222 resultados para Bluetooth
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Basta un segnale Wi-Fi, Bluetooth o altro per inviare informazioni e contenuti automaticamente sui dispositivi mobili dei consumatori permettendo ai proprietari di attività commerciali di non essere troppo invasivi e petulanti ma nello stesso tempo informare i fruitori. Con più di sei miliardi di telefoni cellulari nelle mani dei consumatori di oggi e con i numeri in costante scalata, gli smartphone stanno diventando una necessità di base del secolo. Questo rende quasi ogni consumatore con un telefono potenzialmente sensibili a una campagna di marketing di prossimità. Il marketing di prossimità (proximity marketing) è una tecnica di marketing che opera su un’area geografica delimitata e precisa attraverso tecnologie di comunicazione di tipo visuale e mobile con lo scopo di promuovere la vendita di prodotti e servizi. La tesi propone un nuovo strumento rivolto al turismo trasformando gli itinerari in percorsi a premi, che sono interamente stabiliti dagli operatori.
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La tesi è incentrata sullo studio e sulla progettazione di un dispositivo wireless di feedback tattile per un sistema di ausilio per non vedenti o ipovedenti. Il dispositivo composto da micro motori vibranti avvisa l'utente di imminenti ostacoli nel suo cammino. La rilevazione degli ostacoli è opera del visore, un sistema composto da una videocamera stereo, con elaborazione su FPGA, collegata ad un Odroid-U3. Viene trattato anche lo sviluppo di un'applicazione server, con relativa libreria di funzioni, che permette al visore di comunicare con dispositivi iOS esterni. Quest'ultima parte è avvenuta in collaborazione con il collega Luca Ranalli che si è occupato dell' App client per smartphone e tablet iOS.
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In questo elaborato viene descritto il funzionamento dei Beacon. Essi rappresentano un congegno che sfrutta la tecnologia Bluetooth 4.0, la quale, rispetto alle precedenti, si differenzia per alcune innovazioni apportate. Il loro utilizzo originario era rivolto al mondo del Mobile Advertising, ovvero l’invio di messaggi ad hoc agli utenti, sulla base di studi mirati a personalizzare un contenuto. Con lo scorrere del tempo invece si sono cercate nuove modalità d'uso in relazione al mondo da cui derivano: L'”Internet of Things” (IoT). Questa espressione descrive l'intento di dare vita agli oggetti. L'obiettivo di fondo è stato quello di delineare uno dei possibili casi d'uso. Nel concreto il sistema si prefigge, sfruttando l’interazione tra gli utenti, di monitorare la posizione in ambienti indoor di oggetti, usando il segnale RSSI dei Beacon ai quali sono associati, fornire l’aggiornamento dell’indirizzo in cui sono situati, visualizzabile sulle mappe Google con cui l’app è collegata, notificare ai proprietari gli eventuali ritrovamenti di uno di essi, rintracciare i dispositivi altrui. Prima di ciò, si è svolta un'analisi inerente le prestazioni che i Beacon sono in grado di offrire, in condizioni normali, prestando attenzione ad alcuni parametri come: frequenza di trasmissione (l’intervallo entro il quale vengono emessi segnali), il periodo di scansione (l’effettivo periodo di attività), più un’altra serie di risultati acquisiti durante l'esecuzione di alcuni esperimenti.
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Questa tesi ha l'obiettivo di mostrare i fondamenti per lo sviluppo di un sistema di navigazione per caschi motociclistici in realtà aumentata. L'applicazione implementata sfrutta i concetti principali di realtà aumentata sensor based, cioè basata su geo-localizzazione, al fine di fornire i dati di interesse all'interno del campo visivo del guidatore. Lo scopo del progetto è di realizzare un sistema in grado di interagire con l'utente attraverso i suoi movimenti, e rendere fruibili le informazioni riguardanti la navigazione all'interno di un casco. Non sono pochi i vantaggi che questi strumenti potrebbero introdurre nella guida veicolare, anche in ambito di sicurezza stradale. Infatti, in questo modo, l'utilizzatore del casco non sarà più costretto a distrarsi dalla guida per consultare le informazioni del percorso da seguire, ma avrà la possibilità di vederle proiettate direttamente all'interno del suo campo visivo. Tutte le informazioni che oggi siamo abituati a ricevere da un comune navigatore satellitare (o dal nostro smartphone), saranno disponibili nella visione reale del mondo che ci circonda in modo rapido e intuitivo. Si è scelto di utilizzare Android come sistema operativo per lo sviluppo del sistema, utilizzando la libreria droidAR per la realtà aumentata.
