1000 resultados para manutenzione, preventiva, apparecchiature, elettromedicali
Resumo:
Tale tesi si prefigge lo scopo di mettere in evidenza l'importanza dell'introduzione della cartella clinica elettronica dispositivo medico, nel reparto ospedaliero di cardiologia. Essa contiene dati inerenti l'intera cronologia degli eventi caratterizzanti il processo di cura del paziente ed assicura un accesso veloce e sicuro ai record clinici di interesse. Grazie al suo sviluppo, è stato possibile facilitare la cura, la diagnosi e la refertazione degli esami. E' necessario operare l'integrazione fra le diverse modalità di acquisizione, permettendo la comunicazione fra loro e col sistema informativo specifico del reparto, così da poter raccogliere velocemente informazioni coerenti e prive di errori, da inserire nella cartella clinica elettronica cardiologica. Per soddisfare tali esigenze di integrazione, è stato introdotto nell'ambito clinico, l'uso dei diversi profili di integrazione IHE, ognuno riguardante uno specifico settore sanitario. L'iniziativa IHE è volta a migliorare l'efficienza dei flussi di lavoro ospedalieri e della pratica clinica, sviluppando la condivisione delle informazioni e l'integrazione fra i sistemi informativi ospedalieri ed i vari software utilizzati dalle modalità, grazie alla gestione ed uso coordinato di più standard clinici già esistenti (per esempio, DICOM e HL7). Perciò, IHE offre una base solida e comune per l'efficace scambio informativo tra i dispositivi ospedalieri di interesse, sebbene essi parlino linguaggi differenti, assicurando così che le informazioni richieste per le decisioni cliniche, siano prive di errori e contraddizioni e facilmente reperibili dal personale sanitario.
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Scopo di questo lavoro di tesi è quello di sperimentare “sul campo’’ la validità e l'efficacia di tecniche SBR per il trattamento delle acque domestiche per case sparse e nuclei isolati. Tuttavia quella SBR, pur essendo una tecnica impiantistica, può soddisfare queste esigenze. Grazie alla presenza di un adeguato volume d'accumulo ed al funzionamento ciclico dell'impianto sono annullati tutti i problemi determinati, nei normali impianti in continuo, dalla discontinuità dell'afflusso di reflui (picchi di portata). L'impianto è studiato per ridurre la necessità di manutenzione al minimo: tutte le apparecchiature tecniche sono collocate in un armadio esterno all'impianto ed in vasca ci sono solo le tubazioni. Ciò esclude ogni presenza interna al serbatoio di apparecchiature elettriche e di parti in movimento soggette a usura. Il vantaggio è evidente nella semplificazione delle operazioni di gestione/controllo/manutenzione dell’impianto che non richiedono, di norma, lo svuotamento della cisterna e consentono operazioni più agevoli e sicure.Tutti i movimenti di processo sono supportati da tre sistemi Air Lift azionati da un unico compressore che provvede anche all'immissione dell'ossigeno attraverso l'aeratore tubolare a membrana nella vasca SBR. Il compressore si caratterizza per lunga vita operativa e assoluta silenziosità di funzionamento. Per verificare l’efficacia del processo depurativo indotto dall’impianto SBR installato dalla GreenSolar abbiamo fatto dei prelievi sul liquame in entrata alla camera SBR e su quello in uscita da essa. I campioni così prelevati sono stati analizzati da un laboratorio autorizzato.I valori limite imposti dal DGR n. 1053 sono ampiamente rispettati, tuttavia i risultati ottenuti non sono soddisfacenti relativamente alle potenzialità dell'impianto.
