735 resultados para Riqualificazione, Forlì, deposito, ATR
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In the current study, the relationship between current and biomass and bio-adhesion mechanism of electrogenic biofilm on electrode were investigated using EQCM and ATR-SEIRAS linking electrochemistry. The results indicated that cellular biomass of biofilm on QCM-crystal surface showed maximum value of 6.0 μg/cm2 in initial batch and 11.5 μg/cm2 in the second batch on mature biofilm, producing a similar maximum current density of 110 μA/μg. Especially, the optimum cell biomass linking high electricity production ratio (110 μA/μg) occurred before maximum biomass coming, implying that over-growth mature biofilm is not an optimum state for enhancing power output of MFCs. On the other hand, the spectra using ATR-SEIRAS technique linking electrochemistry obviously exhibited water structure adsorption change at early biofilm formation and meanwhile the water adsorption accompanied the adsorbed bacteria and the bound cells population on the electrode increased with time. Meanwhile, the direct contact of bacteria and electrode via outer-membrane protein can be confirmed via a series spectra shift at amide I and amide II modes and water movement from negative bands displacing by adsorbed bacteria. Our study provided supplementary information about the interaction between the microbes and electrode beyond traditional electrochemistry.
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No presente estudo pretendeu-se compreender o efeito da variação do número de pontos da suavização espectral (ou filtro digital) no desenvolvimento de modelos de calibração por FTIR-ATR utilizando técnicas PLS-R para determinações rápidas do teor em metanol e do teor alcoólico em aguardentes. De acordo com o descrito em ANJOS et al. (2016) as zonas espectrais identificadas foram 1607-977 cm-1 e 3057-2864 + 1292-663 cm-1 respetivamente para o teor em metanol e teor alcoólico, com coeficientes de determinação superiores a 96,3 %. O valor de RPD apresenta qualidade suficiente para utilização em laboratório de controlo de qualidade. Foi avaliada a robustez dos modelos para 5, 9, 13, 17, 21 e 25 pontos de suavização para o pré-processamento usando a Primeira Derivada (1stDer), aplicando o algoritmo de Savitzky-Golay.
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Title from fol. 1r.
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Questo lavoro si prefigge di analizzare il fenomeno del Child Language Brokering (CLB), ossia la mediazione linguistica interculturale ad opera di bambini e adolescenti, immigrati o figli di immigrati, che si trovano spesso a tradurre per i genitori, i membri della propria comunità etnica di appartenenza e i rappresentati delle istituzioni locali del paese ospitante. L’obiettivo principale è quello di mettere in luce questo fenomeno, ancora pressoché invisibile e trascurato, sulla scia del progetto In MediO PUER(I) realizzato dall’Università di Bologna. Nel primo capitolo si propone una panoramica sulla situazione migratoria a livello nazionale e internazionale e si traccia un breve excursus sullo stato dell’arte della ricerca in materia di CLB. Nel secondo capitolo, invece, ci si concentra su episodi reali di mediazione a opera di bambini avvenuti nell’ambito del centro “Welcome”, realtà forlivese che opera nell’ambito dell’integrazione, del sociale e dell’educazione. Dopo aver analizzato gli aspetti più peculiari delle interazioni, nel terzo capitolo si illustreranno le conclusioni tratte dall’analisi dei dati presentati, sottolineando maggiormente la necessità di ulteriori approfondimenti del fenomeno del CLB, sia a livello nazionale che internazionale.
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Con il progetto si intende fornire testi funzionali a scopo turistico - promozionale che possono essere presentati ad un pubblico di madrelingua tedesca in una situazione reale e concreta. Tutte le traduzioni riguardano testi museali, il lavoro si limita alla mera traduzione dei testi, senza particolari sforzi nella localizzazione dei siti web che andrebbero oltre gli elementi testuali.
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Gli interventi di riqualificazione energetica di un edificio risultano necessari per rispondere alle leggi europee e nazionali che impongono misure sempre più stringenti per limitare le dispersioni termiche degli edifici e per ridurre i consumi energetici. L’utilizzo del software Edilclima ha permesso lo studio e l’analisi delle condizioni pre e post-interventi dell’edificio scolastico G. Marconi sito in Castelfranco Emilia (MO). Per mezzo del modello creato nel software, sono state determinate le dispersioni termiche dell’edificio, sulla base delle quali è stato possibile definire alcuni interventi di efficientamento energetico. Gli interventi considerati sono stati: isolamento delle pareti perimetrali verso l’esterno e verso il terreno, isolamento del sottotetto, sostituzione degli infissi. Gli interventi sono necessari per ottenere un edificio che presenti caratteristiche conformi alle leggi; hanno lo scopo di ridurre l’indice di Prestazione Energetica e i costi per il riscaldamento dell’edificio. Gli indici su cui si è valutata la convenienza degli interventi sono stati: il risparmio in termini di costo annuo per il riscaldamento e il tempo di ritorno dell’investimento (payback time). Sono stati presi in considerazione i casi di interventi singoli e di interventi combinati, il confronto tra essi, in questo caso, definisce gli interventi combinati come maggiormente convenienti rispetto ai parametri presi in considerazione per la valutazione della convenienza. Le valutazioni, inoltre, sono state effettuate in due diversi condizioni: impianto con accensione continua (sul modello delle valutazioni per la Certificazione Energetica) e impianto con accensione intermittente (sul modello delle valutazioni per la Diagnosi energetica). Le due condizioni di prova hanno messo in luce l’importanza della valutazione con impianto intermittente poiché questa rappresenta una condizione più realistica e fornisce una stima più attendibile della convenienza degli interventi.