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Il progetto di tesi ha il compito di far comunicare un device mobile con un apparato elettromedicale tramite tecnologia bluetooth low energy. Il paziente ha a disposizione questo apparato per misurarsi l'elettrocardiogramma autonomamente e poi, tramite l'uso dell'app, vengono mostrati i risultati ottenuti dalla misurazione. Una volta inviati i dati dal dispositivo elettromedicale all'app, questi vengono anche inoltrati a un server dove saranno sottoposti a controlli, da parte del medico curante.
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Service providers make use of cost-effective wireless solutions to identify, localize, and possibly track users using their carried MDs to support added services, such as geo-advertisement, security, and management. Indoor and outdoor hotspot areas play a significant role for such services. However, GPS does not work in many of these areas. To solve this problem, service providers leverage available indoor radio technologies, such as WiFi, GSM, and LTE, to identify and localize users. We focus our research on passive services provided by third parties, which are responsible for (i) data acquisition and (ii) processing, and network-based services, where (i) and (ii) are done inside the serving network. For better understanding of parameters that affect indoor localization, we investigate several factors that affect indoor signal propagation for both Bluetooth and WiFi technologies. For GSM-based passive services, we developed first a data acquisition module: a GSM receiver that can overhear GSM uplink messages transmitted by MDs while being invisible. A set of optimizations were made for the receiver components to support wideband capturing of the GSM spectrum while operating in real-time. Processing the wide-spectrum of the GSM is possible using a proposed distributed processing approach over an IP network. Then, to overcome the lack of information about tracked devices’ radio settings, we developed two novel localization algorithms that rely on proximity-based solutions to estimate in real environments devices’ locations. Given the challenging indoor environment on radio signals, such as NLOS reception and multipath propagation, we developed an original algorithm to detect and remove contaminated radio signals before being fed to the localization algorithm. To improve the localization algorithm, we extended our work with a hybrid based approach that uses both WiFi and GSM interfaces to localize users. For network-based services, we used a software implementation of a LTE base station to develop our algorithms, which characterize the indoor environment before applying the localization algorithm. Experiments were conducted without any special hardware, any prior knowledge of the indoor layout or any offline calibration of the system.
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Service providers make use of cost-effective wireless solutions to identify, localize, and possibly track users using their carried MDs to support added services, such as geo-advertisement, security, and management. Indoor and outdoor hotspot areas play a significant role for such services. However, GPS does not work in many of these areas. To solve this problem, service providers leverage available indoor radio technologies, such as WiFi, GSM, and LTE, to identify and localize users. We focus our research on passive services provided by third parties, which are responsible for (i) data acquisition and (ii) processing, and network-based services, where (i) and (ii) are done inside the serving network. For better understanding of parameters that affect indoor localization, we investigate several factors that affect indoor signal propagation for both Bluetooth and WiFi technologies. For GSM-based passive services, we developed first a data acquisition module: a GSM receiver that can overhear GSM uplink messages transmitted by MDs while being invisible. A set of optimizations were made for the receiver components to support wideband capturing of the GSM spectrum while operating in real-time. Processing the wide-spectrum of the GSM is possible using a proposed distributed processing approach over an IP network. Then, to overcome the lack of information about tracked devices’ radio settings, we developed two novel localization algorithms that rely on proximity-based solutions to estimate in real environments devices’ locations. Given the challenging indoor environment on radio signals, such as NLOS reception and multipath propagation, we developed an original algorithm to detect and remove contaminated radio signals before being fed to the localization algorithm. To improve the localization algorithm, we extended our work with a hybrid based approach that uses both WiFi and GSM interfaces to localize users. For network-based services, we used a software implementation of a LTE base station to develop our algorithms, which characterize the indoor environment before applying the localization algorithm. Experiments were conducted without any special hardware, any prior knowledge of the indoor layout or any offline calibration of the system.
