performance in terms of response time and accuracy. Guided by UFuRT (User, Function, Representation, Task), a human-centered process, I propose a search model, task taxonomy. The model defines its relationship with other existing information models. The taxonomy clarifies the legitimate operations for each type of search task of relation data. Based on the model and taxonomy, I have also developed prototypes of interface for the search tasks of relational data. These prototypes were used for experiments. The experiments described in this study are of a within-subject design with a sample of 24 participants recruited from the graduate schools located in the Texas Medical Center. Participants performed one-dimensional nominal search tasks over nominal, ordinal, and ratio displays, and searched one-dimensional nominal, ordinal, interval, and ratio tasks over table and graph displays. Participants also performed the same task and display combination for twodimensional searches. Distributed cognition theory has been adopted as a theoretical framework for analyzing and predicting the search performance of relational data. It has been shown that the representation dimensions and data scales, as well as the search task types, are main factors in determining search efficiency and effectiveness. In particular, the more external representations used, the better search task performance, and the results suggest the ideal search performance occurs when the question type and corresponding data scale representation match. The implications of the study lie in contributing to the effective design of search interface for relational data, especially laboratory results, which are often used in healthcare activities.

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Correct predictions of future blood glucose levels in individuals with Type 1 Diabetes (T1D) can be used to provide early warning of upcoming hypo-/hyperglycemic events and thus to improve the patient's safety. To increase prediction accuracy and efficiency, various approaches have been proposed which combine multiple predictors to produce superior results compared to single predictors. Three methods for model fusion are presented and comparatively assessed. Data from 23 T1D subjects under sensor-augmented pump (SAP) therapy were used in two adaptive data-driven models (an autoregressive model with output correction - cARX, and a recurrent neural network - RNN). Data fusion techniques based on i) Dempster-Shafer Evidential Theory (DST), ii) Genetic Algorithms (GA), and iii) Genetic Programming (GP) were used to merge the complimentary performances of the prediction models. The fused output is used in a warning algorithm to issue alarms of upcoming hypo-/hyperglycemic events. The fusion schemes showed improved performance with lower root mean square errors, lower time lags, and higher correlation. In the warning algorithm, median daily false alarms (DFA) of 0.25%, and 100% correct alarms (CA) were obtained for both event types. The detection times (DT) before occurrence of events were 13.0 and 12.1 min respectively for hypo-/hyperglycemic events. Compared to the cARX and RNN models, and a linear fusion of the two, the proposed fusion schemes represents a significant improvement.