977 resultados para 571.1 Animali (Classificare qui la Fisiologia comparata)
Resumo:
Il termine Gaslighting trae origine dal titolo di un’opera teatrale del 1944, “Gaslight”. Narra la storia di un marito che, utilizzando delle strategie, in particolare l’alterazione della luce delle lampade a gas della casa, spinge la moglie a dubitare di se stessa e delle sue capacità critiche fino a condurla sull’orlo della pazzia. Modalità di abuso psicologico che solo di recente ha suscitato l’interesse di studiosi, psicologi, psichiatri, medici e giuristi. Attenzione da attribuire anche ad una maggiore partecipazione ai problemi sociali realizzata dai mass-media che espongono al pubblico quotidiane storie di persecuzioni e maltrattamenti famigliari. Per cui il presente lavoro ha come obiettivo proprio la descrizione del fenomeno del gaslighting, ponendo particolare attenzione agli aspetti prettamente giuridici di questa forma di abuso psicologico.
Resumo:
Quando si discute circa il ruolo che l’avvocato riveste nelle procedure che riguardano soggetti minorenni è senz’altro importante soffermarsi a riflettere sugli interessi che il difensore minorile si trova a tutelare (l’interesse, il miglior interesse o semplicemente la volontà); le relazioni che deve instaurare (con i genitori, con gli avvocati dei genitori, con i consulenti, con gli assistenti sociali, con i magistrati e con i giornalisti), i rapporti con le altre figure che a vario titolo sono coinvolte nella tutela dei diritti e del benessere del minore, infine le norme deontologiche che presiedono allo svolgimento dell’attività dell’avvocato del minore.
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La legge n.354 del 1975 ha apportato importanti cambiamenti nella vita detentiva. Viene messa in luce un nuovo senso della sanzione: una pena più umana in cui il detenuto non può più essere considerato un soggetto da diagnosticare, ma da conoscere e reinserire nel contesto sociale. Tuttavia il carcere resta una realtà complessa piena di problematiche e contraddizioni. Il seguente lavoro ha cercato di comprendere l’opinione dei detenuti su tematiche che quotidianamente ruotano intorno al carcere: recidiva, finalità rieducativa e sorveglianza dinamica. A tal proposito è stato somministrato un questionario appositamente strutturato su tali tematiche ad un campione di 161 detenuti. Il carcere aperto e la sorveglianza dinamica risultano una nuova conquista trattamentale. Solo un carcere più vivibile, pieno di opportunità può realmente rieducare il soggetto ed insegnargli ad essere libero nel rispetto della legge.
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Ad oggi, a fronte di un crescente interesse sociale, giuridico, medico e psicologico alle varie forme di abuso sessuale subite da minori e agli esiti a breve, medio e lungo termine che tali eventi possono esercitare sul benessere bio-psico-sociale dei sopravvissuti (Gulotta & Cutica, 2009), sembra, comunque, manifestarsi una insufficiente attenzione al tema del maltrattamento fisico (Di Blasio, 2000). Nel nostro contesto culturale gli episodi di aggressività fisica sono ancora facilmente rubricati nella categoria delle prassi genitoriali lecite, con un’implicita sottovalutazione dei rischi per la salute del bambino. Con questo non vogliamo sottendere che ogni singolo episodio di aggressività diretta del caregiver possa inserirsi tout court nella categoria dei maltrattamenti fisici; allo stesso tempo, riteniamo però necessario che, a livello sociale e sanitario, si presti attenzione ai possibili rischi per la salute della persona in caso di maltrattamenti fisici reiterati.
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Acute cholecystitis after colonoscopy is a rare event, with less than 10 cases described in the literature. We report the case of a male patient with silent gallstones who underwent colonoscopy for follow-up of his Crohn’s disease. The colonoscopy revealed erosions in the terminal ileum, from which biopsies were taken. A sessile polyp 4 mm in diameter at the recto-sigmoid junction was also removed. Less than 24 h after the colonoscopy, the patient complained of upper right quadrant pain, nausea and vomiting. Based on the clinical findings, laboratory data and ultrasonography, we diagnosed acute cholecystitis and excluded any complication after the colonoscopy. Laparoscopic cholecystectomy was performed and the patient was discharged.
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Thoracic aortic dissection (TAD) has a very high mortality rate and is often missed due to the atypical presentation of patients. We present a case of a man with chronic hypertension, atrial fibrillation (AF) (on regular warfarin) and a previous endovascular aneurysm repair (EVAR), who presented with dyspepsia and was incidentally found to have a ruptured distal thoracic aneurysm on imaging with no obvious clinical signs on examination, nor abnormalities on admission chest x-ray (CXR).
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We report the case of a 67-year-old man who was admitted to our Intensive Care Unit because of traumatic brain injury. During his prolonged hospitalization, gradual darkening of the skin all over his body was observed. An excess corticotropin (ACTH) production syndrome was considered. The patient’s hormone study showed high levels of ACTH (978 pg/ml) with normal cortisol levels. Extensive clinical and laboratory investigations revealed adenocarcinoma of the colon, which was likely the site of the ectopic ACTH production. This is a very rare manifestation of paraneoplastic syndrome during the course of colon adenocarcinoma. The most important feature of this case report is that this rare syndrome was accidentally discovered, in a patient hospitalized for unrelated reasons, by simple clinical investigation.
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We present the first case of gastro-intestinal perforation caused by a mint twig decorating a cocktail drink. A 76-year-old man was enjoying his Mojito cocktail on a cruise ship near Mexico when he accidently swallowed a mint twig, resulting in ileum perforation. This led to a cascade of events, eventually resulting in life-threatening multi-organ failure. Given this rare but potentially severe complication and the increasing popularity of decorated drinks, a less ‘fancy’ presentation for cocktails and similar drinks may be warranted.