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El presente trabajo expone algunos resultados del proyecto de investigación Anglicismos en San Juan: uso y actitudes (CICITCA-UNSJ, 2011-2012). Su objetivo es analizar el uso de anglicismos entre los miembros de la comunidad sanjuanina, en sus conversaciones cotidianas, así como las actitudes que estos despiertan en los mismos. La investigación se lleva a cabo en el marco teórico- metodológico de la sociolingüística variacionista, la cual estudia la posible correlación entre la variación lingüística que ofrece el habla y factores de tipo estilístico, social y lingüístico. Los préstamos ingleses seleccionados para el análisis son de carácter léxico, general, tanto necesarios como innecesarios. Los llamados anglicismos innecesarios o de lujo tienen un vocablo equivalente en español (ej.: free / gratis), en tanto que los llamados anglicismos necesarios no presentan un término correspondiente en español (ej: bluetooth). Se realizaron 126 encuestas a informantes nacidos en San Juan y residentes en dicha provincia, que- por partes iguales- son hombres y mujeres, divididos a su vez en jóvenes, adultos y mayores, pertenecientes a los niveles socioeducativos bajo, medio bajo y medio alto. Dichas entrevistas incluyen 30 situaciones contextualizadas formales y 30 informales, de las cuales, 20 indagan sobre préstamos innecesarios y 10 sobre necesarios. El informante debía optar por el uso del vocablo extranjero o español, en cada situación particular. Específicamente, en esta ponencia se presenta el análisis del empleo -por parte de sanjuaninos- de un conjunto de anglicismos, teniendo en cuenta el estilo (formal vs informal) y el tipo de anglicismos (necesarios vs innecesarios)
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El presente trabajo expone algunos resultados del proyecto de investigación Anglicismos en San Juan: uso y actitudes (CICITCA-UNSJ, 2011-2012). Su objetivo es analizar el uso de anglicismos entre los miembros de la comunidad sanjuanina, en sus conversaciones cotidianas, así como las actitudes que estos despiertan en los mismos. La investigación se lleva a cabo en el marco teórico- metodológico de la sociolingüística variacionista, la cual estudia la posible correlación entre la variación lingüística que ofrece el habla y factores de tipo estilístico, social y lingüístico. Los préstamos ingleses seleccionados para el análisis son de carácter léxico, general, tanto necesarios como innecesarios. Los llamados anglicismos innecesarios o de lujo tienen un vocablo equivalente en español (ej.: free / gratis), en tanto que los llamados anglicismos necesarios no presentan un término correspondiente en español (ej: bluetooth). Se realizaron 126 encuestas a informantes nacidos en San Juan y residentes en dicha provincia, que- por partes iguales- son hombres y mujeres, divididos a su vez en jóvenes, adultos y mayores, pertenecientes a los niveles socioeducativos bajo, medio bajo y medio alto. Dichas entrevistas incluyen 30 situaciones contextualizadas formales y 30 informales, de las cuales, 20 indagan sobre préstamos innecesarios y 10 sobre necesarios. El informante debía optar por el uso del vocablo extranjero o español, en cada situación particular. Específicamente, en esta ponencia se presenta el análisis del empleo -por parte de sanjuaninos- de un conjunto de anglicismos, teniendo en cuenta el estilo (formal vs informal) y el tipo de anglicismos (necesarios vs innecesarios)
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El presente trabajo expone algunos resultados del proyecto de investigación Anglicismos en San Juan: uso y actitudes (CICITCA-UNSJ, 2011-2012). Su objetivo es analizar el uso de anglicismos entre los miembros de la comunidad sanjuanina, en sus conversaciones cotidianas, así como las actitudes que estos despiertan en los mismos. La investigación se lleva a cabo en el marco teórico- metodológico de la sociolingüística variacionista, la cual estudia la posible correlación entre la variación lingüística que ofrece el habla y factores de tipo estilístico, social y lingüístico. Los préstamos ingleses seleccionados para el análisis son de carácter léxico, general, tanto necesarios como innecesarios. Los llamados anglicismos innecesarios o de lujo tienen un vocablo equivalente en español (ej.: free / gratis), en tanto que los llamados anglicismos necesarios no presentan un término correspondiente en español (ej: bluetooth). Se realizaron 126 encuestas a informantes nacidos en San Juan y residentes en dicha provincia, que- por partes iguales- son hombres y mujeres, divididos a su vez en jóvenes, adultos y mayores, pertenecientes a los niveles socioeducativos bajo, medio bajo y medio alto. Dichas entrevistas incluyen 30 situaciones contextualizadas formales y 30 informales, de las cuales, 20 indagan sobre préstamos innecesarios y 10 sobre necesarios. El informante debía optar por el uso del vocablo extranjero o español, en cada situación particular. Específicamente, en esta ponencia se presenta el análisis del empleo -por parte de sanjuaninos- de un conjunto de anglicismos, teniendo en cuenta el estilo (formal vs informal) y el tipo de anglicismos (necesarios vs innecesarios)
