891 resultados para Sostenibilità, Sviluppo sostenibile, "Time in Jazz", "Green Jazz"
Resumo:
This study aimed to evaluate the parameters established in COFEN Resolution 293/04 concerning nursing staff dimensioning in adult intensive care units (AICU). The research was conducted in six hospitals in São Paulo City. The daily quantitative average of professionals needed for patient care was calculated according to the parameters established by COFEN. The obtained results were compared with the existing number of daily staff members in these units. It was observed that the proportions recommended by COFEN for the nurse category are superior to those used in the hospitals studied, which represents a challenge for Brazilian nursing. Mean care time values were found appropriate and represent important standards for dimensioning the minimum number of professionals in AICU. This study contributed to the validation of the parameters indicated in Resolution 293/04 for nursing staff dimensioning in the AICU.
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La tesi riguarda la creazione di una architettura che ha lo scopo di far interagire attivamente un utente con una mappa digitale tramite browser web e un applicativo che calcola dei percorsi in base ad un algoritmo di ottimizzazione. Un ambito interessante, attuale e che avrà, molto probabilmente, notevoli sviluppi futuri. Basti pensare per esempio a come le persone interagiscono con le mappe digitali tramite i famosi Google Maps o Google Earth, Bing Maps e OpenStreetMap. Questa interazione è diventata talmente naturale che è ormai intuitivo ruotare la rotellina del mouse per zoomare oppure tenere premuto il tasto sinistro per trascinare la mappa. Spesso questi applicativi web offrono servizi per il calcolo di percorsi, o rilasciano anche delle API per interagire e personalizzare alcuni aspetti, anche se spesso in modo limitato per questioni di copyright. In questo contesto entrano in gioco associazioni, singoli individui e fondazioni che creano software e standard fruibili da chiunque per creare applicativi e architetture personalizzate senza vincoli di diritti troppo limitanti. In questa tesi viene mostrato un approccio che permette una personalizzazione molto dettagliata e un'alta interoperabilità con queste applicazioni specifiche. Ma tutti questi aspetti positivi sono fruibili, per ora, solo mediante supporto umano avente un bagaglio di esperienze tecniche adeguate.
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Il dibattito sullo sviluppo delle culture dell’età del Bronzo nel territorio dell’Emilia-Romagna sta portando una rinnovata attenzione sull’area romagnola. Le indagini si sono concentrate sull’area compresa tra il fiume Panaro e il Mare Adriatico, riconoscibile nell’odierna Romagna ed in parte della bassa pianura emiliana. Si trattava un territorio strategico, un vero e proprio crocevia socio-economico fra la cultura terramaricola e quelle centro italiche di Grotta Nuova. La presente ricerca di dottorato ha portato alla ricostruzione dei sistemi di gestione e di sfruttamento delle risorse animali in Emilia-Romagna durante l’Età del Bronzo, con particolare attenzione alla definizione della capacità portante ambientale dei diversi territori indagati e delle loro modalità di sfruttamento in relazione alla razionalizzazione della pratiche di allevamento. Sono state studiate in dettaglio le filiere di trasformazione dei prodotti animali primari e secondari definendo, quindi, i caratteri delle paleoeconomie locali nel processo di evoluzione della Romagna durante l’età del Bronzo. La ricerca si è basata sullo studio archeozoologico completo su 13 siti recentemente indagati, distribuiti nelle provincie di: Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì/Cesena e Rimini, e su una revisione completa delle evidenze archeozoologiche prodotte da studi pregressi. Le analisi non si sono limitate al riconoscimento delle specie, ma hanno teso all’individuazione ed alla valutazione di parametri complessi per ricostruire le strategie di abbattimento e le tecniche di sfruttamento e macellazione dei diversi gruppi animali. E’ stato possibile, quindi, valutare il peso ecologico di mandrie e greggi sul territorio e l’impatto economico ed ecologico di un allevamento sempre più sistematico e razionale, sia dal punto di vista dell’organizzazione territoriale degli insediamenti, sia per quanto riguarda le ripercussioni sulla gestione delle risorse agricole ed ambientali in generale.
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La gestione dei raee per la sostenibilita delle organizzazioni. Il caso dell'ateneo di bologna.
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In questa tesi si propone un progetto software per il controllo automatico delle pressioni in apparato volumetrico, o apparato Sievert, dedicato allo studio dell'assorbimento e desorbimento di idrogeno nei metalli. Si introduce la fisica che regola la formazione degli idruri metallici, e i parametri di studio importanti per lo sviluppo di un sistema energetico basato sull'idrogeno. Particolare attenzione viene data alla misura di cinetica, la percentuale in peso di idrogeno assorbito/desorbito in funzione del tempo. Nel capitolo 2 si mostra il principio di funzionamento di un apparato Sievert e la realizzazione hardware dell'apparato: si compone di una serie di volumi calibrati, separati da valvole, a temperatura costante, tra cui la camera porta-campioni . La pressione al loro interno viene variata immettendo o aspirando idrogeno. Nel capitolo 3 è sviluppata la procedura di controllo software tramite LabVIEW, che si impone di impostare una pressione intermedia su un volume parziale, conoscendo la pressione finale, a volumi collegati, alla quale studiare il campione. Questo modo di lavoro permette di non agire direttamente sul campione con le immissioni e le aspirazioni di idrogeno. Il programma è stato provato con misure per materiali dalla cinetica molto veloce come il palladio(Pd). I risultati, nel capitolo 4, mostrano che il programma è in grado di controllare efficacemente le variazioni di pressioni e la misura di cinetica.
