961 resultados para Sociologia urbana - Salvador (BA)


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Il problema della sicurezza/insicurezza delle città, dalle grandi metropoli sino ai più piccoli centri urbani, ha sollecitato negli ultimi anni un’attenzione crescente da parte degli studiosi, degli analisti, degli organi di informazione, delle singole comunità. La delinquenza metropolitana viene oggi diffusamente considerata «un aspetto usuale della società moderna»: «un fatto – o meglio un insieme di fatti – che non richiede nessuna speciale motivazione o predisposizione, nessuna patologia o anormalità, e che è iscritto nella routine della vita economica e sociale». Svincolata dagli schemi positivistici, la dottrina criminologica ha maturato una nuova «cultura del controllo sociale» che ha messo in risalto, rispetto ad ogni visione enfatizzante del reo, l’esigenza di pianificare adeguate politiche e pratiche di prevenzione della devianza urbana attraverso «tutto l’insieme di istituzioni sociali, di strategie e di sanzioni, che mirano a ottenere la conformità di comportamento nella sfera normativa penalmente tutelata». Tale obiettivo viene generalmente perseguito dagli organismi istituzionali, locali e centrali, con diverse modalità annoverabili nel quadro degli interventi di: prevenzione sociale in cui si includono iniziative volte ad arginare la valenza dei fattori criminogeni, incidendo sulle circostanze sociali ed economiche che determinano l’insorgenza e la proliferazione delle condotte delittuose negli ambienti urbani; prevenzione giovanile con cui si tende a migliorare le capacità cognitive e relazionali del minore, in maniera tale da controllare un suo eventuale comportamento aggressivo, e ad insegnare a genitori e docenti come gestire, senza traumi ed ulteriori motivi di tensione, eventuali situazioni di crisi e di conflittualità interpersonale ed interfamiliare che coinvolgano adolescenti; prevenzione situazionale con cui si mira a disincentivare la propensione al delitto, aumentando le difficoltà pratiche ed il rischio di essere scoperti e sanzionati che – ovviamente – viene ponderato dal reo. Nella loro quotidianità, le “politiche di controllo sociale” si sono tuttavia espresse in diversi contesti – ed anche nel nostro Paese - in maniera a tratti assai discutibile e, comunque, con risultati non sempre apprezzabili quando non - addirittura – controproducenti. La violenta repressione dei soggetti ritenuti “devianti” (zero tolerance policy), l’ulteriore ghettizzazione di individui di per sé già emarginati dal contesto sociale, l’edificazione di interi quartieri fortificati, chiusi anche simbolicamente dal resto della comunità urbana, si sono rivelate, più che misure efficaci nel contrasto alla criminalità, come dei «cortocircuiti semplificatori in rapporto alla complessità dell’insieme dei problemi posti dall’insicurezza». L’apologia della paura è venuta così a riflettersi, anche fisicamente, nelle forme architettoniche delle nuove città fortificate ed ipersorvegliate; in quelle gated-communities in cui l’individuo non esita a sacrificare una componente essenziale della propria libertà, della propria privacy, delle proprie possibilità di contatto diretto con l’altro da sé, sull’altare di un sistema di controllo che malcela, a sua volta, implacabili contraddizioni. Nei pressanti interrogativi circa la percezione, la diffusione e la padronanza del rischio nella società contemporanea - glocale, postmoderna, tardomoderna, surmoderna o della “seconda modernità”, a seconda del punto di vista al quale si aderisce – va colto l’eco delle diverse concezioni della sicurezza urbana, intesa sia in senso oggettivo, quale «situazione che, in modo obiettivo e verificabile, non comporta l’esposizione a fattori di rischio», che in senso soggettivo, quale «risultante psicologica di un complesso insieme di fattori, tra cui anche indicatori oggettivi di sicurezza ma soprattutto modelli culturali, stili di vita, caratteristiche di personalità, pregiudizi, e così via». Le amministrazioni locali sono direttamente chiamate a garantire questo bisogno primario di sicurezza che promana dagli individui, assumendo un ruolo di primo piano nell’adozione di innovative politiche per la sicurezza urbana che siano fra loro complementari, funzionalmente differenziate, integrali (in quanto parte della politica di protezione integrale di tutti i diritti), integrate (perché rivolte a soggetti e responsabilità diverse), sussidiarie (perché non valgono a sostituire i meccanismi spontanei di prevenzione e controllo della devianza che si sviluppano nella società), partecipative e multidimensionali (perché attuate con il concorso di organismi comunali, regionali, provinciali, nazionali e sovranazionali). Questa nuova assunzione di responsabilità da parte delle Amministrazioni di prossimità contribuisce a sancire il passaggio epocale «da una tradizionale attività di governo a una di governance» che deriva «da un’azione integrata di una molteplicità di soggetti e si esercita tanto secondo procedure precostituite, quanto per una libera scelta di dar vita a una coalizione che vada a vantaggio di ciascuno degli attori e della società urbana nel suo complesso». All’analisi dei diversi sistemi di governance della sicurezza urbana che hanno trovato applicazione e sperimentazione in Italia, negli ultimi anni, e in particolare negli ambienti territoriali e comunitari di Roma e del Lazio che appaiono, per molti versi, esemplificativi della complessa realtà metropolitana del nostro tempo, è dedicata questa ricerca. Risulterà immediatamente chiaro come il paradigma teorico entro il quale si dipana il percorso di questo studio sia riconducibile agli orientamenti della psicologia topologica di Kurt Lewin, introdotti nella letteratura sociocriminologica dall’opera di Augusto Balloni. Il provvidenziale crollo di antichi steccati di divisione, l’avvento di internet e, quindi, la deflagrante estensione delle frontiere degli «ambienti psicologici» in cui è destinata a svilupparsi, nel bene ma anche nel male, la personalità umana non hanno scalfito, a nostro sommesso avviso, l’attualità e la validità della «teoria del campo» lewiniana per cui il comportamento degli individui (C) appare anche a noi, oggi, condizionato dalla stretta interrelazione che sussiste fra le proprie connotazioni soggettive (P) e il proprio ambiente di riferimento (A), all’interno di un particolare «spazio di vita». Su queste basi, il nostro itinerario concettuale prende avvio dall’analisi dell’ambiente urbano, quale componente essenziale del più ampio «ambiente psicologico» e quale cornice straordinariamente ricca di elementi di “con-formazione” dei comportamenti sociali, per poi soffermarsi sulla disamina delle pulsioni e dei sentimenti soggettivi che agitano le persone nei controversi spazi di vita del nostro tempo. Particolare attenzione viene inoltre riservata all’approfondimento, a tratti anche critico, della normativa vigente in materia di «sicurezza urbana», nella ferma convinzione che proprio nel diritto – ed in special modo nell’ordinamento penale – vada colto il riflesso e la misura del grado di civiltà ma anche delle tensioni e delle contraddizioni sociali che tormentano la nostra epoca. Notevoli spunti ed un contributo essenziale per l’elaborazione della parte di ricerca empirica sono derivati dall’intensa attività di analisi sociale espletata (in collaborazione con l’ANCI) nell’ambito dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, un organismo di supporto della Presidenza della Giunta Regionale del Lazio al quale compete, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale n. 15 del 2001, la funzione specifica di provvedere al monitoraggio costante dei fenomeni criminali nel Lazio.