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In Europe, Cardiovascular Diseases (CVD) are the leading source of death, causing 45% of all deceases. Besides, Heart Failure, the paradigm of CVD, mainly affects people older than 65. In the current aging society, the European MyHeart Project was created, whose mission is to empower citizens to fight CVD by leading a preventive lifestyle and being able to be diagnosed at an early stage. This paper presents the development of a Heart Failure Management System, based on daily monitoring of Vital Body Signals, with wearable and mobile technologies, for the continuous assessment of this chronic disease. The System makes use of the latest technologies for monitoring heart condition, both with wearable garments (e.g. for measuring ECG and Respiration); and portable devices (such as Weight Scale and Blood Pressure Cuff) both with Bluetooth capabilities
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La capacidad de comunicación de los seres humanos ha crecido gracias a la evolución de dispositivos móviles cada vez más pequeños, manejables, potentes, de mayor autonomía y más asequibles. Esta tendencia muestra que en un futuro próximo cercano cada persona llevaría consigo por lo menos un dispositivo de altas prestaciones. Estos dispositivos tienen incorporados algunas formas de comunicación: red de telefonía, redes inalámbricas, bluetooth, entre otras. Lo que les permite también ser empleados para la configuración de redes móviles Ad Hoc. Las redes móviles Ad Hoc, son redes temporales y autoconfigurables, no necesitan un punto de acceso para que los nodos intercambien información entre sí. Cada nodo realiza las tareas de encaminador cuando sea requerido. Los nodos se pueden mover, cambiando de ubicación a discreción. La autonomía de estos dispositivos depende de las estrategias de como sus recursos son utilizados. De tal forma que los protocolos, algoritmos o modelos deben ser diseñados de forma eficiente para no impactar el rendimiento del dispositivo, siempre buscando un equilibrio entre sobrecarga y usabilidad. Es importante definir una gestión adecuada de estas redes especialmente cuando estén siendo utilizados en escenarios críticos como los de emergencias, desastres naturales, conflictos bélicos. La presente tesis doctoral muestra una solución eficiente para la gestión de redes móviles Ad Hoc. La solución contempla dos componentes principales: la definición de un modelo de gestión para redes móviles de alta disponibilidad y la creación de un protocolo de enrutamiento jerárquico asociado al modelo. El modelo de gestión propuesto, denominado High Availability Management Ad Hoc Network (HAMAN), es definido en una estructura de cuatro niveles, acceso, distribución, inteligencia e infraestructura. Además se describen los componentes de cada nivel: tipos de nodos, protocolos y funcionamiento. Se estudian también las interfaces de comunicación entre cada componente y la relación de estas con los niveles definidos. Como parte del modelo se diseña el protocolo de enrutamiento Ad Hoc, denominado Backup Cluster Head Protocol (BCHP), que utiliza como estrategia de encaminamiento el empleo de cluster y jerarquías. Cada cluster tiene un Jefe de Cluster que concentra la información de enrutamiento y de gestión y la envía al destino cuando esta fuera de su área de cobertura. Para mejorar la disponibilidad de la red el protocolo utiliza un Jefe de Cluster de Respaldo el que asume las funciones del nodo principal del cluster cuando este tiene un problema. El modelo HAMAN es validado a través de un proceso la simulación del protocolo BCHP. El protocolo BCHP se implementa en la herramienta Network Simulator 2 (NS2) para ser simulado, comparado y contrastado con el protocolo de enrutamiento jerárquico Cluster Based Routing Protocol (CBRP) y con el protocolo de enrutamiento Ad Hoc reactivo denominado Ad Hoc On Demand Distance Vector Routing (AODV). Abstract The communication skills of humans has grown thanks to the evolution of mobile devices become smaller, manageable, powerful, more autonomy and more affordable. This trend shows that in the near future each person will carry at least one high-performance device. These high-performance