390 resultados para 1284
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This study has as main aim to discuss the motivation for the non-occurrence of epenthetic vowel at the beginning of the word in the context of word junction in the first hundred Cantigas de Santa Maria (CSM – Afonso X, 1221-1284). Through this work and from a non-explored corpus (especially as for linguistic themes - SNOW, 1987, p. 478-480; MASSINI-CAGLIARI, 2005, p. 24-26), we intended to contribute to reaching a deeper knowledge of Portuguese prosody history in the period of its recognition as an “independent” language in relation to Latin.
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
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Sometimes we face clinical situations in which the lack of harmony in the smile is caused by a major exhibition of the gingival tissue. In these cases the professional should be able to perform a detailed analysis of the static and dynamic components of the smile, in search of a satisfactory planning and treatment which may include different dental specialties. For these situations, the association of periodontics/prosthesis is a viable alternative that has been used positively in search of an aesthetic and functional condition that benefits the patient, without leaving aside the preservation of periodontal tissues and of the remaining structure of the tooth. Thus, the aim of this study was to describe a case in which the association between these two areas was proposed to correct gummy smile and dental vestibularization. Clinical results and the satisfaction of the patient indicate that this multidisciplinary treatment combining periodontal and prosthetic techniques is favorable to positive results in cases of compromised smile aesthetics due to excessive gum tissue.
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The Rock Hill Music Club Records consists of correspondence, yearbooks, and programs of the meetings, convention programs, numerous awards, newspaper articles, sheet music, presidents’ reports, handbooks, constitutions, photographs, and scrapbooks pertaining to the Rock Hill, SC club.
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A contaminated site from a downstream municipal solid waste disposal site in Brazil was investigated by using a 3D resistivity and induced polarization (IP) imaging technique. This investigation purpose was to detect and delineate contamination plume produced by wastes. The area was selected based on previous geophysical investigations, and chemical analyses carried out in the site, indicating the presence of a contamination plume in the area. Resistivity model has successfully imaged waste presence (rho < 20 Omega m), water table depth, and groundwater flow direction. A conductive anomaly (rho < 20 Omega m) outside wastes placement was interpreted as a contamination plume. Chargeability model was also able to imaging waste presence (m > 31 mV/V), water table depth, and groundwater flow direction. A higher chargeability zone (m > 31 mV/V) outside wastes placement and following conductive anomaly was interpreted as a contamination plume. Normalized chargeability (MN = m/rho) confirmed polarizable zone, which could be an effect of a salinity increase (contamination plume), and the clay presence in the environment.
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IgA nephropathy (IgAN), the most common primary glomerulonephritis worldwide, has significant morbidity and mortality as 20-40% of patients progress to end-stage renal disease within 20 years of onset. In order to gain insight into the molecular mechanisms involved in the progression of IgAN, we systematically evaluated renal biopsies from such patients. This showed that the MAPK/ERK signaling pathway was activated in the mesangium of patients presenting with over 1 g/day proteinuria and elevated blood pressure, but absent in biopsy specimens of patients with IgAN and modest proteinuria (<1 g/day). ERK activation was not associated with elevated galactose-deficient IgA1 or IgG specific for galactose-deficient IgA1 in the serum. In human mesangial cells in vitro, ERK activation through mesangial IgA1 receptor (CD71) controlled pro-inflammatory cytokine secretion and was induced by large-molecular-mass IgA1-containing circulating immune complexes purified from patient sera. Moreover, IgA1-dependent ERK activation required renin-angiotensin system as its blockade was efficient in reducing proteinuria in those patients exhibiting substantial mesangial activation of ERK. Thus, ERK activation alters mesangial cell-podocyte crosstalk, leading to renal dysfunction in IgAN. Assessment of MAPK/ERK activation in diagnostic renal biopsies may predict the therapeutic efficacy of renin-angiotensin system blockers in IgAN. Kidney International (2012) 82, 1284-1296; doi:10.1038/ki.2012.192; published online 5 September 2012