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Il presente lavoro di ricerca ha per oggetto il tema della diffusione urbana. Dopo una breve ricostruzione delle varie definizioni presenti in letteratura sul fenomeno - sia qualitative che quantitative - e una descrizione dei limiti di volta in volta presenti all’interno di tali definizioni, si procede con la descrizione dell’evoluzione storica dello sprawl urbano all’interno del mondo occidentale. Una volta definito e contestualizzato storicamente l’oggetto della ricerca, ne vengono analizzate le cause e il complesso sistema di conseguenze che tale fenomeno urbano porta con sé. Successivamente vengono presentate le principali teorie sociologiche attraverso le quali può essere interpretato il fenomeno dello sprawl urbano e vengono descritte le varie forme con cui si può esprimere lo sprawl urbano: non esiste infatti uniformità tra i vari paesaggi suburbani, ma una grande diversità interna alle varie forme in cui si manifesta il fenomeno della dispersione insediativa. Se quanto finora esaminato, soprattutto a livello bibliografico, è riconducibile alla letteratura nordamericana, arrivati a questo punto del lavoro, l’attenzione viene spostata sul continente europeo, prendendo in esame l’emergere del periurbano all’interno del nostro continente e tentando di descrivere sia le contiguità che le differenze tra il fenomeno dell’urban sprawl e quello del periurbano. Infine, adottando un procedimento “ad imbuto”, il lavoro si sofferma sulla situazione del nostro paese in merito alla tematica in questione. L’ultima sezione della ricerca prevede una parte di lavoro empirico. Se, come è emerso nel quadro teorico, molti sono gli elementi che caratterizzano il tema dello sprawl urbano e del periurbano, si è voluto andare a verificare se, ed eventualmente quali, degli elementi descritti, sono presenti in un’area ben delimitata del territorio bolognese, per cercare di capire se si possa parlare di un “periurbano bolognese” e quali caratteristiche esso presenti.