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Il progetto di ricerca è finalizzato allo sviluppo di una metodologia innovativa di supporto decisionale nel processo di selezione tra alternative progettuali, basata su indicatori di prestazione. In particolare il lavoro si è focalizzato sulla definizione d’indicatori atti a supportare la decisione negli interventi di sbottigliamento di un impianto di processo. Sono stati sviluppati due indicatori, “bottleneck indicators”, che permettono di valutare la reale necessità dello sbottigliamento, individuando le cause che impediscono la produzione e lo sfruttamento delle apparecchiature. Questi sono stati validati attraverso l’applicazione all’analisi di un intervento su un impianto esistente e verificando che lo sfruttamento delle apparecchiature fosse correttamente individuato. Definita la necessità dell’intervento di sbottigliamento, è stato affrontato il problema della selezione tra alternative di processo possibili per realizzarlo. È stato applicato alla scelta un metodo basato su indicatori di sostenibilità che consente di confrontare le alternative considerando non solo il ritorno economico degli investimenti ma anche gli impatti su ambiente e sicurezza, e che è stato ulteriormente sviluppato in questa tesi. Sono stati definiti due indicatori, “area hazard indicators”, relativi alle emissioni fuggitive, per integrare questi aspetti nell’analisi della sostenibilità delle alternative. Per migliorare l’accuratezza nella quantificazione degli impatti è stato sviluppato un nuovo modello previsionale atto alla stima delle emissioni fuggitive di un impianto, basato unicamente sui dati disponibili in fase progettuale, che tiene conto delle tipologie di sorgenti emettitrici, dei loro meccanismi di perdita e della manutenzione. Validato mediante il confronto con dati sperimentali di un impianto produttivo, si è dimostrato che tale metodo è indispensabile per un corretto confronto delle alternative poiché i modelli esistenti sovrastimano eccessivamente le emissioni reali. Infine applicando gli indicatori ad un impianto esistente si è dimostrato che sono fondamentali per semplificare il processo decisionale, fornendo chiare e precise indicazioni impiegando un numero limitato di informazioni per ricavarle.
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Illustra come oggi si effettua la manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria e propone un nuovo modo di pianificare tale attività. L'idea scaturisce da come viene progettata la sovrastruttura ferroviaria e dal suo processo di degrado.
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In un contesto dinamico come quello odierno la competitività delle imprese è profondamente legata alla capacità di gestire i propri processi aziendali e di intervenire su di essi. Ciò presuppone un cambio di paradigma, da “qual è il mio ruolo nell’azienda?” a “qual è il mio ruolo nei processi aziendali?”, ovvero l’abbandono della logica funzionale a favore di quella per processi. Tale progetto di tesi, nato dal mio tirocinio in Poligrafici Printing S.p.a. (polo industriale del quotidiano “Il Resto del Carlino”), si pone l’obiettivo di illustrare, facilitare e promuovere la gestione per processi e la riprogettazione di questi ultimi come strumento per raggiungere flessibilità, controllo ed efficienza operativa, con particolare riferimento all’informatizzazione di un reparto manutenzione.
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La tesi, svolta per il completamento della Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica, tratta la realizzazione di un progetto prototipo di Computer Vision (CV) e Realtà Aumentata (RA) per la manutenzione tecnica di macchinari industriali attraverso l'utilizzo di dispositivi mobili See-Through. Lo scopo è stato, oltre lo studio dello stato dell'arte in materia, provare con mano e rendere maggiormente visibili al pubblico questi nuovi rami dell'informatica. Il prototipo creato è stato inserito in un contesto aziendale, con misurazioni e prove sul campo. Partendo da una breve introduzione sulla realtà aumentata, nel primo capitolo viene descritto il progetto sviluppato, diviso in due sottoprogetti. Il primo, svolto solamente in una fase iniziale e presentato nel secondo capitolo, espone la realizzazione di un'applicazione mobile per lo streaming video con l'aggiunta di contenuti grafici aumentati. Il secondo, progettato e sviluppato in totale autonomia, rappresenta un prototipo demo di utilizzo della RA. La realizzazione viene illustrata nei capitoli successivi. Nel terzo capitolo si introducono gli strumenti che sono stati utilizzati per lo sviluppo dell'applicazione, in particolare Unity (per il development multi-piattaforma), Vuforia (per gli algoritmi di CV) e Blender (per la realizzazione di procedure di manutenzione). Il quarto capitolo, la parte più rilevante della trattazione, descrive, passo dopo passo, la creazione dei vari componenti, riassumendo in modo conciso e attraverso l'uso di figure i punti cardine. Infine, il quinto capitolo conclude il percorso realizzato presentando i risultati raggiunti e lasciando spunto per possibili miglioramenti ed aggiunte.