devices have some forms of communication incorporated: telephony network, wireless networks, bluetooth, among others. What can also be used for configuring mobile Ad Hoc networks. Ad Hoc mobile networks, are temporary and self-configuring networks, do not need an access point for exchange information between their nodes. Each node performs the router tasks as required. The nodes can move, change location at will. The autonomy of these devices depends on the strategies of how its resources are used. So that the protocols, algorithms or models should be designed to efficiently without impacting device performance seeking a balance between overhead and usability. It is important to define appropriate management of these networks, especially when being used in critical scenarios such as emergencies, natural disasters, wars. The present research shows an efficient solution for managing mobile ad hoc networks. The solution comprises two main components: the definition of a management model for highly available mobile networks and the creation of a hierarchical routing protocol associated with the model. The proposed management model, called High Availability Management Ad Hoc Network (HAMAN) is defined in a four-level structure: access, distribution, intelligence and infrastructure. The components of each level: types of nodes, protocols, structure of a node are shown and detailed. It also explores the communication interfaces between each component and the relationship of these with the levels defined. The Ad Hoc routing protocol proposed, called Backup Cluster Head Protocol( BCHP), use of cluster and hierarchies like strategies. Each cluster has a cluster head which concentrates the routing information and management and sent to the destination when out of cluster coverage area. To improve the availability of the network protocol uses a Backup Cluster Head who assumes the functions of the node of the cluster when it has a problem. The HAMAN model is validated accross the simulation of their BCHP routing protocol. BCHP protocol has been implemented in the simulation tool Network Simulator 2 (NS2) to be simulated, compared and contrasted with a hierarchical routing protocol Cluster Based Routing Protocol (CBRP) and a routing protocol called Reactive Ad Hoc On Demand Distance Vector Routing (AODV).
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En las últimas décadas se han producido importantes avances tecnológicos, lo que ha producido un crecimiento importante de las Redes Inalámbricas de Sensores (RIS), conocidas en inglés como Wireless Sensor Networks (WSN). Estas redes están formadas por un conjunto de pequeños nodos o también, conocidos como motas, compuestos por diversos tipos de sensores. Las Redes Inalámbricas de Sensores pueden resultar muy útiles en entornos donde el despliegue de redes cableadas, formadas por ordenadores, encaminadores u otros dispositivos de red no sea posible. Sin embargo, este tipo de redes presentan una serie de carencias o problemas que dificultan, en ocasiones, su implementación y despliegue. Este Proyecto Fin de Carrera tiene como principales objetivos: diseñar e implementar un agente que haga uso de la tecnología Bluetooth para que se pueda comunicar tanto con la arquitectura orientada a servicios, vía radio, como con el módulo Bioharness para obtener parámetros fisiológicos; ofrecer una serie de servicios simples a la Red Inalámbrica de Sensores; diseñar un algoritmo para un sistema de alarmas; realizar e implementar una pasarela entre protocolos que usen el estándar IEEE802.15.4 (ZigBee) y el estándar IEEE802.15.1 de la Tecnología Bluetooth. Por último, implementar una aplicación Android para el reloj WiMM y que este pueda recibir alarmas en tiempo real a través del la Interfaz Bluetooth. Para lograr estos objetivos, en primer lugar realizaremos un estudio del Estado del Arte de las Redes Inalámbricas de Sensores, con el fin de estudiar su arquitectura, el estándar Bluetooth y los dispositivos Bluetooth que se han utilizado en este Proyecto. Seguidamente, describiremos detalladamente el firmware iWRAP versión 4, centrándonos en sus modos de operación, comandos AT y posibles errores que puedan ocurrir. A continuación, se describirá la arquitectura y la especificación nSOM, para adentrarnos en la arquitectura orientada a servicios. Por último, ejecutaremos la fase de validación del sistema y se analizarán los resultados obtenidos durante la fase de pruebas. ABSTRACT In last decades there have been significant advances in technology, which has resulted in important growth of Wireless Sensor Networks (WSN). These networks consist of a small set of nodes, also known as spots; equipped with various types of sensors. Wireless