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El delito juvenil y la inseguridad pública de la Argentina reciente son temas que se han instalado en la agenda tanto política como científica. Algunos autores proponen comprender a estos fenómenos como producto de los procesos de declive institucional que atraviesa actualmente el país, declive que se caracteriza por una serie de transformaciones de las estructuras institucionales de tradición social salarial que afectaron no solo a las economías domésticas sino a un estilo de vida organizado en torno al trabajo, la familia y la educación. En San Salvador de Jujuy, los jóvenes infractores de la ley penal tienen familias cuyas condiciones sociales aparentan derivarse de estos procesos: existencias cercanas a -inmersas en- la pobreza; en algunos casos, necesidades básicas insatisfechas; pertenencia a una escenografía urbana periférica y marginal. Además, estos jóvenes son percibidos y representados mediáticamente con sentidos valorativos cargados de prejuicios y posturas que esencializan el delito, invisibilizando el carácter social y cultural de la problemática. Precisamente, la propuesta de este trabajo radica en analizar y discutir las condiciones de vida de este segmento poblacional, junto con los procesos de exclusión social por los cuales transita de manera fluctuante, con el objetivo de contribuir, a través de un estudio situado, a la comprensión de una problemática cada vez más relevante

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El delito juvenil y la inseguridad pública de la Argentina reciente son temas que se han instalado en la agenda tanto política como científica. Algunos autores proponen comprender a estos fenómenos como producto de los procesos de declive institucional que atraviesa actualmente el país, declive que se caracteriza por una serie de transformaciones de las estructuras institucionales de tradición social salarial que afectaron no solo a las economías domésticas sino a un estilo de vida organizado en torno al trabajo, la familia y la educación. En San Salvador de Jujuy, los jóvenes infractores de la ley penal tienen familias cuyas condiciones sociales aparentan derivarse de estos procesos: existencias cercanas a -inmersas en- la pobreza; en algunos casos, necesidades básicas insatisfechas; pertenencia a una escenografía urbana periférica y marginal. Además, estos jóvenes son percibidos y representados mediáticamente con sentidos valorativos cargados de prejuicios y posturas que esencializan el delito, invisibilizando el carácter social y cultural de la problemática. Precisamente, la propuesta de este trabajo radica en analizar y discutir las condiciones de vida de este segmento poblacional, junto con los procesos de exclusión social por los cuales transita de manera fluctuante, con el objetivo de contribuir, a través de un estudio situado, a la comprensión de una problemática cada vez más relevante

