982 resultados para Retalhos cirurgicos - Anatomia


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Il presente lavoro nasce dall’obiettivo di individuare strumenti statistici per indagare, sotto diversi aspetti, il flusso di lavoro di un Laboratorio di Anatomia Patologica. Il punto di partenza dello studio è l’ambiente di lavoro di ATHENA, software gestionale utilizzato nell’Anatomia Patologica, sviluppato dalla NoemaLife S.p.A., azienda specializzata nell’informatica per la sanità. A partire da tale applicativo è stato innanzitutto formalizzato il workflow del laboratorio (Capitolo 2), nelle sue caratteristiche e nelle sue possibili varianti, identificando le operazioni principali attraverso una serie di “fasi”. Proprio le fasi, unitamente alle informazioni addizionali ad esse associate, saranno per tutta la trattazione e sotto diversi punti di vista al centro dello studio. L’analisi che presentiamo è stata per completezza sviluppata in due scenari che tengono conto di diversi aspetti delle informazioni in possesso. Il primo scenario tiene conto delle sequenze di fasi, che si presentano nel loro ordine cronologico, comprensive di eventuali ripetizioni o cicli di fasi precedenti alla conclusione. Attraverso l’elaborazione dei dati secondo specifici formati è stata svolta un’iniziale indagine grafica di Workflow Mining (Capitolo 3) grazie all’ausilio di EMiT, un software che attraverso un set di log di processo restituisce graficamente il flusso di lavoro che li rappresenta. Questa indagine consente già di valutare la completezza dell’utilizzo di un applicativo rispetto alle sue potenzialità. Successivamente, le stesse fasi sono state elaborate attraverso uno specifico adattamento di un comune algoritmo di allineamento globale, l’algoritmo Needleman-Wunsch (Capitolo 4). L’utilizzo delle tecniche di allineamento applicate a sequenze di processo è in grado di individuare, nell’ambito di una specifica codifica delle fasi, le similarità tra casi clinici. L’algoritmo di Needleman-Wunsch individua le identità e le discordanze tra due stringhe di caratteri, assegnando relativi punteggi che portano a valutarne la similarità. Tale algoritmo è stato opportunamente modificato affinché possa riconoscere e penalizzare differentemente cicli e ripetizioni, piuttosto che fasi mancanti. Sempre in ottica di allineamento sarà utilizzato l’algoritmo euristico Clustal, che a partire da un confronto pairwise tra sequenze costruisce un dendrogramma rappresentante graficamente l’aggregazione dei casi in funzione della loro similarità. Proprio il dendrogramma, per la sua struttura grafica ad albero, è in grado di mostrare intuitivamente l’andamento evolutivo della similarità di un pattern di casi. Il secondo scenario (Capitolo 5) aggiunge alle sequenze l’informazione temporale in termini di istante di esecuzione di ogni fase. Da un dominio basato su sequenze di fasi, si passa dunque ad uno scenario di serie temporali. I tempi rappresentano infatti un dato essenziale per valutare la performance di un laboratorio e per individuare la conformità agli standard richiesti. Il confronto tra i casi è stato effettuato con diverse modalità, in modo da stabilire la distanza tra tutte le coppie sotto diversi aspetti: le sequenze, rappresentate in uno specifico sistema di riferimento, sono state confrontate in base alla Distanza Euclidea ed alla Dynamic Time Warping, in grado di esprimerne le discordanze rispettivamente temporali, di forma e, dunque, di processo. Alla luce dei risultati e del loro confronto, saranno presentate già in questa fase le prime valutazioni sulla pertinenza delle distanze e sulle informazioni deducibili da esse. Il Capitolo 6 rappresenta la ricerca delle correlazioni tra elementi caratteristici del processo e la performance dello stesso. Svariati fattori come le procedure utilizzate, gli utenti coinvolti ed ulteriori specificità determinano direttamente o indirettamente la qualità del servizio erogato. Le distanze precedentemente calcolate vengono dunque sottoposte a clustering, una tecnica che a partire da un insieme eterogeneo di elementi individua famiglie o gruppi simili. L’algoritmo utilizzato sarà l’UPGMA, comunemente applicato nel clustering in quanto, utilizzando, una logica di medie pesate, porta a clusterizzazioni pertinenti anche in ambiti diversi, dal campo biologico a quello industriale. L’ottenimento dei cluster potrà dunque essere finalmente sottoposto ad un’attività di ricerca di correlazioni utili, che saranno individuate ed interpretate relativamente all’attività gestionale del laboratorio. La presente trattazione propone quindi modelli sperimentali adattati al caso in esame ma idealmente estendibili, interamente o in parte, a tutti i processi che presentano caratteristiche analoghe.