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En este artículo se hará una introducción a las características del objeto expediente, para luego indicar qué se hace en dicho instrumento respecto de la prisión preventiva (en adelante, PP) en la provincia de Buenos Aires (en adelante, PBA) Argentina. Posteriormente se presentarán una serie de informes en los que se ha trabajado con métodos diferentes el uso del encierro preventivo a partir del expediente. Por último, tomando este instrumento como fuente primaria, se analizará a partir de cuatro modelos de argumentación, aquello que se consigna para justificar la medida cautelar
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El presente trabajo corresponde a una de las actividades que se llevan a cabo en el Centro de Orientación Vocacional Ocupacional de la Facultad de Humanidades de la Universidad Nacional de La Plata. En el año 1994 se crea el Programa de Orientación Vocacional Ocupacional para Municipios, destinado a trabajar con jóvenes que cursan el último año en escuelas secundarias del interior de la Pcia. de Buenos Aires.El objetivo de este Programa es promover la apertura de un espacio de reflexión acerca del proyecto educativo-laboral de los jóvenes próximos a ingresar al ámbito universitario.La propuesta se lleva a cabo a través de la metodología de taller, en las jornadas, se comparten preocupaciones, se intercambian temores, se construyen posibilidades a través de diferentes técnicas de información educativa laboral, se abordan aspectos relacionados a su situación actual y sus posibilidades futuras.A partir del análisis de las producciones grupales recogidas en el transcurso de estos años hemos elaborado un "perfil de ingresante" que, aunque semejante a los jóvenes de nuestro medio, se agregan y abren interrogantes que complejizan el juego de tensiones propias de la situación de elección.
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Fil: Pené, Mónica Gabriela. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación. Instituto de Investigaciones en Humanidades y Ciencias Sociales (UNLP-CONICET); Argentina.
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Numa perspectiva de desenvolvimento pessoal, a intervenção psicológica em orientação não só posiciona o indivíduo nos vários papéis que desempenha, como faz apelo à vivência do passado e procura aumentar a orientação para o futuro através do planeamento e exploração da carreira. É com ênfase neste tipo de abordagem que se procura intervir junto de várias faixas etárias em diferentes fases e subfases do desenvolvimento da carreira. Apresentam-se dados obtidos numa investigação levada a cabo com estudantes dos primeiros anos de diferentes cursos e estabelecimentos do ensino superior.
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En una perspectiva de desarrollo personal, la intervención psicológica en orientación no solo posiciona al individuo en los varios roles que desempeña, sino que apela a la vivencia del pasado e intenta aumentar la orientación para el futuro a través del planeamiento y exploración de la carrera. Con énfasis en este tipo de abordaje, se procura intervenir junto a varios grupos etarios en diferentes fases y subfases del desarrollo de la carrera. Se presentan datos obtenidos en una investigación llevada a cabo con estudiantes de los primeros años de diferentes cursos y establecimientos de la enseñanza superior.
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El presente trabajo corresponde a una de las actividades que se llevan a cabo en el Centro de Orientación Vocacional Ocupacional de la Facultad de Humanidades de la Universidad Nacional de La Plata. En el año 1994 se crea el Programa de Orientación Vocacional Ocupacional para Municipios, destinado a trabajar con jóvenes que cursan el último año en escuelas secundarias del interior de la Pcia. de Buenos Aires.El objetivo de este Programa es promover la apertura de un espacio de reflexión acerca del proyecto educativo-laboral de los jóvenes próximos a ingresar al ámbito universitario.La propuesta se lleva a cabo a través de la metodología de taller, en las jornadas, se comparten preocupaciones, se intercambian temores, se construyen posibilidades a través de diferentes técnicas de información educativa laboral, se abordan aspectos relacionados a su situación actual y sus posibilidades futuras.A partir del análisis de las producciones grupales recogidas en el transcurso de estos años hemos elaborado un "perfil de ingresante" que, aunque semejante a los jóvenes de nuestro medio, se agregan y abren interrogantes que complejizan el juego de tensiones propias de la situación de elección.