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El delito juvenil y la inseguridad pública de la Argentina reciente son temas que se han instalado en la agenda tanto política como científica. Algunos autores proponen comprender a estos fenómenos como producto de los procesos de declive institucional que atraviesa actualmente el país, declive que se caracteriza por una serie de transformaciones de las estructuras institucionales de tradición social salarial que afectaron no solo a las economías domésticas sino a un estilo de vida organizado en torno al trabajo, la familia y la educación. En San Salvador de Jujuy, los jóvenes infractores de la ley penal tienen familias cuyas condiciones sociales aparentan derivarse de estos procesos: existencias cercanas a -inmersas en- la pobreza; en algunos casos, necesidades básicas insatisfechas; pertenencia a una escenografía urbana periférica y marginal. Además, estos jóvenes son percibidos y representados mediáticamente con sentidos valorativos cargados de prejuicios y posturas que esencializan el delito, invisibilizando el carácter social y cultural de la problemática. Precisamente, la propuesta de este trabajo radica en analizar y discutir las condiciones de vida de este segmento poblacional, junto con los procesos de exclusión social por los cuales transita de manera fluctuante, con el objetivo de contribuir, a través de un estudio situado, a la comprensión de una problemática cada vez más relevante

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Bibliografía en v. 2: p. 483-488

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Essa pesquisa objetiva a análise da relação entre religião e política, em perspectiva de gênero considerando a atuação de parlamentares evangélicos/as na 54ª Legislatura (de 2011 a 2014) e a forma de intervenção desses atores no espaço político brasileiro quanto à promulgação de leis e ao desenvolvimento de políticas públicas que contemplem, dentre outras, a regulamentação do aborto, a criminalização da homofobia, a união estável entre pessoas do mesmo sexo e os desafios oriundos dessa posição para o Estado Brasileiro que se posiciona como laico. Ora, se laico remete à ideia de neutralidade estatal em matéria religiosa, legislar legitimado por determinados princípios fundamentados em doutrinas religiosas, pode sugerir a supressão da liberdade e da igualdade, o não reconhecimento da diversidade e da pluralidade e a ausência de limites entre os interesses públicos / coletivos e privados / particulares. Os procedimentos metodológicos para o desenvolvimento dessa pesquisa fundamentam-se na análise e interpretação bibliográfica visando estabelecer a relação entre religião e política, a conceituação, qualificação e tipificação do fenômeno da laicidade; levantamento documental; análise dos discursos de parlamentares evangélicos/as divulgados pela mídia, proferidos no plenário e adotados para embasar projetos de leis; pesquisa qualitativa com a realização de entrevistas e observações das posturas públicas adotadas pelos/as parlamentares integrantes da Frente Parlamentar Evangélica - FPE. Porquanto, os postulados das Ciências da Religião devidamente correlacionados com a interpretação do conjunto de dados obtidos no campo de pesquisa podem identificar o lugar do religioso na sociedade de forma interativa com as interfaces da laicidade visando aprofundar a compreensão sobre a democracia, sobre o lugar da religião nas sociedades contemporâneas e sobre os direitos difusos, coletivos e individuais das pessoas.

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The thesis investigates if with the free news production, people who post information on collaborative content sites, known as interacting, tend to reproduce information that was scheduled for Tv news. This study is a comparison of the collaborative content vehicles Vc reporter, Vc no G1 and Eu reporter with TV news SBT Brasil, Jornal Nacional, Jornal da Record and Jornal da Band. We sought to determine whether those newscasts guide the collaborative platforms. The hypothesis assumes that Brazilian TV news have been building over time a credible relationship with the viewer, so it is possible to think that the interacting use the same criteria for selecting the broadcasts and reproduce similar information in collaborative content sites. The method used was content analysis, based on the study of Laurence Bardin and the type of research used was quantitative. This research concluded that, within a small portion of the universe surveyed, there are schedules of television news across the collaborative content.

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La investigación está orientada a las competencias empresariales que inciden en la Rentabilidad y Sostenibilidad de las Micro y Pequeñas Empresas; los sujetos de estudio son las MYPES, geográficamente el estudio se realizó en la zona urbana de los municipios de Cojutepeque y San Rafael Cedros del departamento de Cuscatlán, período de realización hasta noviembre de 2014. Para realizar la investigación se utilizó el Método de investigación: Hipotético-Deductivo debido a que el objetivo de la investigación es conocer y explicar las diversas competencias que todo empresario necesita para su desarrollo empresarial y que por lo tanto inciden en su rentabilidad y sostenibilidad. Para la recolección de datos se administraron encuestas a 102 micro y pequeños empresarios que constituyeron la muestra de la investigación. Se plantearon 4 hipótesis sujetas de comprobación. Al final de la investigación se concluye la aceptación de las tres primeras hipótesis relacionadas con el efecto de la Rentabilidad y Sostenibilidad en la Operatividad y Sostenibilidad de las MYPES. La cuarta hipótesis referente a las Ferias y Eventos fue rechazada.