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Il progetto di percorso urbano ‘S’intende per restauro qualsiasi intervento volto a conservare e a trasmettere al futuro, facilitandone la lettura e senza cancellarne le tracce del passaggio nel tempo, le opere d’interesse storico, artistico e ambientale; esso si fonda sul rispetto della sostanza antica e delle documentazioni autentiche costituite da tali opere, proponendosi, inoltre, come atto d’interpretazione critica non verbale ma espressa nel concreto operare’ (G.Carbonara) Celate all’interno di edifici privati, ritrovate quasi sempre fortuitamente, ai più sconosciute, le pitture murali del Trecento riminese necessitano un processo di valorizzazione. Si tratta di portarle alla luce una seconda volta creando un percorso di riscoperta di queste opere nascoste, di cui raramente si è più sentito parlare dopo il clamore sollevato dalla mostra del 1935 organizzata da Brandi. Si parla quindi di un percorso conoscitivo. Un percorso urbano che tocchi i luoghi dove queste sono ancora conservate: l’antica chiesa di San Michelino in foro (oggi divisa tra più proprietari privati), la chiesa di Sant’Agostino, la cappella del campanile della chiesa di Santa Maria in Corte, la cappella del Crocifisso in San Nicolò al porto. Le chiese costituiranno le tappe di un percorso che si articolerà attraverso le strade medievali della città. Si verrà a creare quindi un percorso non solo alla scoperta delle pitture murali del XIII e XIV secolo, ma alla scoperta della Rimini del Trecento, delle sue vie, del suo sviluppo urbano. Si affronterà il problema del restauro delle pitture murali, ma sempre preoccupandosi della buona conservazione e del mantenimento del monumento nel suo insieme. Pittura murale e architettura sono, come sostiene Philippot, inscindibili: trattando una pittura murale, il restauratore tratta sempre e solo una parte di un insieme più vasto, che costituisce il tutto al quale egli si dovrà riferire, tanto dal punto di vista estetico e storico, quanto dal punto di vista tecnico . Per ogni chiesa si prevederà quindi, oltre al progetto di restauro della pittura, anche un progetto di fruizione dello spazio architettonico e di riconfigurazione dello stesso, quando necessario, ragionando caso per caso. Si è deciso di porre come origine del percorso l’antica chiesa di San Michelino. La motivazione di questa scelta risiede nel fatto che in questo edificio si è individuato il luogo adatto ad ospitare uno spazio espositivo dove raccontare la Rimini del Trecento. Uno spazio espositivo al servizio della città, con la progettazione del quale si cercherà di restituire unità agli ambienti dell’antica chiesa, oggi così frazionati tra troppi proprietari. Da San Michelino si continuerà verso la chiesa di Sant’Agostino, dove si trovano affreschi del Trecento riminese già molto noti e studiati. Ciò che si rende necessario in questo caso è la riconfigurazione architettonica e spaziale degli affreschi della parte bassa della cappella del campanile, staccati e trasferiti su pannelli negli anni ’70, oltre alla previsione di un sistema di monitoraggio degli affreschi stessi. La terza tappa del percorso sarà la chiesa di Santa Maria in Corte. Il ciclo di affreschi si trova all’interno della cappella del campanile, oggi chiusa al pubblico ed esclusa dallo spazio della chiesa dopo gli interventi barocchi. Abbiamo quindi pensato di proporre una soluzione che permetta una più agevole fruizione della cappella, progettando un’illuminazione e un percorso d’accesso adeguati. Più complesso è il caso di San Nicolò al porto, individuata come ultima tappa del percorso. Si tratta in questo caso della riconfigurazione di un intero isolato, che nel tempo ha perso totalmente il suo significato urbano riducendosi ad una sorta di spartitraffico. Qui si rendeva necessaria inoltre la progettazione di una nuova chiesa, presentando quella attuale seri problemi statici.
