873 resultados para Radioisotopes in medical diagnosis.
Resumo:
La mia tesi di dottorato ha ad oggetto lo studio e l’analisi del ruolo della Narrative all’interno di tre ambiti, quali Medical Ethics, Clinical Practice e Medical Education. La tesi è strutturata in 4 capitoli: i primi tre vanno a comporre la parte teorica mentre nel quarto capitolo viene riportata una ricerca sul campo da me svolta negli Stati Uniti. Nel primo capitolo, analizzo il ruolo della narrative all’interno della Medical Ethics specificando che cosa si intenda con etica narrativa, quali sono le motivazione alla base del suo sviluppo e chi sono i suoi principali esponenti. In questo capitolo, inoltre, esamino i problemi che l’etica narrativa solleva suggerendo un nuovo modo in cui essa si integra alla riflessione bioetica. Il secondo capitolo è dedicato al contributo della narrative nella Medical Practice investigando sia le modalità attraverso le quali il paziente può avvalersi della narrazione per analizzare la sua esperienza di malattia sia la cosiddetta Medicina Narrativa. Il terzo capitolo è dedicato all'analisi delle Medical Humanities, ossia di quelle discipline che all’interno della Medical Education si stanno rivelando strumenti efficaci per una formazione più equilibrata e completa dei professionisti della salute. Il quarto capitolo, invece, è dedicato alla descrizione di una ricerca svolta presso l’University of California – Irvine . Durante questa esperienza ho frequentato i corsi del Program in Medical Humanities and Arts diretto dalla Prof.ssa J. Shapiro, (programma in vigore da 13 anni e implementato allo scopo di migliorare alcune competenze nei futuri medici quali: l'empatia, l’altruismo, la compassione e la predisposizione alla cura verso i pazienti, oltre che per affinare le comunicazione clinica e la capacità di osservazione) e intervistato gli studenti che hanno preso parte a queste lezioni.
Resumo:
Lo studio dell’intelligenza artificiale si pone come obiettivo la risoluzione di una classe di problemi che richiedono processi cognitivi difficilmente codificabili in un algoritmo per essere risolti. Il riconoscimento visivo di forme e figure, l’interpretazione di suoni, i giochi a conoscenza incompleta, fanno capo alla capacità umana di interpretare input parziali come se fossero completi, e di agire di conseguenza. Nel primo capitolo della presente tesi sarà costruito un semplice formalismo matematico per descrivere l’atto di compiere scelte. Il processo di “apprendimento” verrà descritto in termini della massimizzazione di una funzione di prestazione su di uno spazio di parametri per un ansatz di una funzione da uno spazio vettoriale ad un insieme finito e discreto di scelte, tramite un set di addestramento che descrive degli esempi di scelte corrette da riprodurre. Saranno analizzate, alla luce di questo formalismo, alcune delle più diffuse tecniche di artificial intelligence, e saranno evidenziate alcune problematiche derivanti dall’uso di queste tecniche. Nel secondo capitolo lo stesso formalismo verrà applicato ad una ridefinizione meno intuitiva ma più funzionale di funzione di prestazione che permetterà, per un ansatz lineare, la formulazione esplicita di un set di equazioni nelle componenti del vettore nello spazio dei parametri che individua il massimo assoluto della funzione di prestazione. La soluzione di questo set di equazioni sarà trattata grazie al teorema delle contrazioni. Una naturale generalizzazione polinomiale verrà inoltre mostrata. Nel terzo capitolo verranno studiati più nel dettaglio alcuni esempi a cui quanto ricavato nel secondo capitolo può essere applicato. Verrà introdotto il concetto di grado intrinseco di un problema. Verranno inoltre discusse alcuni accorgimenti prestazionali, quali l’eliminazione degli zeri, la precomputazione analitica, il fingerprinting e il riordino delle componenti per lo sviluppo parziale di prodotti scalari ad alta dimensionalità. Verranno infine introdotti i problemi a scelta unica, ossia quella classe di problemi per cui è possibile disporre di un set di addestramento solo per una scelta. Nel quarto capitolo verrà discusso più in dettaglio un esempio di applicazione nel campo della diagnostica medica per immagini, in particolare verrà trattato il problema della computer aided detection per il rilevamento di microcalcificazioni nelle mammografie.