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La producción de codorniz en El Salvador ha constituido una alternativa económica orientada al mejoramiento de la población de menores ingresos. La presente investigación surge de la necesidad de los productores de codorniz de los Municipios de Guadalupe y San Esteban Catarina en el Departamento de San Vicente de contar con una herramienta que les ayude a comercializar sus productos, ya que en la actualidad carecen de una organización formal. El objetivo primordial del presente trabajo es proporcionar un estudio de mercado y viabilidad técnica operativa para la comercialización de huevos y carne de codorniz en el Área Metropolitana de San Salvador y de los Municipios de Guadalupe y San Esteban Catarina en el Departamento de San Vicente, a través del cual los productores de codorniz contaran con una herramienta de mercadeo que les permita comercializar sus productos, así también implementar estrategias que ayuden a posicionar sus productos en la mente de los consumidores. El tipo de investigación utilizado para el trabajo es el descriptivo debido al objetivo que se tiene de obtener un panorama más preciso de la magnitud de la situación derivando elementos de juicio para estructurar estrategias operativas que ayudan a afrontar los problemas. La determinación de las muestras fueron tomadas de un universo finito que se delimitó de la siguiente manera: restaurantes, supermercados, mercados y la población urbana de ambos sexos que oscilan entre los 18 y 70 años de edad del Área Metropolitana de San Salvador y de los Municipios de Guadalupe y San Esteban Catarina en el Departamento de San Vicente. El análisis de la información se procesó mediante el uso de cuadros tabulares simples con su frecuencia absoluta y relación porcentual, para facilitar su análisis e interpretación se graficaron los resultados. Se realizó un diagnóstico de la producción y comercialización de los huevos y carne de codorniz por medio de encuesta dirigida a los consumidores de los productos de codorniz del Área Metropolitana de San Salvador y de los Municipios de Guadalupe y San Esteban Catarina, además de entrevistas a los productores, encargados de restaurantes y supermercados. La información obtenida a través del diagnóstico dio como resultado aspectos importantes, entre los cuales se mencionan los siguientes: los productores de codorniz de los Municipios de Guadalupe y San Esteban Catarina carecen de una organización formal pues no tienen definida su misión, visión y objetivos a corto, mediano y largo plazo, lo cual no les permite crecer. Los productores cuentan con asistencia técnica brindada por Fundación Intervida en lo que se refiere al cuido y manejo de las aves. El canal de distribución que utilizan los productores de codorniz de los Municipios de Guadalupe y San Esteban Catarina es el largo y la fijación de precios lo hacen de acuerdo al comportamiento del mercado, además de tomar en cuenta los costos de producción. No existen gestiones promociónales que ubiquen a los productos de codorniz en un lugar de reconocimiento en la mente de los consumidores. Con base a los aspectos antes mencionados se presentan las recomendaciones siguientes: Los productores deben mantenerse en constante actualización sobre el mejoramiento y avance de técnicas utilizadas para el cuido y manejo de las codornices. Utilizar la mezcla de mercadotecnia propuesta por el grupo que comprende empaque, etiqueta, marca y slogan lo cual les servirá para lograr el reconocimiento de sus productos en el mercado, implementando programas de publicidad que proporcionen información a los consumidores de los productos de codorniz haciendo uso de hoja volante, afiches, publicidad no pagada y relaciones públicas.