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Questo lavoro traccia un quadro della diffusione e trasmissione delle conoscenze riguardanti l’anatomia e la fisiologia del corpo umano nel mondo iranico in età sasanide (III-VII sec. d.C.). La tesi analizza il ruolo delle scuole di medicina in territorio iranico, come quelle sorte a Nisibi e Gundēšābūr, delle figure dei re sasanidi interessati alla filosofia e alla scienza greca, e dei centri di studio teologico e medico che, ad opera dei cristiani siro-orientali, si fecero promotori della conoscenza medico-scientifica greca in terra d’Iran.

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La studio dell’Anatomia umana presenta una varietà di sfaccettature, che sono alla base della reale comprensione del corpo umano; ovvero la vera anatomia non è quella rappresentata nei testi ma quella che appare durante la dissezione o nelle più sofisticate analisi di immagine. Lo scopo di questa tesi è stato quello di rivisitare alcune situazioni vascolari che possono andare incontro a variazioni e cercare di comprendere, anche con l’aiuto della bibliografia, se tali variazioni possono essere causa o epifenomeni di patologie a carico delle arterie affette dalle variazioni stesse o di territori da esse dipendenti per l’afflusso sanguigno. E’ stata condotta una analisi su preparati cadaverici in particolare in tre distretti: a) addome e tripode celiaco/mesenterica superiore; b) circolo cerebrale; d) orco aortico.

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Il lavoro fornisce una ricostruzione anatomica tridimensionale dell'atrio sinistro in pazienti affetti da fibrillazione atriale. Le immagini utilizzate sono state acquisite in risonanza magnetica e, precisamente sono dati coronali di angio RM. L'elaborazione prevede una segmentazione dei dati e un'individuazione del contorno dell'area anatomica di interesse. Il risultato finale è l'interpolazione lungo l'asse z di acquisizione e una visualizzazione in tre dimensioni.

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Traduzione dal Russo in Italiano di alcuni testi provenienti dalla rivista specializzata "Vestnik Welsh Corgi"

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A paper affixed to the rear free endpaper of the item states that is edition contains “fine reproductions of the Gemini plates.” “Thomas Geminus was a a pseudonym for Thomas Lambrit, an engraver and printer…shown as active from about 1540; he died in May 1562.” http://www.arsanatomica.lib.ed.ac.uk/geminus.html accessed 11/20/2012. Geminus (Lambrit) printed Compendiosa totius anatomiae delineation aere exarata in 1545 copied from Vesalius’ 1543, De humani corporis fabrica . (Wellcome Library catalog, accessed 11/20/2012.) This book is a 1617 reproduction of the engraved copperplates which Lambrit himself copied from the original woodblock prints of the Vesalius’ book. Because the illustrations were based on those in the Vesalius’ book, because the name Vesalius helped sell the book, because copyright laws were not in effect, and because photocopies and digital images were not available, the author of this book is given as Andreas Vesalius. (Vesalius may or may not have been pleased.) For more information on Thomas Geminus (Lambrit) see The Anatomy of Thomas Geminus, by Geoffrey Keynes, http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2413790/?page=1

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Nos decidimos a realizar la siguiente ponencia, para analizar y reconocer aquellos aspectos anatómicos y funcionales de la columna vertebral o raquis en relación a sus curvas fisiológicas y a su control ortostatico. El abordaje que efectuaremos, es teniendo en cuenta los contenidos que constantemente estabilizan y desestabilizan el raquis en los movimientos de la vida cotidiana, como también aquellos enfocados en la actividad física en relación a la postura y a su tonicidad. Analizaremos los rangos de movimientos posibles, la tensión y la distensión ligamentaria ante los distintos tipos de movimientos y las determinadas acciones musculares específicas. Es importante remarcar, como actúa el sistema extrapiramidal desde niveles superiores en el control de la tonicidad muscular. Comprendemos que, es de vital importancia destacar el papel que desarrollan los músculos de sostén, tanto en la estabilización de las estructuras articulares y musculares que forman parte de la columna vertebral, como también en la elaboración de patrones de movimientos donde participan las extremidades inferiores y superiores partiendo su elaboración desde el raquis

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Sin duda, algunas de las molestias más frecuentes con las que tenemos que tratar los profesores de educación física dentro de nuestras prácticas cotidianas esta relacionadas con la zona cervical. La tensión acumulada en los hombros y cuello generan en muchos de los casos dificultades de movilidad de la cabeza, rigidez en el cuello, reducción del flujo sanguíneo por comprensión de pequeños venas y vasos sanguíneos. La columna cervical es una región anatómica que va a sufrir la influencia de la gravedad, de hecho hay que tener en cuenta que 2/3 del peso del cráneo se encuentra en la parte anterior, por ello la musculatura posterior debe de trabajar para mantener erguida la cabeza en posición vertical, haciendo que su musculatura y ligamentos, a menudo, se encuentren fatigados y sobrecargados. El objetivo de esta ponencia es hacer un reconocimiento de forma descriptiva de la anatomía y funcionalidad de la columna cervical, buscando un acercamiento a la práctica del pilates en reforme como método frecuentado para disminuir los problemas posturas y los excesos de tensión de algunas zonas del cuerpo

