976 resultados para butterflies in the stomach
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The gastric mucosa of mammalian stomach contains several differentiated cell types specialized for the secretion of acid, digestive enzymes, mucus, and hormones. Understanding whether each of these cell lineages is derived from a common stem cell has been a challenging problem. We have used a genetic approach to analyze the ontogeny of progenitor cells within mouse stomach. Herpes simplex virus 1 thymidine kinase was targeted to parietal cells within the gastric mucosa of transgenic mice, and parietal cells were ablated by treatment of animals with the antiherpetic drug ganciclovir. Ganciclovir treatment produced complete ablation of parietal cells, dissolution of gastric glands, and loss of chief and mucus-producing cells. Termination of drug treatment led to the reemergence of all major gastric epithelial cell types and restoration of glandular architecture. Our results imply the existence of a pluripotent stem cell for the gastric mucosa. Parietal cell ablation should provide a model for analyzing cell lineage relationships within the stomach as well as mechanisms underlying gastric injury and repair.
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Helicobacter pylori è un batterio Gram-negativo in grado di colonizzare la mucosa gastrica umana e persistere per l'intero arco della vita dell'ospite. E' associato a patologie gastrointestinali, quali gastrite cronica, ulcere gastriche e duodenali, adenocarcinomi e linfomi gastrici. Si tratta di uno dei patogeni più diffusi, presente in circa metà della popolazione mondiale, e il solo che si è adattato a vivere nell'ambiente ostile dello stomaco umano. Molteplici sono i fattori di virulenza che permettono al batterio la colonizzazione della nicchia gastrica e contribuiscono, anche attraverso l' induzione di una risposta infiammatoria, a profonde modificazioni dell' omeostasi gastrica. Queste ultime si associano, ad esempio, all'iperproduzione di fattori proinfiammatori, ad alterazioni sia della regolazione della secrezione acida gastrica sia del ciclo cellulare e della morte cellulare programmata (apoptosi) delle cellule epiteliali gastriche, a disordini nel metabolismo del ferro e a carenze di elementi essenziali. Studi sulla diversità genetica di H. pylori osservata in ceppi isolati da varie regioni del mondo, dimostrano che tale batterio ha avuto una coevoluzione col genere umano attraverso la storia, ed è verosimile che H. pylori sia stato un costituente del microbiota gastrico per almeno 50.000 anni. Scopo della tesi è stato quello di identificare e caratterizzare proteine importanti per la colonizzazione e l'adattamento di H. pylori alla nicchia gastrica. In particolare gli sforzi si sono concentrati su due proteine periplasmatiche, la prima coinvolta nella difesa antiossidante (l'enzima catalasi-like, HP0485), e la seconda nel trasporto di nutrienti presenti nell'ambiente dello stomaco all'interno della cellula (la componente solubile di un ABC transporter, HP0298). La strategia utilizzata prevede un'analisi bioinformatica preliminare, l'ottenimento del gene per amplificazione, mediante PCR, dal genoma dell'organismo, la costruzione di un vettore per il clonaggio, l'espressione eterologa in E. coli e la successiva purificazione. La proteina così ottenuta viene caratterizzata mediante diverse tecniche, quali spettroscopia UV, dicroismo circolare, gel filtrazione analitica, spettrometria di massa. Il capitolo 1 contiene un'introduzione generale sul batterio, il capitolo 2 e il capitolo 3 descrivono gli studi relativi alle due proteine e sono entrambi suddivisi in un abstract iniziale, un'introduzione, la presentazione dei risultati, la discussione di questi ultimi, i materiali e i metodi utilizzati. La catalasi-like (HP0485) è una proteina periplasmatica con struttura monomerica, appartenente ad una famiglia di enzimi a funzione per la maggior parte sconosciuta, ma evolutivamente correlati alla ben nota catalasi, attore fondamentale nella difesa di H. pylori, grazie alla sua azione specifica di rimozione dell'acqua ossigenata. HP0485, pur conservando il fold catalasico e il legame al cofattore eme, non può compiere la reazione di dismutazione dell'acqua ossigenata; possiede invece un'attività perossidasica ad ampio spettro, essendo in grado di accoppiare la riduzione del perossido di idrogeno all'ossidazione di diversi substrati. Come la catalasi, lavora ad alte concentrazioni di aqua ossigenata e non arriva a saturazione a concentrazioni molto elevate di questo substrato (200 mM); la velocità di reazione catalizzata rimane lineare anche a questi valori, aspetto che la differenzia dalle perossidasi che vengono in genere inattivate da concentrazioni di perossido di idrogeno superiori a 10-50 mM. Queste caratteristiche di versatilità e robustezza suggeriscono che la catalasi-like abbia un ruolo di scavenger dell'acqua ossigenata e probabilmente anche un'altra funzione connessa al suo secondo substrato, ossia l'ossidazione di composti nello spazio periplasmatico cellulare. Oltre alla caratterizzazione dell'attività è descritta anche la presenza di un ponte disolfuro, conservato nelle catalasi-like periplasmatiche, con un ruolo nell'assemblaggio dell'eme per ottenere un enzima attivo e funzionale. La