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In questo lavoro di dottorato sono stati analizzati differenti strumenti impiegati per le stime di pericolosità sismica. Facendo riferimento alla Mappa di Pericolosità Sismica Italiana MPS04 (Gruppo di Lavoro MPS, 2004), redatta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e adottata come mappa di riferimento per il territorio nazionale ai sensi dell’Ordinanza PCM 3519 del 28 aprile 2006, All. 1b, è stato approfondito il calcolo dei tassi di sismicità attraverso la relazione di Gutenberg e Richter (1944). In particolare, si è proceduto attraverso un confronto tra i valori ottenuti dagli autori della Mappa (Gruppo di Lavoro MPS, 2004) e i valori ottenuti imponendo un valore costante e unico al parametro b della relazione (Gutenberg e Richter, 1944). Il secondo tema affrontato è stato l’analisi della presenza di eventi di origine non tettonica in un catalogo. Nel 2000 Wiemer e Baer hanno proposto un algoritmo che identifica e rimuove gli eventi di origine antropica. Alla metodologia di Wiemer e Baer (2000) sono state apportate delle modifiche al fine di limitare la rimozione di eventi naturali. Tale analisi è stata condotta sul Catalogo Strumentale della Sismicità Italiana (CSI 1.1; Castello et al., 2006) e sui cataloghi Europei disponibili online: Spagna e Portogallo, Francia, Nord Europa, Repubblica Ceca, Romania, Grecia. L’ultimo argomento trattato ha riguardato la presunta correlazione tra i meccanismi di fagliazione e il parametro b della relazione di Gutenberg e Richter (1944). Nel lavoro di Schorlemmer et al. (2005), tale correlazione è dimostrata calcolando il b-value su una griglia a scala mondiale raggruppando i terremoti in funzione dell’angolo di rake: i valori maggiori del parametro sono misurati per i terremoti che si originano in un regime distensivo, seguono quelli in un regime trascorrente mentre i valori minori si registrano nelle aree a regime compressivo. Il principale ostacolo per una applicazione del metodo al territorio italiano è rappresentato dal numero ridotto di terremoti per i quali è possibile avere indicazioni circa il meccanismo focale della sorgente: la correlazione è stata così valutata calcolando il b-value all’interno delle zone sismogenetiche definite per la realizzazione di MPS04 (Gruppo di Lavoro MPS, 2004), alle quali è stato nuovamente assegnato un meccanismo di fagliazione prevalente attraverso la somma del tensore momento. Sono inoltre allegati lavori altri lavori prodotti nell’ambito della pericolosità sismica.
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Die Elektrische Impedanztomographie soll als kostengünstige und nebenwirkungsfreie Tomographiemethode in der medizinischen Diagnostik, z. B. in der Mammographie dienen. Mit der EIT läßt sich Krebsgewebe von gesundem Gewebe unterscheiden, da es eine signifikant erhöhte Leitfähigkeit aufweist. Damit kann die EIT als Ergänzung zu den klassischen Diagnoseverfahren dienen. So ist z.B. bei jungen Frauen mit einem dichteren Fettgewebe die Identifizierung eines Mammakarzinoms mit der Röntgentomographie nicht immer möglich. Ziel dieser Arbeit war es, einen Prototypen für die Impedanztomographie zu entwickeln und mögliche Anwendungen zu testen. Der Tomograph ist in Zusammenarbeit mit Dr. K.H.Georgi gebaut worden. Der Tomograph erlaubt es niederohmige, Wechselströme an Elektroden auf der Körperoberfläche einzuspeisen. Die Potentiale können an diesen Elektroden programmierbar vorgegeben werden. Weitere hochohmige Elektroden dienen zur Potentialmessung. Um den Hautwiderstand zu überbrücken, werden Wechselstromfrequenzen von 20-100 kHz eingesetzt. Mit der Möglichkeit der Messung von Strom und Potential auf unterschiedlichen Elektroden kann man das Problem des nur ungenau bekannten Hautwiderstandes umgehen. Prinzipiell ist es mit dem Mainzer EIT System möglich, 100 Messungen in der Sekunde durchzuführen. Auf der Basis von mit dem Mainzer EIT gewonnenen Daten sollten unterschiedliche Rekonstruktionsalgorithmen getestet und weiterentwickelt werden. In der Vergangenheit sind verschiedene Rekonstruktionsalgorithmen für das mathematisch schlecht gestellte EIT Problem betrachtet worden. Sie beruhen im Wesentlichen auf zwei Strategien: Die Linearisierung und iterative Lösung des Problems und Gebietserkennungsmethoden. Die iterativen Verfahren wurden von mir dahingehend modifiziert, dass Leitfähigkeitserhöhungen und Leitfähigkeitserniedrigungen gleichberechtigt behandelt werden können. Für den modifizierten Algorithmus wurden zwei verschiedene Rekonstruktionsalgorithmen programmiert und mit synthetischen Daten getestet. Zum einen die Rekonstruktion über die approximative Inverse, zum anderen eine Rekonstruktion mit einer Diskretisierung. Speziell für die Rekonstruktion mittels Diskretisierung wurde eine Methode entwickelt, mit der zusätzliche Informationen in der Rekonstruktion berücksichtigt werden können, was zu einer Verbesserung der Rekonstruktion beiträgt. Der Gebietserkennungsalgorithmus kann diese Zusatzinformationen liefern. In der Arbeit wurde ein neueres Verfahren für die Gebietserkennung derart modifiziert, dass eine Rekonstruktion auch für getrennte Strom- und Spannungselektroden möglich wurde. Mit Hilfe von Differenzdaten lassen sich ausgezeichnete Rekonstruktionen erzielen. Für die medizinischen Anwendungen sind aber Absolutmessungen nötig, d.h. ohne Leermessung. Der erwartende Effekt einer Inhomogenität in der Leitfähigkeit ist sehr klein und als Differenz zweier grosser Zahlen sehr schwierig zu bestimmen. Die entwickelten Algorithmen kommen auch gut mit Absolutdaten zurecht.