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The name of the author is taken from the dedication.
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La disciplina del Risk Management assume recentemente un significato ed un peso crescenti nel panorama delle organizzazioni pubbliche e private. Nel campo delle costruzioni pubbliche, in particolare, l’attuazione di processi strutturati di Gestione del Rischio potrebbe portare ad un efficientamento significativo del processo di costruzione e gestione. Obiettivo di questa tesi è verificare in che modo i risultati di un’applicazione strutturata di un processo di Gestione del Rischio possono essere impiegati dal gruppo di management per perseguire scelte più consapevoli, precise e circostanziate rispetto ai metodi tradizionali di gestione del processo. L’analisi parte da uno studio comparativo dei metodi e delle norme tecniche di Risk Management proposte in ambito internazionale. I risultati ottenuti vengono poi applicati al caso studio relativo al progetto di insediamento del Tecnopolo di Bologna presso l’area nota come Ex-Manifattura Tabacchi. L’applicazione delle tecniche al caso di studio è strutturata come una esecuzione completa del processo di Valutazione del Rischio. La fase di Identificazione viene svolta tramite un’analisi della letteratura, la sottoposizione al giudizio degli esperti, e si conclude con una categorizzazione dei rischi mediante Risk Breakdown Structure. La fase di Quantificazione del Rischio è attuata tramite una prima fase di analisi qualitativa con la somministrazione di un questionario on-line ad una platea di soggetti competenti; seguita da un’analisi quantitativa svolta con il software “RiskyProject®” per realizzare una analisi di Montecarlo ed analisi di sensitività. Al termine vengono esaminate alcune possibili misure di trattamento specifiche per un rischio definito prioritario. I risultati proposti mostrano come sia possibile ottenere in fase preliminare una descrizione consapevole delle incertezze del progetto, e che tale consapevolezza può essere utilizzata con lo scopo di migliorare la qualità e l’efficacia dell’intero processo.
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The adsorption and photocatalytic degradation of acetate on TiO2 surfaces was investigated in H2O and D2O by ATR-FTIR and EPR Spectroscopy respectively. These studies were carried out in the dark and under UV(A) illumination to gain additional insights into the adsorption behaviour with the identification of paramagnetic species formed during the oxidation of acetate. Isotopic exchange during the adsorption of D2O on TiO2 surface led to different interactions between the adsorbate and OD groups. At different pH levels, several surface complexes of acetate can be formed such as monodentate, or bidentates. Under UV(A) irradiation of TiO2 aqueous suspensions, the formation of hydroxyl and methoxy radicals evidenced as the corresponding spin-adducts, were found to dominate in alkaline and acidic suspensions respectively. Two possible pathways for the oxidation of acetate have been suggested at different pH levels in solution in terms of the source of the spin adduct formed. These proposed pathways were found to be in good agreement with ATR-FTIR and EPR results.
IGF-1R inhibition sensitizes breast cancer cells to ATM-Related Kinase (ATR) inhibitor and cisplatin
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The complexity of the IGF-1 signalling axis is clearly a roadblock in targeting this receptor in cancer therapy. Here, we sought to identify mediators of resistance, and potential co-targets for IGF-1R inhibition. By using an siRNA functional screen with the IGF-1R tyrosine kinase inhibitor (TKI) BMS-754807 in MCF-7 cells we identified several genes encoding components of the DNA damage response (DDR) pathways as mediators of resistance to IGF-1R kinase inhibition. These included ATM and Ataxia Telangiectasia and RAD3-related kinase (ATR). We also observed a clear induction of DDR in cells that were exposed to IGF-1R TKIs (BMS-754807 and OSI-906) as indicated by accumulation of γ-H2AX, and phosphorylated Chk1. Combination of the IGF-1R/IR TKIs with an ATR kinase inhibitor VE-821 resulted in additive to synergistic cytotoxicity compared to either drug alone. In MCF-7 cells with stably acquired resistance to the IGF-1R TKI (MCF-7-R), DNA damage was also observed, and again, dual inhibition of the ATR kinase and IGF-1R/IR kinase resulted in synergistic cytotoxicity. Interestingly, dual inhibition of ATR and IGF-1R was more effective in MCF-7-R cells than parental cells. IGF-1R TKIs also potentiated the effects of cisplatin in a panel of breast cancer cell lines. Overall, our findings identify induction of DDR by IGF-1R kinase inhibition as a rationale for co-targeting the IGF-1R with ATR kinase inhibitors or cisplatin, particularly in cells with acquired resistance to TKIs.