proteina periplasmatica HP0298, componente di un sistema di trasporto ABC, è classificata come trasportatore di dipeptidi e appartiene a una famiglia di proteine in grado di legare diversi substrati, tra cui di- e oligopeptidi, nichel, eme, glutatione. Benchè tutte associate a trasportatori di membrana batterici, queste proteine presentano un dominio di legame al substrato che risulta essere conservato nei domini extracellulari di recettori specifici di mammifero e uomo. Un esempio sono i recettori ionotropici e metabotropici del sistema nervoso. Per caratterizzare questa proteina è stato messo a punto un protocollo di ligand-fishing accoppiato alla spettrometria di massa. La proteina purificata, avente un tag di istidine, è stata incubata con un estratto cellulare di H. pylori per poter interagire con il suo substrato specifico all'interno dell'ambiente naturale in cui avviene il legame. Il complesso proteina-ligando è stato poi purificato per cromatografia di affinità e analizzato mediante HPLC-MS. L'identificazione dei picchi differenziali tra campioni con la proteina e 5 campioni di controllo ha portato alla caratterizzazione di pentapeptidi particolarmente ricchi in aminoacidi idrofobici e con almeno un residuo carico negativamente. Considerando che H. pylori necessita di alcuni aminoacidi essenziali, per la maggior parte idrofobici, e che lo stomaco umano è particolarmente ricco di peptidi prodotti dalla digestione delle proteine introdotte con il cibo, il ruolo fisiologico di HP0298 potrebbe essere l'internalizzazione di peptidi, con caratteristiche specifiche di lunghezza e composizione, che sono naturalmente presenti nella nicchia gastrica.
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The physiological condition of larval Antarctic krill was investigated during austral autumn 2004 and winter 2006 in the Lazarev Sea, to provide better understanding of a critical period of their life cycle. The condition of larvae was quantified in both seasons by determining their body length (BL), dry mass (DM), elemental- and biochemical composition, as well as stomach content analysis, and rates of metabolism and growth. Overall the larvae in autumn were in better condition under the ice than in open water, and for those under the ice there was a decrease in condition from autumn to winter. Thus growth rates of furcilia larvae in open water in autumn were similar to winter values under the ice (mean 0.008 mm/d), whereas autumn, under ice values were higher: 0.015 mm/d. Equivalent larval stages had up to 30% lower BL and 70% lower DM in winter compared to autumn, with mean oxygen consumption 44% lower (0.54 µl O2 DM/h). However, their ammonium excretion rates doubled (from 0.03-0.06 µg NH4 DM/h) so their mean O:N ratio was 46 in autumn and 15 in winter. Thus differing metabolic substrates were used between autumn and winter, suggesting a flexible overwintering strategy, as suggested for adults. The larvae were eating small copepods (Oithona spp.) and/or protozoans as well as autotrophic food under the ice. However, pelagic Chlorophyll a (Chl a) was a good predictor for growth in both seasons. The physics (current speed/ice topography) probably has a critical part to play in whether larval krill can exploit the food that may be associated with sea ice or be advected away from such suitable feeding habitat.
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Each plate accompanied by guard sheet with descriptive letterpress.
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Includes index.
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Includes bibliographical references and index.
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Dissertation I. On the question, Is there any communication from the stomach to the bladder, more direct than that through the circulating system and the kidneys? Which obtained the Boylston premium in 1819.--Dissertation II. On the question, Can medicinal substances be safely and advantageously introduced into animal bodies through the medium of the veins? Which obtained the Boylston premium in 1821.
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Includes bibliographical references and index.
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Bibliographical footnotes.
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We examined several morphological parameters of the gastrointestinal tract, digesta passage rates, and nutrient assimilation efficiencies of Green-striped Burrowing frogs (Cyclorana alboguttata) following prolonged fasting during three months of aestivation and compared these with frogs that had been continuously fed. Whole animal digesta passage rates were significantly reduced following three months aestivation as a result of a decreased digesta evacuation rate from the stomach. Furthermore, food was selectively retained in the small intestine for an increased time following three months of aestivation. Overall digestibility of food and nitrogen, carbon, and energy extraction efficiencies were not significantly different from control values following three months of aestivation. These findings suggest that C. alboguttata employs reduced digesta passage rates so as to maximize nutrient assimilation efficiency following prolonged food deprivation during aestivation. (C) 2003 Wiley-Liss, Inc.