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We report a case of paradoxical deterioration. A male patient diagnosed with pleural tuberculosis, but who was not infected with human immunodeficiency virus (HIV), experienced clinical deterioration 3 weeks after the initiation of anti-tuberculous treatment. After other diagnoses were ruled out, a paradoxical response to treatment was established and the patient was started on systemic corticosteroids. Paradoxical response to treatment should be considered in patients with clinical deterioration after they start on anti-tuberculous treatment.
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Leptospirosis has a wide spectrum of clinical manifestations. Acute renal failure, an important complication, generally involves interstitial and tubular damage. We describe the case of a 42-year-old man who was admitted with fever, back pain and periorbital oedema. He had hypertension, thrombocytopenia, acute renal failure, hypoalbuminaemia, hypertriglyceridaemia and proteinuria >4.00 g/l. The renal biopsy showed mesangioproliferative glomerulonephritis. Due to the epidemiological context and clinical picture, ceftriaxone was started with rapid clinical improvement. Blood PCR for leptospira came back positive. The presentation of leptospirosis as nephrotic syndrome is rare and this diagnosis should be considered before performing a renal biopsy.
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We report here the case of a young patient with a simultaneous isolated septal myocardial infarction (MI) and pulmonary embolism (PE). The aim was to describe a rare clinical entity and to explain why these two pathologies were present at the same time in a young patient. A review of literature was established. An interventional cardiologist, an interventional radiologist and a lung specialist were consulted. The diagnostic workup revealed only heterozygous Factor Leiden V mutation. This presentation was probably fortuitous, but worth reporting to our opinion.
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We describe the case of a 68-year-old man, who presented with an ischemic stroke due to cardiac embolization related to mitral valve endocarditis. Blood cultures were always negative and post-operative valve histology did not show microorganisms. The patient also presented further recurrent peripheral embolic events. These clinical aspects were the first sign of a pancreas adenocarcinoma, which was only diagnosed in the clinical autopsy. In conclusion, these clinical findings of recurrent thromboembolic events with no microorganisms isolated suggests the diagnostic of a marantic endocarditis.
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Nel mito, quindi, bene e male si stringono nel fuoco, in un abbraccio fatale. Nonostante esso abbia per sempre cambiato in meglio le sorti dell’umanità, racchiude in se il mistero: fonte di calore e di luce, elemento dalla materialità domestica, resta però inafferrabile agli uomini, a volte irrefrenabile, spesso temibile e altrettanto seducente. È da ricercare perciò in questa sua dualità il fascino che il fuoco provoca negli uomini: esso divora, con la sua fiamma distruttiva, tutto quello che incontra nel suo passaggio, lasciando dietro di sé terreni ristorati, nutriti dalla decomposizione dei vegetali. Con la sua luce e calore permettel’esistenza, ma nel contempo ha la possibilità di distruggerla per sempre. Proprietà che hanno fatto del fuoco un potente simbolo rappresentativo sia della vita che della morte, introducendolo di conseguenza nel “mondo del soprannaturale”, come facoltà e prerogativa degli Dei entrando così a far parte dei miti, delle credenze e delle tradizioni di molti popoli.
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L’incendio raramente è un fatto naturale, nasce pertanto dalla volontà o dalla negligenza dell’uomo: opera di mani quasi sempre sconosciute, per cui le comunicazioni di reato restano spesso correlate contro ignoti. Questo fa si che la diagnosi sulle cause, dolose e colpose, relative al singolo evento fornisca indicazioni utili sull’origine dell’incendio, tuttavia questo non incide sui comportamenti futuri, se non in termini di repressione e dissuasione, e soprattutto non mette a ‘fuoco’ le cause sociali interne ai sistemi locali e di contesto. Chiunque appicchi un fuoco può essere definibile come incendiario. I maggiori studi, nonché i più completi, nel campo del crimine collegato al fuoco sono stati svolti negli Stati Uniti, da unità speciali dell’FBI appositamente predisposte. Le osservazioni effettuate sulle attività criminali degli incendiari hanno evidenziato che quanto più è organizzata la scena dell’incendio e studiata la tecnica dell’innesco del fuoco, tanto più l’autore è razionale e finalizzato da propri interessi materiali.
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Il numero di nuove sostanze psicoattive (NSP) acquistabile in internet e le informazioni relative alla loro modalità di assunzione a scopi curativi, ricreazionali e spirituali, stanno aumentando costantemente. Nomi come “legal highs”, “herbal highs” e “etno-drugs”, inducono i consumatori a credere che questi prodotti siano sicuri e naturali, sottostimandone o volutamente trascurandone le loro potenzialità farmaco-tossicologiche. Oltre a questo, l’impiego di sostanze naturali tradizionalmente impiegate all’interno di un rituale ben definito in etnie specifiche, in nuovi contesti ricreativi, porta spesso all’abuso delle stesse sostanze (Marti, 2013; 2015). Infatti, mentre l’uso tradizionale/etnico di queste sostanze naturali, non sembra essere associato a dipendenza, intossicazioni o problemi legati alla salute, una volta raggiunto il mercato mondiale, si assiste invece ad una escalation di problematiche ed intossicazioni. Queste derivano soprattutto dal fatto che uscendo da un contesto tradizionale per accedere in uno prettamente ricreazionale, cambiano numerosi fattori fondamentali tra cui: la via di somministrazione, la quantità assunta, l’assunzione di sostanze pure e la co-somministrazione con altre sostanze psicoattive.