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There is a demand for technologies able to assess the perfusion of surgical flaps quantitatively and reliably to avoid ischemic complications. The aim of this study is to test a new high-speed high-definition laser Doppler imaging (LDI) system (FluxEXPLORER, Microvascular Imaging, Lausanne, Switzerland) in terms of preoperative mapping of the vascular supply (perforator vessels) and postoperative flow monitoring. The FluxEXPLORER performs perfusion mapping of an area 9 x 9 cm with a resolution of 256 x 256 pixels within 6 s in high-definition imaging mode. The sensitivity and predictability to localize perforators is expressed by the coincidence of preoperatively assessed LDI high flow spots with intraoperatively verified perforators in nine patients. 18 free flaps are monitored before, during, and after total ischemia. 63% of all verified perforators correspond to a high flow spot, and 38% of all high flow spots correspond to a verified perforator (positive predictive value). All perfused flaps reveal a value of above 221 perfusion units (PUs), and all values obtained in the ischemic flaps are beneath 187 PU. In summary, we conclude that the present LDI system can serve as a reliable, fast, and easy-to-handle tool to detect ischemia in free flaps, whereas perforator vessels cannot be detected appropriately.
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The present study investigated the relationships between sorority women’s internalization of Greek thin ideals and body image, and dimensions of sorority women’s religiosity and body image. A combined relationship among sorority women’s internalization of Greek thin ideals, body image, and religiosity was also examined. Based on previous research it was expected that women’s internalization of Greek thin ideals would be associated with worse body image (in terms of body shame, body esteem, and drive for thinness) and that women’s religiosity (in terms of secure attachment to God) would be associated with better body image. Combinations of Greek thin ideal internalization and God attachment were expected to significantly predict changes in women’s body image. Women completed a series of survey measures assessing their awareness and internalization of Greek sociocultural thin ideals and their sense of community within their particular sorority. Women also completed a series of survey measures assessing their body shame, body esteem, and drive for thinness, in addition to survey measures assessing dimensions of their religiosity. The study’s findings revealed that women’s internalization of Greek thin ideals was associated with worse body image outcomes and that anxious attachment to God was associated with worse body image outcomes, particularly in relation to body shame. Moderation analyses revealed that Greek thin ideal internalization significantly interacted with anxious God attachment to predict body shame.
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OBJECTIVE: Apoptosis of pancreatic beta-cells is critical in both diabetes development and failure of islet transplantation. The role in these processes of pro- and antiapoptotic Bcl-2 family proteins, which regulate apoptosis by controlling mitochondrial integrity, remains poorly understood. We investigated the role of the BH3-only protein Bid and the multi-BH domain proapoptotic Bax and Bak, as well as prosurvival Bcl-2, in beta-cell apoptosis. RESEARCH DESIGN AND METHODS: We isolated islets from mice lacking Bid, Bax, or Bak and those overexpressing Bcl-2 and exposed them to Fas ligand, tumor necrosis factor (TNF)-alpha, and proinflammatory cytokines or cytotoxic stimuli that activate the mitochondrial apoptotic pathway (staurosporine, etoposide, gamma-radiation, tunicamycin, and thapsigargin). Nuclear fragmentation was measured by flow cytometry. RESULTS: Development and function of islets were not affected by loss of Bid, and Bid-deficient islets were as susceptible as wild-type islets to cytotoxic stimuli that cause apoptosis via the mitochondrial pathway. In contrast, Bid-deficient islets and those overexpressing antiapoptotic Bcl-2 were protected from Fas ligand-induced apoptosis. Bid-deficient islets were also resistant to apoptosis induced by TNF-alpha plus cycloheximide and were partially resistant to proinflammatory cytokine-induced death. Loss of the multi-BH domain proapoptotic Bax or Bak protected islets partially from death receptor-induced apoptosis. CONCLUSIONS: These results demonstrate that Bid is essential for death receptor-induced apoptosis of islets, similar to its demonstrated role in hepatocytes. This indicates that blocking Bid activity may be useful for protection of islets from immune-mediated attack and possibly also in other pathological states in which beta-cells are destroyed.