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El presente trabajo de investigación tiene como finalidad ofrecer a los dirigentes de las micro y pequeñas empresas de la zona urbana de San Francisco Gotera, una “guía de orientación crediticia canalizada por la Fundación Agencia de Desarrollo Económico Local”, que permita facilitar la información crediticia. Para la elaboración de la propuesta se llevó a cabo una serie de investigaciones tanto bibliográficas como de campo para obtener la información necesaria y suficiente para el desarrollo sustancial de la misma; teniendo como objetivo primordial realizar un análisis general de la Fundación Agencia de Desarrollo Económico Local y de las micro y pequeñas empresas para conocer sobre el tema de investigación. Se presenta un marco teórico como punto de referencia para el desarrollo del trabajo de investigación, el cual incluye la situación geográfica y económica de Morazán, las generalidades de la Fundación Agencia de Desarrollo Económico Local de Morazán, generalidades de las micro y pequeñas empresas, generalidades del crédito destinado a las micro y pequeñas empresas; la información de enfoca básicamente a las generalidades necesarias para el desarrollo del tema. Lo antes mencionado permitió realizar la investigación de campo en la ciudad de San Francisco Gotera, encuestando a 41 personas dirigentes de las micro y pequeñas empresas y entrevistando a 7 personas claves que tienen relación directa con las instituciones oferentes de crédito para realizar un diagnóstico de la realidad crediticia en San Francisco Gotera. Como resultado de la investigación de campo se presenta como propuesta una “Guía de Orientación Crediticia en Beneficio de las Micro y Pequeñas Empresas de la Zona Urbana de San Francisco Gotera”. El costo de la impresión de los ejemplares será de $19.14; además se presenta un plan de implementación y el responsable de su actualización será la Fundación Agencia de Desarrollo Económico Local.

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El sistema educativo del municipio de Nueva San Salvador, está formado por escuelas, bibliotecas, casa de la cultura y los recientes centros de información virtual. Lamentablemente, la actual oferta de los centros de información en el municipio, se han concebido como un servicio opcional y complementario, limitado a ofrecer una simple colección de libros más o menos organizados y servicios informáticos inaccesibles a la mayoría de personas. Lo anterior conlleva a que la alcaldía municipal se vea en la necesidad de plantear proyectos de inversión con el propósito de crear fuentes de trabajo y mantener un desarrollo equilibrado en todo el municipio. Es por ello, que tiene como iniciativa la creación de un centro de información integral que brinde no sólo préstamo del recurso bibliográfico, sino también la prestación de servicios tales como: alquiler de computadora para uso de internet o levantamiento de textos, fotocopiadora, asesorías para la investigación, charlas educativas, información cultural, entre otras. El presente estudio pretende determinar la factibilidad para la creación de un Centro de Extensión y Proyección Educativo Municipal (C.E.P.E.M.), que contribuya a fomentar la educación en la ciudad de Nueva San Salvador. En donde, se realizó una investigación de campo utilizando el instrumento de la encuesta, la cual constó de dos cuestionarios: el primero fue dirigido a los usuarios de los centros de información del área urbana del municipio y el segundo a los centros escolares del área rural; con el propósito de determinar la aceptación del C.E.P.E.M. En donde, el resultado de dicha investigación indica un fuerte grado de aceptación del C.E.P.E.M. por parte de la población. El estudio Técnico, Organizativo y Legal se orienta a las cuestiones relativas al tamaño y legalización del proyecto, así como al proceso que deberá aplicarse para brindar los servicios. Además, se tratan las cuestiones relativas al ámbito legal en que se desarrollará el proyecto y en la manera que se organizará el trabajo durante la ejecución y la operación del proyecto. El estudio económico cuantifica los recursos monetarios que se necesitarán para llevar a cabo las diversas etapas del proyecto, además señalan las posibles fuentes de recursos financieros. Al realizar la evaluación económica y social se determina la aceptación o rechazo del proyecto, concluyendo que desde el punto de vista social, el proyecto es socialmente factible, por lo tanto, se recomienda la creación del Centro de Extensión y Proyección Educativo Municipal.