Sensor Networks can be very useful in environments where deployment of wired networks, formed by computers, routers or other network devices is not possible. However, these networks have a number of shortcomings or challenges to, sometimes, their implementation and deployment. The main objectives of this Final Project are to design and implement an agent that makes use of Bluetooth technology so you can communicate with both the service-oriented architecture, via radio, as with Bioharness module for physiological parameters; offer simple services to Wireless Sensor Network, designing an algorithm for an alarm system, make and implement a gateway between protocols using the standard IEEE802.15.4 (ZigBee) and IEEE802.15.1 standard Bluetooth Technology. Finally, implement an Android application for WiMM watch that can receive real-time alerts through the Bluetooth interface. In order to achieve these objectives, firstly we are going to carry out a study of the State of the Art in Wireless Sensor Network, where we study the architecture, the Bluetooth standard and Bluetooth devices that have been used in this project. Then, we will describe in detail the iWRAP firmware version 4, focusing on their operation modes, AT commands and errors that may occur. Therefore, we will describe the architecture and specification nSOM, to enter into the service-oriented architecture. Finally, we will execute the phase of validation of the system in a real application scenario, analyzing the results obtained during the testing phase.
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Nowadays the stress is a frequent problem in the society. The level of stress could be important in order to recognise health problems later. Electrocardiogram technics allows to supervise the heart condition and the detection of anomalies about the patient. Sometimes the data collection systems by sensors placed on the patient restrict his mobility. Therefore the elimination of wires is a good solution for this trouble. Then the Bluetooth protocol is chosen as way for transmitting and receive data between stations. There are three ECG sensors placed on the right hand, the left hand and the right leg. It is possible to measure the heart signal with this technique. Besides there is an extra sensor in order to measure the temperature of the patient. Depending of the value of these parameters is possible to recognise stress levels. All sensors are connected to a special box with a microcontroller which treat every signal. This module has a Bluetooth part that transmitts wireless the new digital signal to the receiver. This one will be a dongle connected to the computer by Serial Port. A program in the computer has been implemented in order to receive the Bluetooth Data sent from the box and saving the data in a file for subsequent activities. El objetivo principal de este proyecto es el estudio de parámetros como la temperatura corporal y las señales de electrocardiograma para el diagnóstico del estrés. Existen varios estudios que relacionan estos parámetros y sus niveles con posibles casos de estrés y ansiedad. Para este fin usamos unos sensores colocados en el brazo derecho, brazo izquierdo y pierna izquierda. Esto forma el Eindhoven Triangle, que es conocido por dar una señal de electrocardiograma. A su vez también tendremos un sensor de temperatura colocado en un dedo de la mano para medir los grados a los que está el cuerpo en ese momento y así poder detectar ciertas anomalías. Estos sensores están conectados a un modulo que trata las señales analógicas recogidas, las une, y digitaliza para que el modulo transmisor pueda enviar via Bluetooth los datos hacia un receptor colocado en un área cercana. En el módulo hay una electrónica que ayuda a resolver problemas importantes como ruido o interferencias. Este receptor está conectado a un ordenador en el cual he desarrollado una aplicación que implementa el protocolo HCI y cuya funcionalidad es recoger los datos recibidos. Este programa es capaz de crear y gestionar conexiones Bluetooth entre dispositivos. El programa está preparado para que si las conexiones se cortan, se traten en la medida de lo posible los datos recogidos. Los datos se interpretarán y guardarán en un fichero .bin para posteriores usos, como graficaciones y análisis de parámetros. El programa está enteramente hecho en lenguaje Java y tiene un mecanismo de eventos que se activa cada vez que hay datos en el receptor, los recoge y los procesa con el fin de darles un trato posteriormente. Se eligió el formato .bin para los ficheros debido a su pequeño tamaño, ya que aunque sean más laboriosos de usar es mucho más eficiente que un .txt, que en este caso podría ocupar varios megabytes.