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Il progetto Eye-Trauma si colloca all'interno dello sviluppo di un simulatore chirurgico per traumi alla zona oculare, sviluppato in collaborazione con Simulation Group in Boston, Harvard Medical School e Massachusetts General Hospital. Il simulatore presenta un busto in silicone fornito di moduli intercambiabili della zona oculare, per simulare diversi tipi di trauma. L'utilizzatore è chiamato ad eseguire la procedura medica di saturazione tramite degli strumenti chirurgici su cui sono installati dei sensori di forza e di apertura. I dati collezionati vengono utilizzati all'interno del software per il riconoscimento dei gesti e il controllo real-time della performance. L'algoritmo di gesture recognition, da me sviluppato, si basa sul concetto di macchine a stati; la transizione tra gli stati avviene in base agli eventi rilevati dal simulatore.
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Radiation metabolomics can be defined as the global profiling of biological fluids to uncover latent, endogenous small molecules whose concentrations change in a dose-response manner following exposure to ionizing radiation. In response to the potential threat of nuclear or radiological terrorism, the Center for High-Throughput Minimally Invasive Radiation Biodosimetry was established to develop field-deployable biodosimeters based, in part, on rapid analysis by mass spectrometry of readily and easily obtainable biofluids. In this review, we briefly summarize radiation biology and key events related to actual and potential nuclear disasters, discuss the important contributions the field of mass spectrometry has made to the field of radiation metabolomics, and summarize current discovery efforts to use mass spectrometry-based metabolomics to identify dose-responsive urinary constituents, and ultimately to build and deploy a noninvasive high-throughput biodosimeter.
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To evaluate the significance of multislice CT for the diagnosis of uncertain penetrating globe injuries.
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Patients can make contributions to the safety of chemotherapy administration but little is known about their motivations to participate in safety-enhancing strategies. The theory of planned behavior was applied to analyze attitudes, norms, behavioral control, and chemotherapy patients' intentions to participate in medical error prevention.
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Background and Objectives: Work-related stress and burnout among physicians are of increasing relevance. The aim of this study was to investigate work-related behavior and experience patterns and predictors of mental health of physicians working in medical practice in Germany. Methods: We surveyed a stratified, random sample of 900 physicians from different specialties. The questionnaire included the standardized instruments Work-related Behavior and Experience Pattern (AVEM) and the Short Form-12 Health Survey (SF-12). Results: Only one third of physicians reported high or very high general satisfaction with their job, but 64% would choose to study medicine again. Only 18% of physicians presented a healthy behavior and experience pattern. Almost 40% presented a pattern of reduced motivation to work, 21% were at risk of overexertion, and 22% at risk for burnout. Willingness to study medicine again, fulfilled job expectations, professional years, marital status, and behavior patterns were significant predictors of mental health and accounted for 35.6% of the variance in mental health scores. Job-related perceptions also had a significant effect on burnout. Conclusions: The strong influence of work-related perceptions suggests a need for realistic expectation management in medical education, as well as support in stress management and coping strategies during medical training.
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QT interval prolongation carries an increased risk of torsade de pointes and death.
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Medical errors are a serious threat to chemotherapy patients. Patients can make contributions to safety but little is known about the acceptability of error-preventing behaviors and its predictors.
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Research councils, universities and funding agencies are increasingly asking for tools to measure the quality of research in the humanities. One of their preferred methods is a ranking of journals according to their supposed level of internationality. Our quantitative survey of seventeen major journals of medical history reveals the futility of such an approach. Most journals have a strong national character with a dominance of native language, authors and topics. The most common case is a paper written by a local author in his own language on a national subject regarding the nineteenth or twentieth century. American and British journals are taken notice of internationally but they only rarely mention articles from other history of medicine journals. Continental European journals show a more international review of literature, but are in their turn not noticed globally. Increasing specialisation and fragmentation has changed the role of general medical history journals. They run the risk of losing their function as international platforms of discourse on general and theoretical issues and major trends in historiography, to international collections of papers. Journal editors should therefore force their authors to write a more international report, and authors should be encouraged to submit papers of international interest and from a more general, transnational and methodological point of view.
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Diagnosis of drug hypersensitivity relies on history, skin tests, in vitro tests and provocation tests. In vitro tests are of great interest, due to possible reduction of drug provocation tests. In this review we focus on best investigated in vitro techniques for the diagnosis of T cell-mediated drug hypersensitivity reactions. As drug hypersensitivity relies on different pathomechanisms and as a single diagnostic test usually does not cover all possible reactions, it is advisable to combine different tests to increase the overall sensitivity. Recently, proliferation-based assays have been supplemented by a panel of novel in vitro tests including analysis of cytotoxic potential of effector cells (granzyme B, granulysin, CD107a), evaluation of cytokine secretion (IL-2, IL-5, IL-13, and IFN-γ) and up-regulation of cell surface activation markers (CD69). We discuss the latest findings and readout systems to identify causative drugs by detecting functional and phenotypic markers of drug-reacting cells, and their ability to enable a more conclusive diagnosis of drug allergy.