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Nos decidimos a realizar la siguiente ponencia, para analizar y reconocer aquellos aspectos anatómicos y funcionales de la columna vertebral o raquis en relación a sus curvas fisiológicas y a su control ortostatico. El abordaje que efectuaremos, es teniendo en cuenta los contenidos que constantemente estabilizan y desestabilizan el raquis en los movimientos de la vida cotidiana, como también aquellos enfocados en la actividad física en relación a la postura y a su tonicidad. Analizaremos los rangos de movimientos posibles, la tensión y la distensión ligamentaria ante los distintos tipos de movimientos y las determinadas acciones musculares específicas. Es importante remarcar, como actúa el sistema extrapiramidal desde niveles superiores en el control de la tonicidad muscular. Comprendemos que, es de vital importancia destacar el papel que desarrollan los músculos de sostén, tanto en la estabilización de las estructuras articulares y musculares que forman parte de la columna vertebral, como también en la elaboración de patrones de movimientos donde participan las extremidades inferiores y superiores partiendo su elaboración desde el raquis

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Sin duda, algunas de las molestias más frecuentes con las que tenemos que tratar los profesores de educación física dentro de nuestras prácticas cotidianas esta relacionadas con la zona cervical. La tensión acumulada en los hombros y cuello generan en muchos de los casos dificultades de movilidad de la cabeza, rigidez en el cuello, reducción del flujo sanguíneo por comprensión de pequeños venas y vasos sanguíneos. La columna cervical es una región anatómica que va a sufrir la influencia de la gravedad, de hecho hay que tener en cuenta que 2/3 del peso del cráneo se encuentra en la parte anterior, por ello la musculatura posterior debe de trabajar para mantener erguida la cabeza en posición vertical, haciendo que su musculatura y ligamentos, a menudo, se encuentren fatigados y sobrecargados. El objetivo de esta ponencia es hacer un reconocimiento de forma descriptiva de la anatomía y funcionalidad de la columna cervical, buscando un acercamiento a la práctica del pilates en reforme como método frecuentado para disminuir los problemas posturas y los excesos de tensión de algunas zonas del cuerpo

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Sin duda, algunas de las molestias más frecuentes con las que tenemos que tratar los profesores de educación física dentro de nuestras prácticas cotidianas esta relacionadas con la zona cervical. La tensión acumulada en los hombros y cuello generan en muchos de los casos dificultades de movilidad de la cabeza, rigidez en el cuello, reducción del flujo sanguíneo por comprensión de pequeños venas y vasos sanguíneos. La columna cervical es una región anatómica que va a sufrir la influencia de la gravedad, de hecho hay que tener en cuenta que 2/3 del peso del cráneo se encuentra en la parte anterior, por ello la musculatura posterior debe de trabajar para mantener erguida la cabeza en posición vertical, haciendo que su musculatura y ligamentos, a menudo, se encuentren fatigados y sobrecargados. El objetivo de esta ponencia es hacer un reconocimiento de forma descriptiva de la anatomía y funcionalidad de la columna cervical, buscando un acercamiento a la práctica del pilates en reforme como método frecuentado para disminuir los problemas posturas y los excesos de tensión de algunas zonas del cuerpo

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Nos decidimos a realizar la siguiente ponencia, para analizar y reconocer aquellos aspectos anatómicos y funcionales de la columna vertebral o raquis en relación a sus curvas fisiológicas y a su control ortostatico. El abordaje que efectuaremos, es teniendo en cuenta los contenidos que constantemente estabilizan y desestabilizan el raquis en los movimientos de la vida cotidiana, como también aquellos enfocados en la actividad física en relación a la postura y a su tonicidad. Analizaremos los rangos de movimientos posibles, la tensión y la distensión ligamentaria ante los distintos tipos de movimientos y las determinadas acciones musculares específicas. Es importante remarcar, como actúa el sistema extrapiramidal desde niveles superiores en el control de la tonicidad muscular. Comprendemos que, es de vital importancia destacar el papel que desarrollan los músculos de sostén, tanto en la estabilización de las estructuras articulares y musculares que forman parte de la columna vertebral, como también en la elaboración de patrones de movimientos donde participan las extremidades inferiores y superiores partiendo su elaboración desde el raquis

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