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Los sensores inerciales (acelerómetros y giróscopos) se han ido introduciendo poco a poco en dispositivos que usamos en nuestra vida diaria gracias a su minituarización. Hoy en día todos los smartphones contienen como mínimo un acelerómetro y un magnetómetro, siendo complementados en losmás modernos por giróscopos y barómetros. Esto, unido a la proliferación de los smartphones ha hecho viable el diseño de sistemas basados en las medidas de sensores que el usuario lleva colocados en alguna parte del cuerpo (que en un futuro estarán contenidos en tejidos inteligentes) o los integrados en su móvil. El papel de estos sensores se ha convertido en fundamental para el desarrollo de aplicaciones contextuales y de inteligencia ambiental. Algunos ejemplos son el control de los ejercicios de rehabilitación o la oferta de información referente al sitio turístico que se está visitando. El trabajo de esta tesis contribuye a explorar las posibilidades que ofrecen los sensores inerciales para el apoyo a la detección de actividad y la mejora de la precisión de servicios de localización para peatones. En lo referente al reconocimiento de la actividad que desarrolla un usuario, se ha explorado el uso de los sensores integrados en los dispositivos móviles de última generación (luz y proximidad, acelerómetro, giróscopo y magnetómetro). Las actividades objetivo son conocidas como ‘atómicas’ (andar a distintas velocidades, estar de pie, correr, estar sentado), esto es, actividades que constituyen unidades de actividades más complejas como pueden ser lavar los platos o ir al trabajo. De este modo, se usan algoritmos de clasificación sencillos que puedan ser integrados en un móvil como el Naïve Bayes, Tablas y Árboles de Decisión. Además, se pretende igualmente detectar la posición en la que el usuario lleva el móvil, no sólo con el objetivo de utilizar esa información para elegir un clasificador entrenado sólo con datos recogidos en la posición correspondiente (estrategia que mejora los resultados de estimación de la actividad), sino también para la generación de un evento que puede producir la ejecución de una acción. Finalmente, el trabajo incluye un análisis de las prestaciones de la clasificación variando el tipo de parámetros y el número de sensores usados y teniendo en cuenta no sólo la precisión de la clasificación sino también la carga computacional. Por otra parte, se ha propuesto un algoritmo basado en la cuenta de pasos utilizando informaiii ción proveniente de un acelerómetro colocado en el pie del usuario. El objetivo final es detectar la actividad que el usuario está haciendo junto con la estimación aproximada de la distancia recorrida. El algoritmo de cuenta pasos se basa en la detección de máximos y mínimos usando ventanas temporales y umbrales sin requerir información específica del usuario. El ámbito de seguimiento de peatones en interiores es interesante por la falta de un estándar de localización en este tipo de entornos. Se ha diseñado un filtro extendido de Kalman centralizado y ligeramente acoplado para fusionar la información medida por un acelerómetro colocado en el pie del usuario con medidas de posición. Se han aplicado también diferentes técnicas de corrección de errores como las de velocidad cero que se basan en la detección de los instantes en los que el pie está apoyado en el suelo. Los resultados han sido obtenidos en entornos interiores usando las posiciones estimadas por un sistema de triangulación basado en la medida de la potencia recibida (RSS) y GPS en exteriores. Finalmente, se han implementado algunas aplicaciones que prueban la utilidad del trabajo desarrollado. En primer lugar se ha considerado una aplicación de monitorización de actividad que proporciona al usuario información sobre el nivel de actividad que realiza durante un período de tiempo. El objetivo final es favorecer el cambio de comportamientos sedentarios, consiguiendo hábitos saludables. Se han desarrollado dos versiones de esta aplicación. En el primer caso se ha integrado el algoritmo de cuenta pasos en una plataforma OSGi móvil adquiriendo los datos de un acelerómetro Bluetooth colocado en el pie. En el segundo caso se ha creado la misma aplicación utilizando las implementaciones de los clasificadores en un dispositivo Android. Por otro lado, se ha planteado el diseño de una aplicación para la creación automática de un diario de viaje a partir de la detección de eventos importantes. Esta aplicación