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El contar con una solución habitacional significa integración familiar, comodidad y muchos otros factores que contribuyen a mejorar la calidad de vida de las familias. El sector vivienda aun no logra satisfacer a todas las familias salvadoreñas, ya que existen hogares que no cuentan con una vivienda propia, razón por la cual habitan en piezas de mesón. El presente estudio tiene como finalidad diseñar una Línea de Financiamiento en el Programa de Créditos del Fondo Nacional de Vivienda Popular orientada a familias que habitan en mesones del Municipio de Ciudad Delgado, que contribuya a que dichas familias puedan tener acceso a fuentes de financiamiento para vivienda y de esta manera contribuir al desarrollo integral de las mismas. Se tiene como finalidad fundamental verificar la viabilidad del proyecto para que pueda ser aplicado posteriormente en otros municipios del Área Metropolitana de San Salvador. El método que se utilizó para llevar a cabo la investigación fue el científico, la recolección de datos se hizo a través de métodos cuantitativos y cualitativos. Posteriormente se procedió al análisis de los resultados, los cuales revelaron que existe demanda en adquirir vivienda propia por parte de las familias que habitan en mesones del área urbana del Municipio de Ciudad Delgado. El estudio demuestra que la mayoría de las familias encuestadas conocen de FONAVIPO y están dispuestas a realizar las gestiones de un préstamo para vivienda. Con base a los resultados de la investigación se realizó la propuesta que determino que existe un mercado potencial para la línea de financiamiento para viviendas. Finalmente se propone llevar a cabo el proyecto y realizarlo conforme a la posibilidad económica real de las familias interesadas y de esta manera FONAVIPO seguirá cumpliendo con su función de interés social, que es la de ayudar a las familias de más bajos ingresos del país.

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El objetivo principal de la presente investigación es elaborar un Índice de Bienestar Socio-Económico para el Área Metropolitana de San Salvador y para los municipios que lo integran, a partir de una metodología multidimensional que refleje íntegramente las condiciones socio-económicas de la población en estudio; sustentado en la base de la identificación de variables representativas, la construcción de indicadores fidedignos de las dimensiones económica y social, así como la aplicación metodológica en el área citada. La población en estudio está constituida por 14 municipios que representan el Área Metropolitana de San Salvador, se localiza en la zona central del país, se extiende en una superficie que cubre 589.91 Km², equivalentes al 3% del territorio nacional. En términos de población al 2014, concentra 1,760,057 habitantes, (es el 27.50% del total de habitantes a nivel nacional), posee una densidad de 2,984 Hab/Km² y un área urbana de 175.28 Km². El tipo de investigación de la presente se constituye básicamente a partir del análisis descriptivo de las condiciones económicas y sociales de las familias que residen en el área estudiada; aplicada en la medida que busca la recopilación de información para su interpretación; sincrónica, al estudiarse un periodo de tiempo corto, cuyos resultados no pueden generalizarle para otros años fuera del periodo de estudio; y cuantitativa al hacer uso de las herramientas de la matemática y la estadística. Se intenta buscar respuesta a las interrogantes de ¿Cómo elaborar una metodología de un índice que permita cuantificar el bienestar socio-económico adecuado a la realidad salvadoreña para la formulación y ejecución de políticas económicas y proyectos sociales para el desarrollo de la población de las localidades? Asimismo, ¿Cuál es el grado de bienestar de la población que vive en el Área Metropolitana de San Salvador en base al Índice de Bienestar Socio-Económico elaborado en esta investigación? .Temporalmente, el periodo de estudio de la investigación es de seis años, desde el año 2009 hasta el año 2014 y la fuente principal de la información es la Encuesta de Hogares de Propósitos Múltiples elaborada anualmente por la Dirección General de Estadísticas y Censos. Particularmente, la propuesta metodológica que se presenta en este estudio constituye una herramienta distinta y fiable ya que se intentan adaptar las características de la población a partir de una lección específica de las variables e indicadores adaptadas a la realidad del área investigada. A diferencia de las propuestas metodológicas que se utilizan de diferentes organismos multinacionales, donde las metodologías se vuelven rígidas y en dependencia de la disponibilidad y confiabilidad de información local y nacional de las regiones, volviéndose en el principal problema de estudio para investigaciones en las que se intenta describir y comparar los niveles de desarrollo y bienestar de las regiones. En términos generales, la presente investigación busca convertirse en un recurso metodológico que se pueda emular en otras regiones de El Salvador y fuera del país; acoplando las particularidades de la población a estudiarse y representando una herramienta de análisis y base de políticas locales y nacionales para el mejoramiento del bienestar socioeconómico de la población.