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L'idea di questo studio nasce dalla volontà di capire quali sono le competenze necessarie affinché un interprete riesca a comunicare in modo efficace. In particolare, abbiamo voluto effettuare un'analisi delle competenze comunicative degli interpreti nella loro lingua madre (in questo caso, l'italiano), poiché spesso questa competenza viene data per scontata, per il semplice fatto che si tratta della lingua parlata sin dall'infanzia. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo trascritto e analizzato 20 interpretazioni consecutive, realizzate dagli studenti del DIT (Dipartimento di Interpretazione e Traduzione) di Forlì, durante gli esami finali che hanno avuto luogo tra il 2009 e il 2014. Il presente elaborato è suddiviso in quattro capitoli: nel primo capitolo, di natura teorica, proporremo una definizione del concetto di competenza comunicativa, che sarà divisa a sua volta in competenza linguistica, pragmatica e socio-pragmatica. Successivamente, metteremo in rilievo le altre competenze che un interprete di conferenza professionista dovrebbe avere. Il secondo capitolo sarà invece dedicato alla descrizione del concetto di qualità in interpretazione, principio estremamente importante per capire quali caratteristiche deve soddisfare il discorso prodotto da un interprete. Nel terzo capitolo, di natura pratica, presenteremo la modalità di raccolta dei dati e il risultato dell'analisi delle interpretazioni consecutive trascritte; mettendo in risalto alcune problematiche a livello comunicativo come interferenze linguistiche, calchi, problemi a livello lessicale, morfosintattico, incoerenze e omissioni. Infine, nel quarto capitolo proporremo alcune considerazioni conclusive sui temi trattati nei capitoli precedenti.
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The traumatic experience of a heart attack may evolve into symptoms of posttraumatic stress disorder, which can be diagnosed at the earliest 1 month after myocardial infarction (MI). While several predictors of posttraumatic stress in the first year after MI have been described, we particularly sought to identify longer-term predictors and predictors of change in posttraumatic stress over time.
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The purposes of the study reported here were to evaluate the signalment and clinical presentation in 50 dogs with degenerative myelopathy, to evaluate whether mean survival time was significantly affected by various means of physiotherapy performed in 22 dogs, and to determine whether neurologic status, anatomic localization, or age at onset had an influence on survival time in dogs that received physiotherapy. We found a significant (P < .05) breed predisposition for the German Shepherd Dog, Kuvasz, Hovawart, and Bernese Mountain Dog. Mean age at diagnosis was 9.1 years, and both sexes were affected equally. The anatomic localization of the lesion was spinal cord segment T3-L3 in 56% (n = 28) and L3-S3 in 44% (n = 22) of the dogs. Animals that received intensive (n = 9) physiotherapy had longer (P < .05) survival time (mean 255 days), compared with that for animals with moderate (n = 6; mean 130 days) or no (n = 7; mean 55 days) physiotherapy. In addition, our results indicate that affected dogs which received physiotherapy remained ambulatory longer than did animals that did not receive physical treatment.
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Myocardial depression after cardiac surgery is modulated by cardiopulmonary bypass (CPB) and the underlying heart disease. The sodium pump is a key component for myocardial function. We hypothesized that the change in sodium pump expression during CPB correlates with intraoperative and postoperative laboratory and clinical parameters in neonates and children with various congenital heart defects. Sodium pump isoforms alpha1 (ATP1A1) and alpha3 (ATP1A3) mRNA expression in right atrial myocardium, excised before and after CPB, was quantified. Groups were assigned according to presence (VO group, n = 8) or absence (NO group, n = 8) of right atrial volume overload. CPB and aortic clamp time correlated with postoperative troponin-I values and ICU stay. ATP1A1 (P = 0.008) and ATP1A3 (P = 0.038) mRNA expression were significantly reduced during CPB. Longer aortic clamp times were associated with lower postoperative ATP1A1 (P = 0.045) and ATP1A3 (P = 0.002) mRNA expression. Low postoperative ATP1A1 (P = 0.043) and ATP1A3 (P = 0.002) expressions were associated with high troponin-I values. These results were restricted to the VO group. No correlation of sodium pump mRNA expression was found with the duration of ICU stay or ventilation. The postoperative troponin-I and clinical parameters correlated with the length of CPB, regardless of volume overload. In contrast, only dilated right atrium seemed to be susceptible to CPB in terms of sodium pump expression, showing a reduction during the operation and a correlation of sodium pump with postoperative troponin-I values.