toma como entrada la información procedente de la estimación de actividad y de localización además de información almacenada en bases de datos abiertas (fotos, información sobre sitios) e información sobre sensores reales y virtuales (agenda, cámara, etc.) del móvil. Abstract Inertial sensors (accelerometers and gyroscopes) have been gradually embedded in the devices that people use in their daily lives thanks to their miniaturization. Nowadays all smartphones have at least one embedded magnetometer and accelerometer, containing the most upto- date ones gyroscopes and barometers. This issue, together with the fact that the penetration of smartphones is growing steadily, has made possible the design of systems that rely on the information gathered by wearable sensors (in the future contained in smart textiles) or inertial sensors embedded in a smartphone. The role of these sensors has become key to the development of context-aware and ambient intelligent applications. Some examples are the performance of rehabilitation exercises, the provision of information related to the place that the user is visiting or the interaction with objects by gesture recognition. The work of this thesis contributes to explore to which extent this kind of sensors can be useful to support activity recognition and pedestrian tracking, which have been proven to be essential for these applications. Regarding the recognition of the activity that a user performs, the use of sensors embedded in a smartphone (proximity and light sensors, gyroscopes, magnetometers and accelerometers) has been explored. The activities that are detected belong to the group of the ones known as ‘atomic’ activities (e.g. walking at different paces, running, standing), that is, activities or movements that are part of more complex activities such as doing the dishes or commuting. Simple, wellknown classifiers that can run embedded in a smartphone have been tested, such as Naïve Bayes, Decision Tables and Trees. In addition to this, another aim is to estimate the on-body position in which the user is carrying the mobile phone. The objective is not only to choose a classifier that has been trained with the corresponding data in order to enhance the classification but also to start actions. Finally, the performance of the different classifiers is analysed, taking into consideration different features and number of sensors. The computational and memory load of the classifiers is also measured. On the other hand, an algorithm based on step counting has been proposed. The acceleration information is provided by an accelerometer placed on the foot. The aim is to detect the activity that the user is performing together with the estimation of the distance covered. The step counting strategy is based on detecting minima and its corresponding maxima. Although the counting strategy is not innovative (it includes time windows and amplitude thresholds to prevent under or overestimation) no user-specific information is required. The field of pedestrian tracking is crucial due to the lack of a localization standard for this kind of environments. A loosely-coupled centralized Extended Kalman Filter has been proposed to perform the fusion of inertial and position measurements. Zero velocity updates have been applied whenever the foot is detected to be placed on the ground. The results have been obtained in indoor environments using a triangulation algorithm based on RSS measurements and GPS outdoors. Finally, some applications have been designed to test the usefulness of the work. The first one is called the ‘Activity Monitor’ whose aim is to prevent sedentary behaviours and to modify habits to achieve desired objectives of activity level. Two different versions of the application have been implemented. The first one uses the activity estimation based on the step counting algorithm, which has been integrated in an OSGi mobile framework acquiring the data from a Bluetooth accelerometer placed on the foot of the individual. The second one uses activity classifiers embedded in an Android smartphone. On the other hand, the design of a ‘Travel Logbook’ has been planned. The input of this application is the information provided by the activity and localization modules, external databases (e.g. pictures, points of interest, weather) and mobile embedded and virtual sensors (agenda, camera, etc.). The aim is to detect important events in the journey and gather the information necessary to store it as a journal page.